L’Aquila 24 giugno 2011 – I primi trent’anni della “Guglia d’Abruzzo”.

L’Aquila 24 giugno 2011 – I primi trent’anni della “Guglia d’Abruzzo”.

Il 24 giugno la loggia aquilana “Guglia D’Abruzzo” (998) festeggerà il proprio trentennale di fondazione alla presenza del Gran Maestro Gustavo Raffi. Il programma dei festeggiamenti prevede alle ore 19 l’incontro dei fratelli presso il ristorante “Villa Giulia” a L’Aquila (Via Giovanni Di Vincenzo 30) per poi proseguire in tornata rituale.
Alle ore 22 ci sarà un’agape fraterna nella stessa sede (costo 60 euro a persona).

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Roma 1 giugno 2011 – 2 giugno – Raffi (Grande Oriente d’Italia): giovani, Sud e cultura punti di forza della Patria Repubblicana

Roma 1 giugno 2011 – 2 giugno – Raffi (Grande Oriente d’Italia): giovani, Sud e cultura punti di forza della Patria Repubblicana

“Riscopriamo la bellezza e i valori della Patria repubblicana con un nuovo ‘Patto di Fratellanza’ che unisca l’Italia e le sue energie migliori. Il 2 giugno si celebri la Festa di un Paese coraggioso, che forte della propria storia fa del Sud, dei giovani e della cultura i punti di forza per vivere le sfide del futuro”. E’ quanto afferma Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, che sottolinea. “La grande lezione del Risorgimento, che fu un’autentica rivoluzione italiana, e la fedeltà alla Costituzione, sono il terreno di riferimento per nuovi impegni condivisi”.

“Rilanciamo l’importanza della scuola pubblica – rimarca il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – per creare una generazione di ribelli per la verità e non di servi. Le bandiere tricolori del dialogo, in ogni campo, il valore della ricerca e del libero pensiero sono battaglia di civiltà e progetto di senso per il Paese che portiamo nel cuore”.

Roma, Villa il Vascello 1 giugno 2011

Roma 1 giugno 2011 – “Va Pensiero. Dalla Lombardia per l’Italia”. Su GoiTv è on line l’intero convegno.

Roma 1 giugno 2011 – “Va Pensiero. Dalla Lombardia per l’Italia”. Su GoiTv è on line l’intero convegno.

Talk show condotto da Alessandro Cecchi Paone e ripreso integralmente dalle telecamere di GoiTv, la Televisione ON LINE di Palazzo Giustiniani. A tracciare le conclusioni dei lavori, è stato il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi.

Si è tenuto sabato 28 maggio, a Milano, presso il Teatro Nuovo in piazza San Babila, il convegno ufficiale del Grande Oriente d’Italia dal titolo “Va Pensiero dalla Lombardia per l’Italia”. L’evento, aperto al pubblico, si inserisce nell’ambito del programma per le celebrazioni organizzate dal GOI per l’Unità d’Italia sotto il filo conduttore ‘Dopo 150 anni, per restare insieme’.

In sala mille persone hanno partecipato al dibattito che ha avuto momenti di riflessione e di profonda umanità. Dopo l’omaggio alla Bandiera ed i saluti delle autorità presenti, il Presidente del Collegio dei Venerabili della Lombardia Enzo Liaci ha dato la parola ad Alessandro Cecchi Paone, che ha condotto e moderato i lavori del convegno. Prima dell’inizio dei lavori, gli organizzatori hanno voluto dare la parola a Nedo Fiano, reduce dai campi di sterminio nazisti, che ha portato una forte e sentita testimonianza della sua esperienza e un monito affinché simili barbarie non debbano essere più concepite. Sono intervenuti Morris Ghezzi (Grande Oratore del GOI), Paolo Peluffo (Consigliere della Presidenza del Consiglio dei ministri), Santi Fedele (Università di Messina), Paolo Gastaldi (Università di Pavia), Angelo Scavone (Università di Bologna), Salvatore Veca (Università di Pavia), e il senatore Valerio Zanone, (Presidente del Comitato scientifico di Palazzo Giustiniani per le celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia.

Nel corso dell’incontro, un gradito intermezzo di spettacolo e comicità improvvisata dell’attore e cabarettista Enrico Beruschi.

Per vedere e scaricare il Convegno cliccare qui

© RIPRODUZIONE RISERVATA

San Galgano 17 giugno 2011 – Tornata rituale in Abbazia, consueto appuntamento del Collegio toscano organizzato dalle logge senesi.

San Galgano 17 giugno 2011 – Tornata rituale in Abbazia, consueto appuntamento del Collegio toscano organizzato dalle logge senesi.

Consueto appuntamento per il solstizio d’estate nel meraviglioso scenario naturale dell’ex abbazia di San Galgano nella valle del Merse in provincia di Siena, promosso dalle Logge senesi e dal Collegio Circoscrizionale.

Anche quest’ anno si comincia alle 18 con una merenda-cena a buffet (prevista la prenotazione e il versamento di euro 20 (utilizzando il cod.. IBAN del c/c aperto presso la Cassa di risparmio di Firenze filiale di Siena piazza Tolomei IT82 W061 6014 2001 0000 0000 260 intestato a circolo culturale Arbia 138) per poi all’imbrunire passare all’apertura rituale dei lavori in primo grado alle 19.30 e terminarli sotto la volta stellata. Durante la serata sospensione dei lavori e apertura del tempio ai familiari.
Appuntamento venerdì 17 giugno.
Per informazioni e prenotazioni scrivere a: sangalgano2011@gmail.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Firenze 31 maggio 2011 – Dante vittorioso. Il mito di Dante nell’800.

Firenze 31 maggio 2011 – Dante vittorioso. Il mito di Dante nell’800.

Inaugurazione: 31 maggio, ore 12 (Biblioteca Nazionale) Per la Stampa, l’accesso alla Mostra è possibile a partire dalle ore 11

Mostra promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Unità Tecnica di Missione per le celebrazioni del Centocinquantenario dell’Unità d’Italia e dalla Società Dante Alighieri in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze a cura di Eugenia Querci.

Dante Alighieri, padre e unificatore della lingua e, idealmente, della nazione italiana, diventa riferimento simbolico delle aspirazioni civili e identitarie risorgimentali. A Firenze una mostra -con dipinti, sculture, libri e cimeli- si concentra sulla modernità del Sommo Poeta evidenziandone la corrispondenza con il sentire dell’uomo dell’Ottocento.
Per tutta la durata della mostra, nella Sala Poliziano della Biblioteca Nazionale, sarà possibile assistere alla Maratona infernale: in 7 ore di video, trasmesse continuativamente, per la regia di Lamberto Lambertini, ideatore del progetto insieme a Paolo Peluffo, lo spettatore sarà proiettato in una rilettura in chiave contemporanea di 34 Canti dell’Inferno.
Ulteriori informazioni ed immagini per la Stampa: www.studioesseci.net

Comunicato Stampa

Opere pittoriche, sculture, incisioni, fotografie, oggetti, libri, cartoline, piccoli cimeli. Una mostra, allestita dal 29 maggio al 31 luglio 2011 alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, accompagna il visitatore in un lungo viaggio temporale che dal Medioevo giunge idealmente al Risorgimento. Al centro la figura di Dante Alighieri, protagonista assoluto che assume qui i contorni del mito.
Esposta nella Tribuna dantesca, la ‘sala-tempio’ circolare dedicata proprio a Dante, una selezione di opere pittoriche di Carl Vogel von Vogelstein, di Domenico Morelli, Francesco Saverio Altamura, Federico Faruffini, Gaetano Previati, per citarne solo alcuni, danno conto degli aspetti più rilevanti dell’interpretazione di Dante nel corso dell’Ottocento, in relazione al Risorgimento e, in particolare, all’Unità d’Italia, di cui il poeta fiorentino viene visto come primo vate. Ma non solo. Ai dipinti si aggiungono le sculture di Vincenzo Vela, Pio Fedi e Paolo Troubetzkoy, e ancora, disegni, incisioni, stampe, le preziose edizioni ottocentesche illustrate della Divina Commedia.
Nell’Ottocento il Sommo Poeta diviene riferimento simbolico delle aspirazioni civili e identitarie risorgimentali e, in quanto maestro di stile e padre fondatore della nazione, sia in senso linguistico che politico, assume il ruolo di guida ideale per i più importanti scrittori, intellettuali e storici italiani: Leopardi, Foscolo, Monti, Mazzini, Tommaseo, de Sanctis.
In particolare, a Firenze, la figura di Dante si riconcilia con la memoria della città: del 1818 è l’iniziativa di erigere il Cenotafio in S. Croce e nel 1865, all’indomani dell’Unità, si aprono le celebrazioni per il sesto centenario della nascita del poeta. Sempre nel 1865 un intervento del critico Pietro Estense Selvatico sulla relazione tra Dante e le arti figurative sottolinea il valore che la sua figura assume per i giovani artisti; nel 1888 nasce la Società Dantesca Italiana a Firenze e nel 1889 la Società Dante Alighieri, sotto la guida di Giosuè Carducci. Infine nel 1900, a confermare l’attenzione nei confronti del poeta, si aggiunge il Concorso Alinari per l’illustrazione della Divina Commedia – bandito a Firenze proprio durante le celebrazioni per il VI centenario del Priorato di Dante – e, nella stessa epoca, la costruzione della neogotica cattedra dantesca in Orsanmichele, dalla quale letterati come D’Annunzio avrebbero dato nuova vita alla Lectura Dantis.
Le arti figurative, la letteratura e perfino il melodramma si concen

Milano 28 maggio 2011 – Unità d’Italia: Raffi (Grande Oriente), la Massoneria è luogo di confronto aperto a tutti. Al nostro convegno di Milano abbiamo invitato Moratti, Pisapia e Palmeri

Milano 28 maggio 2011 – Unità d’Italia: Raffi (Grande Oriente), la Massoneria è luogo di confronto aperto a tutti. Al nostro convegno di Milano abbiamo invitato Moratti, Pisapia e Palmeri

“Stiamo celebrando l’Unità d’Italia dando spazio al confronto civile e culturale, senza tornare alla preistoria della politica”. Così il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, che dal convegno ufficiale del GOI dal titolo “Va Pensiero dalla Lombardia per l’Italia”, in corso a Milano, presso il Teatro Nuovo in piazza San Babila, precisa: “Ad evitare qualsiasi possibile strumentalizzazione, desideriamo chiarire che a questo grande evento culturale abbiamo invitato Letizia Moratti, Giuliano Pisapia e Manfredi Palmeri. Siamo convinti – rimarca il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – che il confronto deve sempre avvenire in un clima di dialogo e rispetto reciproco, avendo chiaro che in politica si può essere avversari, mai nemici”.

“La Massoneria del Grande Oriente d’Italia – sottolinea Raffi – è pluralista tanto all’esterno quanto al suo interno, e non detta linee politiche o indirizzi di sorta. Chiede invece ai propri membri di testimoniare i valori della libertà, dell’uguaglianza e della tolleranza. Non vogliamo essere i manutentori del passato né coltivare sterili nostalgie. Promuoviamo un confronto delle coscienze, finalizzato al bene di tutti e non di una parte soltanto. In questo spirito, da Nord a Sud del Paese, invitiamo gli italiani ad appropriarsi della propria storia per costruire con fiducia le sfide del futuro”.

Milano, 28 maggio 2011

Milano 28 maggio 2011 – Unità D’Italia: Raffi (GOI), riscopriamo la bellezza del nostro Paese. Ragioni e percorsi di un nuovo patto di fraternità

Milano 28 maggio 2011 – Unità D’Italia: Raffi (GOI), riscopriamo la bellezza del nostro Paese. Ragioni e percorsi di un nuovo patto di fraternità

“Vogliamo riscoprire la Bellezza dell’Italia. Lo diciamo da Milano, con le parole del Fratello Voltaire: la Patria è nei luoghi in cui è incatenata l’anima”. Così Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, chiudendo a Milano, presso il Teatro Nuovo in piazza San Babila, il convegno ufficiale del Grande Oriente d’Italia dal titolo ‘Va Pensiero dalla Lombardia per l’Italia’. “Oggi l’Italia deve riprendere in mano il proprio destino – ha rimarcato il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – la Libera Muratoria vuole consolidare il sentimento nazionale, proponendosi come forza di costruzione sociale. Occorre uscire dall’ambiguità e mettere in controluce i problemi per affrontarli. Soprattutto, avvertire la responsabilità di ciò che si fa”.

Per Raffi, “la Patria non è una parola ma una condizione di vita. Un impegno di costruzione per superare l’incompiuto. Nazione è capacità di stare nel vento. E’ vivere insieme perché ci sono valori profondi che cementano il vissuto: sono i sacrifici compiuti, la storia che abbiamo alle spalle e quella che siamo disposti a percorrere, ancora insieme. Le forze sane del Paese devono trovare nuove ragioni di impegno condiviso. La Massoneria – ha spiegato il Gran Maestro alla platea di mille persone che hanno seguito il convegno aperto al pubblico – ha tanto da dire al Paese e all’idea di Italia che vogliamo costruire. Come scuola di tolleranza e agenzia educativa, essa è capace di catalizzare energie e incanalare progetti di cambiamento possibili. La sua forza è di abbracciare tutti, nell’unica koinè dell’umanità”.

“Servirebbe anche oggi – sottolinea Raffi – quel che Cattaneo chiamava la “pubblica intelligenza”, che è anche un principio di economia pubblica perché non v’è lavoro o capitale che non cominci con un atto di intelligenza, intesa come capacità di prevenire e orientare i fenomeni, di governare i cambiamenti, di concepire la politica non come amministrazione dell’esistente ma come destino di un popolo. Come senso del vissuto. Ecco il federalismo della solidarietà e della vera crescita, che non significa alzare muri a secco per difendere le proprie tradizioni. Libertà, laicità, progresso, pluralismo e antirazzismo sono i cardini di un’Italia che guarda al futuro. Il Risorgimento – ha concluso il Gran Maestro del GOI – è storia giovane perché è storia di giovani che partirono volontari e combatterono per la libertà. Anche oggi vogliamo e dobbiamo essere ribelli per la verità. Dopo 150 anni, per restare insieme”.

Milano, 28 maggio 2011

Firenze 31 maggio 2011 – A Firenze restaurato il monumento di Dante.

Firenze 31 maggio 2011 – A Firenze restaurato il monumento di Dante.

Tra i cento monumenti che l’Unità Tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per i 150 dell’Unità d’Italia ha deciso di restaurare in Italia, spicca, per dimensioni e collocazione, quello dedicato a Dante Alighieri in piazza Santa Croce a Firenze. Il restauro del monumento viene presentato in occasione della mostra che la Biblioteca Nazionale di Firenze dedica a “DANTE VITTORIOSO. IL MITO DI DANTE NELL’800”.

In concomitanza con l’inaugurazione dell’esposizione “DANTE VITTORIOSO. IL MITO DI DANTE NELL’800” che prende il via il 31 maggio alla Biblioteca Nazionale, Firenze ritrova il suo Dante.
La colossale effige del “Sommo Poeta” è stata sottoposta, negli scorsi mesi, ad un completo intervento di restauro, integralmente sostenuto dall’Unita Tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per i 150 dell’Unità d’Italia.
Va segnalato come il restauro del Dante, sito in Piazza Santa Croce, non sia l’unico intervento a Firenze e in Toscana. Sempre nell’ambito del Progetto “I luoghi della Memoria” (progetto speciale per il 150 dell’Unità d’Italia, ideato dal Consigliere Paolo Peluffo), a Firenze, oltre al monumento di Piazza Santa Croce sono stati programmati, in collaborazione con il Comune di Firenze e la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, i restauri dei Monumenti a Bettino Ricasoli, a Daniele Manin, a Manfredo Fanti, a Ubaldino Peruzzi e ai caduti di Mentana. Inoltre, su progetto della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, sta per essere attivato il restauro dei Monumenti all’interno della Basilica di Santa Croce in Firenze. Mentre, su progetto della Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Lucca e Massa Carrara, è previsto il restauro del Monumento a Pellegrino Rossi a Carrara e su progetto della Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropolgici per le Province di Firenze, Pistoia e Prato, è previsto il restauro di Giovanni Boccaccio a Certaldo.
La programmazione generale degli interventi citati è stata coordinata dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana e dalle Soprintendenze della regione con la collaborazione della Prefettura di Firenze e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Unità Tecnica di Missione.

Certo però che, sia per la collocazione accanto alla Basilica di Santa Croce, vale a dire ad uno dei monumenti simbolo di Firenze, sia per le colossali dimensioni (l’effige è alta quasi 10 metri e il manufatto ha una base quadrata di 4 metri e mezzo di lato), il restauro del monumento a Dante Alighieri assumere un rilievo particolare.
Autore dell’opera è Enrico Pazzi (1819 -1899), scultore già allievo del Sarti a Bologna e molto attivo a Firenze attorno al 1860 dove, nello studio di Duprè, si accosterà al romanticismo del maestro.
Nel 1851 Pazzi aveva eseguito un piccolo modello della statua di Dante Alighieri con il proposito di farne una copia colossale in marmo da offrire al Municipio di Ravenna, sua città natale.
Il Municipio di Ravenna aveva però rifiutato l’offerta a causa dell’enorme spesa che avrebbe dovuto sostenere anche se, successivamente, data l’ammirazione suscitata dal modello, era stato deciso di costituire un Comitato per aprire una pubblica sottoscrizione al fine di realizzare l’opera ed offrirla al Comune di Firenze affinché fosse collocata in una pubblica piazza come “espiazione dell’esilio dato al grande poeta dai suoi cittadini”.
Raccolta la somma non rimaneva che eseguire l’opera e, a tal fine, venne utilizzato un blocco di marmo di Carrara di grandi dimensi

25 maggio 2011 – Unità d’Italia – 150 anni. Qualcosa da ricordare 1861-1915.

25 maggio 2011 – Unità d’Italia – 150 anni. Qualcosa da ricordare 1861-1915.

di Maria Bellucci, Francesca Civile, Brunella Danesi

Pisa, Edizioni ETS, Pisa, 2011, pp. 156

In occasione del 150° dell’Unità, il numero zero della nascente collana collegata alla rivista “Naturalmente scienza” restaura l’immagine della scenza italiana tra l’Unità e la Prima Guerra Mondiale. La medicina, la biologia, l’astronomia e la matematica soprattutto erano all’epoca tutt’altro che provinciali, come si tende a pensare, anzi davano all’Italia un posto di rilievo nel fermento scientifico europeo. E le storie delle discipline, insieme a quelle degli uomini e delle donne che le hanno fatte crescere, s’intrecciano a quelle delle riviste scientifiche dell’epoca, spesso riviste politicamente impegnate, anti-giolittiane, colpite poi – scienze e riviste insieme – dalla scure dell’idealismo gentiliano che, nel volgere di pochi anni, le relegò in secondo piano. Per cinquant’anni, una politica e una cultura della scienza contribuirono con ineguagliata vivacità a fare l’Italia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Milano 25 maggio 2011 – Architettura e Massoneria, ultimo incontro della Rassegna al Museo del Risorgimento in collaborazione con il Grande Oriente d’Italia.

Milano 25 maggio 2011 – Architettura e Massoneria, ultimo incontro della Rassegna al Museo del Risorgimento in collaborazione con il Grande Oriente d’Italia.

Marcello Fagiolo sarà l’ultimo protagonista il 25 maggio del lungo ciclo di incontri “All’Oriente d’Italia. Unità, Massoneria e saperi tradizionali” realizzato al Museo del Risorgimento di Milano in collaborazione con il Grande Oriente d’Italia. Per due mesi la rassegna ha proposto al pubblico – per lo più non massone – gli ambiti di sviluppo della materia liberomuratoria nella cultura: filosofia, storia, simbologia e addirittura cinema costituiscono la trama in cui s’intrecciano fatti, uomini e idee dell’Italia moderna, rigorosamente targati “Massoneria”. Ma non solo, perché con la conferenza “Architettura e Massoneria. L’esoterismo della costruzione”, il professor Fagiolo, storico dell’arte dell’Università “La Sapienza di Roma”, presenterà una nuova disciplina d’applicazione dove l’organizzazione dello spazio del vivere umano può risultare influenzato dalle idee liberomuratorie.

Lo studioso illustrerà le opere che rientrano in un milieu culturale di matrici esoteriche antiche confluite sia nella Massoneria operativa che in quella speculativa compiendo un viaggio alla ricerca della Architettura Divina. Esaminerà la spazialità sacrale che discende da modelli di perfezione sovrumana e coniuga gli archetipi “divini”, con l’aspirazione a riproporre una laica Civitas Dei di fraternità e solidarietà sociale, fino a giungere all’ideale contemporaneo di nuovi Templi e Cattedrali della Umanità.
L’appuntamento è alle ore 18 al Museo Risorgimento di Milano (Via Borgonuovo 23).

Architettura e Massoneria. L’esoterismo della costruzione, il libro di Marcello Fagiolo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Gallarate 26 maggio 2011 – Talk show in occasione della nuova edizione del pamphlet di John Milton, Uccidere il tiranno.

Gallarate 26 maggio 2011 – Talk show in occasione della nuova edizione del pamphlet di John Milton, Uccidere il tiranno.

Uccidere il tiranno di John Milton
giovedì 26 maggio ore 18.00
Un talk show su politica, filosofia e attualità con:
Claudio Bonvecchio (Università dell’Insubria)
Giulio Giorello (filosofo e docente dell’Università degli Studi di Milano)
Gianluigi Nuzzi (giornalista di Libero, saggista e autore de L’infedele di Gad Lerner)
Massimo Rizzardini (Università degli Studi di Milano)
Coordina:
Paola Magni

Se gli uomini dentro di sé fossero governati dalla ragione, e non consegnassero in generale il proprio intelletto a una doppia tirannia, l’una della tradizione all’esterno e l’altra delle passioni cieche all’interno, capirebbero meglio che cosa significhi favorire e sostenere il tiranno di una nazione.

È un dovere, oltre che un diritto, uccidere i tiranni? Non basta “sputargli in testa”, come dichiarò Calvino, maestro della Riforma, nel 1561? O bisogna davvero ricorrere alla Spada, e infine chiamare un iranno a rendere conto dei propri atti, e dopo debita condanna deporlo e metterlo a morte”? Sono solo alcune delle domande che si pone John Milton nel suo pamphlet Uccidere il tiranno (The tenure of Kings and Magistrates), recentemente riproposto da Raffaello Cortina Editore con una prefazione di Giulio Giorello, filosofo e docente dell’Università degli Studi di Milano.

Giovedì 26 maggio, alle 18.00, nella sala conferenze del MAGA Museo Arte Gallarate, Claudio Bonvecchio (Università dell’Insubria), Gianluigi Nuzzi (giornalista di Libero, saggista e autore de L’infedele di Gad Lerner) e Massimo Rizzardini (Università degli Studi di Milano) ne discutono con Giulio Giorello in un talk che toccherà argomenti di filosofia, politica, storia e soprattutto attualità. Autore del celebre poema Paradiso perduto e dell’Aeropagitica, ovvero il Discorso per la libertà della stampa, John Milton bollava come “tiranno” non solo colui che arriva al potere con torto, ma anche con diritto. Colui che regna solo per la sua fazione, in luogo del bene comune. Colui, ancora, che non deve avere il privilegio dell’esenzione delle pene di legge, ma che deve scontare la pena. “Non in quanto re: in quanto colpevole”.

Presentata e condotta da Paola Magni, la serata si pone l’obiettivo di favorire e promuovere il confronto fra la cittadinanza e quattro specialisti della scienza della politica: un’occasione per affrontare, con equilibrio ed eleganza, i temi “caldi” e spinosi del pensiero politico.

INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO POSTI

Il MAGA – Museo Arte Gallarate per ricchezza della collezione permanente è una delle realtà più importanti sul territorio nazionale. Il piano per la promozione delle arti visive comprende un ricco programma di mostre temporanee dedicate agli artisti più importanti del ventesimo secolo e alle ricerche contemporanee. La Collezione permanente, in continuo incremento e costituita da più di 5.000 opere, propone un ricco ed articolato panorama degli orientamenti che hanno animato la scena artistica nazionale dalla metà del Novecento ai giorni nostri. Il Dipartimento educativo crea e sviluppa costantemente progetti specifici per ogni fascia di utenti, dalle visite guidate ai laboratori per bambini, ai workshop con artisti, alle lezioni per studenti universitari e per un pubblico adulto, confermando la concezione del museo come punto di incontro tra la ricerca artistica, le relazioni interdisciplinari e lo studio, aperto a persone di ogni età e provenienti da ogni settore. Tra i servizi del MAGA il bookshop, l’emeroteca, la biblioteca specialistica e gli archivi storici. All’interno del museo il MAGA Bar, disegnato dall’artista spagnolo Martì Guixè.

Il MAGA fino al 19 giugno ospita Giacometti. L’anima del Novecento.
L

Roma 24 maggio 2011 – Il Gran Segretario Aggiunto Morrone ha rappresentato il GOI alla Gran Loggia Regolare del Belgio.

Roma 24 maggio 2011 – Il Gran Segretario Aggiunto Morrone ha rappresentato il GOI alla Gran Loggia Regolare del Belgio.

Il Gran Segretario Aggiunto, Gianfranco Morrone, ha partecipato, in rappresentanza del Grande Oriente d’Italia e del Gran Maestro Gustavo Raffi, alla Gran Loggia Regolare del Belgio che si è tenuta il 6 e 7 maggio a Bruxelles, presso l’Hotel Metropole. Dopo l’apertura rituale dei lavori e il ricevimento delle Delegazioni estere presenti, tra cui Inghilterra, Olanda, Italia, Germania, Svizzera, Lussemburgo, Grecia, Portogallo, Polonia, Repubblica Ceka, Bulgaria, Serbia, Marocco, si è svolta la cerimonia di insediamento per il triennio 2011-2014 del Gran Maestro Eli Peeters, dei membri di Giunta e dei Dignitari.

Durante l’allocuzione, il Gran Maestro ha espresso un sincero e fraterno apprezzamento suo personale e dei Fratelli della Gran Loggia Regolare del Belgio per la numerosa e qualificata partecipazione delle Delegazioni estere. Dopo l’intervento di Morrone, il Gran Maestro Peeters ha ribadito i profondi rapporti di amicizia e le relazioni fraterne con Palazzo Giustiniani, confermando la sinergia di lavoro e il comune progetto per la Massoneria europea.

 

Guarda la foto

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Roma 24 maggio 2011 – Nedo Fiano a Siena “Mai più, mai più, mai più” sterminii.

Roma 24 maggio 2011 – Nedo Fiano a Siena “Mai più, mai più, mai più” sterminii.

L’armonia del prestigioso salone dell’Accademia Chigiana cozza con il racconto crudo, durissimo, che Nedo Fiano, Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia, ha fatto sulla sua esperienza di deportato nel campo di sterminio ad Auschwitz. A salutarlo tanti senesi, massoni e non, e l’assessore provinciale alla cultura Marco Saletti, il consigliere dell’Accademia Chigiana Marco Baglioni, lo storico dei diritti umani Marcello Flores d’Arcais e il gran maestro aggiunto del Grande Oriente d’Italia Massimo Bianchi. “Ciò che ha connotato tutta la mia vita è stata la mia deportazione nei campi di sterminio nazisti. Con me ad Auschwitz finì tutta la mia famiglia, vennero sterminati tutti” ha raccontato Nedo Fiano , rimasto orfano a diciotto anni. Al momento della promulgazione delle leggi razziali viveva a Firenze. Venne arrestato il 6 febbraio del 1944, fu rinchiuso nel carcere di Firenze, da lì condotto al campo di Fossoli e poi deportato ad Auschwitz il 16 maggio del 1944, matricola A 5405.

Quando torna a Firenze gli sembra di svegliarsi da un sogno. E’ sdraiato su una panchina in piazza Santa Croce. Un piccione lo “becca” mentre un viglie urbano guarda questo giovane con il vestito a strisce bianche e azzurre con un numero, A 5405. Un numero che gli segnerà tutta la vita. Per questo, nel salone della Chigiana, nel tempio dell’armonia, Nedo Fiano grida con tutta la forza “Mai più, mai più, mai più”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

23 maggio 2011 – Municipalismo democratico in età giolittiana. L’esperienza della giunta Nathan.

23 maggio 2011 – Municipalismo democratico in età giolittiana. L’esperienza della giunta Nathan.

di Domenico Maria Bruni

Soveria Mannelli, Rubbettino editore, 2010, pp. 209

Sul tema del municipalismo democratico in età giolittiana si è ormai accumulata una discreta letteratura, che ha permesso di chiarire il contesto generale all’interno del quale fiorirono a livello amministrativo le alleanze fra liberali progressisti, radicali, repubblicani, socialisti, di illustrare il nesso fra il quadro politico nazionale e le differenti realtà  locali, il ruolo della massoneria come “partito trasversale” delle forze democratiche, la funzione dell’anticlericalismo quale collante ideologico dei blocchi popolari. Non poco lavoro rimane da fare, tuttavia, sia sul piano euristico sia sul piano interpretativo per quel che riguarda l’effettiva azione di governo della città  compiuta dai blocchi popolari, così come per ricostruire i profili biografici, la formazione culturale e lo specifico contributo dei principali protagonisti di quelle esperienze. Ciò vale anche per quella che fu una delle più importanti esperienze di amministrazione popolare in età  giolittiana: la giunta capitolina guidata da Ernesto Nathan. Insediatasi alla fine di novembre del 1907, essa rimane in carica per sei anni, segnando una tappa importante per l’affermazione di un nuovo modo di affrontare i problemi della città. Non poche delle questioni oggetto d’attenzione delle forze democratiche negli anni 1907-1913 avevano animato le discussioni consiliari nel periodo precedente. Ciò che mutò fu il modo di affrontarli, a partire dalla capacità  di cogliere a pieno l’interconnessione fra le diverse emergenze cittadine, di pensare modernamente la città  come problema globale ed elaborare così articolate strategie d’intervento. Muovendo da questa prospettiva, i contributi raccolti in questo volume, frutto di una ricerca promossa e coordinata dalla Fondazione Einaudi di Roma in occasione del centenario dell’insediamento della giunta Nathan, indagano e riconsiderano alcuni aspetti cruciali dell’azione di governo della città  del blocco popolare romano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

22 maggio 2011 – L’ora più bella. Fotografia e memoria del Risorgimento.

22 maggio 2011 – L’ora più bella. Fotografia e memoria del Risorgimento.

di Linda Pagnotta

Torino, Apax Libri, 2011, pp. 384

I ritratti fotografici di oltre quattrocento protagonisti del Risorgimento, corredati e commentati da una vasta selezione di brani tratti da memorie, diari, lettere, biografie dell’epoca, costituiscono l’argomento di questo libro, che propone un percorso inedito nella storia personale e pubblica di coloro che a vario titolo parteciparono alla lotta per l’indipendenza e l’unità d’Italia. La raccolta è organizzata secondo criteri storico-geografici che consentono di comporre le singole storie in un’ampia visione d’assieme del periodo più cruciale della nostra storia nazionale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

21 maggio 2011 – Dell’Unità italiana e altri scritti politici.

21 maggio 2011 – Dell’Unità italiana e altri scritti politici.

di Giuseppe Mazzini

Camerano, Gwynplaine edizioni, 2011, pp. 169

I temi dell’Italia unita e indipendente e dell’aspirazione rivoluzionaria alla libertà e all’uguaglianza sono i fili conduttori che legano gli scritti politici proposti in questo volume. Proprio “Dell’unità italiana” si intitola il primo saggio della raccolta, nel quale Mazzini muove una radicale critica al federalismo, illustrando i motivi per cui l’Italia doveva “costituirsi repubblicana, una e indivisibile”. Una riflessione oggi più che mai attuale, che smonta il mito federalista e afferma con forza la necessità di uno stato italiano forte e solidale. Seguono gli scritti “D’alcune cause che impedirono finora lo sviluppo della libertà in Italia”, “istruzione generale per gli affratellati nella Giovine Italia” e infine il saggio “Interessi e principi”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Roma 19 maggio 2011 – Il 28 maggio a Milano il convegno ‘Va pensiero’, dalla Lombardia per l’Italia

Roma 19 maggio 2011 – Il 28 maggio a Milano il convegno ‘Va pensiero’, dalla Lombardia per l’Italia

Talk show condotto da Alessandro Cecchi Paone, conclude i lavori il Gran Maestro Gustavo Raffi

Si terrà sabato 28 maggio, a Milano, presso il Teatro Nuovo in piazza San Babila, il convegno ufficiale del Grande Oriente d’Italia dal titolo “Va Pensiero dalla Lombardia per l’Italia”. L’evento, aperto al pubblico, si inserisce nell’ambito del programma per le celebrazioni organizzate dal GOI per l’Unità d’Italia sotto il filo conduttore ‘Dopo 150 anni, per restare insieme’.

Si partirà alle 15 con un omaggio alla Bandiera per poi proseguire con il saluto alle Autorità presenti. Alle 15,30 Alessandro Cecchi Paone introdurrà i lavori. Interverranno Morris Ghezzi, Grande Oratore del GOI e Paolo Peluffo, Consigliere della Presidenza del Consiglio dei ministri. Alle 16 Alessandro Cecchi Paone condurrà un talk show che vedrà la partecipazione di Santi Fedele (Università di Messina), di Paolo Gastaldi (Università di Pavia), di Angelo Scavone (Università di Bologna), di Salvatore Veca (Università di Pavia) e del senatore Valerio Zanone, presidente del Comitato scientifico di Palazzo Giustiniani per le celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia.

Alle 17, nel corso di un breve intervallo, verrà accolto un ospite a sorpresa. A tracciare le conclusioni, previste per le 18, sarà il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi.

Roma, Villa il Vascello, 19 maggio 2011

 

Vedi il programma [ Scarica file File Formato PDF Size 456.0 Kb ]

 

Vedi la locandina [ Scarica file File Formato PDF Size 575.0 Kb ]

20 maggio 2011 – Esoterismo e politica.

20 maggio 2011 – Esoterismo e politica.

di Giorgio Galli

Soveria Mannelli, Rubbettino editore, 2010, pp. 207

L’esoterismo e i suoi rapporti con la cultura politica e il potere; da Scientology al nazismo, da Reagan e l’astrologia al papato, dalle società segrete statunitensi alla politica italiana. Giorgio Galli conduce un’indagine sulla genesi dei miti storici e sui rapporti tra storia e mito svelando le procedure di costruzione del consenso che si celano dietro alcune ideologie politiche che hanno avuto presa nel tempo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

19 maggio 2011 – Il contributo di Pisa all’Unità d’Italia 1859-1861.

19 maggio 2011 – Il contributo di Pisa all’Unità d’Italia 1859-1861.

Comitato Provinciale per le Celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia

Pisa, Edizioni ETS, 2011, pp. 270

“Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato; Noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue: Articolo unico: Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi Successori il titolo di Re d’Italia”. Con queste parole il 17 marzo 1861 veniva ufficialmente proclamata la nascita del Regno d’Italia e la Penisola non era più un indistinto assortimento di Stati, sebbene per completare l’unità mancassero ancora il Veneto e la città di Roma.
Questa mostra pertanto rappresenta un’importante occasione per spiegare come l’unità del nostro Paese sia stato un progetto “in divenire”, ma anche per considerare quanto tempo e sacrifici (anche di vite umane) abbiano richiesto le integrazioni territoriali, che hanno dato alla nostra Penisola l’attuale aspetto geografico politico.
Una profonda riflessione sulle tappe che hanno punteggiato il cammino degli Italiani verso l’unità è quanto mai indispensabile, così come occorre sottolineare l’importanza delle singole realtà locali nel processo di unificazione nazionale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

18 maggio 2011 – 17 marzo 1861. L’Inghilterra e l’Unità d’Italia.

18 maggio 2011 – 17 marzo 1861. L’Inghilterra e l’Unità d’Italia.

di Pietro Pastorelli

Soveria Mannelli, Rubbettino editore, 2011, pp. 170

Attraverso un’attenta rilettura delle fonti disponibili, in particolare i carteggi cavouriani nella loro recente edizione completa e le carte edite dagli archivi inglese, francese e prussiano, il volume illustra il contributo dato dall’Inghilterra al conseguimento dell’Unità d’Italia nel periodo gennaio 1860-marzo 1861.
La ricerca nasce dal ritrovamento dell’originale del dispaccio con cui Cavour chiedeva al governo di Londra il riconoscimento del Regno d’Italia e si sviluppa illustrando la documentazione attraverso la quale il lettore può formulare un proprio giudizio sulla validità o meno del mito della “perfida Albione”, creato in tempo fascista e di cui si nota ancora l’influenza nella storiografia del dopoguerra.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

16 maggio 2011 – Rivista “Oriente e Occidente” n. 4.

16 maggio 2011 – Rivista “Oriente e Occidente” n. 4.

Gian Domenico Bigi
‘Abd Al-Qâdir e la Massoneria
Un iniziato tra Oriente e Occidente

Contenuto:

I – ‘Abd Al-Qâdir e la Massoneria
Cenni biografici
Sulla «tolleranza»
Un libro di Bruno Etienne, Abd el-Kader et la Franc-Maçonnerie
La funzione di ‘Abd Al-Qâdir
Himmah

II – ‘Abd Al-Qadir, «Massone operativo»
La Smala
Il 32° grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato
La Città dei salici
I sette stendardi del Califfato
Il Quadro di Loggia
Il Santo Impero
L’Occidente, «arroseur arrosé»

Dîwân al-awliyyâ’
Il Re del Mondo
Al-Malâ’u-l-a’lâ
La sura An-Nâs
Mâ al-Bannâ?
Dîwân
La Loggia celeste

Conclusione
Bibliografia

Presentazione:
L’Emiro ‘Abd Al-Qâdir al-Jaza’irî è un rappresentante eminente del Tasawwuf (l’esoterismo islamico): noto soprattutto in Francia per ragioni storiche è pressoché sconosciuto in Italia. La sua elevata funzione spirituale, tuttavia, è tale da oltrepassare contingenze, confini territoriali rivolgendosi non ad un singolo popolo europeo ma all’Occidente in generale. Gli occidentali che tentarono di appropriarsi della figura di ‘Abd Al-Qâdir per ragioni propagandistiche non poterono neppure immaginare che attraverso questo iniziato autentico ed «effettivo» fosse l’Oriente a voler esercitare la propria influenza spirituale sull’Occidente. L’Autore di questo studio dimostra in modo chiaro ed evidente come gli occidentali, totalmente  ignari delle possibilità indefinite dell’«azione di presenza» di un certo rango iniziatico, giocarono infine solo la parte dell’arroseur arrosé. Lungi dall’essere un elemento passivo, l’Emiro fu invece sempre consapevole della propria funzione di collegamento e di mediazione che si esercitò non solo sul piano «orizzontale» ma soprattutto su quello «verticale». In questo senso, l’iniziazione massonica di ‘Abd Al-Qâdir assume un significato ed una portata fino ad ora ignorati dalla quasi totalità dei Massoni contemporanei così come dai profani e si profila come una possibilità di rivivificazione della Massoneria attraverso «l’aiuto dell’Oriente» auspicato da René Guénon. Tale possibilità, inoltre, viene garantita non solo dalla presenza di ‘Abd Al-Qâdir ma dagli anelli della «catena akbariana» (cioè derivante dallo Shaykh Muhyiddîn Ibn ‘Arabî) che come l’Emiro esercitarono la funzione di istmo tra Oriente e Occidente: si tratta dello Shaykh Elish el-Kebîr e dello Shaykh ‘Abd Al-Wâhid Yahyâ (René Guénon).

€ 15,00
Pagine 200

Per ordini: ordini@oriente-e-occidente.com

 

Guarda la copertina della Rivista

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Siena 21 maggio 2011 – Incontro con il Gran Maestro Onorario Nedo Fiano.

Siena 21 maggio 2011 – Incontro con il Gran Maestro Onorario Nedo Fiano.

.

Sabato 21 maggio alle 18, nella sala dei concerti dell’Accademia Chigiana a Siena (Via di Città 89), il giornalista Stefano Bisi, presidente del Collegio circoscrizionale toscano, intervisterà Nedo Fiano, uno dei maggiori e attivi testimoni della Shoa. Ottantasei anni, 45 dei quali vissuti da libero muratore, Nedo Fiano ha perso l’intera famiglia nei campi di concentramento, dove anche lui fu prigioniero ad Auschwitz, deportato da Firenze nel 1944 all’età di 13 anni. La sua matricola di prigioniero era A5405.
Rimasto orfano a 18 anni, e dopo la sua liberazione l’11 aprile 1945 da Buchenwald, dove era stato trasferito dai nazisti in fuga, ha dedicato l’intera vita alla lotta per la libertà, contro la follia nazifascista e ogni totalitarismo. Nel libro ‘A 5405. Il coraggio di vivere’, ha raccontato la sua esperienza di deportato.

“Cercate di ricordare cosa è accaduto e preparatevi a difendere il vostro diritto e il diritto degli altri”, ha detto Fiano ai fratelli riuniti in Gran Loggia a Rimini che quest’anno lo hanno acclamato Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Milano 18 maggio 2011 – Cinema e Unità d’Italia. Penultimo incontro della Rassegna al Museo del Risorgimento in collaborazione con il Grande Oriente d’Italia.

Milano 18 maggio 2011 – Cinema e Unità d’Italia. Penultimo incontro della Rassegna al Museo del Risorgimento in collaborazione con il Grande Oriente d’Italia.

Il ciclo di conferenze “All’Oriente d’Italia. Unità, Massoneria e Saperi tradizionali” che da due mesi impegna a Milano il Museo del Risorgimento sta per volgere al termine. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con il Grande Oriente d’Italia, ha attirato specialisti e curiosi e il 18 maggio (ore 18) con l’incontro “Il Risorgimento in Sala. I maestri massoni e le origini del cinema italiano”, penultimo della rassegna, la discussione interesserà un settore particolare, quello della cinematografia italiana dove cronache storiche e ideali patriottici diventarono alimento per la costruzione della nostra identità nazionale all’indomani dell’unità.

Bernardino Fioravanti, responsabile del Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia, e Giovani Lasi, storico del cinema dell’Università di Bologna, spiegheranno, con l’ausilio di proiezioni di brani di film, gli esordi del cinema italiano e del suo ruolo propagandistico per fare gli Italiani. Fioravanti, in particolare, parlerà della sensibilità espressa da alcuni massoni verso questa forma d’arte, intesa come strumento di educazione e progresso con la diffusione degli ideali di civiltà moderna portati avanti dal Risorgimento. Farà conoscere anche l’attività del Grande Oriente d’Italia di oggi per salvaguardare queste testimonianze e ricordare l’azione pedagogica svolta nel nostro Paese attraverso il cinema. La Presa di Roma (1905) e Il Piccolo Garibaldino (1909) sono infatti due film che il Grande Oriente ha contribuito a diffondere nel mondo con il volume, in italiano e in inglese, Risorgimento, massoneria e istituzioni: l’immagine della Nazione nel cinema muto (1905-1909) e che, per il 150esimo anniversario Unità d’Italia, ha collaborato a restaurare, salvandoli così dalla perdita e dall’oblio.

leggi il programma completo della rassegna

© RIPRODUZIONE RISERVATA