«La testimonianza quotidiana delle proprie convinzioni religiose e politiche appare nel nostro tempo sempre più difficile». È quello che dice Eugenio Stretti, pastore valdese a Genova ma spezzino doc esperto di Storia contemporanea, autore di “Testimoni della libertà, donne e uomini tra fede e storia”. Nel volume, con postfazione di Francesco Paolo Barbanente, tanti personaggi. Da Emily Dickinson ad Alfredo Poggi. Da Olaudah Equaino ad Enrichetta Caracciolo. «Dickinson è un esempio di lotta per l’indipendenza e passione poetica, Caracciolo di predicazione evangelica e libero pensiero», osserva Stretti. «E poi Francesco Fausto Nitti come esempio di azione politica, fede evangelica e attività muratoria come massone oltre a Lilian Vernon De Bosis esponente dell’ecumenismo ante litteram e dell’identità plurale. Non dimentichiamo Fioretto Henry La Guardia per la conversione religiosa e il benessere sociale, sindaco protestante italiano di New York e poi Adolfo Poggi socialista massone e protestante». Il libro tratta poi del pensiero evangelico e mondo moderno. L’eredità del trascendentalismo americano e le suggestioni del neoprotestantesimo italiano. «Il libro osserva Barbanente – rende omaggio a una serie di straordinari personaggi del mondo evangelico che rischiano però di cadere nell`oblio. Alcuni di essi appartenevano anche alla massoneria. E per converso il gran maestro tra il 1885 e il 1896 Adriano Lemmi fu vicino ai protestanti e anche alla Spezia molti pastori aderirono alle logge locali».
Un commento a “Massoni e protestanti tra fede e storia / Il Secolo XIX, La Spezia”