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Roma 29 giugno 2011 – Napolitano: Raffi (Grande Oriente d’Italia), auguri Presidente. Grazie per la Sua testimonianza di verità alla Costituzione
“I più cari auguri al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per il suo compleanno e la Sua costante opera al servizio dello Stato e delle istituzioni democratiche. In un tempo di grandi scelte e difficoltà economiche e morali, la testimonianza di verità del Capo dello Stato alla Costituzione, quale garante di unità e pietra di coesione nazionale, è un sicuro riferimento per tutti gli italiani. Dai Liberi Muratori un grazie, vero e forte, a Napolitano che nei 150 anni dell’Unità d’Italia insegna a tener viva la memoria, costruendo il futuro della Nazione per superare l’incompiuto del Risorgimento”.
Così il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, in occasione dell’86° compleanno del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Roma, Villa il Vascello, 29 giugno 2011
Catania 2 luglio 2011 – Dal Risorgimento alle rivoluzioni maghrebine. Mediterraneo: 150 anni di libertà, uguaglianza, fraternità.
Il Mediterraneo al centro di un convegno organizzato dalla massoneria catanese perché come ha scritto il Gran Maestro Gustavo Raffi “Il Mediterraneo non è solo un mare: è un destino. Di popoli e di terre aperte alla speranza del nuovo. Appartenenze e scelte, ricerca di senso e costruzione del futuro. Al nostro Paese serve un nuovo Risorgimento della Ragione. Le forze sane del Paese devono trovare nuove ragioni di impegno condiviso e lasciarsi alle spalle le case della notte per iniziare altri percorsi”.
“La Massoneria ha tanto da dire all’idea di Italia che vogliamo costruire: come scuola di tolleranza e agenzia educativa, essa è capace di catalizzare energie e incanalare progetti di cambiamento possibili. La sua forza è di abbracciare tutti, nell’unica koinè dell’Umanità. Lasciamo ad altri l’invidia e l’odio: noi vogliamo svegliare i Maestri di Verità, perché facciano luce ai percorsi. La lezione dei 150 anni dell’Unità d’Italia può aiutarci a riscoprire la direzione da prendere. In nome della Libertà e del coraggio del Pensiero”.
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Roma 29 giugno 2011 – On line l’intero Convegno: “Dall’Abruzzo per l’Italia”.
Le telecamere di GoiTv hanno ripreso integralmente il Convegno dell’Aquila “Dall’Abruzzo per l’Italia”.
Sabato 25 giugno si è tenuto a L’Aquila, a partire dalle ore 10:30, presso l’Auditorium Carispaq “Sericchi” – Centro Direzionale Strinella, il Convegno pubblico ‘Dall’Abruzzo per l’Italia’. L’evento è stato organizzato dal Grande Oriente d’Italia Palazzo Giustiniani, dal Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili Abruzzo e Molise e dalla Loggia Guglia d’Abruzzo, con il patrocinio della Regione Abruzzo, del Comune e dell’Archivio di Stato di Pescara.
Il programma dei lavori, introdotti dai saluti del presidente circoscrizionale dei MM.VV. Abruzzo e Molise, Gino Zavanelli, ha visto gli interventi di Valerio Zanone, presidente del Comitato Scientifico del GOI per le celebrazioni dell’Unità d’Italia, di Loris Di Giovanni, dell’Associazione Amici dell’Archivio di Stato di Pescara, di Giordano Bruno Guerri, e di Liliana Biondi, Università dell’Aquila.
Nel corso dell’appuntamento, l’Associazione Culturale “Guglia d’Abruzzo de L’Aquila” ha assegnato tre borse di studio ai vincitori del concorso, autori dei migliori saggi sul tema “L’Aquilano Pietro Marrelli, Rivoluzionario, Patriota e Massone” riservato agli studenti iscritti all’ultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado del Comune dell’Aquila. Le conclusioni sono state affidate al Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi.
“Dalla città simbolo della ricostruzione e della speranza, si alzi il grido delle coscienze libere per far strada all’Italia della responsabilità e delle scelte profonde. Costruiamo un nuovo Patto di Fratellanza tra gli italiani per vivere le sfide del futuro”, ha detto Raffi, nel suo intervento. “L’Aquila – ha sottolineato il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – ha bisogno del suo centro storico, perché questo è il cuore della rinascita e un segno forte di verità per l’intero Paese che vuole lasciarsi alla spalle le polemiche e i progetti di corto respiro per riportare le pietre al loro posto ma soprattutto per ridare un’anima all’Italia e un senso ai giorni. In ogni lotta sociale, i Liberi Muratori sono sempre dalla parte di chi cerca verità e libertà”.
“Basta con la sindrome disfattistica e lo scandalismo quotidiano: la religione civile di questo Paese non è morta – ha rimarcato Raffi – l’Italia è ancora in circolazione. C’è bisogno di crederci ancora e di lavorare, insieme e con laicità costruttiva, al cantiere Italia. Quel fabbricato allo stato grezzo che abbiamo davanti ai nostri occhi, va ora completato con azioni concrete di sviluppo e di giustizia sociale. Il futuro – ha concluso il Gran Maestro – passa per la valorizzazione dei giovani, la grande scommessa su cultura e ricerca, innovazione e scuola. Serve una capacità di leggere i segni dei tempi ma anche di incarnare progetti di cambiamento per riprendere, con l’impegno di tutti, il cammino della crescita morale e civile del nostro popolo. E’ l’oggi dell’Abruzzo, della Massoneria e dell’Italia. L’oggi delle pietre vive che raccontano la vita, più forte di ogni ostacolo”.
A impreziosire l’evento, nel pomeriggio, lo spettacolo dell’attore Emanuele Montagna, ‘Gabriele Rossetti… in concerto’. Musiche e parole suggestive per raccontare una storia di libertà che fa ancora strada.
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Lugano 30 giugno 2011 – Elémire Zolla a Lugano: un’esperienza cosmopolita.
Fra il 1970 e il 1973, l’Istituto Ticinese di Alti Studi, diretto da Elémire Zolla, riunì all’Heleneum, attuale sede del Museo delle Culture, alcuni tra i nomi prestigiosi della cultura europea: antropologi, archeologi, filosofi, storici delle religioni e dell’arte, linguisti musicologhi e studiosi delle civiltà dell’Oriente.
Tratti comuni di quell’esperienza furono il cosmopolitismo e la riflessione sul valore della tradizione e della conoscenza religiosa, quest’ultima intesa anche, in senso filosofico, quale dottrina per l’accrescimento della qualità spirituale della vita.
A quarant’anni di distanza, un primo seminario intende presentare il valore di quell’esperienza e proporre alcune considerazioni sulla sua attualità.
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L’Aquila 25 giugno 2011 – Unità d’Italia: Raffi (Grande Oriente), la speranza riparte dalle pietre dell’Aquila
“Dalla città simbolo della ricostruzione e della speranza, si alzi il grido delle coscienze libere per far strada all’Italia della responsabilità e delle scelte profonde. Costruiamo un nuovo Patto di Fratellanza tra gli italiani per vivere le sfide del futuro”. Così Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, nel suo intervento al convegno pubblico ‘Dall’Abruzzo per l’Italia’, organizzato oggi a L’Aquila dal Grande Oriente d’Italia, nell’ambito delle celebrazioni del GOI per i 150 anni dell’Unità d’Italia.
“L’Aquila – ha sottolineato il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – ha bisogno del suo centro storico, perché questo è il cuore della rinascita e un segno forte di verità per l’intero Paese che vuole lasciarsi alla spalle le polemiche e i progetti di corto respiro per riportare le pietre al loro posto ma soprattutto per ridare un’anima all’Italia e un senso ai giorni. In ogni lotta sociale, i Liberi Muratori sono sempre dalla parte di chi cerca verità e libertà”.
“Basta con la sindrome disfattistica e lo scandalismo quotidiano: la religione civile di questo Paese non è morta – ha rimarcato Raffi – l’Italia è ancora in circolazione. C’è bisogno di crederci ancora e di lavorare, insieme e con laicità costruttiva, al cantiere Italia. Quel fabbricato allo stato grezzo che abbiamo davanti ai nostri occhi, va ora completato con azioni concrete di sviluppo e di giustizia sociale. Il futuro – ha concluso il Gran Maestro – passa per la valorizzazione dei giovani, la grande scommessa su cultura e ricerca, innovazione e scuola. Serve una capacità di leggere i segni dei tempi ma anche di incarnare progetti di cambiamento per riprendere, con l’impegno di tutti, il cammino della crescita morale e civile del nostro popolo. E’ l’oggi dell’Abruzzo, della Massoneria e dell’Italia. L’oggi delle pietre vive che raccontano la vita, più forte di ogni ostacolo”.
L’Aquila, 25 giugno 2011
Grosseto 7 luglio 2011 – Il cielo stellato sopra di noi: la Massoneria grossetana per il 150esimo dell’Unità d’Italia.
La loggia “Randolfo Pacciardi” (1339) di Giuncarico, di concerto con le officine dell’Oriente di Grosseto, organizza per il 7 luglio (ore 17) il quarto convegno – dei cinque in programma – della propria rassegna celebrativa per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia. L’iniziativa, patrocinata dal Comune e dalla Provincia grossetani, si svolgerà nella Sala Pegaso del Palazzo Provinciale della città (Piazza Dante) e avrà per titolo “…Il cielo stellato sopra di noi (breve historia di una Domus Massonica)” prendendo spunto dal piccolo volume “Casa Massonica all’Oriente di Grosseto”, scritto dal Fratello Paolo Pisani, della “Pacciardi”, il cui contenuto sarà oggetto di discussione. La pubblicazione contiene anche un’ampia documentazione fotografica.
Porteranno contributi: il presidente circoscrizionale della Toscana Stefano Bisi, i maestri venerabili delle logge di Grosseto (“Ombrone” n. 122, “Acacia” n. 680, “Baracca” n. 973 e “Tradizione” n. 1064), i fratelli Mario Luzzetti (“Acacia”) e il già citato Pisani. Modera Roberto Breschi, maestro venerabile della loggia “Randolfo Pacciardi”.
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Isola Palmaria 8 luglio 2011 – Iniziativa della loggia “Garibaldi” di Ameglia. Agape con escursione in battello.
Agape 2011. Iniziativa della loggia “Garibaldi” di Ameglia Agape con escursione in battello, ecco quello che propone quest’anno la loggia “Giuseppe Garibaldi” (101) di Ameglia nella splendida cornice dell’Isola Palmaria, posta di fronte al borgo di Porto Venere, nell’estremità occidentale del Golfo di La Spezia. Parteciperanno il Gran Maestro Aggiunto Massimo Bianchi e il presidente circoscrizionale della Liguria, Stefano Ambrogio.
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Roma 21 giugno 2011 – Sabato 25 giugno a L’Aquila convegno del Grande Oriente ‘Dall’Abruzzo per l’Italia’
Sabato 25 giugno si terrà a L’Aquila, a partire dalle 10:30, presso l’Auditorium Carispaq “Sericchi” – Centro Direzionale Strinella, il Convegno pubblico ‘Dall’Abruzzo per l’Italia’. L’evento è organizzato dal Grande Oriente d’Italia Palazzo Giustiniani, dal Collegio circoscrizionale Maestri Venerabili Abruzzo e Molise e dalla Loggia Guglia d’Abruzzo, con il patrocinio della Regione Abruzzo, del Comune e dell’Archivio di Stato di Pescara.
Il programma dei lavori, introdotto dai saluti del presidente circoscrizionale dei MM.VV. Abruzzo e Molise, Gino Zavanelli, prevede gli interventi di Valerio Zanone, presidente del Comitato Scientifico del GOI per le celebrazioni dell’Unità d’Italia, di Loris Di Giovanni, dell’Associazione Amici dell’Archivio di Stato di Pescara, di Giordano Bruno Guerri, di Liliana Biondi, Università dell’Aquila, di Gianni Oliva, Centro studi Rossettiani di Vasto.
Nel corso di questo appuntamento, l’Associazione Culturale “Guglia d’Abruzzo de L’Aquila” assegnerà tre borse di studio ai vincitori del concorso, autori dei migliori saggi sul tema “L’Aquilano Pietro Marrelli, Rivoluzionario, Patriota e Massone” riservato agli studenti iscritti all’ultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado del Comune dell’Aquila. Le conclusioni saranno affidate al Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi.
Roma, Villa il Vascello, 21 giugno 2011
Roma 21 giugno 2011 – Solstizio d’Estate, scegliamo la Bellezza della Luce
Celebriamo il Solstizio d’Estate, che secondo gli antichi rappresentava l’unione del Sole con la Luna, dell’acqua col fuoco. Un giorno ricco di simbolismi da scoprire, che conducono al Battista e a Giano, alla voce nel deserto che chiama alla Verità e al guardiano della soglia. Il Solstizio d’Estate rappresenta un tempo sacro per gli iniziati, la vittoria delle forze positive, la raccolta delle messi che furono seminate dai Maestri con saggezza e sagacia.
Il giorno del Sol Invictus ci invita a scegliere ancora la strada della Luce, uscendo dalla caverna cosmica. Nella Porta della Bellezza ritroviamo l’energia per un cammino di umanità: che la pergamena, bruciando nelle fiamme solstiziali, doni a tutto l’Ordine la capacità di guardare il Sole della Verità.
In questo giorno dedicato alla meditazione sul buon seme che ha dato il suo frutto, sulla generosità di chi ha saputo spargerlo, sull’amore di chi ha creato le condizioni per raccoglierne i frutti, festeggiamo la stella della Vita, testimonianza dell’Armonia dell’Universo, dell’Amore fecondo delle cose create, della Legge che ciclicamente si compie nello splendore tangibile della natura, a gloria del Grande Architetto dell’Universo. Auguri di cuore a tutti i Fratelli.
Alberto Jannuzzelli
Gran Segretario del Grande Oriente d’Italia
Roma 21 giugno 2011 – Pezzano (GOI), acqua santa sulle sciocchezze dell’esorcista di Ravenna
“L’unico inferno che conosciamo è quello della ragione. Non vorremmo che, complice il sole ormai estivo, il cappuccino ‘esorcista’ della diocesi di Ravenna decidesse di mettere legna in piazza e di fare l’inquisitore dei poveri”. E’ la dura replica dell’avvocato Giangiacomo Pezzano, Presidente del Collegio Circoscrizionale dell’Emilia Romagna del Gran Oriente d’Italia, alle dichiarazioni di Padre Paolo Carlin, esorcista della diocesi di Ravenna, che in un’intervista, a proposito del furto di ostie consacrate avvenuto nella chiesa di Lido di Classe, ha spiegato di non sapere se vi siano sette segrete nel ravennate ma ha lanciato l’allarme su ‘collegamenti evidenti delle tre logge massoniche con il mondo dell’occulto’.
“Dalle parole del religioso – sottolinea Pezzano – si scopre poi che nel ravennate abbiamo anche una ‘strega’, forse venuta da Benevento per le vacanze estive. Rassicuriamo l’anima pia e quanti potrebbero andar dietro a chiacchiere da sagrestia facendo un salto nel peggiore Medioevo: i Fratelli Liberi Muratori non hanno nulla a che fare, ovviamente, né con le ostie di cui parla l’esorcista né con il mondo dell’occulto. Ci faremo un dovere di regalare allo zelante nemico di Satana il ‘Cimitero di Praga’ di Umberto Eco, anche se per la sua serenità forse sarebbe meglio – lo diciamo con l’unica religione che amiamo, quella dell’umanità – staccasse la spina della lotta a Lucifero e si riposasse in qualche convento al verde per riprendere le idee e riflettere meglio su quanto afferma senza alcun fondamento. Un po’ d’acqua santa su queste menzogne non farebbe male”.
“Questa Chiesa ravennate – conclude il Presidente del Collegio Circoscrizionale dell’Emilia Romagna del Gran Oriente d’Italia – che tanto fa per il bene delle persone, ha avuto e ha altri esempi: oggi il cardinale Tonini, sempre grande confronto e uomo di dialogo, ieri quel Rinaldo da Concorezzo che ha difeso i Templari. Forse padre Carlin farebbe bene a leggerne la storia e a essere più moderato. Per il bene di tutti”.
Roma, Villa il Vascello, 21 giugno 2011
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L’Aquila 25 giugno 2011 – Convegno “Dall’Abruzzo per l’Italia”.
Il 25 giugno si terrà a L’Aquila, a partire dalle ore 10.30, presso l’Auditorium Carispaq “Sericchi” – Centro Direzionale Strinella , il Convegno pubblico intitolato: “Dall’Abruzzo all’Italia” inserito nel progetto “Unità d’Italia. Dopo 150 per restare insieme” promosso dal Grande Oriente d’Italia.
L’evento ha ottenuto il patrocinio della Regione Abruzzo, della Provincia dell’Aquila, del Comune dell’Aquila, dell’Archivio di Stato di Pescara, della Cassa di Risparmio dell’Aquila e del Collegio dei MMVV dell’Abruzzo e Molise.
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I primi trent’anni della “Guglia d’Abruzzo”.
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Reggio Calabria 18 giugno 2011 – Sud: Raffi (GOI), una cordata di coscienze libere per spezzare le catene della ‘ndrangheta
“E’ tempo di cambiare: il Sud ha bisogno di legalità e riscatto, di impegno coraggioso e forte contro le zavorre della criminalità e del potere malato. Bisogna spezzare con ogni mezzo la spirale della criminalità e le catene della ‘ndrangheta”. E’ l’appello che lancia il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, al convegno ‘Dalla Calabria per l’Italia’, tenutosi oggi a Reggio Calabria, presso il Teatro Comunale Francesco Cilea, che ha visto la partecipazione di oltre 1.400 persone e gli interventi di Paolo Peluffo, Lucio Villari, Valerio Zanone, Carlo Ricotti, Ferdinando Cordova, Vincenzo Ferrari e Michelangelo La Luna, nel talk show condotto da Alessandro Cecchi Paone, dopo il saluto introduttivo di Antonio Seminario, presidente del Collegio dei Maestri Venerabili della Calabria. “La forza delle parole e delle azioni contro le mafie può scuotere le coscienze – rimarca il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – vogliamo essere protagonisti della rivoluzione contro la ‘ndrangheta. Occorre aggredire i patrimoni mafiosi, perché solo con la legalità la Calabria, e con lei tutto il Mezzogiorno, potrà affrancarsi dalla schiavitù e sradicare la malapianta dell’omertà”.
“Il grido di libertà che si alza da questi territori ci vedrà sempre al fianco delle persone oneste – assicura Raffi – e dalla parte di tutti coloro che lottano per la verità. Facciamo cordata nella lotta all’inferno della ragione, spezziamo insieme i cerchi diabolici dell’isolamento delle vittime”, incalza il Gran Maestro del GOI.
“Il Sud non merita più di soffrire – spiega ancora Raffi – servono idee forti per dare carne alla giustizia sociale e lottare la disoccupazione giovanile e la fuga dei cervelli. Un progetto di lungo respiro, che coniughi socialità e diritti, e faccia della cultura e della valorizzazione del territorio una leva fondamentale per la crescita. Basta, dunque, con le cagne nere dell’invidia e dell’odio, e basta con l’indifferenza: in un tempo di crisi economica ma anche etica del Paese, bisogna mettere in circolo la speranza e le energie migliori per rilanciare una Patria solidale, che dopo 150 anni sceglie ancora il futuro, cementando con azioni concrete un nuovo Patto di Fratellanza e di impegni condivisi. Per questo –conclude il Gran Maestro – chiamiamo le forze sane della società a scommettere su giovani, cultura e legalità. Puntiamo al futuro: la crescita del Sud è il vero segreto del Mediterraneo”.
Reggio Calabria, 18 giugno 2011
Reggio Calabria 18 giugno 2011 – Convegno “Dalla Calabria per l’Italia”.
Il 18 giugno 2011 presso Teatro Comunale “F. Cilea” di Reggio Calabria, Corso Garibaldi, si svolgerà il Convegno, aperto al pubblico, “Dalla Calabria per l’Italia” inserito nel progetto “Unità d’Italia. Dopo 150 per restare insieme” promosso dal Grande Oriente d’Italia.
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Roma 14 giugno 2011 – (Adnkronos) Unità d’Italia: Giuliano Amato, insieme per progettare un futuro da costruire.
Per restare insieme, dopo 150 anni di storia unitaria, “serve la convinzione che animò quelli che l’Italia la fecero, cioè che stiamo insieme non solo perché abbiamo un passato comune, ma perché abbiamo un futuro comune per cui vale vale la pena che ci impegniamo tutti”. Lo dice all’ADNKRONOS Giuliano Amato, presidente del Comitato dei Garanti per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. “Il senso delle celebrazioni – rimarca l’ex presidente del Consiglio – è questo: chi fece l’unità d’Italia fece, sfidando i calcoli delle probabilità, una scommessa su un possibile futuro. Oggi, con tutte le difficoltà che abbiamo, sfidando ogni calcolo di probabilità dovremmo progettare un futuro positivo per tutti”.
Parlando di ‘Alfabeto Italiano. La storia al presente’, il libro scritto con Paolo Peluffo (Università Bocconi edizioni), Amato sottolinea che il volume “è stato scritto dai componenti della squadra che si occupa del 150° anniversario. E tutto uno si aspetta tranne che quelli ‘dell’Unità tecnica di missione’ si mettano a scrivere sul Risorgimento e lo facciano con tanta fantasia e tanto gusto di raccontarlo, non sulle cose note ma sulle cose non conosciute. Come il Cavour che vuole arrestare Mazzini e i poliziotti lo inseguono in una casa di una nobildonna. Mazzini è nascosto tra due materassi, questi girano per tutta la casa e non lo trovano. La mattina dopo, Mazzini sbarbato, e quindi irriconoscibile, uscirà da quella casa e al soldato che la sorveglia chiederà se ha un fiammifero per il sigaro e si allontanerà Sembra un film ma e’ la nostra storia. Noi la raccontiamo così. Come raccontiamo un Manzoni che anziché essere lì sul pero a scrivere il 5 maggio o altre Odi, sta coltivando fiori perché è l’unica cosa che cura la sua ansia e la sua depressione, e almeno non balbetta. L’Italia come ogni storia e’ fatta anche di questo. E lo facciamo conoscer”.
Per il presidente del Comitato dei Garanti per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, che questa sera ha presentato ‘Alfabeto italiano’ alla Sala Stampa Estera, a Roma, con Paolo Peluffo e Stefano Folli, al nostro Paese “manca l’unità economica, che non è mai stata realizzata. Il Sud è cresciuto in questi 150 anni, ma non è riuscito mai a raggiungere il Nord. Questa è una incompiutezza italiana”. L’altra incompiutezza “è questo continuo ritornare all’idea che in fondo siamo così diversi che non dovremmo essere uniti. Un’idea profondamente sbagliata perché non tiene conto del fatto che queste nostre diversità, a partire da quelle gastronomiche, danno luogo alla cucina italiana. L’arte italiana, la cultura italiana e la lingua – conclude Amato – sono tutte fusioni di queste diversità”.
(AdnKronos) 14 GIU 2011
Roma 23 giugno 2011 – E’ on line su GoiTV l’intero Convegno: “Dalla Calabria per l’Italia”.
Il Sud deve riscattarsi, l’imperativo della Massoneria.
Uniti per l’Italia, lanciando la sfida del cambiamento. A Reggio Calabria, al Convegno ‘Dalla Calabria per l’Italia’, il Grande Oriente fa un altro passo nel suo viaggio alle radici della storia unitaria, per costruire il futuro attraverso un nuovo patto di fratellanza. Il Teatro Comunale Francesco Cilea, ha infatti visto la partecipazione di oltre 1.400 persone e gli interventi di Paolo Peluffo, Lucio Villari, Valerio Zanone, Carlo Ricotti, Ferdinando Cordova, Vincenzo Ferrari e Michelangelo La Luna, nel talk show condotto da Alessandro Cecchi Paone, dopo il saluto introduttivo di Antonio Seminario, presidente del Collegio dei Maestri Venerabili della Calabria. A dare il senso dell’impegno della Libera Muratoria, è stato il Gran Maestro, Gustavo Raffi, che ha spiegato: “La storia del nostro Paese deve essere una storia infinita. Uno stimolo per una riflessione forte e laica. Si raggiunge un traguardo e si deve pensare alla prossima tappa, puntando su giovani e cultura“. “E’ tempo di cambiare: il Sud ha bisogno di legalità e riscatto di impegno coraggioso e forte contro le zavorre della criminalità e del potere malato. Bisogna spezzare con ogni mezzo la spirale della criminalità e le catene della ‘ndrangheta”, è stato l’appello del Gran Maestro di Palazzo Giustiniani.
“L’obiettivo delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia è raccontare ancora la storia delle nostre terre”, ha sottolineato Paolo Peluffo. Per Alessandro Cecchi Paone, “questi convegni aiutano anche a conoscere la Massoneria, che è stata segreta – quando ha dovuto esserlo nel camino storico – a causa delle persecuzioni subite. Al di fuori della Massoneria, non si trovano i pilastri della civiltà: Libertà, Uguaglianza e Fratellanza. I risorgimentali non volevano solo l’Italia unita, ma una Nazione capace di essere moderna e federale”. Valerio Zanone, presidente del Comitato scientifico del Grande Oriente per le celebrazioni dell’Unità d’Italia ha invece sottolineato come “questo viaggio del GOI per l’Italia, sia anzitutto un ‘viaggio mentale’. Un percorso di aperture e di riscoperta di valori, sempre con grande trasparenza, in mezzo alle strade. Insegna come l’Italia sia un Paese tanto diverso in sé e per questo tanto unico nel mondo. E’ il massimo delle diversità contenute nel minimo degli spazi. Questi 150 anni vanno considerati non come traguardo di un percorso ma come tappe di una lunga via che deve ancora essere percorsa”.
Carlo Ricotti, docente all’Università Luiss di Roma ha invece raccontato i meriti e le azioni di Fausto Gullo e Costantino Mortati, due giuristi calabresi che hanno operato all’interno dell’assemblea Costituente. Il ruolo di uomini e logge calabresi nell’Italia unita è stato affrontato da Ferdinando Cordova, docente alla ‘Sapienza’ di Roma: “Un ruolo – ha detto – svolto a difesa dello Stato laico ma non contro i cattolici bensì contro la Chiesa intesa come potere che a lungo non accetta la fine dello stato temporale. Come dimostrano gli esempi reggini, le logge operano anche per la creazione di una coscienza nazionale lottando per l’ordine democratico”.
“Sono tra quelli che ritiene il Risorgimento una rivoluzione compiuta – ha detto nel suo intervento Lucio Villari, docente all’Università Roma Tre – La storia d’Italia non è fatta di parole ma di fatti, di roccia. La verità di un popolo è diventata identità di un popolo. Il Risorgimento non è stato un fatto fortuito, non c’è stato uno ‘stellone’ che ha guidato gli eventi. Le diversità non separarono gli italiani, li unirono. ‘La libertà si conserva mettendoci le mani sopra’, diceva Machiavelli. Lo stesso – ha rimarcato lo storico – si può dire
Genova 13 giugno 2011 – Mostra “Il giuramento per l’Italia. Da Manzoni a Mazzini”.
Mostra promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Unità Tecnica di Missione per le celebrazioni del Centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia e dal Comune di Genova – Istituto Mazziniano-Museo del Risorgimento.
a cura di Giuseppe Monsagrati, Paolo Peluffo, Raffaella Ponte, Anna Villari in collaborazione con Pietro Finelli e la Domus Mazziniana di Pisa.
Arte, letteratura e musica, da sempre, hanno celebrato l’atto del giuramento. Di per sé nessun giuramento crea una Nazione, ma – in quanto espressione di una libertà collettiva – è il presupposto per la sua fondazione. Per Mazzini è il “patto che affratella” e nella sua Casa una mostra documenta i Giuramenti per costruire la nazione, da quello medievale di Pontida, riletto in chiave risorgimentale, a quello della Giovine Italia.
Comunicato Stampa
“Il giuramento per l’Italia. Da Manzoni a Mazzini” è il titolo della mostra che l’Unità Tecnica di Missione per i 150 dell’Unità d’Italia e l’Istituto Mazziniano – Museo del Risorgimento propongono a Genova dal 23 giungo al 3 settembre 2011. Ad ospitarla è la Casa Natale di Giuseppe Mazzini, sede del Museo del Risorgimento – Istituto Mazziniano (via Lomellini 11) e a idearla e curarla sono Giuseppe Monsagrati, Paolo Peluffo, Raffaella Ponte, Anna Villari, in collaborazione con Pietro Finelli e la Domus mazziniana di Pisa. Arte, letteratura e musica, da sempre, hanno celebrato l’atto del giuramento.
Nella varia dotazione simbolica di cui è ricca la cultura dell’Italia risorgimentale, il giuramento rappresenta un momento di grande solennità e sancisce in genere la promessa, stretta tra uguali, di restare uniti fino al conseguimento della libertà per tutti.
Come patto di fedeltà ha una vasta gamma di precedenti, da quelli mitici (giuramento del Grütli, che nel 1291 lega in alleanza i tre cantoni che danno origine alla Confederazione elvetica) a quelli storici (giuramento di Pontida, 1167, con cui i Comuni lombardi si alleano contro l’imperatore). Poiché è la conclusione di un atto spontaneo e ha come obiettivo la conquista o la conservazione della libertà, il giuramento dei congiurati è ben diverso dal giuramento che si presta alla monarchia, il quale lega i sudditi a un sovrano assoluto (e come tale negatore della libertà) sulla base della semplice appartenenza al suo regno; il giuramento evocato nel Risorgimento, da Manzoni come da Berchet, affonda le sue radici nel Medio Evo e fa appello alla “antica virtù” che è quella dei liberi Comuni.
Il giuramento che in Mazzini sancisce il vincolo dell’affiliato con la Giovine Italia, è invece una promessa che ha i suoi antecedenti ideali nella Roma repubblicana (J.-L. David, Giuramento degli Orazi) o nella Francia della grande Rivoluzione (1789, Giuramento della Pallacorda col quale i deputati dell’Assemblea si impegnano a restare uniti fino all’ottenimento di una nuova Costituzione).
In Mazzini, in particolare, rappresenta il momento conclusivo della procedura di iniziazione al patriottismo e stabilisce tra quanti lo prestano un rapporto di fratellanza destinato a durare anche a costo della vita e finché non si sia creata la nazione: affiliarsi è una libera scelta, giurare comporta un vincolo inestinguibile di fedeltà. Di per sé il giuramento non crea la nazione ma, in quanto espressione di libertà collettiva, è il presupposto immancabile per la sua fondazione; è, in un certo senso, il momento di massima tensione morale verso l’assunzione di un obbligo che fa da collante per ciò che si vuole edificare.
La mostra allestita all’Istituto Mazziniano sottolinea l’importanza di questo atto nella sua evidente natura di accordo fra individui liberi aventi come obiettivo quello di fondare la nazione su basi di una concordia civica non forzata.
Così avvenne a Ponti
Roma 14 giugno 2011 – Presentazione del libro “Alfabeto italiano: la storia al presente”.
Alfabeto italiano: la storia al presente
Martedì 14 giugno, ore 18.00
Sala Stampa Estera – Via dell’Umiltà 83/C – Roma
Dalla A alla Z, i tanti fatti, le mille storie, i molti luoghi, le reali persone, spesso non considerati, talvolta resi invisibili, narrati nello loro esssenzialità, come appunti su un diario. Voci che danno voce a ciò che è accaduto nella storia in Italia e agli Italiani, perchè, soprattutto i giovani, possono ricercare un senso allo stare insieme come italiani, Italiani in Europa, Italiani nel mondo.
Partecipano
Giuliano Amato, Presidente del Comitato dei Garanti per le celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, Paolo Peluffo, Consulente del Presidente del Consiglio dei Ministri per le celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia.
Modera
Stefano Folli, Editorialista, Il Sole 24 Ore
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Roma 10 giugno 2011 – Alberto Jannuzzelli nominato da oggi Gran Segretario del GOI
Dopo un decennio al servizio dell’Istituzione, Giuseppe Abramo lascia da oggi l’incarico di Gran Segretario del Grande Oriente d’Italia. La sua preziosa opera è stata motivo di crescita per l’Ordine, lavorando in maniera esemplare alla riorganizzazione amministrativa del GOI, che ha permesso l’aumento esponenziale della nostra comunione. In questi anni, il contributo di Giuseppe Abramo, eletto Gran Maestro Onorario all’ultima Gran Loggia di Rimini, è stato prezioso nei rapporti con le Obbedienze estere e importante sul piano della formazione esoterica dei Fratelli.
Nel prestigioso incarico, e con analogo spirito di servizio al bene dell’Ordine, gli succede il Fratello Alberto Jannuzzelli, cui formuliamo gli auguri fraterni di buon lavoro, per nuovi successi del Grande Oriente. Continuando a percorrere la strada della Nuova Primavera.
Il Gran Maestro
Gustavo Raffi
Roma, Villa il Vascello, 10 giugno 2011
Roma 10 giugno 2011 – Raffi (GOI), il riconoscimento della Serenissima Gran Loggia della Repubblica di San Marino da parte della Gran Loggia Unita d’Inghilterra è un’altra pietra di speranza per la Massoneria mondiale
“Un’altra pietra di speranza nella strada di verità della Massoneria mondiale. Siamo felici e orgogliosi di aver creduto fin dall’inizio in questo percorso di profondo impegno che porta i Fratelli dell’Obbedienza sanmarinese a lavorare ogni giorno per costruire percorsi di libertà a servizio dell’Uomo. Laicità, pensiero e valori sono le rocce della comunione massonica della Terra della Libertà”. Così Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, e Gran Maestro Onorario della Serenissima Gran Loggia, commenta il riconoscimento della Gran Loggia Unita d’Inghilterra, Loggia madre della Massoneria mondiale, alla Serenissima Gran Loggia della Repubblica di San Marino, costituita il 3 aprile 2003 sotto la Gran Maestranza di Federico Micheloni, e fondata dal Grande Oriente d’Italia e dalla Gran Loggia di Washington D.C.
“Siamo sicuri – prosegue il Gran Maestro Raffi – che la Serenissima Gran Loggia della Repubblica di San Marino sarà una risorsa preziosa per affermare in ogni contesto la forza del dialogo contro l’odio e la lezione degli Uomini liberi che ogni giorno lottano contro dogmatismi e catene di ignoranza per fare strada alla luce della ricerca infinita e alla costruzione di senso. Saremo ancora al fianco dei Fratelli di San Marino, ribelli della Libertà e operai della speranza, per le sfide di un’umanità responsabile e capace del proprio destino. Ai Fratelli della Repubblica del Titano l’augurio fraterno di saper sempre guardare lontano”.
Roma, Villa il Vascello, 10 giugno 2011
Roma 6 giugno 2011 – Il 18 giugno a Reggio Calabria il convegno del Grande Oriente ‘Dalla Calabria, per l’Italia’
Si terrà sabato 18 giugno, a Reggio Calabria, presso il Teatro Comunale Francesco Cilea, il convegno del Grande Oriente d’Italia intitolato “Dalla Calabria, per l’Italia”. I lavori si apriranno con il saluto di Paolo Peluffo del Comitato interministeriale per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia e il saluto di Antonio Seminario, presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Calabria.
La conduzione dell’evento sarà affidata ad Alessandro Cecchi Paone, giornalista e divulgatore scientifico. Interverranno: Valerio Zanone, Presidente del Comitato Scientifico G.O.I. per le Celebrazioni dell’Unità d’Italia, Lucio Villari, Università di Roma “La Sapienza”, Ferdinando Cordova, Università di Roma “La Sapienza”, Carlo Ricotti, Università Luiss di Roma, il giurista calabrese alla Costituente Vincenzo Ferrari dell’Università della Calabria e Michelangelo La Luna, University of Rhode Island.
Si terrà poi uno spettacolo teatrale sul Discorso di Garibaldi agli italiani di oggi scritto, diretto e interpretato da Emanuele Montagna. A tracciare le conclusioni sarà il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi.
Roma, Villa il Vascello, 6 giugno 2011
Roma 6 giugno 2011 – Cresce l’Ordine, a maggio il Grande Oriente ha raggiunto 21.050 iscritti.
15.517 Maestri, 2.616 Compagni e 2.918 Apprendisti, suddivisi in 759 logge. Il Grande Oriente d’Italia conta 21.050 iscritti: è un risultato che premia il lavoro di squadra di questi anni e le scelte del Gran Maestro, Gustavo Raffi, della Giunta, dei Collegi della Comunione e soprattutto delle Logge.
Nella recente riunione della Giunta del GOI a Milano sono state inoltre autorizzate due nuove logge all’Oriente di Tirana, la Scanderberg e la Antichi Doveri, che unitamente alla Loggia Arberia già operante da alcuni anni, costituiranno la Gran Loggia di Albania, la cui installazione è prevista a breve.
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Trapani 26 giugno 2011 – Festa del Solsistizio d’Estate in Sicilia.
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Rieti 5 giugno 2011 – (Mep Radio) Rieti: all’Archivio di Stato presentata la ristampa del libro “Rieti nel Risorgimento italiano”.
Una folla imprevista ha invaso l’Archivio di Stato di Rieti in occasione della presentazione della ristampa del libro “Rieti nel Risorgimento italiano”, di Angelo SACCHETTI SASSETTI, in occasione della mostra su Lodovico PETRINI e la Loggia Sabina all’Oriente di Rieti del 1863-64. Il libro è stato presentato dal curatore della ristampa Avv. Gianfranco PARIS, dal Direttore dell’Archivio di Stato di Rieti, Roberto LORENZETTI, e dal Prof. Valerio LEONI, dell’Università La Sapienza. ( continua… )
(Mep Radio) 5 GIU 2011
Calopezzati 25 giugno 2011 – Festa per il solstizio d’estate a Calopezzati.
“Convento dei Riformati Calopezzati sabato 25 giugno 2011 – ore 20.00
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