Roma 21 giugno 2011 – Pezzano (GOI), acqua santa sulle sciocchezze dell’esorcista di Ravenna

Roma 21 giugno 2011 – Pezzano (GOI), acqua santa sulle sciocchezze dell’esorcista di Ravenna

“L’unico inferno che conosciamo è quello della ragione. Non vorremmo che, complice il sole ormai estivo, il cappuccino ‘esorcista’ della diocesi di Ravenna decidesse di mettere legna in piazza e di fare l’inquisitore dei poveri”. E’ la dura replica dell’avvocato Giangiacomo Pezzano, Presidente del Collegio Circoscrizionale dell’Emilia Romagna del Gran Oriente d’Italia, alle dichiarazioni di Padre Paolo Carlin, esorcista della diocesi di Ravenna, che in un’intervista, a proposito del furto di ostie consacrate avvenuto nella chiesa di Lido di Classe, ha spiegato di non sapere se vi siano sette segrete nel ravennate ma ha lanciato l’allarme su ‘collegamenti evidenti delle tre logge massoniche con il mondo dell’occulto’.

“Dalle parole del religioso – sottolinea Pezzano – si scopre poi che nel ravennate abbiamo anche una ‘strega’, forse venuta da Benevento per le vacanze estive. Rassicuriamo l’anima pia e quanti potrebbero andar dietro a chiacchiere da sagrestia facendo un salto nel peggiore Medioevo: i Fratelli Liberi Muratori non hanno nulla a che fare, ovviamente, né con le ostie di cui parla l’esorcista né con il mondo dell’occulto. Ci faremo un dovere di regalare allo zelante nemico di Satana il ‘Cimitero di Praga’ di Umberto Eco, anche se per la sua serenità forse sarebbe meglio – lo diciamo con l’unica religione che amiamo, quella dell’umanità – staccasse la spina della lotta a Lucifero e si riposasse in qualche convento al verde per riprendere le idee e riflettere meglio su quanto afferma senza alcun fondamento. Un po’ d’acqua santa su queste menzogne non farebbe male”.

“Questa Chiesa ravennate – conclude il Presidente del Collegio Circoscrizionale dell’Emilia Romagna del Gran Oriente d’Italia – che tanto fa per il bene delle persone, ha avuto e ha altri esempi: oggi il cardinale Tonini, sempre grande confronto e uomo di dialogo, ieri quel Rinaldo da Concorezzo che ha difeso i Templari. Forse padre Carlin farebbe bene a leggerne la storia e a essere più moderato. Per il bene di tutti”.

Roma, Villa il Vascello, 21 giugno 2011

 

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L’Aquila 25 giugno 2011 – Convegno “Dall’Abruzzo per l’Italia”.

L’Aquila 25 giugno 2011 – Convegno “Dall’Abruzzo per l’Italia”.

Il 25 giugno si terrà a L’Aquila, a partire dalle ore 10.30, presso l’Auditorium Carispaq “Sericchi” – Centro Direzionale Strinella , il Convegno pubblico intitolato: “Dall’Abruzzo all’Italia” inserito nel progetto “Unità d’Italia. Dopo 150 per restare insieme” promosso dal Grande Oriente d’Italia.

L’evento ha ottenuto il patrocinio della Regione Abruzzo, della Provincia dell’Aquila, del Comune dell’Aquila, dell’Archivio di Stato di Pescara, della Cassa di Risparmio dell’Aquila e del Collegio dei MMVV dell’Abruzzo e Molise.

 

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I primi trent’anni della “Guglia d’Abruzzo”.

 

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Reggio Calabria 18 giugno 2011 – Sud: Raffi (GOI), una cordata di coscienze libere per spezzare le catene della ‘ndrangheta

Reggio Calabria 18 giugno 2011 – Sud: Raffi (GOI), una cordata di coscienze libere per spezzare le catene della ‘ndrangheta

“E’ tempo di cambiare: il Sud ha bisogno di legalità e riscatto, di impegno coraggioso e forte contro le zavorre della criminalità e del potere malato. Bisogna spezzare con ogni mezzo la spirale della criminalità e le catene della ‘ndrangheta”. E’ l’appello che lancia il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, al convegno ‘Dalla Calabria per l’Italia’, tenutosi oggi a Reggio Calabria, presso il Teatro Comunale Francesco Cilea, che ha visto la partecipazione di oltre 1.400 persone e gli interventi di Paolo Peluffo, Lucio Villari, Valerio Zanone, Carlo Ricotti, Ferdinando Cordova, Vincenzo Ferrari e Michelangelo La Luna, nel talk show condotto da Alessandro Cecchi Paone, dopo il saluto introduttivo di Antonio Seminario, presidente del Collegio dei Maestri Venerabili della Calabria. “La forza delle parole e delle azioni contro le mafie può scuotere le coscienze – rimarca il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – vogliamo essere protagonisti della rivoluzione contro la ‘ndrangheta. Occorre aggredire i patrimoni mafiosi, perché solo con la legalità la Calabria, e con lei tutto il Mezzogiorno, potrà affrancarsi dalla schiavitù e sradicare la malapianta dell’omertà”.

“Il grido di libertà che si alza da questi territori ci vedrà sempre al fianco delle persone oneste – assicura Raffi – e dalla parte di tutti coloro che lottano per la verità. Facciamo cordata nella lotta all’inferno della ragione, spezziamo insieme i cerchi diabolici dell’isolamento delle vittime”, incalza il Gran Maestro del GOI.

“Il Sud non merita più di soffrire – spiega ancora Raffi – servono idee forti per dare carne alla giustizia sociale e lottare la disoccupazione giovanile e la fuga dei cervelli. Un progetto di lungo respiro, che coniughi socialità e diritti, e faccia della cultura e della valorizzazione del territorio una leva fondamentale per la crescita. Basta, dunque, con le cagne nere dell’invidia e dell’odio, e basta con l’indifferenza: in un tempo di crisi economica ma anche etica del Paese, bisogna mettere in circolo la speranza e le energie migliori per rilanciare una Patria solidale, che dopo 150 anni sceglie ancora il futuro, cementando con azioni concrete un nuovo Patto di Fratellanza e di impegni condivisi. Per questo –conclude il Gran Maestro – chiamiamo le forze sane della società a scommettere su giovani, cultura e legalità. Puntiamo al futuro: la crescita del Sud è il vero segreto del Mediterraneo”.

Reggio Calabria, 18 giugno 2011

Guarda il servizio con il Gran Maestro Gustavo Raffi del TG3 Regione Calabria del 18 giugno 2011 ore 14.00, da 10.07 minuti a 12.00 minuti.

 

Teatro Comunale Francesco Cilea - Reggio Calabria
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Reggio Calabria 18 giugno 2011 – Convegno “Dalla Calabria per l’Italia”.

Reggio Calabria 18 giugno 2011 – Convegno “Dalla Calabria per l’Italia”.

Il 18 giugno 2011 presso Teatro Comunale “F. Cilea” di Reggio Calabria, Corso Garibaldi, si svolgerà il Convegno, aperto al pubblico, “Dalla Calabria per l’Italia” inserito nel progetto “Unità d’Italia. Dopo 150 per restare insieme” promosso dal Grande Oriente d’Italia.

 

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Roma 14 giugno 2011 – (Adnkronos) Unità d’Italia: Giuliano Amato, insieme per progettare un futuro da costruire.

Roma 14 giugno 2011 – (Adnkronos) Unità d’Italia: Giuliano Amato, insieme per progettare un futuro da costruire.

Per restare insieme, dopo 150 anni di storia unitaria, “serve la convinzione che animò quelli che l’Italia la fecero, cioè che stiamo insieme non solo perché abbiamo un passato comune, ma perché abbiamo un futuro comune per cui vale vale la pena che ci impegniamo tutti”. Lo dice all’ADNKRONOS Giuliano Amato, presidente del Comitato dei Garanti per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. “Il senso delle celebrazioni – rimarca l’ex presidente del Consiglio – è questo: chi fece l’unità d’Italia fece, sfidando i calcoli delle probabilità, una scommessa su un possibile futuro. Oggi, con tutte le difficoltà che abbiamo, sfidando ogni calcolo di probabilità dovremmo progettare un futuro positivo per tutti”.

Parlando di ‘Alfabeto Italiano. La storia al presente’, il libro scritto con Paolo Peluffo (Università Bocconi edizioni), Amato sottolinea che il volume “è stato scritto dai componenti della squadra che si occupa del 150° anniversario. E tutto uno si aspetta tranne che quelli ‘dell’Unità tecnica di missione’ si mettano a scrivere sul Risorgimento e lo facciano con tanta fantasia e tanto gusto di raccontarlo, non sulle cose note ma sulle cose non conosciute. Come il Cavour che vuole arrestare Mazzini e i poliziotti lo inseguono in una casa di una nobildonna. Mazzini è nascosto tra due materassi, questi girano per tutta la casa e non lo trovano. La mattina dopo, Mazzini sbarbato, e quindi irriconoscibile, uscirà da quella casa e al soldato che la sorveglia chiederà se ha un fiammifero per il sigaro e si allontanerà Sembra un film ma e’ la nostra storia. Noi la raccontiamo così. Come raccontiamo un Manzoni che anziché essere lì sul pero a scrivere il 5 maggio o altre Odi, sta coltivando fiori perché è l’unica cosa che cura la sua ansia e la sua depressione, e almeno non balbetta. L’Italia come ogni storia e’ fatta anche di questo. E lo facciamo conoscer”.

Per il presidente del Comitato dei Garanti per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, che questa sera ha presentato ‘Alfabeto italiano’ alla Sala Stampa Estera, a Roma, con Paolo Peluffo e Stefano Folli, al nostro Paese “manca l’unità economica, che non è mai stata realizzata. Il Sud è cresciuto in questi 150 anni, ma non è riuscito mai a raggiungere il Nord. Questa è una incompiutezza italiana”. L’altra incompiutezza “è questo continuo ritornare all’idea che in fondo siamo così diversi che non dovremmo essere uniti. Un’idea profondamente sbagliata perché non tiene conto del fatto che queste nostre diversità, a partire da quelle gastronomiche, danno luogo alla cucina italiana. L’arte italiana, la cultura italiana e la lingua – conclude Amato – sono tutte fusioni di queste diversità”.

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(AdnKronos) 14 GIU 2011

Roma 23 giugno 2011 – E’ on line su GoiTV l’intero Convegno: “Dalla Calabria per l’Italia”.

Roma 23 giugno 2011 – E’ on line su GoiTV l’intero Convegno: “Dalla Calabria per l’Italia”.

Il Sud deve riscattarsi, l’imperativo della Massoneria.

Uniti per l’Italia, lanciando la sfida del cambiamento. A Reggio Calabria, al Convegno ‘Dalla Calabria per l’Italia’, il Grande Oriente fa un altro passo nel suo viaggio alle radici della storia unitaria, per costruire il futuro attraverso un nuovo patto di fratellanza. Il Teatro Comunale Francesco Cilea, ha infatti visto la partecipazione di oltre 1.400 persone e gli interventi di Paolo Peluffo, Lucio Villari, Valerio Zanone, Carlo Ricotti, Ferdinando Cordova, Vincenzo Ferrari e Michelangelo La Luna, nel talk show condotto da Alessandro Cecchi Paone, dopo il saluto introduttivo di Antonio Seminario, presidente del Collegio dei Maestri Venerabili della Calabria. A dare il senso dell’impegno della Libera Muratoria, è stato il Gran Maestro, Gustavo Raffi, che ha spiegato: “La storia del nostro Paese deve essere una storia infinita. Uno stimolo per una riflessione forte e laica. Si raggiunge un traguardo e si deve pensare alla prossima tappa, puntando su giovani e cultura“. “E’ tempo di cambiare: il Sud ha bisogno di legalità e riscatto di impegno coraggioso e forte contro le zavorre della criminalità e del potere malato. Bisogna spezzare con ogni mezzo la spirale della criminalità e le catene della ‘ndrangheta”, è stato l’appello del Gran Maestro di Palazzo Giustiniani.

“L’obiettivo delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia è raccontare ancora la storia delle nostre terre”, ha sottolineato Paolo Peluffo. Per Alessandro Cecchi Paone, “questi convegni aiutano anche a conoscere la Massoneria, che è stata segreta – quando ha dovuto esserlo nel camino storico – a causa delle persecuzioni subite. Al di fuori della Massoneria, non si trovano i pilastri della civiltà: Libertà, Uguaglianza e Fratellanza. I risorgimentali non volevano solo l’Italia unita, ma una Nazione capace di essere moderna e federale”. Valerio Zanone, presidente del Comitato scientifico del Grande Oriente per le celebrazioni dell’Unità d’Italia ha invece sottolineato come “questo viaggio del GOI per l’Italia, sia anzitutto un ‘viaggio mentale’. Un percorso di aperture e di riscoperta di valori, sempre con grande trasparenza, in mezzo alle strade. Insegna come l’Italia sia un Paese tanto diverso in sé e per questo tanto unico nel mondo. E’ il massimo delle diversità contenute nel minimo degli spazi. Questi 150 anni vanno considerati non come traguardo di un percorso ma come tappe di una lunga via che deve ancora essere percorsa”.

Carlo Ricotti, docente all’Università Luiss di Roma ha invece raccontato i meriti e le azioni di Fausto Gullo e Costantino Mortati, due giuristi calabresi che hanno operato all’interno dell’assemblea Costituente. Il ruolo di uomini e logge calabresi nell’Italia unita è stato affrontato da Ferdinando Cordova, docente alla ‘Sapienza’ di Roma: “Un ruolo – ha detto – svolto a difesa dello Stato laico ma non contro i cattolici bensì contro la Chiesa intesa come potere che a lungo non accetta la fine dello stato temporale. Come dimostrano gli esempi reggini, le logge operano anche per la creazione di una coscienza nazionale lottando per l’ordine democratico”.

“Sono tra quelli che ritiene il Risorgimento una rivoluzione compiuta – ha detto nel suo intervento Lucio Villari, docente all’Università Roma Tre – La storia d’Italia non è fatta di parole ma di fatti, di roccia. La verità di un popolo è diventata identità di un popolo. Il Risorgimento non è stato un fatto fortuito, non c’è stato uno ‘stellone’ che ha guidato gli eventi. Le diversità non separarono gli italiani, li unirono. ‘La libertà si conserva mettendoci le mani sopra’, diceva Machiavelli. Lo stesso – ha rimarcato lo storico – si può dire

Genova 13 giugno 2011 – Mostra “Il giuramento per l’Italia. Da Manzoni a Mazzini”.

Genova 13 giugno 2011 – Mostra “Il giuramento per l’Italia. Da Manzoni a Mazzini”.

Mostra promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Unità Tecnica di Missione per le celebrazioni del Centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia e dal Comune di Genova – Istituto Mazziniano-Museo del Risorgimento.

a cura di Giuseppe Monsagrati, Paolo Peluffo, Raffaella Ponte, Anna Villari in collaborazione con Pietro Finelli e la Domus Mazziniana di Pisa.

Arte, letteratura e musica, da sempre, hanno celebrato l’atto del giuramento. Di per sé nessun giuramento crea una Nazione, ma – in quanto espressione di una libertà collettiva – è il presupposto per la sua fondazione. Per Mazzini è il “patto che affratella” e nella sua Casa una mostra documenta i Giuramenti per costruire la nazione, da quello medievale di Pontida, riletto in chiave risorgimentale, a quello della Giovine Italia.

Comunicato Stampa

“Il giuramento per l’Italia. Da Manzoni a Mazzini” è il titolo della mostra che l’Unità Tecnica di Missione per i 150 dell’Unità d’Italia e l’Istituto Mazziniano – Museo del Risorgimento propongono a Genova dal 23 giungo al 3 settembre 2011. Ad ospitarla è la Casa Natale di Giuseppe Mazzini, sede del Museo del Risorgimento – Istituto Mazziniano (via Lomellini 11) e a idearla e curarla sono Giuseppe Monsagrati, Paolo Peluffo, Raffaella Ponte, Anna Villari, in collaborazione con Pietro Finelli e la Domus mazziniana di Pisa. Arte, letteratura e musica, da sempre, hanno celebrato l’atto del giuramento.
Nella varia dotazione simbolica di cui è ricca la cultura dell’Italia risorgimentale, il giuramento rappresenta un momento di grande solennità e sancisce in genere la promessa, stretta tra uguali, di restare uniti fino al conseguimento della libertà per tutti.
Come patto di fedeltà ha una vasta gamma di precedenti, da quelli mitici (giuramento del Grütli, che nel 1291 lega in alleanza i tre cantoni che danno origine alla Confederazione elvetica) a quelli storici (giuramento di Pontida, 1167, con cui i Comuni lombardi si alleano contro l’imperatore). Poiché è la conclusione di un atto spontaneo e ha come obiettivo la conquista o la conservazione della libertà, il giuramento dei congiurati è ben diverso dal giuramento che si presta alla monarchia, il quale lega i sudditi a un sovrano assoluto (e come tale negatore della libertà) sulla base della semplice appartenenza al suo regno; il giuramento evocato nel Risorgimento, da Manzoni come da Berchet, affonda le sue radici nel Medio Evo e fa appello alla “antica virtù” che è quella dei liberi Comuni.
Il giuramento che in Mazzini sancisce il vincolo dell’affiliato con la Giovine Italia, è invece una promessa che ha i suoi antecedenti ideali nella Roma repubblicana (J.-L. David, Giuramento degli Orazi) o nella Francia della grande Rivoluzione (1789, Giuramento della Pallacorda col quale i deputati dell’Assemblea si impegnano a restare uniti fino all’ottenimento di una nuova Costituzione).
In Mazzini, in particolare, rappresenta il momento conclusivo della procedura di iniziazione al patriottismo e stabilisce tra quanti lo prestano un rapporto di fratellanza destinato a durare anche a costo della vita e finché non si sia creata la nazione: affiliarsi è una libera scelta, giurare comporta un vincolo inestinguibile di fedeltà. Di per sé il giuramento non crea la nazione ma, in quanto espressione di libertà collettiva, è il presupposto immancabile per la sua fondazione; è, in un certo senso, il momento di massima tensione morale verso l’assunzione di un obbligo che fa da collante per ciò che si vuole edificare.
La mostra allestita all’Istituto Mazziniano sottolinea l’importanza di questo atto nella sua evidente natura di accordo fra individui liberi aventi come obiettivo quello di fondare la nazione su basi di una concordia civica non forzata.
Così avvenne a Ponti

Roma 14 giugno 2011 – Presentazione del libro “Alfabeto italiano: la storia al presente”.

Roma 14 giugno 2011 – Presentazione del libro “Alfabeto italiano: la storia al presente”.

Alfabeto italiano: la storia al presente
Martedì 14 giugno, ore 18.00
Sala Stampa Estera – Via dell’Umiltà 83/C – Roma

Dalla A alla Z, i tanti fatti, le mille storie, i molti luoghi, le reali persone, spesso non considerati, talvolta resi invisibili, narrati nello loro esssenzialità, come appunti su un diario. Voci che danno voce a ciò che è accaduto nella storia in Italia e agli Italiani, perchè, soprattutto i giovani, possono ricercare un senso allo stare insieme come italiani, Italiani in Europa, Italiani nel mondo.

Partecipano
Giuliano Amato, Presidente del Comitato dei Garanti per le celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, Paolo Peluffo, Consulente del Presidente del Consiglio dei Ministri per le celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia.

Modera
Stefano Folli, Editorialista, Il Sole 24 Ore
Per informazioni e per comunicare la propria adesione: 02 5836 5752 | egea.press@unibocconi.it

 

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Roma 10 giugno 2011 – Alberto Jannuzzelli nominato da oggi Gran Segretario del GOI

Roma 10 giugno 2011 – Alberto Jannuzzelli nominato da oggi Gran Segretario del GOI

Dopo un decennio al servizio dell’Istituzione, Giuseppe Abramo lascia da oggi l’incarico di Gran Segretario del Grande Oriente d’Italia. La sua preziosa opera è stata motivo di crescita per l’Ordine, lavorando in maniera esemplare alla riorganizzazione amministrativa del GOI, che ha permesso l’aumento esponenziale della nostra comunione. In questi anni, il contributo di Giuseppe Abramo, eletto Gran Maestro Onorario all’ultima Gran Loggia di Rimini, è stato prezioso nei rapporti con le Obbedienze estere e importante sul piano della formazione esoterica dei Fratelli.

Nel prestigioso incarico, e con analogo spirito di servizio al bene dell’Ordine, gli succede il Fratello Alberto Jannuzzelli, cui formuliamo gli auguri fraterni di buon lavoro, per nuovi successi del Grande Oriente. Continuando a percorrere la strada della Nuova Primavera.

Il Gran Maestro
Gustavo Raffi

Roma, Villa il Vascello, 10 giugno 2011

Roma 10 giugno 2011 – Raffi (GOI), il riconoscimento della Serenissima Gran Loggia della Repubblica di San Marino da parte della Gran Loggia Unita d’Inghilterra è un’altra pietra di speranza per la Massoneria mondiale

Roma 10 giugno 2011 – Raffi (GOI), il riconoscimento della Serenissima Gran Loggia della Repubblica di San Marino da parte della Gran Loggia Unita d’Inghilterra è un’altra pietra di speranza per la Massoneria mondiale

“Un’altra pietra di speranza nella strada di verità della Massoneria mondiale. Siamo felici e orgogliosi di aver creduto fin dall’inizio in questo percorso di profondo impegno che porta i Fratelli dell’Obbedienza sanmarinese a lavorare ogni giorno per costruire percorsi di libertà a servizio dell’Uomo. Laicità, pensiero e valori sono le rocce della comunione massonica della Terra della Libertà”. Così Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, e Gran Maestro Onorario della Serenissima Gran Loggia, commenta il riconoscimento della Gran Loggia Unita d’Inghilterra, Loggia madre della Massoneria mondiale, alla Serenissima Gran Loggia della Repubblica di San Marino, costituita il 3 aprile 2003 sotto la Gran Maestranza di Federico Micheloni, e fondata dal Grande Oriente d’Italia e dalla Gran Loggia di Washington D.C.

“Siamo sicuri – prosegue il Gran Maestro Raffi – che la Serenissima Gran Loggia della Repubblica di San Marino sarà una risorsa preziosa per affermare in ogni contesto la forza del dialogo contro l’odio e la lezione degli Uomini liberi che ogni giorno lottano contro dogmatismi e catene di ignoranza per fare strada alla luce della ricerca infinita e alla costruzione di senso. Saremo ancora al fianco dei Fratelli di San Marino, ribelli della Libertà e operai della speranza, per le sfide di un’umanità responsabile e capace del proprio destino. Ai Fratelli della Repubblica del Titano l’augurio fraterno di saper sempre guardare lontano”.

Roma, Villa il Vascello, 10 giugno 2011

Roma 6 giugno 2011 – Il 18 giugno a Reggio Calabria il convegno del Grande Oriente ‘Dalla Calabria, per l’Italia’

Roma 6 giugno 2011 – Il 18 giugno a Reggio Calabria il convegno del Grande Oriente ‘Dalla Calabria, per l’Italia’

Si terrà sabato 18 giugno, a Reggio Calabria, presso il Teatro Comunale Francesco Cilea, il convegno del Grande Oriente d’Italia intitolato “Dalla Calabria, per l’Italia”. I lavori si apriranno con il saluto di Paolo Peluffo del Comitato interministeriale per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia e il saluto di Antonio Seminario, presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Calabria.

La conduzione dell’evento sarà affidata ad Alessandro Cecchi Paone, giornalista e divulgatore scientifico. Interverranno: Valerio Zanone, Presidente del Comitato Scientifico G.O.I. per le Celebrazioni dell’Unità d’Italia, Lucio Villari, Università di Roma “La Sapienza”, Ferdinando Cordova, Università di Roma “La Sapienza”, Carlo Ricotti, Università Luiss di Roma, il giurista calabrese alla Costituente Vincenzo Ferrari dell’Università della Calabria e Michelangelo La Luna, University of Rhode Island.

Si terrà poi uno spettacolo teatrale sul Discorso di Garibaldi agli italiani di oggi scritto, diretto e interpretato da Emanuele Montagna. A tracciare le conclusioni sarà il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi.

Roma, Villa il Vascello, 6 giugno 2011

 

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Roma 6 giugno 2011 – Cresce l’Ordine, a maggio il Grande Oriente ha raggiunto 21.050 iscritti.

Roma 6 giugno 2011 – Cresce l’Ordine, a maggio il Grande Oriente ha raggiunto 21.050 iscritti.

15.517 Maestri, 2.616 Compagni e 2.918 Apprendisti, suddivisi in 759 logge. Il Grande Oriente d’Italia conta 21.050 iscritti: è un risultato che premia il lavoro di squadra di questi anni e le scelte del Gran Maestro, Gustavo Raffi, della Giunta, dei Collegi della Comunione e soprattutto delle Logge.

Nella recente riunione della Giunta del GOI a Milano sono state inoltre autorizzate due nuove logge all’Oriente di Tirana, la Scanderberg e la Antichi Doveri, che unitamente alla Loggia Arberia già operante da alcuni anni, costituiranno la Gran Loggia di Albania, la cui installazione è prevista a breve.

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Rieti 5 giugno 2011 – (Mep Radio) Rieti: all’Archivio di Stato presentata la ristampa del libro “Rieti nel Risorgimento italiano”.

Rieti 5 giugno 2011 – (Mep Radio) Rieti: all’Archivio di Stato presentata la ristampa del libro “Rieti nel Risorgimento italiano”.

Una folla imprevista ha invaso l’Archivio di Stato di Rieti in occasione della presentazione della ristampa del libro “Rieti nel Risorgimento italiano”, di Angelo SACCHETTI SASSETTI, in occasione della mostra su Lodovico PETRINI e la Loggia Sabina all’Oriente di Rieti del 1863-64. Il libro è stato presentato dal curatore della ristampa Avv. Gianfranco PARIS, dal Direttore dell’Archivio di Stato di Rieti, Roberto LORENZETTI, e dal Prof. Valerio LEONI, dell’Università La Sapienza.  ( continua… )

(Mep Radio) 5 GIU 2011

L’Aquila 24 giugno 2011 – I primi trent’anni della “Guglia d’Abruzzo”.

L’Aquila 24 giugno 2011 – I primi trent’anni della “Guglia d’Abruzzo”.

Il 24 giugno la loggia aquilana “Guglia D’Abruzzo” (998) festeggerà il proprio trentennale di fondazione alla presenza del Gran Maestro Gustavo Raffi. Il programma dei festeggiamenti prevede alle ore 19 l’incontro dei fratelli presso il ristorante “Villa Giulia” a L’Aquila (Via Giovanni Di Vincenzo 30) per poi proseguire in tornata rituale.
Alle ore 22 ci sarà un’agape fraterna nella stessa sede (costo 60 euro a persona).

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Roma 1 giugno 2011 – 2 giugno – Raffi (Grande Oriente d’Italia): giovani, Sud e cultura punti di forza della Patria Repubblicana

Roma 1 giugno 2011 – 2 giugno – Raffi (Grande Oriente d’Italia): giovani, Sud e cultura punti di forza della Patria Repubblicana

“Riscopriamo la bellezza e i valori della Patria repubblicana con un nuovo ‘Patto di Fratellanza’ che unisca l’Italia e le sue energie migliori. Il 2 giugno si celebri la Festa di un Paese coraggioso, che forte della propria storia fa del Sud, dei giovani e della cultura i punti di forza per vivere le sfide del futuro”. E’ quanto afferma Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, che sottolinea. “La grande lezione del Risorgimento, che fu un’autentica rivoluzione italiana, e la fedeltà alla Costituzione, sono il terreno di riferimento per nuovi impegni condivisi”.

“Rilanciamo l’importanza della scuola pubblica – rimarca il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – per creare una generazione di ribelli per la verità e non di servi. Le bandiere tricolori del dialogo, in ogni campo, il valore della ricerca e del libero pensiero sono battaglia di civiltà e progetto di senso per il Paese che portiamo nel cuore”.

Roma, Villa il Vascello 1 giugno 2011

Roma 1 giugno 2011 – “Va Pensiero. Dalla Lombardia per l’Italia”. Su GoiTv è on line l’intero convegno.

Roma 1 giugno 2011 – “Va Pensiero. Dalla Lombardia per l’Italia”. Su GoiTv è on line l’intero convegno.

Talk show condotto da Alessandro Cecchi Paone e ripreso integralmente dalle telecamere di GoiTv, la Televisione ON LINE di Palazzo Giustiniani. A tracciare le conclusioni dei lavori, è stato il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi.

Si è tenuto sabato 28 maggio, a Milano, presso il Teatro Nuovo in piazza San Babila, il convegno ufficiale del Grande Oriente d’Italia dal titolo “Va Pensiero dalla Lombardia per l’Italia”. L’evento, aperto al pubblico, si inserisce nell’ambito del programma per le celebrazioni organizzate dal GOI per l’Unità d’Italia sotto il filo conduttore ‘Dopo 150 anni, per restare insieme’.

In sala mille persone hanno partecipato al dibattito che ha avuto momenti di riflessione e di profonda umanità. Dopo l’omaggio alla Bandiera ed i saluti delle autorità presenti, il Presidente del Collegio dei Venerabili della Lombardia Enzo Liaci ha dato la parola ad Alessandro Cecchi Paone, che ha condotto e moderato i lavori del convegno. Prima dell’inizio dei lavori, gli organizzatori hanno voluto dare la parola a Nedo Fiano, reduce dai campi di sterminio nazisti, che ha portato una forte e sentita testimonianza della sua esperienza e un monito affinché simili barbarie non debbano essere più concepite. Sono intervenuti Morris Ghezzi (Grande Oratore del GOI), Paolo Peluffo (Consigliere della Presidenza del Consiglio dei ministri), Santi Fedele (Università di Messina), Paolo Gastaldi (Università di Pavia), Angelo Scavone (Università di Bologna), Salvatore Veca (Università di Pavia), e il senatore Valerio Zanone, (Presidente del Comitato scientifico di Palazzo Giustiniani per le celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia.

Nel corso dell’incontro, un gradito intermezzo di spettacolo e comicità improvvisata dell’attore e cabarettista Enrico Beruschi.

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San Galgano 17 giugno 2011 – Tornata rituale in Abbazia, consueto appuntamento del Collegio toscano organizzato dalle logge senesi.

San Galgano 17 giugno 2011 – Tornata rituale in Abbazia, consueto appuntamento del Collegio toscano organizzato dalle logge senesi.

Consueto appuntamento per il solstizio d’estate nel meraviglioso scenario naturale dell’ex abbazia di San Galgano nella valle del Merse in provincia di Siena, promosso dalle Logge senesi e dal Collegio Circoscrizionale.

Anche quest’ anno si comincia alle 18 con una merenda-cena a buffet (prevista la prenotazione e il versamento di euro 20 (utilizzando il cod.. IBAN del c/c aperto presso la Cassa di risparmio di Firenze filiale di Siena piazza Tolomei IT82 W061 6014 2001 0000 0000 260 intestato a circolo culturale Arbia 138) per poi all’imbrunire passare all’apertura rituale dei lavori in primo grado alle 19.30 e terminarli sotto la volta stellata. Durante la serata sospensione dei lavori e apertura del tempio ai familiari.
Appuntamento venerdì 17 giugno.
Per informazioni e prenotazioni scrivere a: sangalgano2011@gmail.com

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Firenze 31 maggio 2011 – Dante vittorioso. Il mito di Dante nell’800.

Firenze 31 maggio 2011 – Dante vittorioso. Il mito di Dante nell’800.

Inaugurazione: 31 maggio, ore 12 (Biblioteca Nazionale) Per la Stampa, l’accesso alla Mostra è possibile a partire dalle ore 11

Mostra promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Unità Tecnica di Missione per le celebrazioni del Centocinquantenario dell’Unità d’Italia e dalla Società Dante Alighieri in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze a cura di Eugenia Querci.

Dante Alighieri, padre e unificatore della lingua e, idealmente, della nazione italiana, diventa riferimento simbolico delle aspirazioni civili e identitarie risorgimentali. A Firenze una mostra -con dipinti, sculture, libri e cimeli- si concentra sulla modernità del Sommo Poeta evidenziandone la corrispondenza con il sentire dell’uomo dell’Ottocento.
Per tutta la durata della mostra, nella Sala Poliziano della Biblioteca Nazionale, sarà possibile assistere alla Maratona infernale: in 7 ore di video, trasmesse continuativamente, per la regia di Lamberto Lambertini, ideatore del progetto insieme a Paolo Peluffo, lo spettatore sarà proiettato in una rilettura in chiave contemporanea di 34 Canti dell’Inferno.
Ulteriori informazioni ed immagini per la Stampa: www.studioesseci.net

Comunicato Stampa

Opere pittoriche, sculture, incisioni, fotografie, oggetti, libri, cartoline, piccoli cimeli. Una mostra, allestita dal 29 maggio al 31 luglio 2011 alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, accompagna il visitatore in un lungo viaggio temporale che dal Medioevo giunge idealmente al Risorgimento. Al centro la figura di Dante Alighieri, protagonista assoluto che assume qui i contorni del mito.
Esposta nella Tribuna dantesca, la ‘sala-tempio’ circolare dedicata proprio a Dante, una selezione di opere pittoriche di Carl Vogel von Vogelstein, di Domenico Morelli, Francesco Saverio Altamura, Federico Faruffini, Gaetano Previati, per citarne solo alcuni, danno conto degli aspetti più rilevanti dell’interpretazione di Dante nel corso dell’Ottocento, in relazione al Risorgimento e, in particolare, all’Unità d’Italia, di cui il poeta fiorentino viene visto come primo vate. Ma non solo. Ai dipinti si aggiungono le sculture di Vincenzo Vela, Pio Fedi e Paolo Troubetzkoy, e ancora, disegni, incisioni, stampe, le preziose edizioni ottocentesche illustrate della Divina Commedia.
Nell’Ottocento il Sommo Poeta diviene riferimento simbolico delle aspirazioni civili e identitarie risorgimentali e, in quanto maestro di stile e padre fondatore della nazione, sia in senso linguistico che politico, assume il ruolo di guida ideale per i più importanti scrittori, intellettuali e storici italiani: Leopardi, Foscolo, Monti, Mazzini, Tommaseo, de Sanctis.
In particolare, a Firenze, la figura di Dante si riconcilia con la memoria della città: del 1818 è l’iniziativa di erigere il Cenotafio in S. Croce e nel 1865, all’indomani dell’Unità, si aprono le celebrazioni per il sesto centenario della nascita del poeta. Sempre nel 1865 un intervento del critico Pietro Estense Selvatico sulla relazione tra Dante e le arti figurative sottolinea il valore che la sua figura assume per i giovani artisti; nel 1888 nasce la Società Dantesca Italiana a Firenze e nel 1889 la Società Dante Alighieri, sotto la guida di Giosuè Carducci. Infine nel 1900, a confermare l’attenzione nei confronti del poeta, si aggiunge il Concorso Alinari per l’illustrazione della Divina Commedia – bandito a Firenze proprio durante le celebrazioni per il VI centenario del Priorato di Dante – e, nella stessa epoca, la costruzione della neogotica cattedra dantesca in Orsanmichele, dalla quale letterati come D’Annunzio avrebbero dato nuova vita alla Lectura Dantis.
Le arti figurative, la letteratura e perfino il melodramma si concen

Milano 28 maggio 2011 – Unità d’Italia: Raffi (Grande Oriente), la Massoneria è luogo di confronto aperto a tutti. Al nostro convegno di Milano abbiamo invitato Moratti, Pisapia e Palmeri

Milano 28 maggio 2011 – Unità d’Italia: Raffi (Grande Oriente), la Massoneria è luogo di confronto aperto a tutti. Al nostro convegno di Milano abbiamo invitato Moratti, Pisapia e Palmeri

“Stiamo celebrando l’Unità d’Italia dando spazio al confronto civile e culturale, senza tornare alla preistoria della politica”. Così il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, che dal convegno ufficiale del GOI dal titolo “Va Pensiero dalla Lombardia per l’Italia”, in corso a Milano, presso il Teatro Nuovo in piazza San Babila, precisa: “Ad evitare qualsiasi possibile strumentalizzazione, desideriamo chiarire che a questo grande evento culturale abbiamo invitato Letizia Moratti, Giuliano Pisapia e Manfredi Palmeri. Siamo convinti – rimarca il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – che il confronto deve sempre avvenire in un clima di dialogo e rispetto reciproco, avendo chiaro che in politica si può essere avversari, mai nemici”.

“La Massoneria del Grande Oriente d’Italia – sottolinea Raffi – è pluralista tanto all’esterno quanto al suo interno, e non detta linee politiche o indirizzi di sorta. Chiede invece ai propri membri di testimoniare i valori della libertà, dell’uguaglianza e della tolleranza. Non vogliamo essere i manutentori del passato né coltivare sterili nostalgie. Promuoviamo un confronto delle coscienze, finalizzato al bene di tutti e non di una parte soltanto. In questo spirito, da Nord a Sud del Paese, invitiamo gli italiani ad appropriarsi della propria storia per costruire con fiducia le sfide del futuro”.

Milano, 28 maggio 2011

Milano 28 maggio 2011 – Unità D’Italia: Raffi (GOI), riscopriamo la bellezza del nostro Paese. Ragioni e percorsi di un nuovo patto di fraternità

Milano 28 maggio 2011 – Unità D’Italia: Raffi (GOI), riscopriamo la bellezza del nostro Paese. Ragioni e percorsi di un nuovo patto di fraternità

“Vogliamo riscoprire la Bellezza dell’Italia. Lo diciamo da Milano, con le parole del Fratello Voltaire: la Patria è nei luoghi in cui è incatenata l’anima”. Così Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, chiudendo a Milano, presso il Teatro Nuovo in piazza San Babila, il convegno ufficiale del Grande Oriente d’Italia dal titolo ‘Va Pensiero dalla Lombardia per l’Italia’. “Oggi l’Italia deve riprendere in mano il proprio destino – ha rimarcato il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – la Libera Muratoria vuole consolidare il sentimento nazionale, proponendosi come forza di costruzione sociale. Occorre uscire dall’ambiguità e mettere in controluce i problemi per affrontarli. Soprattutto, avvertire la responsabilità di ciò che si fa”.

Per Raffi, “la Patria non è una parola ma una condizione di vita. Un impegno di costruzione per superare l’incompiuto. Nazione è capacità di stare nel vento. E’ vivere insieme perché ci sono valori profondi che cementano il vissuto: sono i sacrifici compiuti, la storia che abbiamo alle spalle e quella che siamo disposti a percorrere, ancora insieme. Le forze sane del Paese devono trovare nuove ragioni di impegno condiviso. La Massoneria – ha spiegato il Gran Maestro alla platea di mille persone che hanno seguito il convegno aperto al pubblico – ha tanto da dire al Paese e all’idea di Italia che vogliamo costruire. Come scuola di tolleranza e agenzia educativa, essa è capace di catalizzare energie e incanalare progetti di cambiamento possibili. La sua forza è di abbracciare tutti, nell’unica koinè dell’umanità”.

“Servirebbe anche oggi – sottolinea Raffi – quel che Cattaneo chiamava la “pubblica intelligenza”, che è anche un principio di economia pubblica perché non v’è lavoro o capitale che non cominci con un atto di intelligenza, intesa come capacità di prevenire e orientare i fenomeni, di governare i cambiamenti, di concepire la politica non come amministrazione dell’esistente ma come destino di un popolo. Come senso del vissuto. Ecco il federalismo della solidarietà e della vera crescita, che non significa alzare muri a secco per difendere le proprie tradizioni. Libertà, laicità, progresso, pluralismo e antirazzismo sono i cardini di un’Italia che guarda al futuro. Il Risorgimento – ha concluso il Gran Maestro del GOI – è storia giovane perché è storia di giovani che partirono volontari e combatterono per la libertà. Anche oggi vogliamo e dobbiamo essere ribelli per la verità. Dopo 150 anni, per restare insieme”.

Milano, 28 maggio 2011

Firenze 31 maggio 2011 – A Firenze restaurato il monumento di Dante.

Firenze 31 maggio 2011 – A Firenze restaurato il monumento di Dante.

Tra i cento monumenti che l’Unità Tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per i 150 dell’Unità d’Italia ha deciso di restaurare in Italia, spicca, per dimensioni e collocazione, quello dedicato a Dante Alighieri in piazza Santa Croce a Firenze. Il restauro del monumento viene presentato in occasione della mostra che la Biblioteca Nazionale di Firenze dedica a “DANTE VITTORIOSO. IL MITO DI DANTE NELL’800”.

In concomitanza con l’inaugurazione dell’esposizione “DANTE VITTORIOSO. IL MITO DI DANTE NELL’800” che prende il via il 31 maggio alla Biblioteca Nazionale, Firenze ritrova il suo Dante.
La colossale effige del “Sommo Poeta” è stata sottoposta, negli scorsi mesi, ad un completo intervento di restauro, integralmente sostenuto dall’Unita Tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per i 150 dell’Unità d’Italia.
Va segnalato come il restauro del Dante, sito in Piazza Santa Croce, non sia l’unico intervento a Firenze e in Toscana. Sempre nell’ambito del Progetto “I luoghi della Memoria” (progetto speciale per il 150 dell’Unità d’Italia, ideato dal Consigliere Paolo Peluffo), a Firenze, oltre al monumento di Piazza Santa Croce sono stati programmati, in collaborazione con il Comune di Firenze e la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, i restauri dei Monumenti a Bettino Ricasoli, a Daniele Manin, a Manfredo Fanti, a Ubaldino Peruzzi e ai caduti di Mentana. Inoltre, su progetto della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, sta per essere attivato il restauro dei Monumenti all’interno della Basilica di Santa Croce in Firenze. Mentre, su progetto della Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Lucca e Massa Carrara, è previsto il restauro del Monumento a Pellegrino Rossi a Carrara e su progetto della Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropolgici per le Province di Firenze, Pistoia e Prato, è previsto il restauro di Giovanni Boccaccio a Certaldo.
La programmazione generale degli interventi citati è stata coordinata dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana e dalle Soprintendenze della regione con la collaborazione della Prefettura di Firenze e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Unità Tecnica di Missione.

Certo però che, sia per la collocazione accanto alla Basilica di Santa Croce, vale a dire ad uno dei monumenti simbolo di Firenze, sia per le colossali dimensioni (l’effige è alta quasi 10 metri e il manufatto ha una base quadrata di 4 metri e mezzo di lato), il restauro del monumento a Dante Alighieri assumere un rilievo particolare.
Autore dell’opera è Enrico Pazzi (1819 -1899), scultore già allievo del Sarti a Bologna e molto attivo a Firenze attorno al 1860 dove, nello studio di Duprè, si accosterà al romanticismo del maestro.
Nel 1851 Pazzi aveva eseguito un piccolo modello della statua di Dante Alighieri con il proposito di farne una copia colossale in marmo da offrire al Municipio di Ravenna, sua città natale.
Il Municipio di Ravenna aveva però rifiutato l’offerta a causa dell’enorme spesa che avrebbe dovuto sostenere anche se, successivamente, data l’ammirazione suscitata dal modello, era stato deciso di costituire un Comitato per aprire una pubblica sottoscrizione al fine di realizzare l’opera ed offrirla al Comune di Firenze affinché fosse collocata in una pubblica piazza come “espiazione dell’esilio dato al grande poeta dai suoi cittadini”.
Raccolta la somma non rimaneva che eseguire l’opera e, a tal fine, venne utilizzato un blocco di marmo di Carrara di grandi dimensi

25 maggio 2011 – Unità d’Italia – 150 anni. Qualcosa da ricordare 1861-1915.

25 maggio 2011 – Unità d’Italia – 150 anni. Qualcosa da ricordare 1861-1915.

di Maria Bellucci, Francesca Civile, Brunella Danesi

Pisa, Edizioni ETS, Pisa, 2011, pp. 156

In occasione del 150° dell’Unità, il numero zero della nascente collana collegata alla rivista “Naturalmente scienza” restaura l’immagine della scenza italiana tra l’Unità e la Prima Guerra Mondiale. La medicina, la biologia, l’astronomia e la matematica soprattutto erano all’epoca tutt’altro che provinciali, come si tende a pensare, anzi davano all’Italia un posto di rilievo nel fermento scientifico europeo. E le storie delle discipline, insieme a quelle degli uomini e delle donne che le hanno fatte crescere, s’intrecciano a quelle delle riviste scientifiche dell’epoca, spesso riviste politicamente impegnate, anti-giolittiane, colpite poi – scienze e riviste insieme – dalla scure dell’idealismo gentiliano che, nel volgere di pochi anni, le relegò in secondo piano. Per cinquant’anni, una politica e una cultura della scienza contribuirono con ineguagliata vivacità a fare l’Italia.

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Milano 25 maggio 2011 – Architettura e Massoneria, ultimo incontro della Rassegna al Museo del Risorgimento in collaborazione con il Grande Oriente d’Italia.

Milano 25 maggio 2011 – Architettura e Massoneria, ultimo incontro della Rassegna al Museo del Risorgimento in collaborazione con il Grande Oriente d’Italia.

Marcello Fagiolo sarà l’ultimo protagonista il 25 maggio del lungo ciclo di incontri “All’Oriente d’Italia. Unità, Massoneria e saperi tradizionali” realizzato al Museo del Risorgimento di Milano in collaborazione con il Grande Oriente d’Italia. Per due mesi la rassegna ha proposto al pubblico – per lo più non massone – gli ambiti di sviluppo della materia liberomuratoria nella cultura: filosofia, storia, simbologia e addirittura cinema costituiscono la trama in cui s’intrecciano fatti, uomini e idee dell’Italia moderna, rigorosamente targati “Massoneria”. Ma non solo, perché con la conferenza “Architettura e Massoneria. L’esoterismo della costruzione”, il professor Fagiolo, storico dell’arte dell’Università “La Sapienza di Roma”, presenterà una nuova disciplina d’applicazione dove l’organizzazione dello spazio del vivere umano può risultare influenzato dalle idee liberomuratorie.

Lo studioso illustrerà le opere che rientrano in un milieu culturale di matrici esoteriche antiche confluite sia nella Massoneria operativa che in quella speculativa compiendo un viaggio alla ricerca della Architettura Divina. Esaminerà la spazialità sacrale che discende da modelli di perfezione sovrumana e coniuga gli archetipi “divini”, con l’aspirazione a riproporre una laica Civitas Dei di fraternità e solidarietà sociale, fino a giungere all’ideale contemporaneo di nuovi Templi e Cattedrali della Umanità.
L’appuntamento è alle ore 18 al Museo Risorgimento di Milano (Via Borgonuovo 23).

Architettura e Massoneria. L’esoterismo della costruzione, il libro di Marcello Fagiolo.

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