Atlanta 21 febbraio 2012 – La Gran Loggia di Albania ha i requisiti per poter ottenere i riconoscimenti internazionali

Atlanta 21 febbraio 2012 – La Gran Loggia di Albania ha i requisiti per poter ottenere i riconoscimenti internazionali

Tirana - Gran Maestro Gustavo Raffi e Gran Maestro di Albania Elton Çaçi Atlanta 24 febbraio 2012

La Gran Loggia di Albania ha i requisiti per poter ottenere i riconoscimenti internazionali

Lo ha deciso la Commissione per i Riconoscimenti Internazionali, nel corso dei lavori della Conferenza dei Gran Maestri dell’America del Nord. Il Grande Oriente d’Italia sempre al fianco dei Fratelli d’Albania

Solo pochi anni fa sembrava un sogno: l’innalzamento delle Colonne nel Paese delle Aquile. Ora è una realtà nel cuore della Fratellanza universale. Nel corso dei lavori della Conferenza dei Gran Maestri dell’America del Nord, in corso ad Atlanta, capitale dello stato della Georgia (Usa), si è riunita la Commissione per i Riconoscimenti Internazionali che ha il compito di verificare la sussitenza e/o la permanenza in capo alle Grandi Logge dei requisiti fondamentali che legittimano l’intrattenimento delle relazioni fraterne internazionali.

Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, ha illustrato e sostenuto dinanzi alla Commissione la richiesta di riconoscimento della Gran Loggia di Albania, costituita e consacrata dal Grande Oriente d’Italia il 14 ottobre 2011. Questa mattina, la Commissione ha reso pubblico il proprio rapporto, dichiarando che la Gran Loggia di Albania soddisfa tutti i requisiti per poter ottenere i riconoscimenti internazionali.

I Fratelli del Grande Oriente d’Italia – Palazzo Giustiniani, con affetto fraterno abbracciano il Gran Maestro d’Albania, Elton Çaçi, e tutti i Fratelli dell’Obbedienza albanese. Da oggi ancora più insieme per il bene dell’umanità, segno nel mondo dei costruttori di libertà.

 

Nasce la Gran Loggia d’Albania [ Scarica file File Formato PDF Size 61.0 Kb ]

 

Il messaggio del Gran Maestro d’Albania Elton Çaçi [ Scarica file File Formato PDF Size 52.0 Kb ]

 

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Roma 16 febbraio 2012 – Presentazione del libro di Lucio Villari, Notturno italiano

Roma 16 febbraio 2012 – Presentazione del libro di Lucio Villari, Notturno italiano

Il Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia giovedì 16 febbraio alle ore 18:30 a Villa Il Vascello (Via di San Pancrazio, 8) presenta il volume Notturno italiano. L’esordio inquieto del Novecento di Lucio Villari (Laterza). Nel saggio Lucio Villari suggerisce un’attenta lettura dei vent’anni della nostra storia a cavallo tra il tramonto dell’Ottocento e l’alba del Novecento, caratterizzati da inediti fermenti intellettuali e spirituali che hanno decretato «il sorgere del tempo moderno. Venti anni – scrive l’autore – frementi di attese, di vitalità, di forti dissensi sociali e politici, di inquietudini scientifiche, religiose, letterarie». Alla presentazione del libro interverranno Marco Politi, Sergio Toffetti e l’autore Lucio Villari. Conclusioni del Gran Maestro Gustavo Raffi.

 

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Roma 10 febbraio 2012 – Giorno del Ricordo. Il Gran Maestro Raffi: mai più odio etnico

Roma 10 febbraio 2012 – Giorno del Ricordo. Il Gran Maestro Raffi: mai più odio etnico

La coscienza del popolo italiano ricorda le vittime delle foibe

“L’odio etnico ha scritto pagine terribili di violenza. Occorre vigilare contro ogni rigurgito di razzismo, perché quel vento non si è placato e continua a soffiare minaccioso in tante parti del mondo. L’impegno è non dimenticare. Occorre sempre promuovere dialogo e conoscenza reciproca, valori di libertà e democrazia, per superare differenze e pregiudizi”. Così il il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, in occasione del Giorno del Ricordo, in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale.

“La memoria del passato – rimarca il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani che il 29 gennaio scorso, a Basovizza ha reso omaggio alle vittime delle Foibe – ci chiede di costruire un presente migliore. Il nostro pensiero va a chi ha subito le tragedie delle foibe e dell’esodo durante e alla fine della seconda guerra mondiale. La coscienza del popolo italiano non deve dimenticare questo dolore ma impegnarsi perché sia possibile una storia di confronto con ogni persoma, oltre le divisioni di pensieri e appartenenze. Un futuro di verità si può costruire. In nome dell’Uomo”.

Roma, Villa il Vascello 10 febbraio 2012

Roma 8 febbraio 2012 – Auguri a Enzio Volli. I 90 anni di un uomo libero

Roma 8 febbraio 2012 – Auguri a Enzio Volli. I 90 anni di un uomo libero

Enzio Volli Enzio Volli, Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia compie oggi 90 anni. A un uomo libero, testimone di mille battaglie di libertà e pensiero, gli auguri più cari del Gran Maestro, Gustavo Raffi, e di tutti i liberi muratori di Palazzo Giustiniani. L’esempio di coerenza di Enzio Volli è una lezione di vita che ci fa sempre strada. Nato a Trieste il 9 febbraio 1922, Enzio Volli si è diplomato in ingegneria chimica al Politecnico di Zurigo nel 1944 conseguendo, due anni più tardi, il dottorato in chimica pura (borsa di studio Fondazione Rockfeller). Dal 1946 a tutto il 1948, ha svolto l’attività di chimico presso la società farmaceutica Ciba. In seguito ha conseguito la laurea in Giurisprudenza, diventando avvocato cassazionista, nonché libero docente di Diritto della navigazione e incaricato all’Università Cà Foscari di Venezia e all’Università di Trieste. Membro titolare del Comitè Maritime International, è autore di un centinaio di pubblicazioni scientifiche. Libero Muratore dagli anni ’50, dopo un periodo di pausa negli anni ’80, ha ripreso l’attività massonica con la Gran Maestranza di Gustavo Raffi nella Loggia ‘Italia’. Dal 2007 è Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia.

 

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Roma 9 febbraio 2012 – Una corona d’alloro in ricordo degli uomini liberi della Repubblica Romana

Roma 9 febbraio 2012 – Una corona d’alloro in ricordo degli uomini liberi della Repubblica Romana

Nel ricordo della proclamazione della Repubblica Romana, il 9 febbraio 1849, il momento più alto dell’epopea risorgimentale, il Grande Oriente d’Italia ricorda i martiri che diedero la vita per l’indipendenza e l’unità della Patria italiana e per la promozione morale e sociale di essa, secondo il motto ‘Dio e Patria’ che fu il verbo d’azione e di pensiero di quel grande italiano che fu Giuseppe Mazzini. Il 9 febbraio, al Sacrario della Repubblica Romana, al Gianicolo, una delegazione del Grande Oriente d’Italia ha deposto una corona d’alloro in ricordo degli uomini liberi che si sono immolati per le idee di libertà, uguaglianza e tolleranza.

 

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Roma 7 febbraio 2012 – E’ online il Telegiornale di GoiTv. Trieste 28 gennaio 2012 – ‘Un anelito di libertà, tra multiculturalità, multireligiosità e persecuzioni’

Roma 7 febbraio 2012 – E’ online il Telegiornale di GoiTv. Trieste 28 gennaio 2012 – ‘Un anelito di libertà, tra multiculturalità, multireligiosità e persecuzioni’

Telegiornale del Grande Oriente d'Italia Roma 7 febbraio 2012

E’ online il Telegiornale di GoiTv
Trieste 28 gennaio 2012 – ‘Un anelito di libertà, tra multiculturalità, multireligiosità e persecuzioni’

La forza del ricordo, l’impegno a costruire dialogo e confronto contro ogni violenza e razzismo. Nel Giorno della Memoria, alla Risiera di San Sabba il Grande Oriente d’Italia ha reso omaggio alle vittime della Shoah e delle persecuzioni nazifasciste. Il 28 gennaio la Massoneria di Palazzo Giustiniani si è data appuntamento a Trieste per un’altra tappa del suo viaggio identitario nei 150 anni dell’unità nazionale. Intrecciando passato e presente, il Talk Show “Da Trieste un anelito di libertà tra multiculturalità, multireligiosità e persecuzioni”, che si è tenuto al Centro Congressi Stazione Marittima, ha sottolineato il bisogno di valori e progetti per l’Italia. La cronaca degli eventi nel servizio dell’Area multimediale del GOI.

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Trieste 29 gennaio 2012 – “Mai più odio etnico”, a Basovizza il Gran Maestro Raffi rende omaggio alle vittime delle Foibe

Trieste 29 gennaio 2012 – “Mai più odio etnico”, a Basovizza il Gran Maestro Raffi rende omaggio alle vittime delle Foibe

“L’odio etnico ha scritto pagine terribili di violenza e negazione dell’altro. Occorre vigilare contro ogni rigurgito di razzismo, perché quel vento non si è placato e continua a soffiare minaccioso in tante parti del mondo. A volte questo odio è contrabbandato come guerra per il primato di una religione o di una ideologia”. Così il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, che questa mattina a Basovizza ha reso omaggio alle vittime delle Foibe.

“Facciamo nostro – ha aggiunto Raffi – il monito di John Donne: ‘Ogni morte di uomo mi diminuisce, perché io sono parte vivente del genere umano’. L’impegno è non dimenticare. Occorre sempre promuovere dialogo e conoscenza reciproca, valori di libertà e democrazia, per superare differenze e pregiudizi”.

Trieste, 29 gennaio 2012

Trieste 28 gennaio 2012 – Italia 150 – Gran Maestro Raffi: è la stagione di un nuovo impegno civile

Trieste 28 gennaio 2012 – Italia 150 – Gran Maestro Raffi: è la stagione di un nuovo impegno civile

“Basta con il concerto di rane: l’Italia ha bisogno di messaggi etici e nuovo impegno civile. Serve ritrovare la bussola dei valori”. Così il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, al convegno ‘Da Trieste un anelito di libertà tra multiculturalità, multireligiosità e persecuzioni’, che si è tenuto presso il Centro Congressi Stazione Marittima Sala Saturnia, Molo Bersaglieri. “Pensare l’Italia – ha proseguito il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – significa porsi con coraggio dinanzi a scenari sempre nuovi. Saper leggere il senso d’incertezza che scorre nelle vene di questo Paese, e in particolare dei suoi giovani. Ci sono troppe intermittenze rispetto a problemi che hanno invece nomi e volti. E attendono soluzioni concrete”.

“Le nostre battaglie per la laicità e la libertà – ha proseguito Raffi – ci indicano alla storia come costruttori. Questo siamo. Sempre. Vogliamo contribuire a rimettere in piedi l’Italia, sanando le insufficienze non solo del Risorgimento ma di ampi tratti della storia repubblicana. Servono pensieri lunghi, non miracoli. Basta con le rincorse, bisogna anticipare. Impegno e lotte vere per ritrovare l’Uomo. La Massoneria è una riserva importante per l’Italia”. Per Raffi, “è la ricerca lo scudo per uscire dalla fatalità della crisi. Bisogna puntare sulla cultura e rilanciare la scuola pubblica. La cittadinanza è esercizio, pensiero e compito. Costruzione di alternative. L’Italia potrà ancora avere un destino se saprà legare tradizione umanistica e innovazione tecnologica, storia e ricerca. Ma ha bisogno di progettualità sociale e nuovi legami di cittadinanza”.

“Non servono zone riparate, ma saper leggere la storia – ha rimarcato Raffi – per questo Trieste è per noi una tappa di riconquista sociale e di cittadinanza attiva. Non ci fermiamo. Questo vento ci porta altre sfide. Ci troveranno in piedi – ha concluso il Gran Maestro – per dare ancora una volta carne e storia alla Bellezza che portiamo nel cuore”.

Trieste, 28 gennaio 2012

Trieste 27 gennaio 2012 – Il Grande Oriente d’Italia fa memoria delle vittime dell’Olocausto alla Risiera di San Sabba

Trieste 27 gennaio 2012 – Il Grande Oriente d’Italia fa memoria delle vittime dell’Olocausto alla Risiera di San Sabba

l Gran Maestro Raffi: di fronte all’inferno della Shoah, ricordare è un dovere. Impegno senza sosta contro ogni razzismo e intolleranza

Bisogna scrivere un nuovo Patto della memoria tra le generazioni, educando i giovani perché diventino i testimoni dei Testimoni.

“Di fronte all’inferno della Shoah, ricordare è un dovere. Occorre tenere alta la testimonianza di quella immane tragedia, rinnovando con forza la lotta contro ogni fanatismo, razzismo e intolleranza”. E’ il monito che Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, lancia dalla Risiera di San Sabba, nel Giorno della memoria delle vittime della Shoah e delle persecuzioni nazifasciste. La Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani ha scelto questo luogo simbolo della tragedia della Shoah, per ricordare tutti i 23.826 italiani (22.204 uomini e 1.514 donne) che furono deportati nei lager nazisti per motivi politici. Di questi, 10.129 non tornarono. “Il nostro pensiero commosso – ha proseguito Raffi – va alle vittime dell’atroce barbarie nazifascista ma anche ai tanti uomini e donne che ebbero il coraggio di opporsi alla negazione dell’umanità, pagando con la vita la loro scelta di libertà. Da Trieste ribadiamo la condanna ferma e senza appello della follia nazifascista e rimarchiamo la necessità di tenere viva la memoria dell’Olocausto, ricordando e facendo nostro il grido di Nedo Fiano: ‘Quando non ci saremo più, c’è chi ne approfitterà. Occorre formare coscienze libere per continuare a trasmettere la verità'”.

“Dobbiamo continuare a credere – ha rimarcato il Gran Maestro – che il dialogo e la conoscenza possano vincere contro l’odio e l’intolleranza. Bisogna scrivere un nuovo Patto della memoria tra le generazioni, educando i giovani perché diventino i testimoni dei Testimoni. Negazionismo da una parte e relativismo storico dall’altra, rischiano di affogare la Shoah tra le tragedie del Novecento. Ma nessuna tragedia è uguale all’Olocausto: per fronteggiare sempre più seriamente le tendenze a negare la terribile verità dei lager, la storia di quell’orrore non deve cadere nel dimenticatoio ma deve parlare all’oggi, contribuendo a ricostruire le pagine ancora buie dell’orrenda strage degli ebrei. Perché tutto ciò non si ripeta. Mai più”.

“Intolleranza e demonizzazione del diverso – ha sottolineato il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia – sono il nuovo filo spinato che recinta divisioni e alimenta l’odio. La conoscenza del passato ci attrezza a vivere le sfide del presente, perché ci spiega ciò che è accaduto, e perché è accaduto. E dimostra che la libertà, unita alla democrazia e all’amore per l’altro, è l’unico antidoto per opporsi alle persecuzioni di ogni tipo. Serve responsabilità e coraggio per vivere dopo l’orrore di Auschwitz. Ma i semi della memoria sono già nel vento e hanno il volto di chi non dimentica”.

La Risiera di San Sabba, stabilimento per la pilatura del riso edificato nel 1913, venne utilizzata dopo l’8 settembre 1943 dall’occupatore nazista come campo di prigionia, e destinato in seguito allo smistamento dei deportati diretti in Germania e Polonia, al deposito dei beni razziati e alla detenzione ed eliminazione di ostaggi, partigiani, detenuti politici ed ebrei. Il 4 aprile 1944 venne messo in funzione anche un forno crematorio. Nel 1965 la Risiera di San Sabba fu dichiarata Monumento Nazionale con decreto del Presidente della Repubblica. Nel 1975 la Risiera, ristrutturata, divenne Civico Museo della Risiera di San Sabba.

Trieste, 27 gennaio 2012

Roma 17 gennaio 2012 – Nave naufragata: Raffi (Goi), comandante De Falco è il simbolo dell’Italia migliore

Roma 17 gennaio 2012 – Nave naufragata: Raffi (Goi), comandante De Falco è il simbolo dell’Italia migliore

“Il comandante De Falco è oggi il simbolo concreto dell’Italia migliore, di quel Paese che non fugge di fronte ai problemi ma lotta senza sosta per la verità. Il suo ‘vada a bordo’ è una testimonianza di responsabilità che fa bene a tutti. A quest’uomo che ha fatto fino in fondo il proprio dovere, un esempio per i giovani, va anche la stima e la gratitudine dei Liberi Muratori”. E’ quanto afferma Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, sottolineando il senso del dovere di Gregorio De Falco, capo della sezione operativa della Capitaneria di porto di Livorno, “al lavoro con lucidità e umanità nella notte della tragedia all’isola del Giglio”, con il naufragio della nave Costa ‘Concordia’.

“Proviamo profondo dolore per le vittime del naufragio – conclude Raffi – e siamo vicini alle famiglie che in queste ore attendono di poter riabbracciare i propri cari dispersi nel naufragio”.

Roma, Villa il Vascello, 17 gennaio 2012

Roma 16 gennaio 2012 – Unita’ d’Italia: a Trieste il convegno del Grande Oriente ‘Un anelito di libertà tra multiculturalità, multireligiosità e persecuzioni’

Roma 16 gennaio 2012 – Unita’ d’Italia: a Trieste il convegno del Grande Oriente ‘Un anelito di libertà tra multiculturalità, multireligiosità e persecuzioni’

Per un’Italia senza odio, che promuova dialogo e rispetto contro razzismo e violenza. Si terrà a Trieste sabato 28 gennaio, con inizio alle 16, presso il Centro Congressi Stazione Marittima Sala Saturnia, Molo Bersaglieri, il convegno del Grande Oriente d’Italia dal titolo ‘Da Trieste un anelito di libertà tra multiculturalità, multireligiosità e persecuzioni’. L’evento si inserisce nell’ambito del programma delle celebrazioni del Grande Oriente d’Italia per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. “Il nostro Paese ha bisogno di messaggi etici e di nuovo impegno civile per l’oggi”, sottolinea il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani, Gustavo Raffi.

Si partirà alle 16 con un omaggio alla Bandiera per proseguire con il saluto alle autorità presenti di Umberto Busolini, presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili del Friuli Venezia Giulia e l’introduzione ai lavori di Valerio Zanone, presidente del Comitato Scientifico del Grande Oriente per le celebrazioni dell’Unità d’Italia.

Alle 16,30 avrà inizio il Talk Show condotto dal giornalista Gerardo Picardo, che vedrà gli interventi di Claudio Bonvecchio, Università dell’Insubria Varese-Como, Dino Cofrancesco, Università di Genova, Santi Fedele, Università di Messina, Fulvio Salimbeni, Università di Udine ed Enzio Volli, Università di Trieste. Durante il talk show, l’attore Emanuele Montagna reciterà alcuni brani significativi sui temi dibattuti. A tracciare le conclusioni sarà il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi.

Roma, Villa il Vascello, 16 gennaio 2012

Roma 14 gennaio 2012 – Ci ha lasciato il Gran Maestro Onorario Piero Bonati

Roma 14 gennaio 2012 – Ci ha lasciato il Gran Maestro Onorario Piero Bonati

Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Gustavo Raffi, a nome della Giunta e dei Fratelli tutti, ricorda il

Fr. Piero Bonati
Gran Maestro Onorario

Libero Muratore e Uomo Libero, illustre clinico, amico e Fratello di grande umanità, cultore di libri ed esperto di floricoltura. Ricorderemo la sua saggezza, la tagliente ironia e la grande intelligenza.

 

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Roma 13 gennaio 2012 – La testimonianza del Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia, Nedo Fiano, sulla Shoah

Roma 13 gennaio 2012 – La testimonianza del Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia, Nedo Fiano, sulla Shoah

Nedo Fiano è uno dei maggiori e attivi testimoni della Shoah. Ottantasette anni ad aprile, 46 dei quali vissuti da libero muratore, ha perso l’intera famiglia nei campi di concentramento, dove anche lui fu prigioniero ad Auschwitz, deportato da Firenze nel 1944 all’età di 13 anni. La sua matricola di prigioniero era A5405.
Rimasto orfano a 18 anni, e dopo la sua liberazione l’11 aprile 1945 da Buchenwald, dove era stato trasferito dai nazisti in fuga, ha dedicato l’intera vita alla lotta per la libertà, contro la follia nazifascista e ogni totalitarismo. Nel libro ‘A 5405. Il coraggio di vivere’, ha raccontato la sua esperienza di deportato.
E’ Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia.

 

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Trieste 28 gennaio 2012 – Da Trieste un anelito di libertà. Convegno del Grande Oriente per il 150esimo dell’Unità d’Italia

Trieste 28 gennaio 2012 – Da Trieste un anelito di libertà. Convegno del Grande Oriente per il 150esimo dell’Unità d’Italia

Nel 2012 il Grande Oriente d’Italia continua a onorare il 150esimo anniversario dell’Unità nazionale in linea con le celebrazioni della Repubblica italiana. Il nuovo appuntamento è il 28 gennaio a Trieste con il talk show “Da Trieste un anelito di libertà tra multiculturalità, multireligiosità e persecuzioni”.
Dalle ore 16:00, specialisti e accademici illustri si confronteranno nella Sala Saturnia del Centro Congressi della Stazione Marittima (Molo dei Bersaglieri 3) su temi odierni come multiculturalità e multireligiosità – da sempre alimento della realtà locale – inquadrati anche sul piano storico della regione. Si parlerà della particolare situazione geopolitica, della tragedia delle foibe, dell’esodo istriano e dell’irredentismo triestino con riferimento anche alla Libera Muratoria.
Porteranno contributi: i Gran Maestri Onorari Santi Fedele (Ordinario di Storia Contemporanea nell’Università di Messina) ed Enzio Volli (avvocato e libero docente nell’Università di Trieste), il Grande Ufficiale Claudio Bonvecchio (Ordinario di Filosofia delle Scienze Sociali nell’Università Insubria di Varese), Dino Cofrancesco (Ordinario di Storia della Filosofia Politica nell’Università di Genova), Fulvio Salimbeni (docente di Storia Contemporanea nell’Università di Udine). Valerio Zanone, presidente del Comitato delle celebrazioni del Grande Oriente d’Italia per il 150° dell’Unità nazionale, introdurrà i lavori che saranno moderati dal giornalista Gerardo Picardo. Le conclusioni saranno a cura del Gran Maestro Gustavo Raffi.
Nel corso della serata, l’artista Emanuele Montagna reciterà brani di grandi autori sui temi del convegno.
L’iniziativa è inserita nel programma ufficiale del Comitato Interministeriale per le celebrazioni per il 150esimo indette dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

In mattinata, alle ore 12, il Caffè Tommaseo di Trieste (Riva Tre Novembre, 5) ospiterà la presentazione del libro del Gran Maestro “In nome dell’Uomo”. Condurrà lo storico Fulvio Salimbeni. Anche questo incontro è aperto al pubblico.

Info su programma e soggiorno a Trieste: eventi@goifriuliveneziagiulia.it

 

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Chi è Emanuele Montagna

 

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Milano 25 gennaio 2012 – Lettera di Nedo Fiano al Gran Maestro Raffi: “il Grande Oriente d’Italia alla Risiera di San Sabba celebra la memoria delle vittime della Shoah”

Milano 25 gennaio 2012 – Lettera di Nedo Fiano al Gran Maestro Raffi: “il Grande Oriente d’Italia alla Risiera di San Sabba celebra la memoria delle vittime della Shoah”

Ven. ssimo Gran Maestro Gustavo Raffi

Carissimo Gustavo,

Mi duole. Non sarò oggi al tuo fianco per celebrare il Ricordo della Risiera di San Sabba. Ti esprimo quindi la mia piena vicinanza e sostegno all’iniziativa, insieme alla gratitudine per la testimonianza di verità che il Grande Oriente d’Italia rende alla memoria delle vittime dell’Olocausto. Ricordare la tragedia della Shoah vuol dire allontanare l’Inferno. I sopravvissuti come me hanno mantenuto viva la memoria di quell’immane tragedia che ha negato l’Uomo. Ma il futuro dipende dall’uso che si farà della nostra esperienza di dolore, della mole di documenti sottratti alla follia delle croci uncinate. Storie di cui si è persa la memoria, con l’infame numero di matricola che marcava la carne. Un tempo ormai lontano, le potenti armate naziste invasero il nostro continente e seminarono ovunque il silenzio della morte.

Voglio continuare a credere che il dialogo e la conoscenza possano vincere la battaglia contro l’odio e l’intolleranza. Bisogna scrivere un nuovo Patto della memoria tra le generazioni, educando i giovani perché diventino i testimoni dei Testimoni. Nessuna tragedia è uguale all’Olocausto. Le nostre intelligenze si misurano su questo evento epocale, senza distogliere lo sguardo dalla sua notte oscura. Per fronteggiare sempre più seriamente le tendenze a negare la terribile verità dei lager, la storia di quell’orrore non deve cadere nel dimenticatoio ma deve parlare all’oggi, contribuendo a formare coscienze informate sulla immane strage degli ebrei. Perché tutto ciò non si ripeta, mai.

“Radici nella storia, sguardo al domani” : è il cammino che hai tracciato per il Grande Oriente. Ho iniziato a raccontare la mia esperienza nel 1992, in una scuola di Seveso, dove fui invitato in occasione dell’intitolazione dell’edificio a Primo Levi. Da allora non ho più smesso. Raccontare del viaggio compiuto in fondo alla vita e alla morte. Trovare parole per dire la tragedia che mi ha cambiato la vita, sogno ancora mia madre, gasata a soli 54 anni. Era il 23 maggio 1944 quando la uccisero. Penso ancora al nostro ultimo abbraccio, sulla banchina di Auschwitz-Birkenau. ‘Ricciolino mio’, mi diceva… Fu il momento più drammatico della mia esperienza di deportato. Il cuore va anche a mio padre e a mio fratello Enzo, mai più tornati a casa. Non voglio pensarli persi nel vento. Sono uomini che ci raggiungono con i loro occhi increduli e una domanda terribile: Lammah? Perché?

Il fiume che scorre arrotonda i sassi, leviga le asperità. La Shoah non è, né può restare, un fatto numerico. Oggi, più di ieri, abbiamo bisogno di ricordare e riflettere in profondità su quell’orrenda pagina di storia. Intolleranza e demonizzazione del diverso sono il nuovo filo spinato che recinta divisioni e alimenta l’odio. La conoscenza del passato ci aiuta a vivere le sfide del presente, perché ci spiega ciò che è accaduto e perché. E dimostra che la libertà, unita alla democrazia e all’amore per l’altro, è l’unico antidoto per opporsi alle persecuzioni di ogni tipo. Serve responsabilità e coraggio per vivere dopo Auschwitz. Ma i semi della memoria sono già nel vento.

Milano, 25 gennaio 2012

 

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Roma 29 dicembre 2011 – Antonio Seminario (Grande Oriente d’Italia), nessuna loggia sospetta nel reggino. Resta alta la vigilanza contro il rischio infiltrazioni ‘ndrangheta

Roma 29 dicembre 2011 – Antonio Seminario (Grande Oriente d’Italia), nessuna loggia sospetta nel reggino. Resta alta la vigilanza contro il rischio infiltrazioni ‘ndrangheta

“Con riferimento alle notizie apparse sulla stampa locale, nelle quali si afferma che ‘nelle officine reggine la situazione è diventata ingestibile e il solitamente misurato Raffi ha deciso di intervenire platealmente per evitare il rischio che si costituisse una nuova loggia dalle parti del ponte di San Pietro’, si precisa che il 15 dicembre scorso il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, nel corso della trasmissione televisiva ‘In mezz’ora’ condotta da Lucia Annunziata, parlando del rischio infiltrazioni malavitose nei Templi, ha sottolineato che in Calabria, come in ogni altra area del Paese, la vigilanza dell’Istituzione è sempre alta, per impedire consorterie e camere di compensazione che non appartengono alla storia, all’essenza e alle finalità della Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani. Nessun riferimento in concreto è stato dunque fatto a particolari logge né esiste un caso Reggio Calabria che attesti un ‘inquinamento’ della ‘ndrangheta nelle attività del Grande Oriente dalle parti del Ponte di San Pietro. Assicuriamo anzi che gli eventuali soggetti coinvolti in appartenenze sospette verrebbero immediatamente buttati fuori a calci dall’Istituzione”. E’ quanto precisa in una nota Antonio Seminario, presidente del Collegio dei Maestri Venerabili della Calabria.

“Come è stato ripetutamente ribadito anche negli ultimi tempi, l’appartenenza alla Libera Muratoria – si legge ancora nella nota – non è discriminante nelle vicende giudiziarie, che fanno sempre capo a una responsabilità personale. Nessun uomo, infatti, può essere assolto o condannato solo perché appartiene alla Libera Muratoria. Si invita anche in questo caso a uscire da banali generalizzazioni indicando, se ci sono prove, quali sedicenti obbedienze massoniche sarebbero oggetto di interessi o movimenti da parte della criminalità organizzata. Di sicuro il Grande Oriente d’Italia non è della partita. Ogni altra precisazione sarebbe inutile”, taglia corto il presidente del Collegio dei Maestri Venerabili della Calabria.

Roma, Villa il Vascello, 29 dicembre 2011

Roma 19 dicembre 2011 – (Adnkronos) Unita’ d’Italia: le celebrazioni non si fermano, nuovi eventi fino al 2012

Roma 19 dicembre 2011 – (Adnkronos) Unita’ d’Italia: le celebrazioni non si fermano, nuovi eventi fino al 2012

L’anno sta per chiudersi ma le celebrazioni dell’Unità d’Italia continuano anche nel 2012. E, anzi, si potrarranno per il tutto il semestre con iniziative, ricorrenze e nuove inaugurazioni. Questa la novità più significativa emersa oggi, nella Sala Igea dell’Enciclopedia Italiana, durante il bilancio dell’attività 2011 del Comitato Garanti per le Celebrazioni del 150 anniversario dell’Unità d’Italia. “L’anno delle celebrazioni, iniziato nel 2010 non si concluderà con la fine del 2011 -ha detto il presidente del Comitato, Giuliano Amato-. Proseguirà nel 2012 perché si era sempre detto che la data finale doveva coincidere con il 17 marzo del 2012. Ma anche perché ci sono lavori da finire come il museo Garibaldi di Caprera, un progetto che non è stato ancora completato. Questo è un tipico caso di ritardi all’italiana”. Un museo che, nelle intenzioni, dovrebbe essere inaugurato il 4 luglio con un grande evento conclusivo, al quale si dovrebbero accompagnare appuntamenti di carattere internazionale. A questo si deve inoltre aggiungere, ha poi sottolineato Amato, che “il logo dell’Unità d’Italia è stato richiesto per eventi che non si sono ancora svolti”. Tra gli appuntamenti che si potrarranno nel 2012, in primo luogo, c’è la mostra sulle donne che hanno concorso alla realizzazione dell’Unità, che si sta svolgendo al Vittoriale di Roma. “Un atto riparatore -ha evidenziato Amato- allo schema maschilista della storia”.
Non basta. Al centro del programma per il 2012, ci saranno infatti anche altri appuntamenti da non perdere. Su tutti spicca la decisione del Comitato dei Garanti di “fare la sua riunione conclusiva nella primavera del 2012 a Torino. Una scelta doverosa -ha spiegato Amato- perché le celebrazioni proprio a Torino hanno avuto grande attenzione e considerazione”. Tra le iniziative che si svolgeranno ci sarà un evento tra il Quirinale e il Vittoriano, nel quale si darà atto alle scuole del lavoro svolto per rendere omaggio all’Unità e alle nostre origini. Il 17 marzo 2012 sarà, ancora una volta, una data importante festeggiata con attività particolari. “La mia speranza e la mia impressione -ha detto a questo proposito Paolo Peluffo, sottosegretario per la comunicazione e l’Informazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri – è che il 17 marzo venga istituzionalizzata come solennità civile che verrà festeggiata senza che vengano bloccate le attività produttive”. E, sulla falsariga del recupero dell’area del Gianicolo, Peluffo ha anche rimarcato: “Stiamo pensando di intervenire al Pincio che ha bisogno di maggiore illuminazione e sicurezza. Ne abbiamo già parlato con il sindaco Alemanno, ora vedremo”.
Quanto poi al bilancio delle opere fin qui realizzate con poche risorse economiche, va segnalato che in tutto sono stati messi a segno 3970 eventi lungo la Penisola. Il tutto con l’obiettivo di avviare un’opera generale di ‘manutenzione della memoria’. Nel mirino delle attività svolte dal Comitato sono state incluse opere infrastrutturali per le celebrazioni, interventi sui ‘luoghi della memoria’, grandi mostre ed eventi culturali oltre che la promozione di una vasta Biblioteca dell’Unità d’Italia.
L’area del Gianicolo racchiude tutti i tipi d’intervento svolti in Italia per le celebrazioni dell’Unità: ci sono i restauri ma anche un muro con il testo della Costituzione della Repubblica Romana. Come dire, al Gianicolo è stara recuperata la memoria ma anche i documenti che rappresentano l’atto di nascita della nostra identità comune. Un’operazione, quella di presentare la Costituzione della Repubblica Romana, simile a quello realizzato a Pisa con il Memoriale Mazzini: non un museo come gli altri, ma un luogo che custodisce la ‘storia di una vita’ nel quale si può ammirare il manoscritto

Roma 16 dicembre 2011 – Le persone coinvolte nell’inchiesta Lecce-Lugano non appartengono al Grande Oriente d’Italia

Roma 16 dicembre 2011 – Le persone coinvolte nell’inchiesta Lecce-Lugano non appartengono al Grande Oriente d’Italia

“Con riferimento alle notizie apparse sulla stampa locale, nelle quali si afferma l’appartenenza alla Massoneria di persone coinvolte in inchieste per reati di rilevante gravità, si precisa che Massimo Buonerba, Giorgio Zoboli e Giordano Franceschini non sono e non risultano essere stati mai affiliati al Grande Oriente d’Italia, l’obbedienza regolare che rappresenta la Massoneria nel nostro Paese”. E’ quanto precisa, in una nota, Mauro Leone, presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestro Venerabili della Puglia, all’obbedienza del del Grande Oriente d’Italia-Palazzo Giustiniani, in merito ad alcune notizie pubblicate dai media sull’inchiesta Lecce-Lugano.

“L’appartenenza alla Libera Muratoria -si legge ancora nella nota- peraltro non è discriminante nelle vicende giudiziarie, che sono sempre. personali. Nessun uomo, infatti, può essere assolto o condannato solo perché appartiene alla Libera Muratoria. Infine, ma non per ultimo, si invita a uscire dalle generalizzazioni, indicando – se ci sono prove – a quale sedicente obbedienza massonica apparterebbero i citati signori”.

Roma, Villa il Vascello, 16 dicembre 2011

Roma 15 dicembre 2011 – Massoneria: sabato a Catania Loggia Garibaldi del Grande Oriente d’Italia dona vettura alla Croce Rossa

Roma 15 dicembre 2011 – Massoneria: sabato a Catania Loggia Garibaldi del Grande Oriente d’Italia dona vettura alla Croce Rossa

Evento ‘Sogno e Musica, sulle note della Solidarietà’

Iniziativa di solidarietà del Grande Oriente d’Italia, a Catania. Sabato 17 dicembre, la Loggia Garibaldi n. 315 e l’associazione Mani Amiche onlus, doneranno al comitato provinciale della Croce Rossa di Catania una autovettura, una Fiat Panda, a testimonianza del costante impegno per la solidarietà ed il bene sociale della Libera Muratoria. Sulla vettura saranno impresse la scritta ‘dono di Mani Amiche onlus e della R.L. Garibaldi 315’. “E’ il segno della svolta di trasparenza e dialogo fatto dalla ‘Nuova Primavera’ di Palazzo Giustianiani, voluta dal Gran Maestro, Gustavo Raffi”, sottolinea Salvo Pulvirenti, Grande Ufficiale del Grande Oriente d’Italia, spiegando che “i liberi muratori sono usciti dalla catacombe e con orgoglio costruiscono strade di incontro e azioni responsabili nella società”.

La donazione si terrà al termine dell’appuntamento culturale “Sogno e Musica sulle note della Solidarietà”, che inizierà alle 10,30 presso le Biblioteche riunite “Civica e A. Ursino Recupero”, refettorio piccolo, in via Biblioteca 13 a Catania. L’evento, imperniato su note e testi interpretati dalla pianista Giulia Gangi e dallo psicanalista Ferdinando Testa, vedrà gli interventi di Francesco Zaccà, presidente di “Mani Amiche” onlus, Alfio Torrisi, Loggia Garibaldi n. 315 all’Oriente di Catania, Laura Vecchi, Manager, Giuseppe Trumbatore, presidente del Collegio dei Maestri Venerabili di Sicilia, Carmelo Stefano Principato, commissario provinciale della CRI, Flora Brida, Ispettrice Provinciale II V.V. della CRI. A tracciare le conclusioni, il Grande Ufficiale del Grande Oriente d’Italia, Salvo Pulvirenti.

Roma, Villa il Vascello, 15 dicembre 2011