La Massoneria ricorda Giordano Bruno, gigante e martire del libero pensiero e dell’intolleranza. Il 17 febbraio del 1600 a Campo de’ Fiori a Roma con il rogo del frate nolano ad opera del Santo Uffizio scomparve una figura di grande spessore nell’ambito filosofico e soprattutto, un uomo profondamente e infinitamente libero, che non si era piegato di fronte a nulla pur di portare avanti quel diritto irrinunciabile ad esternare il proprio pensiero senza dogmi, senza preconcetti e senza dover rischiare persino la vita. Un vero e sublime maestro del pensiero e degli Infiniti Mondi.
La Libera Muratoria che è sorta dal bisogno di libertà e che di essa si erge a difensore da sempre contro ogni despota e contro ogni pregiudizio e sopruso, non poteva scegliere simbolo più potente e vivifico. Giordano Bruno e la sua incommensurabile Opera sono e restano per ogni fratello un messaggio forte e più che mai attuale. Un ricordo costante e imperituro di cui onorarne la memoria percorrendo con sacrificio e senza paura la dura e perigliosa strada della Conoscenza. La statua del frate domenicano nella famosa Piazza di Roma, opera voluta dalla Massoneria e realizzata dallo scultore Ettore Ferrari che fu Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, è lì da dal 1889 ad indicarci come un radioso faro nella notte la via da seguire.
Bruno ricerco’ la Verità e così scrisse nello Spaccio della Bestia Trionfante: “È la cosa più sincera de tutte… Con l’essere anco dileggiata e tradita, resuscita se sostene e s’augumenta; senza difensore e protectore, se defende e se demonstra a quel che per se stessa la vocano”. Versi aurei che non hanno bisogno di alcun commento.
Noi massoni questa Verità dobbiamo continuare a cercarla anche nel solco del pensiero Bruniano e farla continuamente nostra. Solo così il dono di coloro che si sono sacrificati avrà un senso e la bandiera universale del libero pensiero potrà sventolare con forza sospinta dal fresco vento della libertà.
Il Gran Maestro
Stefano Bisi
Ritengo che il pensiero di Giordano sia sempre attuale, specialmente oggi che il “buio” sembra riprendere vita e spazio,