(…) Per quanto riguarda la massoneria – ha detto Vittorio Sgarbi – è impossibile che una sola regione d’Italia imponga questa legge, i massoni e non hanno fatto niente nulla di male da Mozart a Garibaldi fino a Gelli che certamente è stato un criminale ma non per ragioni legate alla massoneria, non ha senso per uno che è iscritto alla massoneria, o al Rotary o qualunque club, debba comunicarlo come se fosse una macchia se diventa parlamentare quindi è un atto incostituzionale fatto soltanto perché nella retorica e nella vulgata della P2 massoneria e mafia coincidono: cosa che non è vera, è una menzogna contro la verità. Vanno difesi come si difendono gli ebrei, vanno difesi anche i massoni, spesso e faccio riferimento agli ebrei, perché chi ha condizioni di discriminazione è comunque fuori del rispetto dei suoi diritti: nessuno di noi deve comunicare se è iscritto alla massoneria se fa il parlamentare. E’ una legge ridicola voluta da un finto eroe, il padre lo fu, che è Claudio Fava che naturalmente con gli ignoranti come quelli che stanno all’Assemblea è stata votata perché si riempiono la bocca di teoria senza sapere assolutamente niente, in modo tale da creare un effetto di profonda ingiustizia. Io non devo difendere nessuno nel senso che con i ricorsi alla Corte Costituzionale, come è capitato già nelle Marche che è stata votata, essa venga annullata perché incostituzionale. Sono ignoranti come le capre!.
Sgarbi: “Altro che reddito di cittadinanza, serve un reddito di intelligenza” | La Voce di New York