Sansepolcro 12 novembre 2011 – Convegno “Nel segno dell’unità d’Italia: alcune memorie nella nostra città”

Sansepolcro 12 novembre 2011 – Convegno “Nel segno dell’unità d’Italia: alcune memorie nella nostra città”

Nel 2011 le celebrazioni per il 150esimo dell’Unità nazionale hanno contrassegnato e continueranno a caratterizzare per alcuni mesi le attività del Grande Oriente d’Italia ed è perciò che la loggia “Alberto Mario” (121) di Sansepolcro ha voluto dedicare il proprio convegno annuale – giunto alla sedicesima edizione – a questo anniversario per evidenziare una pagina fondamentale della storia del nostro Paese scritta dal pensiero e dall’azione di tanti patrioti liberomuratori.

Realizzato con il patrocinio del Grande Oriente nazionale e del Collegio Circoscrizionale della Toscana, l’incontro si svolgerà a Sansepolcro il 12 novembre (ore 16) nella Sala Consiliare del Comune con la partecipazione del Sindaco Daniela Frullani che porterà in apertura il saluto della cittadinanza.

Dopo l’introduzione di Paolo Mercati, maestro venerabile della loggia “Alberto Mario”, porteranno contributi lo storico Luigi Armandi, il giornalista e scrittore Paolo Ciampi e il docente Adalberto Scarlino, presidente del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

Chiuderà i lavori Moreno Milighetti, vice presidente circoscrizionale della Toscana.

 

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Roma 17 novembre 2011 – E’ online il Telegiornale di GoiTv. Napoli 8 ottobre – Teatro di Corte di Palazzo Reale: Talk Show: “Dalla Campania per l’Italia”

Roma 17 novembre 2011 – E’ online il Telegiornale di GoiTv. Napoli 8 ottobre – Teatro di Corte di Palazzo Reale: Talk Show: “Dalla Campania per l’Italia”

Sud alza la voce, a Napoli l’appello del Grande Oriente d’Italia per una storia di libertà.

Studiosi, massoni e società civile. Più di settecento persone hanno partecipato l’8 ottobre, al Teatro di Corte di Palazzo Reale, a Napoli, al talk show ‘Dalla Campania per l’Italia’, condotto da Alessandro Cecchi Paone. Un momento di riflessione su che cosa significò essere patrioti e meridionali nell’Ottocento ma anche per ribadire che da Sud non si scrive una una storia dei vinti. Partendo dalla Repubblica Partenopea, passando per Murat, il filo rosso che ha cucito gli interventi è stato il bisogno di ritrovare segni di unità nazionale per costruire il futuro e darvi un senso. A tracciare le conclusioni, il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, che ha lanciato un appello: “Sud alza la voce. Il Mezzogiorno ha avuto fantasia e intelligenza, ha espresso grandi uomini e idee. Anche oggi, il cittadino deve avere una rabbia ‘salutare’, e uscire dalla rassegnazione. Dove c’è libertà c’è una bandiera universale per la quale vivere e morire”.

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Monselice 18 novembre 2011 – Massoneria e Unita’ d’Italia. Al Lions Club conferenza del Grande Oratore Morris Ghezzi

Monselice 18 novembre 2011 – Massoneria e Unita’ d’Italia. Al Lions Club conferenza del Grande Oratore Morris Ghezzi

Morris Ghezzi, Grande Oratore e Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia, sarà a Monselice, a pochi chilometri da Padova, il 18 novembre per una conferenza organizzata dal Lions Club cittadino. La serata sarà in interclub con il Lions Club di Conselve e di Arquà Petrarca e l’invito è stato esteso anche ai Clubs di Montagnana, Este Host e Colli Euganei Dogi Contarini.

Tema della serata : “La Massoneria e i 150 anni dell’Unità d’Italia. L’appuntamento è per le ore 20,30 presso l’Hotel Blue Dream (ex Ceffri) di Monselice.

 

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Roma 29 ottobre 2011 – Italia 150: Gran Maestro Raffi, cultura e identità per un nuovo umanesimo

Roma 29 ottobre 2011 – Italia 150: Gran Maestro Raffi, cultura e identità per un nuovo umanesimo

“Il suicidio dell’Italia passa per l’omicidio della cultura. Il nostro Paese, con le sue pietre millenarie e la voce libera dei suoi cercatori di verità, deve ripensarsi nella modernità mettendo a frutto l’enorme patrimonio culturale che ne fa una Nazione unica al mondo, ricca di storia e arte, di lettere e ingegno che in ogni tempo ha saputo declinare vissuti profondi e pensare il cambiamento”. E’ appello che lancia Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, dal convegno ‘Le Muse dell’Italia. Arti, cultura e scuola nella costruzione dell’identità nazionale’, che si è tenuto nell’Antica Abbazia di San Zeno, a Pisa.

“Di fronte alle grandi sfide che ci vedono ogni giorno competere nel villaggio globale – rimarca il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – l’identità non è recinto o chiusura, ma ponte di comprensione e leva per lo sviluppo. All’Italia occorre un grande progetto culturale, che dia spazio alla forza delle idee, che sono tradizione ma anche innovazione, percorso già compiuto e avanguardia. Responsabilità, laicità e impegno sono le dimensioni che guidano il nostro viaggio identitario nel Paese, per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Abbiamo voluto che non fossero un’esposizione museale di vecchie glorie ma un cantiere aperto di progetti e proposte. Guardiamo alla storia d’Italia, ma soprattutto al futuro, rimarcando la priorità della cultura per la vita della Nazione. Un asset strategico che, insieme al rilancio necessario della scuola pubblica, può e deve contribuire a una nuova stagione di responsabilità condivise per uscire dal declino e dalla decadenza morale”.

“Ripensare il rapporto tra tradizione e attualità, tra moderno e globale – prosegue Raffi – significa porre al centro i giovani, offrire loro occasioni e spazi di possibilità, promuovere la ricerca in Italia non all’estero, aprire laboratori e finanziare ricerche. Pisa è il segno e il simbolo di questo percorso di riconquista delle nostre radici profonde, del nostro proprio, che è storia e battaglia di sapere. Identità e cultura costituiscono un nuovo racconto sociale e progettuale: da una parte contro i lacci del pregiudizio, dall’altra contro un facile decisionismo populista. In questa nuova capacità di energia italiana sta la ribellione al declino”.

“Chiediamo alle altre forze sane della società di impegnarsi insieme a noi per un nuovo umanesimo – è l’appello di Raffi – e la Massoneria, come Istituzione di uomini liberi che hanno la speranza del domani, può e vuole dare un proprio contributo per superare le criticità. Quando lanci le idee, non le fermi più: solo chi scende in campo e lotta, può avere diritto alla parola. Noi lo facciamo e non siamo soli. La nostra – conclude Raffi – è l’Italia degli uomini liberi, che non hanno rinunciato al pensiero”.

Roma, Villa il Vascello, 29 ottobre 2011

Roma 28 ottobre 2011 – Gran Maestro Raffi: Bruno Contrada non è stato mai iscritto al Grande Oriente d’Italia

Roma 28 ottobre 2011 – Gran Maestro Raffi: Bruno Contrada non è stato mai iscritto al Grande Oriente d’Italia

“Bruno Contrada non è stato mai iscritto al Grande Oriente d’Italia. L’appartenenza alla Massoneria peraltro non è discriminante nelle vicende giudiziarie, che sono sempre personali. Nessun uomo, infatti, può essere assolto o condannato solo perché appartiene alla Libera Muratoria. Questo vale per l’ex 007 come per ogni altro individuo”. E’ quanto afferma Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, che compare nella lista dei 29 testi che l’avvocato Giuseppe Lipera, difensore di Bruno Contrada, chiede di sentire nell’ambito della revisione del processo in cui l’ex dirigente del Sisde è stato condannato a 10 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa nel dibattimento che si aprirà l’8 novembre davanti alla Corte di Appello di Caltanissetta.

“Infine, ma non per ultimo – conclude Raffi – respingo qualsiasi accostamento del mio nome a quello del signor Gelli, che non ho mai conosciuto e non intendo conoscere”.

Roma, Villa il Vascello, 28 ottobre 2011

Roma 24 ottobre 2011 – ‘Le Muse Dell’Italia’, sabato 29 ottobre a Pisa il Convegno del Grande Oriente d’Italia

Roma 24 ottobre 2011 – ‘Le Muse Dell’Italia’, sabato 29 ottobre a Pisa il Convegno del Grande Oriente d’Italia

Arti, cultura e scuola per la costruzione dell’identità nazionale. Talk show condotto da Cecchi Paone nell’Antica Abbazia di San Zeno. Ai lavori prenderanno parte accademici e specialisti di fama internazionale. Conclude i lavori il Gran Maestro, Gustavo Raffi

La priorità della cultura e l’identità come elemento fondante della Nazione. Proseguono a Pisa le celebrazioni del Grande Oriente d’Italia per i 150 anni dell’Unità nazionale. L’appuntamento è per il 29 ottobre con il talk show “Le Muse dell’Italia. Arti, cultura e scuola nella costruzione dell’identità nazionale”, che si terrà nell’Antica Abbazia di San Zeno (Via di San Zeno, 14) con inizio alle 16,30. Ai lavori prenderanno parte accademici e specialisti di fama internazionale.

Dopo l’introduzione di Valerio Zanone, presidente del Comitato del Grande Oriente per il 150esimo dell’unità nazionale, sono previsti gli interventi di Paolo Peluffo, vicepresidente della Società Dante Alighieri e consulente del presidente del Consiglio per il 150º anniversario dell’Unità d’Italia; Antonio Panaino, orientalista e storico, direttore scientifico della rivista ‘Hiram’ del Grande Oriente d’Italia; Gian Mario Cazzaniga, filosofo e autore di saggi sulla Libera Muratoria; Giovanni Carli Ballola, musicologo e critico musicale; Emilio Pasquini, italianista tra i maggiori esperti di Dante; Massimo Vedovelli, linguista e semiologo, rettore dell’Università per Stranieri di Siena; Pierluigi Barrotta, filosofo, già direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Londra; Adalberto Scarlino, presidente del Comitato Fiorentino per il Risorgimento. Presenta e modera il dibattito il giornalista e divulgatore scientifico, Alessandro Cecchi Paone. A tracciare le conclusioni sarà il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi.

“Pisa può simboleggiare efficacemente il tema del convegno – sottolinea il Gran Maestro Raffi – incentrato sul rilancio della cultura come musa ispiratrice del nostro Paese. L’Italia, infatti, fu concepita prima con le lettere che con le armi. E la ‘Normale’, che annovera tra i suoi ex allievi letterati, musicisti, pittori e Premi Nobel del calibro di Carducci, ne è indiscussa testimonianza. L’Italia – rimarca il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – nasce nella letteratura di Dante, nella musica, nella pittura e nell’unità linguistica, senza la quale non si potrebbe parlare di storia e di Nazione. Fin quando la scuola occuperà gli ultimi posti, l’Italia non avrà alcun futuro. E’ solo riappropriandoci della nostra storia profonda e dei valori che ci fanno italiani – conclude Raffi – che potremo lanciare un messaggio di speranza al Paese, costruendo, con responsabilità e coscienza, il futuro dell’Italia”.

Roma, Villa il Vascello, 24 ottobre 2011

Montecatini Terme 28-30 ottobre 2011 – IX Meeting Massonico Europeo

Montecatini Terme 28-30 ottobre 2011 – IX Meeting Massonico Europeo

Dal 28 al 30 ottobre Montecatini Terme ospiterà il IX Meeting Massonico Europeo. Realizzato per la prima volta nel 2003 su iniziativa della loggia francese “La Chain d’Union Europeene” di Longwy, è un incontro di una decina di officine europee che, nel corso degli anni, hanno stretto tra loro legami di amicizia ed è del tutto simile al meeting delle logge “Europa”, organizzato per la prima volta dalla loggia “Europa” di Riccione nel maggio 2008. L’ultima riunione si è tenuta lo scorso giugno a Larvik, in Norvegia, con logge locali e altre provenienti da Germania, Lussemburgo, Francia, Belgio, Andorra e Cipro. Il Grande Oriente d’Italia vi ha partecipato per la prima volta, intervenendo con il Grande Ufficiale Franco Di Jorgi e ricevendo l’invito ad organizzare l’incontro successivo.

Al meeting di Montecatini parteciperanno una trentina di fratelli dalla Gran Loggia di Norvegia ed esponenti di logge di Germania, Andorra, Cipro e Francia. E’ stata annunciata anche la presenza del Gran Maestro della Gran Loggia Nazionale di Polonia.
Insieme ai lavori rituali, il programma dei lavori prevede la partecipazione degli ospiti esteri al convegno del Grande Oriente d’Italia per il 150esimo dell’unità nazionale che si terrà a Pisa nel tardo pomeriggio del 29 ottobre.

 

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Pisa 29 ottobre 2011 – Le Muse dell’Italia. Convegno del Grande Oriente per il 150esimo dell’Unità d’Italia

Pisa 29 ottobre 2011 – Le Muse dell’Italia. Convegno del Grande Oriente per il 150esimo dell’Unità d’Italia

Proseguono a Pisa le celebrazioni del Grande Oriente d’Italia ‘1861-2011 Unità d’Italia, dopo 150 anni per restare insieme’. Il nuovo appuntamento della lunga rassegna culturale è in programma il 29 ottobre con il talk show “Le Muse dell’Italia. Arti, cultura e scuola nella costruzione dell’identità nazionale” che si svolgerà nell’Antica Abbazia di San Zeno (Via di San Zeno 14 – Pisa) con inizio alle ore 16:30.

Interverranno accademici e specialisti di fama internazionale. Dopo l’introduzione di Valerio Zanone, presidente del Comitato del Grande Oriente per il 150esimo dell’unità nazionale, porteranno contributi: Paolo Peluffo, vicepresidente della Società Dante Alighieri e consulente del presidente del Consiglio dei Ministri per il 150º anniversario dell’Unità d’Italia; Antonio Panaino, orientalista e storico, nonché direttore scientifico della rivista “Hiram” del Grande Oriente d’Italia; Gian Mario Cazzaniga, filosofo, autore e curatore di saggi fondamentali sulla Libera Muratoria; Giovanni Carli Ballola, musicologo e critico musicale; Emilio Pasquini, italianista tra i maggiori esperti di Dante; Massimo Vedovelli, linguista e semiologo, Rettore dell’Università per Stranieri di Siena; Pierluigi Barrotta, filosofo, già direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Londra; Adalberto Scarlino, presidente del Comitato Fiorentino per il Risorgimento. Presenta e modera il dibattito il giornalista e divulgatore scientifico Alessandro Cecchi Paone. Le conclusioni saranno del Gran Maestro Gustavo Raffi.

L’iniziativa è inserita nel programma ufficiale del Comitato Interministeriale per le celebrazioni, indette per l’anniversario dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

 

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Mappa Abbazia di San Zeno
Mappa ed esterno Abbazia di San Zeno
Interno Abbazia di San Zeno
Veduta dell’interno dell’Abbazia di San Zeno

 

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Roma 13 ottobre 2011 – Gran Maestro Raffi: “La Massoneria non è un ente di collocamento. Il Grande Oriente d’Italia non ha nulla a che fare con Brother Net”

Roma 13 ottobre 2011 – Gran Maestro Raffi: “La Massoneria non è un ente di collocamento. Il Grande Oriente d’Italia non ha nulla a che fare con Brother Net”

“La Massoneria non è un ente di collocamento né una camera di compensazione per cricche, conventicole e disperati in cerca d’autore. L’iniziativa di ‘Brother Net’, indicato da alcuni media come ‘primo social network riservato esclusivamente ai massoni italiani’, si colloca al di fuori della linea di pensiero, di principi e di azione del Grande Oriente d’Italia – Palazzo Giustiniani, che pertanto si riserva ogni iniziativa a tutela del suo buon nome. Nei confronti di chiunque”. E’ quanto afferma in una nota ufficiale, Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, riferendosi alle notizie secondo cui è in attività un network, riservato esclusivamente ai massoni italiani, che presenta offerte di lavoro tra le sue sezioni.

Roma, Villa il Vascello, 13 ottobre 2011

Roma 8 ottobre 2011 – Il Gran Maestro Raffi: “Sud alza la voce. Legalità, cultura e giovani per il riscatto delle coscienze”

Roma 8 ottobre 2011 – Il Gran Maestro Raffi: “Sud alza la voce. Legalità, cultura e giovani per il riscatto delle coscienze”

“Sud alza la voce. Non si può più sbagliare: basta con le politiche dell’assistenzialismo e degli interventi a pioggia, che puntualmente finiscono sempre nel cortile di qualcuno: c’è bisogno di un grande progetto per il riscatto del Mezzogiorno che punti su giovani, cultura, legalità e scuola. Solo così si potrà celebrare davvero l’Unità d’Italia”. E’ quanto ha affermato il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, al convegno ‘Dalla Campania per l’Italia’, che si è tenuto oggi al Teatro di Corte di Palazzo Reale, a Napoli.

“Siamo dalla parte – ha aggiunto il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – di quanti in questi anni hanno conservato un pensiero libero, tenuto controvento. Hanno denunciato malaffare e interessi di parte e non di rado hanno pagato per le loro scelte di coerenza. Il riscatto del Sud è la priorità del Paese, perché significa lotta per il lavoro e per i diritti, per una cultura della libertà che fa strada al cambiamento. Si traduce in scelte concrete perché tutto deve partire da una cultura di fondo che non è quella dei mandolini e dei nuovi Pulcinella ma è il coraggio di strappare i giovani alla droga. E’ la responsabilità – ha sottolineato Raffi – di chi denuncia il racket, di chi si impegna ogni giorno facendo il proprio lavoro, dei maestri che a Scampia mettono i libri sui banchi della scuola pubblica per insegnare ai giovani che la verità non è la violenza, e che si può essere uomini liberi anche se si vive all’Inferno”.

“A Napoli – ha rimarcato Raffi – non devono bruciare i cassonetti ma la rabbia per ciò che ancora non c’è, per ciò che vogliamo costruire. L’unica spazzatura in Campania devono essere i camorristi da consegnare alla patrie galere. La criminalità non può essere ammortizzatore sociale dove il lavoro scarseggia. Al Sud non si può sempre recuperare, bisogna anticipare. Dobbiamo affiancare e sostenere chi spezza le catene della minorità. Chi combatte per la dignità del Sud è nostro Fratello – ha scandito il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia – perché deve tramontare il tempo dei mezzucci e della raccomandazione, per premiare finalmente il merito”.

“Lanciamo un appello alla coesione nazionale – ha concluso Raffi – attraverso un nuovo Patto di Fratellanza tra i cittadini. A Napoli e in Campania, fallito il miraggio del nuovo Rinascimento, venga il tempo di un Nuovo Risorgimento della Ragione. La stagione delle responsabilità condivise per dare risposte vere ai problemi e costruire il futuro. In nome dell’Uomo, per la verità dell’Italia”.

Roma, Villa il Vascello, 8 ottobre 2011

Bologna 10 ottobre 2011 – A Bologna: restaurati i monumenti al Popolano, a Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II

Bologna 10 ottobre 2011 – A Bologna: restaurati i monumenti al Popolano, a Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II

Lunedì 10 ottobre alle ore 11.30 cerimonia di inaugurazione dei monumenti risorgimentali della Città. Ricordano Giuseppe Garibaldi, Vittorio Emanuele II e il “Popolano”.

Gli interventi di restauro sono inseriti nel programma “I Luoghi della Memoria”, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito delle Celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. I lavori sono stati promossi, finanziati e coordinati dall’Unità Tecnica di Missione in collaborazione con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna, con le Soprintendenze preposte ed il Comune di Bologna.

Ulteriori informazioni ed immagini per la Stampa: www.studioesseci.net

Comunicato Stampa

Lunedì 10 ottobre, a Bologna, saranno inaugurati, a conclusione degli interventi di restauro, i monumenti a tre protagonisti del nostro Risorgimento. Raffigurano Re Vittorio Emanuele II e il generale Giuseppe Garibaldi, le cui effigi sono presenti in ogni città italiana. Del tutto bolognese, e quindi molto caro alla memoria della città, è il terzo dei monumenti restaurati, quello dedicato al “Popolano”, innalzato a ricordo gli avvenimenti che si svolsero a Bologna l’8 agosto 1848 quando gli austriaci vennero respinti e ricacciati fuori dalle mura cittadine attraverso l’ultima porta rimasta aperta: Porta Galliera. Il gruppo scultoreo, realizzato da Pasquale Rizzoli (1871-1953), è collocato in Piazza VIII Agosto, un luogo strategico dal punto di vista dell’assetto urbano, poiché qui si svolge il mercato cittadino all’aperto (la Piazzola).
Gli interventi di restauro dei 3 importanti monumenti bolognesi sono stati finanziati nell’ambito del progetto “I luoghi della memoria” ideato dal Consigliere Paolo Peluffo, Consulente del Presidente del Consiglio dei Ministri per il 150° dell’Unità d’Italia e realizzati dall’Unità Tecnica di Missione diretta dal Consigliere Giancarlo Bravi in collaborazione con la Direzione Regionale per i Beni Architettonici e Paesaggistici dell’Emilia Romagna ed il Comune di Bologna.
Il Responsabile del Procedimento Arch. Beatrice Cuccioletta dell’Unità Tecnica di Missione e il Direttore dei Lavori Arch. Manola Guerra per la Direzione Regionale per i Beni Architettonici e Paesaggistici dell’Emilia Romagna, hanno diretto gli interventi di restauro dei tre monumenti.
Con il monumento al Popolano, è stata restaurata anche la statua equestre in bronzo di Giuseppe Garibaldi realizzata da Arnaldo Zocchi (1862-1940), uno degli scultori fiorentini di maggior successo dell’inizio del ‘900, situata sulla centralissima Via dell’Indipendenza, asse fondamentale della viabilità del centro cittadino.
Il terzo dei monumenti restaurati, quello dedicato a Vittorio Emanuele II è opera di Giulio Monteverde (1837-1917) scultore assai rappresentativo del gusto dell’Italia borghese. La scultura equestre si trova all’ingresso dei Giardini Margherita, la più grande area verde del centro storico dove venne collocata nel 1944 quando fu spostata dalla precedente posizione in Piazza Maggiore.
Gli interventi di restauro hanno avuto l’obiettivo di arginare i fenomeni di degrado comuni ai tre monumenti, compreso un degrado del tutto contemporaneo, quello del “vandalismo grafico”, che coinvolge le superfici lapidee con scritte e graffiti. Gli interventi hanno riguardato sia le parti bronzee che quelle lapidee e sono stati compiuti dopo un preciso esame delle situazioni problematiche. Sulle pietre, oltre che con azioni di pulizia, i tecnici sono intervenuti con il consolidamento delle superfici decoese, la stuccatura di fessurazioni, puliture chimiche, integrazioni delle lacune, trattamenti inibitori della corrosione e applicazioni di prodotti antigraffiti. Molto delicati

Roma 3 ottobre 2011 – Sud, cultura e legalità. L’8 ottobre a Napoli il Grande Oriente celebra i 150 anni dell’Unità d’Italia

Roma 3 ottobre 2011 – Sud, cultura e legalità. L’8 ottobre a Napoli il Grande Oriente celebra i 150 anni dell’Unità d’Italia

Al Teatro di Corte del Palazzo Reale il talk-show condotto da Alessandro Cecchi Paone con studiosi e meridionalisti. Conclude i lavori il Gran Maestro, Gustavo Raffi

“Sud, cultura, scuola pubblica e legalità. Dobbiamo lottare per il riscatto del Mezzogiorno d’Italia, come punto di partenza per il rilancio dell’intera Nazione. Lasciamo che l’unica spazzatura in Campania siano i camorristi da consegnare alle galere”. Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, presenta così le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, organizzate in tutta la Penisola dalla Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani, che sabato 8 ottobre vedranno a Napoli meridionalisti e studiosi confrontarsi sulle prospettive di rilancio del Paese.

Le attività avranno inizio alle 10, nella storica casa massonica di Galleria Umberto I che sarà aperta al pubblico per consentire a tutti di conoscere da vicino il suggestivo mondo della Libera Muratoria e le sue finalità di servizio all’umanità. Alle 13 un light lunch sarà servito negli stessi locali per tutti i presenti che, insieme ai responsabili, potranno poi recarsi al Teatro di Corte di Palazzo Reale, a piazza del Plebiscito, per seguire il talk show ‘Dalla Campania per l’Italia’, previsto dalle 15.

Alessandro Cecchi Paone condurrà i lavori, introdotti da Paolo Peluffo, coordinatore del Comitato nazionale per le celebrazioni dei 150 anni indette dalla presidenza del Consiglio, con la partecipazione di: Valerio Zanone, presidente del Comitato scientifico del Grande Oriente per le celebrazioni del centocinquantenario; Piero Craveri, Università Suor Orsola Benincasa di Napoli; Santi Fedele, Università di Messina; Renata De Lorenzo, Università Federico II di Napoli; Valentina Pattavina, scrittrice, e Italo Moscati, regista. A tracciare le conclusioni sarà il Gran Maestro, Gustavo Raffi, dopo la rappresentazione del ‘Processo a Murat’.

Roma, Villa il Vascello, 3 ottobre 2011

Roma 21 ottobre 2011 – E’ uscita l’edizione in inglese del libro curato da Paolo Gambi, Massoneria: una nuova Primavera. Il Gran Maestro Gustavo Raffi racconta

Roma 21 ottobre 2011 – E’ uscita l’edizione in inglese del libro curato da Paolo Gambi, Massoneria: una nuova Primavera. Il Gran Maestro Gustavo Raffi racconta

Una rielaborazione del pensiero del “Gran Maestro della Primavera”. Un viaggio attraverso l’esoterismo, la pedagogia del dialogo, il Grande Architetto dell’Universo, gli universi della laicità, l’eterno conflitto fra scienza e fede, il sacrosanto diritto alla ricerca della felicità, non senza profili critici e spunti propositivi per il più immediato e concreto presente.

Questo libro vuole raccontare la Massoneria attraverso la Gran Maestranza di Gustavo Raffi. Uno strumento che si propone di far comprendere anche ai non addetti ai lavori un mondo che ai più è ignoto, diviso com’è fra leggenda e disinformazione. Un tentativo di offrire ai lettori il pensiero autentico del Gran Maestro. Un percorso per far uscire la Massoneria dal museo di Madame Tussauds e renderla un corpo vivente nella società, “contemporanea alla posterità”. Un contributo affinché la Libera Muratoria sia giudicata per ciò che realmente è e non per ciò che i suoi detrattori o i suoi laudatores la dipingono.

 

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Roma 21 ottobre 2011 – Il viaggio di Platone nell’Italia del Rinascimento

Roma 21 ottobre 2011 – Il viaggio di Platone nell’Italia del Rinascimento

Il Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia venerdì 21 ottobre alle ore 18:30 a Villa Il Vascello (Via di San Pancrazio, 8) organizza il convegno Il viaggio di Platone nell’Italia del Rinascimento con la presentazione dei volumi Trattato delle virtù di Giorgio Gemisto Pletone a cura di Moreno Neri, Dell’ente e dell’uno di Giovanni Pico della Mirandola a cura di Raphael Ebgi e Teologia platonica di Marsilio Ficino a cura di Errico Vitale, tutti pubblicati dalla Bompiani.

I tre volumi costituiscono un elemento significativo per il nuovo viaggio che il pensiero di Platone compie in Italia nel Rinascimento. Un viaggio carico di attese e di speranze. Al convegno interverranno Giuseppe Girgenti, Moreno Neri, Raphael Ebgi ed Errico Vitale. Conclusioni del Gran Maestro Gustavo Raffi.

 

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Tirana 14 ottobre 2011 – Tirana entra nel cuore della Massoneria europea: il 14 ottobre nasce la Gran Loggia d’Albania

Tirana 14 ottobre 2011 – Tirana entra nel cuore della Massoneria europea: il 14 ottobre nasce la Gran Loggia d’Albania

Si realizza un sogno della Libera Muratoria europea: Venerdì 14 ottobre, a Tirana, nascerà ufficialmente la Gran Loggia d’Albania. L’evento, particolarmente atteso, vede il Grande Oriente d’Italia tra i fondatori della Fratellanza albanese, in veste di Gran Loggia Madre. Con il Gran Maestro Gustavo Raffi, che ha fortemente creduto nel progetto di installare la Gran Loggia, saranno presenti 12 Gran Logge e le rappresentanze delle comunioni massoniche europee.
La cerimonia di installazione verrà officiata dal Segretario Generale della Conferenza Mondiale delle Gran Logge, Thomas Jackson, dal Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, dal Gran Maestro di Grecia, Nicolaos Vourgidis e dal Gran Maestro di Serbia, Petar Kostic.
Dell’iniziativa e della formazione ai Fratelli assicurata dal G.O.I. erano state informate la Conferenza delle Gran Logge del Nord America, tenutasi nel febbraio scorso a Denver e la Conferenza Mondiale che si è celebrata a giugno a Cartagena. Il Gran Maestro Raffi, in occasione della Gran Loggia di Serbia, ha annunciato la costituzione della Gran Loggia d’Albania.
Si compie così un percorso iniziato nel 2008, quando in seno al Grande Oriente d’Italia furono costituite tre logge in Albania, iniziando all’Arte Muratoria solo i Fratelli ivi residenti. Una vicinanza concreta ai Fratelli albanesi, nel solco della tradizione di Palazzo Giustiniani che in questi anni, seguendo le indicazioni della Gran Maestranza, ha supportato la creazione e lo sviluppo della Libera Muratoria dei Paesi che si sono affrancati dalle dittature e dai totalitarismi di ogni colore, Superato il periodo di gestazione e vagliati i candidati con una precisa selezione volta a eliminare sul nascere il rischio di infiltrazioni da parte di faccendieri, avventurieri e personaggi riciclati del passato regime dittatoriale, la Massoneria albanese presenta il volto nuovo dei giovani e delle energie positive.
Da Tirana viene perciò un messaggio forte: la Libera Muratoria unisce lì dove nel mondo profano sussiste invece odio etnico o religioso, divisioni per credo o appartenenze. Il fatto che serbi e greci, storicamente in conflitto con gli albanesi, siano protagonisti di questo evento, è un messaggio di luce per l’uomo. E un segno di speranza per la storia europea.

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Roma 27 settembre 2011 – Grande Oriente d’Italia: Gianfranco Cavaliere mai stato membro dell’Istituzione

Roma 27 settembre 2011 – Grande Oriente d’Italia: Gianfranco Cavaliere mai stato membro dell’Istituzione

In riferimento all’articolo pubblicato in data 26.9.2011 su Il Messaggero Abruzzo, cronaca de L’Aquila, sotto il titolo “I fondi Giovanardi – le conversazioni intercettate De Matteis e la pecora nera”, nel quale l’articolista attribuisce l’appartenenza al Grande Oriente d’Italia di tale Gianfranco Cavaliere, inquisito dalla Procura della Repubblica de L’Aquila nell’ambito di un’indagine relativa ad un tentativo di truffa ai danni della Pubblica amministrazione, con l’obiettivo di distrarre parte dei dodici milioni di euro di fondi per il sociale, il Gran Segretario del Grande Oriente d’Italia, Alberto Jannuzzelli, dichiara: “Gianfranco Cavaliere non è affiliato al G.O.I., né lo è mai stato. Presentò unicamente la domanda di affiliazione, che venne presa in considerazione nel novembre 2010 e che, in seguito, ritirò, adducendo motivi strettamente personali, in data 23.12.2010, prima delle votazioni per l’ammissione, fissate per il 10 e 24 gennaio 2011. Il Cavaliere, pertanto, non è mai stato membro del Grande Oriente d’Italia”.

Roma, Villa il Vascello, 27 settembre 2011

Napoli 8 ottobre 2011 – Convegno “Dalla Campania per l’Italia”.

Napoli 8 ottobre 2011 – Convegno “Dalla Campania per l’Italia”.

Convegno partenopeo del Grande Oriente per il 150esimo dell’Unità d’Italia

“Unità d’Italia. Dopo 150 anni per restare insieme”. L’8 ottobre le celebrazioni del Grande Oriente d’Italia sono giunte a Napoli e il Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili di Campania–Lucania ha riservato ai festeggiamenti un’intera giornata.

Le attività hanno avuto inizio alle ore 10, nella storica casa massonica di Galleria Umberto I (numero civico 27) che, allestita in modo particolare per l’occasione, è stata aperta al pubblico per consentire ai non massoni di entrare in contatto con il suggestivo ‘mondo’ della Massoneria. Alle 13 un light lunch è stato servito negli stessi locali per tutti i presenti che, insieme ai responsabili, si sono recati a Palazzo Reale per seguire il talk show “Dalla Campania per l’Italia” con inizio alle ore 15.

Alessandro Cecchi Paone ha condotto i lavori, introdotti da Paolo Peluffo, coordinatore del Comitato nazionale per le celebrazioni del 150° indette dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con la partecipazione di Valerio Zanone, Piero Craveri, Santi Fedele, Renata De Lorenzo, Valentina Pattavina e Italo Moscati. Prima delle conclusioni del Gran Maestro Gustavo Raffi, la rappresentazione “Processo a Murat”.

Info: Achille Castaldi ( 340 582 4390 – 150enario.goinapoli@gmail.com )

 

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Genova 28 settembre 2011 – Inaugurazione di sei monumenti risorgimentali di Genova

Genova 28 settembre 2011 – Inaugurazione di sei monumenti risorgimentali di Genova

Saranno inaugurati mercoledì 28 settembre il sei monumenti risorgimentali di Genova., a conclusione degli interventi di restauro cui sono stati sottoposti in questi mesi. Tra essi spicca il monumento a Giuseppe Mazzini, che domina Piazza Corvetto. La statua del grande pensatore è collocata sulla sommità di una colonna dorica, in atteggiamento pensieroso e con le braccia conserte, mentre con una mano tiene alcuni fogli, forse un proclama. Le due figure allegoriche ai lati del basamento, classicamente panneggiate, raffigurano il Pensiero e l’Azione.
In contrasto rispetto al suo nome maschile, il Pensiero ha sembianze femminili, gli occhi fissi a un ideale remoto e le sopracciglia aggrottate, in atteggiamento malinconico; la figura è seduta, il braccio destro, poggiante su grossi volumi, sostiene il capo; il polso è stretto da un anello di catena spezzata, mentre con la sinistra trattiene alcuni fogli.
Anche la seconda figura allegorica, l’Azione, ha sembianze opposte alla femminilità del suo nome: è infatti una figura maschile e vigorosa: raffigurato in piedi, un giovane dall’aspetto fiero e risoluto, ha una mano sul fianco, mentre con il braccio destro addita lo stendardo con il motto “Dio e Popolo”. I contemporanei ne sottolinearono l’atteggiamento del tribuno che infiamma il popolo, richiamando a esso “il vessillo della battaglia e della redenzione”.
La cerimonia dell’inaugurazione si svolse il 22 giugno 1882, alla presenza di una folla immensa; bandiere, orifiamme e quadri celebravano i martiri dell’unità italiana; il monumento fu scoperto al suono dell’Inno nazionale e di altri inni patriottici, e consegnato al Municipio genovese da Aurelio Saffi e Federico Campanella, in rappresentanza del Comitato; un “colpo d’occhio incantevole”, scrisse un cronista de “L’Illustrazione Italiana” – il prestigioso periodico alla manifestazione dedicò infatti diversi articoli e illustrazioni, una delle quali scelta perfino come immagine d’apertura del numero del 25 giugno 1882 – , rilevando quasi con stupore come tutto si fosse svolto in perfetto ordine, senza “grida repubblicane” (furono anzi notate molte bandiere con lo stemma reale).
Oggetto dell’intervento di restauro è stato riqualificare un gruppo scultoreo con problemi di trascuratezza che il restauro ha provveduto a risolvere. Le vecchie operazioni di manutenzione da tempo richiedevano un deciso rinnovamento, le patine del tempo si erano nascoste sotto lo strato di polvere e smog, i marmi avevano perso la pellicola di sacrificio che era necessaria alla protezione dei medesimi.
Successivamente al restauro lo spettatore può ora leggere nel gruppo scultoreo i naturali segni del tempo, individuando le patine del metallo che si sono combinate con la struttura del marmo, cogliendo un insieme restaurato, ripulito, sigillato e consolidato ma, al quale nulla è stato tolto per riportare in modo forzato un aspetto che ha vissuto momenti critici.
Sempre a Genova, a Piazza Corvetto, sono stati sottoposti a restauro i busti commemorativi collocati nel parco di Villetta Di Negro e dedicati a Antonio Mosto, Antonio Burlando, Aurelio Saffi, Giuseppe Cesare Abba.
Di rilievo anche il restauro della statua di Rubattino in Piazza Caricamento, di fronte alla quale è prevista la cerimonia inaugurale del 28 settembre. L’effigie è opera di Augusto Rivalta (Alessandria 1837- Firenze 1925).
L’opera è realizzata in bronzo e il basamento in granito di Baveno. Ricorda il primo armatore italiano di vascelli a vapore – i “pironavigli” citati nell’iscrizione – Raffaele Rubattino (Genova 1810-1881) fondava nella sua città natale, l’anno 1838, l’omonima società di navigazione che a partire dal 1851 attivò un regolare collegamento con la Sardegna (mentre ad un successivo accordo di Rubattino con l’armatore siciliano Florio si deve la fon

Napoli 30 settembre 2011 – Mostra a Napoli per il 150° dell’Unità

Napoli 30 settembre 2011 – Mostra a Napoli per il 150° dell’Unità

Mostra promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Unità tecnica di Missione per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, nell’ambito delle celebrazioni previste per la ricorrenza, con la Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, artistici ed etnoantropologici per Napoli e Provincia – Palazzo Reale, in collaborazione con Prefettura di Napoli, Comune di Napoli e Fondazione Valenzi.
A cura di Luigi Mascilli Migliorini e Anna Villari

Una grande esposizione invita a riflettere sui sessant’anni che hanno preceduto il Plebiscito dell’ottobre del 1860. Dalla Rivoluzione del 1799, ai moti del ’48 alla spedizione dei Mille. Quattro generazioni di meridionali che hanno vissuto e creato la Storia e l’hanno intessuta di infinite, piccole e grandi storie. Una mostra dove documenti, quadri, cimeli unici, molti mai esposti, non sono solo pezzi museali ma tornano a vivere e a trasmettere l’emozione del momento. E, insieme, un grande esperimento di multimedialità per far entrare il visitatore nel cuore vero dei fatti.

Tutto termina ed inizia sotto la pioggia. Quella che cadeva il 21 ottobre 1860, con Garibaldi vincitore e sconfitto che, un passo dietro a Vittorio Emanuele, vive le acclamazioni della folla ma che già progetta il ritiro a Caprera. Con la proclamazione dei risultati di quel Plebiscito, “Da Sud. Le radici meridionali dell’unità nazionale” chiude il suo percorso. Ad aprirlo sono invece le immagini, bellissime e solari di Napoli e del Mezzogiorno, considerato il “Giardino d’Europa”, trasmesse dai pittori del Grand Tour. In mezzo, sessanta anni di storia e cronaca, dagli ultimi bagliori dell’Illuminismo alla Rivoluzione del 1799, dal Quarantotto ai Mille, quattro generazioni di meridionali che si sono spesi per gli ideali di libertà.
Attraverso i ripetuti fallimenti, le tragiche repressioni, le speranze deluse, una profonda e radicata ansia di libertà ha trovato nell’idea dell’Italia unita il suo progetto storico. Queste generazioni, succedendosi, sono così diventate una delle principali radici di quel grande processo che chiamiamo Risorgimento nazionale. Lo sono diventate attraverso storie di vita generose, che ci parlano di giovani che incontrano la morte con serenità, di adulti (talvolta di vecchi) che affrontano il vagabondare dell’esilio senza ripensamenti, di carceri che sono vere e proprie tombe di vivi, di sconfitte che valgono più delle vittorie, tanto forte è la lezione morale che da esse può ricavarsi.
Partendo da quel “Giardino d’Europa” che è l’immagine affascinante – ma fuorviante – con la quale l’Europa guarda al Sud e giungendo fino a quel giorno di pioggia che fa da sfondo al Plebiscito unitario dell’ottobre 1860, la Mostra prova a raccontare queste storie, e la storia più grande che ne è ovviamente, cornice, utilizzando registri narrativi diversi, che ora toccano il mondo più tradizionale della raffigurazione pittorica o della documentazione storica, ora utilizzano soluzioni evocative e strumenti comunicativi multimediali per trasmettere il sentimento di che cosa significò essere meridionali e patrioti nella prima metà dell’Ottocento.
La ragione e il sentimento che sono chiamate in causa dalle sollecitazioni della Mostra appaiono tanto più necessari oggi che in una Italia tentata da seduzioni separatiste e in un Mezzogiorno attratto da nostalgie neoborboniche, scolorisce la consapevolezza della forza morale e della concretezza storica che ebbe il patriottismo meridionale. Esso non fu subalterno ai disegni che maturarono altrove nell’Italia dell’Ottocento, né fu soggetto supino di avventure e conquiste esterne ad esso. Il Mezzogiorno volle l’Unità d’Italia e fu determinante nel realizzarlo, e nel modo in cui esso si realizzò. Da Sud, dunque, non si scrive né una storia minore né una storia di

Roma 21 settembre 2011 – In ricordo di Mario Salvetti

Roma 21 settembre 2011 – In ricordo di Mario Salvetti

Il 10 settembre scorso ci ha lasciato Mario Salvetti, della Loggia “Adriano Lemmi”, N. 789 all’Oriente di Roma. Classe 1921, nella sua lunga e appassionata vita iniziatica, Mario ha ricoperto diversi incarichi: Maestro Venerabile per numerosi mandati, Presidente del Collegio dei Maestri Venerabili del Lazio, Garante d’Amicizia, Grande Ufficiale “Ad Honorem”. E’ stato insignito dell’onorificenza “Giordano Bruno” (classe oro).

Un uomo libero. Con un sorriso dolce e disarmante riusciva a farsi ascoltare, portando avanti le ragioni del cuore e della giustizia. Amato e rispettato da tutti, per l’autorevolezza e la profonda conoscenza dell’Arte Muratoria.

Lo ricorderemo così: un Fratello vero, un amico, sempre pronto a nuove battaglie ideali, ma senza clamori, con le armi della mitezza e della serenità di giudizio. Sempre al fianco del suo Gran Maestro, con l’entusiasmo della sua giovinezza interiore.