Luoghi esoterici. I misteri del castello e del borgo di Saliceto nelle Langhe

Domenica 1° settembre è  stato organizzato al castello di Saliceto uno speciale percorso alla scoperta della misteriosa storia che da sempre accompagna questo piccolo borgo dell’Alta Langa, un’oasi di cultura e mistero sulle Langhe, in Valle Bormida, sospesa tra Piemonte e Liguria.

Il castello dei Del Carretto è uno dei quattro monumenti nazionali di Saliceto, con le chiese di San Lorenzo (tra le più importanti chiese rinascimentali in Europa, in stile toscano), San Martino (dal campanile risalente all’anno Mille) e Sant’Agostino, entrambe con cicli d’affreschi quattrocenteschi.

Un mistero è insito in tutti questi monumenti e anche in altre chiese secondarie, come pure in antiche dimore del borgo antico, nella sua parte orientale sorto su un accampamento romano. Tale mistero è il susseguirsi di simbologie esoteriche che coprono un arco di otto secoli, partendo dalla vicina pieve di Monesiglio dell’Acqua Dolce. Simbologie in parte legate alla Maddalena e in parte a una misteriosa loggia proto massoneria, già attiva in loco a decorrere dal XII secolo, presente ancora nel 1800.

Nel castello queste simbologie, peraltro le più interessanti, si trovano nel cortile rinascimentale dagli affreschi antichissimi. Qui sorgeva la chiesa antichissima di Santa Maria in castello, della quale restano affreschi risalenti a tre periodi:

Una grande nicchia attribuita a maestranze siciliane dell’imperatore Federico II di Svevia, che qui sposò la figlia naturale Caterina da Marano con il marchese Giacomo Del Carretto il Calendimaggio dell’anno 1247. La nicchia fu successivamente murata e soltanto recentemente scoperta. Tutti gli affreschi duecenteschi presentano simbologie fortemente gnostiche esoteriche con un agnello mistico sulla volta che assomma gli stemmi templari d’Inghilterra e Provenza. Si annovera la chiesa di San Lorenzo tra le più misteriose in Italia. Inizialmente consacrata a Santa Maria Maddalena, la chiesa è uno scrigno d’arte all’interno e un mistero esoterico all’esterno, sulla facciata, dove i ricchi bassorilievi rinascimentali sono una pagina di pietra “parlanti” sulla quale sono descritti cinque percorsi: alchemico, templare, iniziatico, zodiacale e anche magico.



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