Il Grande Oriente d’Italia ha mandato una lettera in cui si minacciano azioni legali. La nota, apparentamente algida e formale, è in realtà un atto di sfida verso un’istituzione parlamentare che ha i poteri dell’autorità giudiziaria. Ma è evidente che si tratta di una battaglia politica che è appena cominciata e sulla quale la massoneria italiana (anche nei differenti Ordini) pensa di contare su una serie di appoggi trasversali.
Il Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani ha infatti fatto sapere che è stata inviata, tramite posta certificata, una istanza di revisione alla Commissione Antimafia “finalizzata alla richiesta di annullamento e/o di revoca del provvedimento di perquisizione e sequestro emesso dalla Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle associazioni criminali, anche straniere, a firma della Presidente Rosy Bindi ed eseguito lo stesso giorno dal Servizio centrale di investigazione sulla criminalità organizzata (Scico) della Guardia di Finanza”…. continua su Globalist