Il ciclo di conferenze “All’Oriente d’Italia. Unità, Massoneria e Saperi tradizionali” che da due mesi impegna a Milano il Museo del Risorgimento sta per volgere al termine. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con il Grande Oriente d’Italia, ha attirato specialisti e curiosi e il 18 maggio (ore 18) con l’incontro “Il Risorgimento in Sala. I maestri massoni e le origini del cinema italiano”, penultimo della rassegna, la discussione interesserà un settore particolare, quello della cinematografia italiana dove cronache storiche e ideali patriottici diventarono alimento per la costruzione della nostra identità nazionale all’indomani dell’unità.
Bernardino Fioravanti, responsabile del Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia, e Giovani Lasi, storico del cinema dell’Università di Bologna, spiegheranno, con l’ausilio di proiezioni di brani di film, gli esordi del cinema italiano e del suo ruolo propagandistico per fare gli Italiani. Fioravanti, in particolare, parlerà della sensibilità espressa da alcuni massoni verso questa forma d’arte, intesa come strumento di educazione e progresso con la diffusione degli ideali di civiltà moderna portati avanti dal Risorgimento. Farà conoscere anche l’attività del Grande Oriente d’Italia di oggi per salvaguardare queste testimonianze e ricordare l’azione pedagogica svolta nel nostro Paese attraverso il cinema. La Presa di Roma (1905) e Il Piccolo Garibaldino (1909) sono infatti due film che il Grande Oriente ha contribuito a diffondere nel mondo con il volume, in italiano e in inglese, Risorgimento, massoneria e istituzioni: l’immagine della Nazione nel cinema muto (1905-1909) e che, per il 150esimo anniversario Unità d’Italia, ha collaborato a restaurare, salvandoli così dalla perdita e dall’oblio.
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