19 gennaio 2023 | 16.32
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Il Gran Maestro: “Non è emerso alcun ruolo della massoneria in ordine alla latitanza o all’arresto di Matteo Messina Denaro”
“Non è emerso alcun ruolo della massoneria in ordine alla latitanza o all’arresto di Matteo Messina Denaro, per cui il ‘gran parlare’ è a sproposito”. Cosi all’AdnKronos il Gran Maestro Stefano Bisi, alla guida del Goi, Grande Oriente d’Italia, che due giorni fa ha sospeso Alfonso Tamburello, il ‘fratello’ medico trapanese indagato nell’ambito dell’inchiesta che ha portato all’arresto di Matteo Messina Denaro. Di “una rete di copertura di carattere massonico” di cui avrebbe goduto il superboss ha parlato poi l’ex procuratore aggiunto di Palermo Teresa Principato. Si torna, dunque, a parlare dei rapporti fra massoneria e criminalità organizzata. “Non risulta alcun procedimento penale avente ad oggetto la massoneria del Goi o peggio la sua vicinanza alla criminalità – sottolinea il Gran Maestro -, la responsabilità del singolo, ove accertata in via definitiva, resta tale e non coinvolge l’associazione massonica di appartenenza”. Subito dopo Bisi sottolinea che “i magistrati fanno riferimento alla massoneria cosiddetta ‘deviata’ e non alla massoneria ufficiale e men che meno al Goi”. “Il regolamento del Goi – chiosa, infine, il Gran Maestro -, prevede delle regole di controllo di rigore, ma esse non possono legittimare attività investigativa paragonabile a quella di una Procura della Repubblica”.
IL GRAN MAESTRO STEFANO BISI HA RILASCIATO ALLA ADNKRONOS ANCHE QUEST’ALTRA DICHIARAZIONE
MESSINA DENARO: BISI (GOI), ‘SORPRESO DA INDAGINE SU MEDICO MASSONE, SUBITO SOSPESO’/Adnkronos
ADN1019 7 CRO 0 ADN CRO NAZ MESSINA DENARO: BISI (GOI), ‘SORPRESO DA INDAGINE SU MEDICO MASSONE, SUBITO SOSPESO’ = Roma, 18 gen. – (Adnkronos) – “Abbiamo sospeso immediatamente il dottor Tumbarello perché sospendiamo subito chi è indagato. Era doveroso”. Cosi all’AdnKronos il Gran Maestro Stefano Bisi, alla guida del Goi, Grande Oriente d’Italia, dopo la decisione di sospendere Alfonso Tamburello, il ‘fratello’ medico trapanese indagato nell’ambito dell’inchiesta che ha portato all’arresto di Matteo Messina Denaro. “La notizia dell’indagine a suo carico mi ha sorpreso – sottolinea Bisi -, in ogni caso il dottor Tumbarello per ora è solo indagato e quindi si deve presumere innocente fino a condanna definitiva”. Il Gran Maestro, poi, si sofferma su quanto affermato dall’ex procuratore aggiunto di Palermo, Teresa Principato, secondo la quale Messina Denaro ha goduto di “una rete di copertura di carattere massonico che lo ha protetto in tutto il mondo”. Principato, che ha dato la caccia al superboss per anni, afferma di aver “trovato tracce della sua presenza attraverso le rogatorie” dalla Sicilia al Venezuela, dall’Inghilterra alla Spagna, e dunque spiega che “in Venezuela, ad esempio, c’è una larghissima, intricata, realtà massonica, e sicuramente gli ambienti frequentati da Messina Denaro, siciliani trapiantati che gestivano un negozio di mobili molto fiorente, erano massonici. In Inghilterra, la massoneria è addirittura uno status”. La stessa Principato ha affermato anche che “un collaboratore di giustizia massone ha parlato di una loggia coperta costituita proprio da Messina Denaro che si chiamava ‘La Sicilia’. Ci sono altri esempi di logge coperte, come la ‘Scontrino’, di cui facevano parte persone di ogni livello sociale. Lo stesso si può dire per ‘La Sicilia’. Questi suoi rapporti, ne sono convinta, lo hanno messo al riparo dal pericolo di essere rintracciato”. Affermazione che portano Bisi a chiosare: “L’ex procuratore aggiunto Principato ha ripetuto un’ipotesi investigativa che è stata archiviata. Bisognerebbe chiedere a lei le ragioni di questo suo pensiero. In ogni caso, nel Grande Oriente d’Italia non ci sono logge coperte”. (Lro/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 18-GEN-23 15:46 NNNN
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