Massoneria e Fascismo, convenzione con l’Archivio Centrale dello Stato/Il Quotidiano d’Italia

BY REDAZIONE ON 30 DICEMBRE 2021CRONACA

Massoneria e Fascismo un rapporto controverso e difficile e il sequestro di migliaia di atti massoniciIl recupero del materiale sequestrato ai tempi del duce, è un’importante spaccato dell’attività dei “fratelli” , è oggi venuto alla luce, grazie all’impegno e alla tenacia del Gran Maestro Stefano BIsi.

La dichiarazione di Stefano Bisi
“Il Grande Oriente d’Italia – ha detto Stefano Bisi, presidente della Fondazione e Gran Maestro dell’Ordine – grazie alla prestigiosa iniziativa portata avanti dalla Fondazione contribuirà al riordino del Fondo Massonico ed avrà una copia digitale del materiale che “ritornerà” così nei nostri archivi dopo 100 anni dal sequestro avvenuto a Palazzo Giustiniani colmando una lacuna del nostro patrimonio storico”.

I dati che si ricaveranno dai documenti e dalle carte che saranno esaminate in futuro potranno far luce e contribuire anche a colmare le carenze nei Libri Matricola posseduti dal Grande Oriente d’Italia.

Il risultato ambito, i dettagli
Il risultato dopo la convenzione con l’Archivio Centrale dello Stato con lo scopo di procedere alla valorizzazione delle migliaia di atti “preziosi documenti che una volta studiati e catalogati potranno ricostruire una parte significativa della storia dell’Ordine, delle Officine e dei Corpi Rituali, in un periodo complesso e drammatico per l’Istituzione perseguitata dal regime Mussoliniano fino ad oscurare ogni traccia del Libero Pensiero.”

Dopo tanti anni quindi c’è un accordo fra Massoneria e Archivio di Stato (che fa capo al ministero della Cultura) e quindi si recupera una parte di storia della Massoneria ma anche un pezzo di storia d’Italia. Un primo passo che riapre un grande capitolo: la criminalizzazione della Massoneria da parte del fascismo.

“Il Grande Oriente d’Italia – ha detto Stefano Bisi, presidente della Fondazione e Gran Maestro dell’Ordine – grazie alla prestigiosa iniziativa portata avanti dalla Fondazione contribuirà al riordino del Fondo Massonico ed avrà una copia digitale del materiale che “ritornerà” così nei nostri archivi dopo 100 anni dal sequestro avvenuto a Palazzo Giustiniani colmando una lacuna del nostro patrimonio storico”.



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