Mozart, Musica e Massoneria. Fa il tutto esaurito la conferenza-concerto a Palermo per i 50 anni del Collegio siciliano

Mozart, Musica e Massoneria
Mozart con le insegne massoniche nell’iconografia dell’epoca

Ha registrato il tutto esaurito la conferenza-concerto dedicata a Wolfgang Amadeus Mozart massone  e al suo percorso spirituale e intellettuale che si è tenuta il 5 maggio a Palermo  presso il Real Teatro Santa Cecilia su iniziativa della Libera Muratoria siciliana del Grande Oriente d’Italia per festeggiare mezzo secolo di attività del Collegio Circoscrizionale della Sicilia. La manifestazione si è svolta  a cura della loggia palermitana Sicilia Libera (291) nell’ambito della Biennale Internazionale d’Arte Sacra delle Credenze e Religioni dell’Umanità . A guidare il pubblico in un viaggio attraverso la vita e l’arte del grande genio della musica è stato  Giacomo Fornari, direttore del Conservatorio “Claudio Monteverdi” di Bolzano e membro dell’Akademie für Mozartforschung di Salisburgo, affiancato da Piero Barbareschi al pianoforte, e dal tenore Erlendur Tor Elvarsson, che hanno eseguito An die FreudeKV 53 (47e) / Johann Peter Uz, Heiliges BandKV 148 (125h) / Ludwig Friedrich Lenz, GesellenreiseKV 468 / Franz Joseph Ratschky, Adagio für Harmonika KV 617a (356), AdagioKV 540, Die ihr des unermeßlichen Weltalls Schöpfer ehrtKV 619 / Franz Heinrich Ziegenhagen, An die StärkeKV 620/20 / Ludwig  Christoph Hölty (prima esecuzione in Sicilia).

Mozart, Musica, Massoneria
Olio su tela di autore anonimo, Historisches museum der Stadt Wien. Rappresenta una riunione di Loggia Massonica a Vienna agli inizi del 1790. La prima persona seduta a destra è Mozart, in conversazione forse con Emanuel Schikaneder.

Per la Massoneria speculativa inizialmente la musica era considerata un semplice, ma apprezzato “abbellimento” del lavoro rituale, con l’apporto di Mozart però assunse un carattere unico e inedito. A lui si deve l’invenzione di un linguaggio musicale capace di tradurre la simbologia in un’esperienza sonora unica e irripetibile. Ecco perché l’evento del 5 maggio è stata  una bella occasione per conoscere i contenuti più nascosti della musica mozartiana.

E’ perciò indubbio che la scelta di Mozart di aderire alla Massoneria influenzò notevolmente le sue opere. Tra tutte, la più famosa è certamente “Il Flauto Magico” ma sono varie le sue produzioni realizzate esclusivamente per essere eseguite in un tempio massonico. Mozart entrò ufficialmente nella Massoneria il 14 dicembre del 1784, nella loggia “Zur Wohltätigkeit” (Alla Beneficenza) fondata dal Maestro Otto von Gemmingen. Per l’elevazione al 2° grado di suo padre compose l’opera K 468; per l’unione della sua con altre due logge scrisse le opere K 483 e K 484, per l’inaugurazione di un tempio di Vienna compose la K 623 ma l’elenco delle sue produzione massoniche è più lungo.

 

 

Mozart, Musica e Massoneria. conferenza-concerto Giacomo Fornari, relatore. Ha studiato musicologia all’Università di Pavia, dove si è laureato nel 1991 con 110 e lode con una tesi di laurea su Mozart. Successivamente ha studiato con L. Finscher all’Università di Heidelberg e con M. H. Schmid all’università di Tübingen dove, nel 2004, ha conseguito il Dottorato di ricerca con la dissertazione: Instrumentalmusik in der «nation chantante»: Theorie und Kritik eines Repertoires im Zerfall (ed. Schneider, Tutzing 2012). Ha tenuto relazioni presso diversi congressi in Europa, America e Giappone. È autore di numerosi libri e studi dedicati a Mozart ed è collaboratore di lessici prestigiosi e riviste specializzate. È stato attivo come professore ospite presso diverse università come Tokyo, Mosca (State University), Essen (Gesamthochschule), Pavia, Perugia, Parigi (Sorbona 4) e Libera università di Bolzano. Dal 2004 al 2012 è stato presidente dell’Istituto musicale in lingua italiana A. Vivaldi di Bolzano. Dal 2012 è membro dell’Akademie für Mozartforschung presso la Stiftung Mozarteum di Salisburgo. Collaboratore di RAI-Radio1, è ordinario di Drammaturgia musicale e Storia del teatro musicale presso il Conservatorio C. Monteverdi di Bolzano.

Mozart, Musica e Massoneria. conferenza-concerto Piero Barbareschi, pianoforte. Spezzino di nascita, ha studiato pianoforte con M. Del Vecchio e clavicembalo con A. M. Pernafelli, diplomandosi con il massimo dei voti presso il Conservatorio Cherubini di Firenze. Interessato alle più diverse forme d’espressione artistica, svolge attività come solista e in varie formazioni da camera esibendosi con solisti prestigiosi fra cui C. Rossi, F. Mezzena, Th. Schrott, M. Ancillotti e S. Kelling, nelle più importanti città italiane e all’estero (Francia, Svizzera, Austria, Germania, Belgio, Repubblica Ceca, Stati Uniti), ospite d’importanti istituzioni e Festival. Ha collaborato con diverse orchestre fra cui la Sammartini di Milano, I Filarmonici di Torino, l’Orchestra da camera di Fiesole, i Virtuosi di Praga, Salzburg Chamber Soloists, la Jugendsinfonieorchester di Potsdam, I Filarmonici di Verona, l’Orchestra Internazionale d’Italia etc. con vari direttori fra i quali R. Barshai, G. Garbarino, F. M. Sardelli e D. Fasolis. Ha effettuato registrazioni per la RAITV inciso per Nuova Era, Dynamic, Brilliant Classics e altre con diverse prime assolute. Iscritto all’albo dei giornalisti come pubblicista, si occupa di divulgazione musicale con ascolti guidati, conferenze, articoli. Inoltre, fa parte della redazione di Gothic Network (www.gothicnetwork.org), il portale italiano di recensioni artistiche, occupandosi di critica discografica e concertistica.

Mozart, Musica e Massoneria. conferenza-concerto Erlendur Tor Elvarsson, tenore. La passione per il bel canto gli ha fatto intraprendere una varia attività concertistica e operistica che l’ha visto esibirsi in diversi palcoscenici in Italia e nel nord Europa. Negli anni 2004 e 2005 ha vinto il concorso del Laboratorio dell’Opera Nazionale Islandese e del Conservatorio dell’Arte islandese. Dal 2008 risiede in Italia dove ha studiato, tra gli altri, con V. M. Brunetti, G. Giacomini e S. Anselmi. Ha collaborato con vari direttori d’orchestra tra cui M. De Prosperis, R. Manfredini e K. Kopecky. Dopo gli studi in patria, si è brillantemente laureato in canto presso il conservatorio C. Monteverdi di Bolzano con G. Di Raco e ha discusso una tesi dedicata all’ultimo anno di Mozart (relatore Giacomo Fornari). Attualmente, sta effettuando il Dottorato di ricerca in musica presso il Mozarteum di Salisburgo.

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