Massoneria e legalità al centro del libro di Bisi capo del Grand’Oriente/Il Tirreno

 PRATO. Torna il Gran maestro del Grand’Oriente d’Italia, Stefano Bisi. L’appuntamento è previsto per il tardo pomeriggio di oggi, alle 17, 45, nel salone del Gonfalone della provincia in via Ricas oli 25, per parlare davanti ai massoni pratesi e ai cittadini della sua ultima fatica editoriale “Il biennio nero; 1992/93. Massoneria e legalità trent’anni dopo”. Stefano Bisi, giornalista senese già vicedirettore del Corriere di Siena, da anni a capo della più grande obbedienza massonica italiana, il Grand’Oriente appunto, parlerà in pubblico dell’inchiesta avviata nel 1992 dall’ex procuratore di Palmi, Agostino Cordova, per quella che spesso la massoneria italiana ha definito “la caccia alle streghe”. Il libro di Stefano Bisi, si legge sul sito dell’organizzazione, «ricostruisce nei dettagli il periodo vissuto dal Grande Oriente durante l’inchiesta sulla Massoneria conclusasi in una bolla di sapone, e sulle sue ripercussioni». «Un’indagine che ha scandito uno dei momenti più dolorosi, dopo lo scandalo della P2, della storia recente della Massoneria». «L’indagine si legge ancora è stata archiviata nel 2000, ma gli strascichi di quella vicenda sono giunti fino al 2021». Il Grand’Oriente d’Italia conta circa 23mila iscritti, con la Toscana che è la regione capofila come numero di affiliati e con una lunga tradizione che parte fin dal Settecento. A moderare il dibattito Andrea Giaconi, storico pratese del risorgimento per un tema però di estrema attualità. Stefano Bisi è già venuto più volte come Gran maestro a Prato, tenendo presentazioni e dibattiti. Quello di oggi è organizzato dalla Loggia pratese “Meoni e Mazzoni”. O RIPRODUZIONE RISERVATA



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