Nella casa massonica di Arezzo di via Pescioni si terrà giovedì 12 dicembre alle 21.15 una conversazione di Francesco Attesti su Mozart e alcuni aspetti esoterici della sua opera ‘Il flauto magico’.
Die Zauberflöte (K 620) fu composto da Wolfgang Amadeus Mozart nel 1791, suo ultimo anno di vita, in collaborazione con Emanuel Schikaneder cantante, impresario teatrale e autore drammatico, non estraneo ai riti della Massoneria.
Il Flauto Magico rappresenta un collage di elementi testuali, scenici e musicali carichi di simbolismo legati al mondo massonico. Opera in due atti, andò in scena per la prima volta al Theater auf der Wieden di Vienna il 30 settembre 1791 e “segue il rito tradizionale dell’illuminismo massonico”, come ha sottolineato Böer. È concepita attorno a quell’interesse sui misteri egizi sui quali la loggia massonica di Vienna indagava all’epoca e a cui Mozart era legato. Sul contenuto iniziatico del Flauto Magico esiste un’ampia saggistica che analizza i contenuti dell’opera attraverso le tematiche della cultura liberomuratoria, quali morte e rinascita, iniziazione, prova come cammino per giungere all’amore universale.