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Firenze 14 maggio 2011 – Conferenza internazionale “Le Costruzioni dei Sinclair e le loro connessioni Massoniche e Templari”.
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In tempi antichi i cognomi non venivano utilizzati, ma la figura chiave della famiglia verso la fine del nono secolo, era un norvegese, Rognvald, Conte di Moeri, che, insieme con il re Harald Fairhair, conquistò le isole Orcadi e più tardi Caithness e ricevette il titolo di Conte. Uno dei suoi figli Einar successe al titolo e diede inizio alla linea dei Conti norvegesi, molti dei quali giurarono fedeltà sia ai Re scandinavi sia ai Re scozzesi fino al 1470. Un altro personaggio, Rollo, conquistò la Neustria (Normandia) in Francia e il suo discendente diretto fu il settimo duca di Normandia, Guglielmo il Conquistatore, che divenne re d’Inghilterra.
Il nome Sinclair deriva probabilmente da St. Clair-sur-Epte in Normandia e si stabilì in Scozia nel 1057 quando William St. Clair, un parente stretto di Guglielmo il Conquistatore, fu nominato Barone di Rosslyn, vicino a Edimburgo, e in Inghilterra altri membri della sua famiglia, ricevettero terre e titoli dopo la battaglia di Hastings nel 1066. Il legame del Clan Sinclair con Caithness e con le Orcadi iniziò verso la metà del quattordicesimo quando Sir William St. Clair di Roslin sposò Isabella, figlia ed erede di Malise, Conte di Caithness. Dall’inizio del 14 ° secolo, molti membri del Clan Sinclair appartennero all’Ordine dei Cavalieri Templari.
I Sinclair protessero e diedero asilo ai Templari quando furono perseguitati dalla Chiesa e dal Re di Francia Filippo IV. William Sinclair fondò nel 1446 la celebre Cappella di Rosslyn, la chiesa più misteriosa del nord Europa. Cinque anni prima, nel 1441, Re Giacomo IV di Scozia insignì il Clan Sinclair del titolo ereditario di Protettore dei Liberi Muratori. Sebbene Caithness e le Orcadi siano considerati il Quartier Generale del Clan, le famiglie Sinclair si trovano non solo in tutto il Regno Unito ma disseminate in tutto il mondo.
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Longwy (Francia) 6/8 maggio 2011 – 4° Simposio Internazionale Logge Europa.
Dal 6 all’8 Maggio 2011 si terrà in Francia nella cittadina di Longwy, città classificata come Patrimonio mondiale dell’Unesco, il 4° Simposio internazionale delle Logge italiane ed europee denominate “Europa”.
Questo evento, ideato e realizzato per la prima volta a Riccione nel 2008 dalla Loggia “Europa” n° 765 all’Oriente di Riccione, col patrocinio del Grande Oriente d’Italia e del Collegio Circoscrizionale dell’Emilia Romagna, ha assunto in breve tempo il ruolo di uno degli eventi massonici europei di maggior importanza nello scenario degli eventi internazionali delle Comunioni europee.
Nel 2009 il Simposio ebbe luogo a Bucarest, mentre la terza edizione si svolse a Cagliari. Quest’anno l’organizzazione sarà curata dalla Loggia francese “La Chaine d’Union Europeenne n. 183 Orient de Longwy”, mentre nell’anno 2012 i lavori avranno luogo a Vienna.
E’ prevista la partecipazione delle delegazioni delle Logge Europa di almeno dieci Nazioni europee e l’Italia sarà rappresentata, oltre che dalla delegazione della R.L. Europa n. 765 Or. di Riccione, dalla R.L. Europa n. 1165 Or. di Cagliari e dalla Europa’92 n. 1078 Or. di Firenze.
Per maggiori informazioni: http://www.loggiaeuropa765.it
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Roma 30 aprile 2011 – Unita’ d’Italia: il 12 maggio a Catania focus su ‘Garibaldi il Massone’
Relazione del Gran Maestro del Grande Oriente, Gustavo Raffi, al Convegno ‘Il miglior tempo’
Giovedì 12 maggio alle ore 9.30 Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, terrà la relazione ‘Garibaldi il Massone’ nella seconda giornata del Convegno ‘Il miglior tempo… (1848-1911)’, convegno internazionale sull’Unità d’Italia in programma a Catania, organizzato dalla Facoltà di Lettere e Filosofia (Monastero dei Benedettini, Coro di notte), in collaborazione con la Provincia Regionale di Catania, l’Archivio di Stato di Catania, il Grande Oriente d’Italia-Loggia Garibaldi 315 all’Oriente di Catania e altri importanti partner.
L’iniziativa, coordinata dal professor Enrico Iachello, vedrà nella stessa mattinata la relazione di Angelo Chiara, Garante d’Amicizia Grande Oriente d’Italia su ‘Libera Muratoria e sbarco dei Mille in Sicilia’, di Marco Novarino, Università di Torino, sul tema ‘Giuseppe Leti: massone, storico del Risorgimento ed esponente del fuoriuscitismo antifascista’e di Bernardino Fioravanti, Gran Bibliotecario del GOI su ‘La Biblioteca del Grande Oriente d’Italia. Una storia verso il futuro’.
Roma, Villa il Vascello, 30 aprile 2011
Quarto 5 maggio 2011 – Unità d’Italia: il 5 maggio i Labari del Grande Oriente sullo scoglio di Quarto.
Il 5 maggio 1860 un corpo di volontari di 1162 uomini al comando di Giuseppe Garibaldi partì dalla spiaggia di Quarto, in Liguria, alla volta della Sicilia dando vita alla storica Spedizione dei Mille che, con lo sbarco a Marsala, segnò una tappa fondamentale del nostro processo unitario.
Il prossimo 5 maggio, a 151 anni da quella data, una solenne cerimonia ricorderà quell’impresa con un significativo evento promosso e organizzato dal Comune di Genova, dall’Istituto Mazziniano-Museo del Risorgimento, dall’ateneo cittadino e in sinergia con altri enti locali. L’iniziativa rientra nel programma delle celebrazioni indette dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia e vedrà la partecipazione del Consigliere Paolo Peluffo, già consigliere del presidente Carlo Azeglio Ciampi e ‘anima’ del Comitato interministeriale per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia.
Per l’occasione, le Logge del Grande Oriente d’Italia parteciperanno in grande stile con i loro labari e onoreranno l’anniversario della partenza da Quarto con la deposizione di una corona alla Stele dei Mille. “E’ un evento simbolo che ci riporta a una storia profonda – spiega Gustavo Raffi, Gran maestro del Grande Oriente d’Italia – una tappa nel nostro cammino verso un’Italia più giusta e vera, consapevole delle proprie radici e capace di pensare il proprio futuro. La presenza dei Labari è un segno di verità e un invito a costruire insieme percorsi di cittadinanza responsabile. Dopo 150 anni, per restare insieme e vivere un nuovo patto di fratellanza”.
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Torino 6 e 7 maggio 2011 – Convegno “Dal Piemonte per l’Italia e oltre”.
Il 6 e 7 maggio 2011 presso il centro congressi “Torino Incontra” di Via Nino Costa, 8, si svolgerà il Convegno , aperto al pubblico, “Dal Piemonte per l’Italia e oltre. Il ruolo della massoneria per la costruzione della nazione e la rinascita multiculturale del Mediterraneo”.
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Roma 27 aprile 2011 – (Il Riformista) Unità d’Italia: 6 e 7 maggio Convegno GOI a Torino.
‘Dal Piemonte per l’Italia e oltre. Il ruolo della Massoneria per la costruzione della nazione e la rinascita multiculturale del Mediterraneo’: è il titolo del convegno del Grande Oriente d’Italia, aperto al pubblico, che si terrà il 6 e 7 maggio presso il centro congressi ‘Torino Incontra’ (via Nino Costa 8). L’evento, organizzato con il contributo della Regione Piemonte e del collegio circoscrizionale dei Maestri Venerabili del Piemonte e Valle d’Aosta e i patrocini di Regione Piemonte, Provincia di Torino, Comune di Torino, Università del Piemonte orientale ‘A. Avogadro’ e Comitato Italia 150°, si inserisce nel ciclo di iniziative del programma ufficiale di Palazzo Giustiniani dedicato alle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia.Dopo il saluto del presidente del Collegio dei Maestri Venerabili del Piemonte e Valle d’Aosta, Marco Jacobbi, la due giorni di studio vedrà venerdì 6 maggio, con inizio alle 10,30, al tavolo dei relatori Valerio Zanone (‘Il Risorgimento come storia contemporanea’), Enrico Iachello (Università di Catania), Marco Novarino (Università di Torino), Eva Cecchinato (Università di Venezia), Santi Fedele (Università di Messina). Alle 15,30 gli interventi di Bernardino Fioravanti (Bibliotecario del GOI), Edoardo Tortarolo (Università del Piemonte orientale ‘A. Avogadro’), Carlo Ricotti (Università Luiss di Roma), Jacques Di Costanzo (Gran Loggia Nazionale Francese), Richard Onses (Gran Loggia di Spagna).
Sabato 7 maggio alle 10,30 interventi di Sasha Britvic (Gran Loggia di Croazia), Haluk Gunugur (Gran Loggia di Turchia), Abel Bensaad (Gran Loggia del Regno del Marocco). Alle 12 le conclusioni dei lavori, affidate all’intervento di Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia. Storicamente la Massoneria piemontese ha contribuito in modo significativo alla nascita dello Stato unitario e al progetto di costruzione della nazione.”Erede di questo passato -si legge in una nota- il Grande Oriente d’Italia guarda al Mediterraneo, culla della civiltà e del pensiero, per lanciare le sfide di umanità, difesa della laicità e battaglia per i nuovi diritti umani. La proiezione internazionale che caratterizzerà questo convegno vuole ricordare che se da una parte si festeggia con orgoglio l’unità dell’Italia, dall’altra il futuro che ci attende andrà oltre i confini nazionali, impegnando tutti a costruire una prospettiva di unione e pace tra tutti i popoli. Libera Muratoria e società civile, per dare un senso al Mare Nostrum, che invita al confronto”.
Roma 27 aprile 2011 – “2011: un anno da non dimenticare”. Domenico Fisichella e il miracolo del Risorgimento.
Progetto “2011: un anno da non dimenticare” (programma completo sul sito www.ladante.it, dove è anche possibile ascoltare tutti gli incontri), in programma a Roma, presso la sede della “Dante”, in Palazzo Firenze (piazza Firenze 27): mercoledì 27 aprile 2011, ore 17.30: nell’ambito dell’iniziativa “Pagine aperte”, sarà presentato il libro Il miracolo del Risorgimento. La formazione dell’Italia unita (Carocci) del Senatore Domenico Fisichella.
Il volume ripercorre, con linguaggio chiaro e non accademico, le vicende che condussero allo sviluppo di un profilo unitario – sul piano culturale (religione, lingua, tecnologia) e materiale (commercio, produzione, tecnica) – del popolo italiano. Il Risorgimento italiano viene visto come il risultato di un lungo processo di incubazione e di selezione: un risultato condizionato dai passaggi precedenti e a essi inevitabilmente legato, ma insieme frutto dell’iniziativa perspicace di quanti, superando robusti ostacoli, riuscirono a conseguire credibilità e vigore militare nell’arena europea. l’ultima parte del saggio esplora il contributo rispettivo di alcune personalità (Carlo Alberto, Cavour, Vittorio Emanuele II, Garibaldi, Mazzini) e degli elementi elitari, popolari, dinastici, internazionali che condussero al 1861 (nascita del Regno d’Italia), con la sua ineludibile appendice di Porta Pia (1870). Informazioni: Pierpaolo Conti, cell. 3346755306, p.conti@ladante.it.
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Torino 13 maggio 2011 – Libri: le teorie esoteriche di Parodi in un volume di Samonà.
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Al Salone del Libro di Torino la presentazione di ‘Bent Parodi. Tradizione e Assoluto’
L”esoterismo sociale’ e le altre teorie di Bent Parodi, sono state ripercorse dallo scrittore palermitano Alberto Samonà, nel volume ‘Bent Parodi. Tradizione e Assoluto’. Il libro verrà presentato il 13 maggio, alle 18, al Salone Internazionale del Libro di Torino. All’incontro, che sarà introdotto da Roberta Di Bella (direttore editoriale Tipheret), interverranno Claudio Bonvecchio, docente ordinario all’Università dell’Insubria, e Sandrina Piras, presidente del Salotto Letterario. Il volume traccia un percorso che ricostruisce l’azione culturale di Bent Parodi, suddivisa fra la vocazione giornalistica e gli studi esoterici. Bent Parodi, giornalista e scrittore, scomparso nel 2009, è, infatti, ritenuto fra i massimi studiosi italiani contemporanei dell’universo tradizionale e delle religioni.
Parodi, inoltre, è stato per anni presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sicilia, ma anche filosofo e autore di numerosi libri, fra cui il romanzo ‘Il principe mago’ incentrato sulla figura di Raniero Alliata e sul declino dell’aristocrazia siciliana nel secondo dopoguerra. Ha presieduto per 25 anni e fino alla sua morte la Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella.Samonà analizza le fonti del suo pensiero e le analogie di questa visione con i sistemi simbolico-spirituali orientali e occidentali, rivelando alcuni dati del tutto originali che emergono dagli studi parodiani. Fra questi, l’idea di un ‘esoterismo sociale’ e il sogno di un”aristocrazia dello spirito’, quale unione mistica di coloro che sono in cerca della verità.
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Roma 4 maggio 2011 – Storia di una famiglia del Risorgimento. Sarina, Giuseppe, Ernesto Nathan.
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Il Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia presenta il volume Storia di una famiglia del Risorgimento. Sarina, Giuseppe, Ernesto Nathan di Anna Maria Isastia mercoledì 4 maggio 2011 alle ore 18:00 presso la Libreria Arion Esposizioni – Palazzo delle Esposizioni (Via Milano, 15/17 angolo Via Nazionale – Roma)
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Milano 11 maggio 2011 – Massoneria e Fascismo. La Libera Muratoria fra esilio e clandestinità.
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Terz’ultimo appuntamento della Rassegna al Museo del Risorgimento in collaborazione con il Grande Oriente d’Italia.
Il lungo excursus culturale sulla Massoneria che il ciclo d’incontri “All’Oriente d’Italia. Unità, Massoneria e Saperi tradizionali” propone al Museo del Risorgimento dal 28 marzo è giunto al mese conclusivo, con tre prossimi appuntamenti. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con il Grande Oriente d’Italia, sta suscitando interesse e grande partecipazione di pubblico.
L’11 maggio (ore 18) si parlerà ancora di storia con “Massoneria e fascismo. La Libera Muratoria fra esilio e clandestinità” in cui gli storici Giorgio Galli e Ivano Granata, entrambi dell’Università di Milano, faranno emergere dalle cronache il travaglio dei ‘fratelli’ italiani e d’Europa vittime dei fascismi della prima metà del XX secolo. L’antimassonismo fascista e nazista fu infatti devastante tanto da costringere i liberi muratori alla clandestinità o all’esilio, cercando solidarietà e aiuto all’estero per mantenere vivo lo spirito del trinomio massonico Libertà-Uguaglianza- Fratellanza di cui i regimi dittatoriali dell’epoca furono l’estrema negazione. Senza dimenticare i tantissimi fratelli che seguirono la sorte tragica di milioni di deportati nei campi di concentramento e di sterminio.
Mercoledì 18 maggio (ore 18) è previsto il penultimo appuntamento della rassegna, con Bernardino Fioravanti, responsabile del Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia, e Giovani Lasi, storico del cinema dell’Università di Bologna, che affronteranno il tema “Il Risorgimento in Sala. I maestri massoni e le origini del cinema italiano”. La conferenza sarà accompagnata da proiezioni in sala di brani di film.
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Roma 11 maggio 2011 – Convegno: “Dal Piemonte per l’Italia e oltre”. On line l’intero Convegno.
E’ On Line un nuovo appuntamento con il multimediale di GoiTv. Sul sito del Grande Oriente d’Italia – in differita di poche ore – è a disposizione di tutti gli internauti, la registrazione integrale del Convegno di Torino. ‘Dal Piemonte per l’Italia e oltre. Il ruolo della Massoneria per la costruzione della nazione e la rinascita multiculturale del Mediterraneo’: è il titolo del convegno del Grande Oriente d’Italia, aperto al pubblico, che si è tenuto il 6 e il 7 maggio presso il centro congressi ‘Torino Incontra’ (via Nino Costa 8). Organizzato con il contributo della Regione Piemonte e del collegio circoscrizionale dei Maestri Venerabili del Piemonte e Valle d´Aosta e i patrocini di Regione Piemonte, Provincia di Torino, Comune di Torino, Università del Piemonte orientale ‘A. Avogadro’ e Comitato Italia 150°, l’evento si è inserito nel ciclo di iniziative del programma ufficiale di Palazzo Giustiniani dedicato alle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia.
Dopo il saluto di Marco Jacobbi – presidente del Collegio dei Maestri Venerabili del Piemonte/Valle d’Aosta – e delle Autorità presenti, la due giorni di studio ha visto venerdì 6 maggio, con inizio alle 10,30, al tavolo dei relatori Valerio Zanone, Enrico Iachello (Università di Catania), Marco Novarino (Università di Torino), Eva Cecchinato (Università di Venezia). Alle 15,30 gli interventi di Bernardino Fioravanti (Bibliotecario del GOI), Santi Fedele (Università di Messina), Edoardo Tortarolo (Università del Piemonte orientale ‘A. Avogadro’), Carlo Ricotti (Università Luiss di Roma), Jacques Di Costanzo (Gran Loggia Nazionale Francese). Richard Onses (Gran Loggia di Spagna).
Sabato 7 maggio alle 10,30 interventi di Richard Onses (Gran Loggia di Spagna), Sasha Britvic (Gran Loggia di Croazia), Haluk Gunugur (Gran Loggia di Turchia), Abel Bensaad (Gran Loggia del Regno del Marocco). Le conclusioni dei lavori affidate all’intervento di Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia. “Storicamente – ha spiegato una nota di Palazzo Giustiniani – la Massoneria piemontese ha contribuito in modo significativo alla nascita dello Stato unitario e al progetto di costruzione della nazione. Erede di questo passato, il Grande Oriente d’Italia guarda al Mediterraneo, culla della civiltà e del pensiero, per lanciare le sfide di umanità, difesa della laicità e battaglia per i nuovi diritti umani”. La proiezione internazionale che ha caratterizzato questo convegno, conclude la nota del Grande Oriente, “vuole ricordare che se da una parte si festeggia con orgoglio l’unità dell’Italia, dall’altra il futuro che ci attende andrà oltre i confini nazionali, impegnando tutti a costruire una prospettiva di unione e pace tra tutti i popoli. Libera Muratoria e società civile, per dare un senso al Mare Nostrum, che invita al confronto”.
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Roma 23 aprile 2011 – “Giustizia massonica, un confronto leale”
Le ragioni di una scelta che guarda al futuro
Il 2 aprile 2011, la Gran Loggia del Grande Oriente d’Italia ha approvato per acclamazione una mozione di indirizzo, sottoscritta da 407 Maestri Venerabili sui 534 registrati, che sgombera il campo dai tentativi, in realtà ben pochi quelli emersi nel dibattito, di strumentalizzare – a prescindere dagli stessi contenuti – la riforma della giustizia massonica presentata dalla Giunta del Goi. La mozione, condivisa e fatta propria dai vertici di Palazzo Giustiniani, sottolinea anzitutto l’obiettivo di arginare e contrastare la condotta dei Fratelli che si rifiutano di accettare le decisioni degli organi del GOI – giudiziari e non – prassi quest’ultima già fortemente stigmatizzata dalla Gran Loggia del 2010. A tale specifico riguardo, i Maestri Venerabili hanno chiesto di allargare il dibattito riformatore, già iniziato dalla Giunta del Grande Oriente nei collegi circoscrizionali sul tema delle sanzioni, anche a quello ulteriore della ‘tipizzazione’ delle condotte, oggi assai carente nel sistema di giustizia massonica, proprio al fine di far rispettare e formalizzare quel dovere, assunto da ogni Libero Muratore con l’iniziazione, di osservare – in armonia con le leggi e la Costituzione della Repubblica – le delibere di qualsiasi organismo della Comunione. Riproduciamo nella sua datità il testo letterale della mozione, che meglio di ogni altro commento chiarisce gli intenti della Gran Loggia.
Roma, Villa il Vascello, 23 aprile 2011
Roma 21 aprile 2011 – Gran Maestro Raffi, basta disinformatia. Il giornalismo è raccontare verità, non gettare fango urbi et orbi
“La disinformatia genera mostri ed equivoci. Basta con le accuse generiche e indiscriminate che bollano come mostri i massoni, sbattuti in pagina e accostati alle peggiori nefandezze della storia repubblicana. E’ una pratica becera, che scatta a orologeria e che condanniamo con forza nel nome della verità dei fatti”. Lo dice Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, in merito a quanto pubblicato oggi da ‘la Repubblica’, a pag. 19, sulla cosiddetta ‘loggia massonica’ ‘Scontrino’ citata a proposito dell’omicidio del giornalista Mauro Rostagno.
“Tanto più – prosegue Raffi – che la stessa ‘Repubblica’, in data 6 aprile 1993, dopo aver seguito l’intero processo, dava notizia della sentenza della Corte D’Assise di Trapani che aveva condannato i promotori di un’associazione segreta, in realtà un comitato di malaffare tra politici, imprenditori, professionisti e mafiosi, che si era strutturata in loggia coperta ‘Iside 2’, dietro il paravento del circolo culturale ‘Scontrino’: aggregazione a dimensione locale non collegata o collegabile con altre organizzazioni denominate Massoneria”. “Nel pieno rispetto sia delle indagini della magistratura sia del dolore della signora Chicca Roveri, compagna di Mauro Rostagno – rimarca il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – denunciamo ancora una volta il fenomeno di un giornalismo fiction che senza verificare le notizie, anche nei propri archivi, preferisce alimentare il sensazionalismo a scapito della ricerca della verità, inseguendo continuamente colpi di teatro”.
“Da parte nostra – chiarisce ancora Raffi – il dovere di questa necessaria precisazione si accompagna alla certezza che i cittadini e i lettori sapranno discernere tra la verità dei fatti e i fantasmi agitati ad arte, sempre con lo stesso copione. Di questo tipo di giornalismo che riferisce notizie destituire di fondamento e getta fango ‘urbi et orbi’, dovrebbero preoccuparsi anche gli ordini e le categorie professionali, così giustamente pronti a scendere in piazza per difendere la libertà di parola e il diritto di opinione. Anche essere massoni, però, è libertà. Ed è un diritto non vedersi accostati a consorterie e camere di compensazione che nulla hanno a che fare con la vera Massoneria. Crediamo sempre che il dovere dell’informazione sia quello di riferire la verità”.
Roma, Villa il Vascello, 21 aprile 2011
Roma 20 aprile 2011 – “Massoneria e Risorgimento: da Bologna per l’Italia”. On line l’intero Convegno.
Nuovo appuntamento con il multimediale di Goi Tv, per documentare a tutti i “naviganti” del sito www.grandeoriente.it, il Convegno dello scorso 16 aprile.
Una riflessione sul ruolo della Massoneria nell’Italia unita. A Bologna, sabato 16 Aprile, presso l’Hotel Carlton (via Montebello, 8), per il ciclo di iniziative inserite nel programma ufficiale delle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia promosse dal Grande Oriente d’Italia – Palazzo Giustiniani, si è tenuto il Convegno ‘Massoneria e Risorgimento: da Bologna per l’Italia’. L’evento, aperto al pubblico, è stato patrocinato dalla Provincia di Bologna, dall’Università di Bologna e dal Collegio dei Maestri Venerabili dell’Emilia Romagna.
I lavori sono iniziati alle 10.30, con il saluto delle Autorità di Giangiacomo Pezzano, presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili dell’Emilia Romagna. A seguire, le relazioni di Angelo Varni (Università di Bologna), che ha trattato ‘Il quadro d’insieme’, di Giovanni Greco (Università di Bologna), ‘I massoni emiliano-romagnoli e la tradizione democratica’, di Antonio Panaino (Università di Bologna), ‘Sapere elitario e sapere condiviso. Percorsi della modernità nell’Italia unita contro decadenza e pensiero unico’ e di Fabio Roversi Monaco, Università di Bologna, che ha trattato il tema ‘Laicità e sapere. Il contributo dell’Alma Mater Studiorum alla formazione culturale, ideale e identitaria della Nazione’.
Alla 16 si è svolto l’inizio della seconda parte del Convegno, con le relazioni di Fiorenza Tarozzi (Università di Bologna), che ha trattato il tema ‘L’associazionismo laico nell’Italia liberale’, di Marco Veglia, (Università di Bologna), ‘Carducci e la cultura della patria’, di Fabio Martelli (Università di Bologna), ‘Alma Mater, tempio delle lettere, del diritto e della medicina. La cultura nel processo di formazione di una coscienza nazionale’. Alle 17, si sono svolti i Canti risorgimentali con il Coro del Collegium Musicum Almae Matris, Università di Bologna. A tracciare le conclusioni è intervenuto, il Gran Maestro del GOI, Gustavo Raffi.
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Milano 20 aprile 2011 – Museo del Risorgimento: La Vera Luce della Massoneria.
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Nuovo appuntamento del ciclo d’incontri ‘All’Oriente d’Italia. Unità, Massoneria e saperi tradizionali’. La manifestazione si svolge in collaborazione con il Grande Oriente d’Italia.
La Vera Luce. I principi filosofici della Massoneria speculativa è il tema del nuovo incontro della rassegna ‘All’Oriente d’Italia. Unità, Massoneria e saperi tradizionali’ in programma al Museo del Risorgimento di Milano dal 28 marzo al 25 maggio con la collaborazione del Grande Oriente d’Italia. Nel nuovo appuntamento, previsto domani, mercoledì 20 aprile (ore 18), la discussione raggiungerà il piano delle idee per dare una lettura filosofica del ‘sapere’ liberomuratorio, o meglio, dei principi su cui si basa il metodo di lavoro che il massone applica lungo la sua esperienza.
Due accademici dell’Università di Milano, il filosofo Davide Bigalli e il sociologo Morris Ghezzi, Gran Maestro Onorario e Grande Oratore del Grande Oriente d’Italia, affronteranno il tema spiegando i contenuti della Libera Muratoria speculativa, evoluzione moderna della Massoneria operativa, che esprime la volontà dell’uomo di ricercare il significato della propria esistenza oltre pregiudizi e dogmatismi di ogni genere, cercando, nel suo percorso – come spiegherà Ghezzi – la Luce della conoscenza attraverso il suo senso critico e la sua capacità di dubitare sempre e di tutto. Secondo i massoni moderni, mettere liberamente in discussione ogni credenza e affermazione, consente di uscire dalle tenebre dell’ignoranza e di cercare sempre nuove e più ampie verità.
Questa ricerca è indice di civiltà e, di fatto, ha dato i propri frutti. Ne sono esempio le conquiste della scienza, l’acquisizione delle libertà democratiche, la nascita di forme istituzionali avanzate in termine di diritto e tutto ciò abbia concorso alla costruzione del mondo moderno e contemporaneo. Ma i suoi risultati sono in divenire, emergono dalla continua lotta culturale tra Luce e Tenebre, e oggi ci troviamo a discuterne la qualità, a volte non più valida, di fronte all’insorgere di vecchi e nuovi idoli che rigettano l’uomo nel buio della ragione e nella precarietà dello spirito. Secondo Ghezzi, solo vivendo nel segno delle libertà umane si potrà raggiungere la Vera Luce, quella della Libera Muratoria che da secoli si muove per conquistare la conoscenza e per raccogliere la scintilla di fuoco che Prometeo ha regalato alla stirpe umana.
Il prossimo incontro della rassegna ‘All’Oriente d’Italia. Unità, Massoneria e saperi tradizionali’ è previsto l’11 maggio con il politologo Giorgio Galli e lo storico Ivano Granata, entrambi dell’Università di Milano, che affronteranno il tema Massoneria e fascismo. La Libera Muratoria fra esilio e clandestinità.
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Roma 19 aprile 2011 – Il 5 per mille “Aiutiamo chi Aiuta”.
Fratelli del Grande Oriente d’Italia di ogni circoscrizione sono impegnati in realtà associative che operano nel campo del volontariato, dell’assistenza, della utilità sociale. Tutti noi ne conosciamo qualcuna, ne apprezziamo il lavoro, ma spesso ignoriamo le difficoltà economiche e la penuria di mezzi. Vi sollecitiamo a cogliere l’opportunità di aiutarle destinando la quota del 5 per mille dell’imposta che grava sul vostro reddito.
Segnaliamo alcune di queste realtà, sicuramente non tutte quelle che di fatto operano e ce ne scusiamo. Il nostro elenco è il risultato di indicazioni pervenute in questi giorni e potremo aumentarlo solo attraverso altre comunicazioni.
CALABRIA
LA FENICE ONLUS
Via A. Frangipane 2 – 88100 Catanzaro
È una associazione che non ha fini di lucro. Si propone finalità di solidarietà sociale e di dare sostegno a persone disagiate per motivi fisici, psichici, economici e familiari con la promozione, l’aumento e il supporto di attività di crescita civile, economica e culturale in paesi in via di sviluppo. Intende favorire progetti socio-sanitari per migliorare la vita in aree geografiche depresse e aiutare le popolazioni interessate a prendere coscienza delle proprie potenzialità.
La Fenice Onlus
Codice Fiscale 97059660791
CAMPANIA-LUCANIA
ASSOCIAZIONE CIRCOLO CULTURALE CARLO DARWIN
Galleria Umberto I 27 – 80132 Napoli – Telefono 081 5524858
E’ un’associazione apolitica e non religiosa, senza finalità di lucro che persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale e la realizzazione di iniziative culturali, soprattutto a carattere pedagogico e di sensibilizzazione verso i grandi temi. Sostiene le attività e l’impegno della Massoneria napoletana e della circoscrizione campano-lucana.
Associazione Circolo Culturale Carlo Darwin
Codice Fiscale 94132560635
EMILIA ROMAGNA
ASSOCIAZIONE DON BOSCO 3A
Via Formellino 109 – 48018 Faenza (RA)
L’Associazione Don Bosco 3 A destina tutte le sue entrate a favore del Movimento “Operazione Mato Grosso” in America Latina, si è iscritta tra le associazioni che possono beneficiare di tale opportunità.
Associazione Don Bosco 3A ONLUS
Codice fiscale 80001120148
scinosalvatore@hotmail.com
ASSOCIAZIONE PICCOLO MONDO
Via Versari 80 – 47023 Cesena – telefax 0547 303242
Questa associazione nasce a Cesena nel 1996 per cercare di alleviare, nella popolazione infantile bielorussa, le conseguenze del disastro nucleare di Chernobyl. Per due periodi l’anno permette di accogliere gruppi di minori da Minsk (e successivamente da Pinsk, Divin, Yastrebel, Kobrin….) in nuclei famigliari accoglienti – e preparati – affiancati da accompagnatori madrilingua. Il ruolo di queste figure “genitoriali” e parentali viene offerto ai minori bielorussi e ai loro accompagnatori come modelli sani cui ispirarsi, figure sulle quali poter contare, alle quali confidare disagi, problematiche legate al loro vissuto. Perciò l’accoglienza ripetuta dello stesso minore, nella stessa famiglia, è un punto di forza della filosofia che ispira e sostiene l’associazione dopo anni di risultati positivi: i minori accolti acquistano considerazione di sé e autostima, sicurezza, trovano equilibrio ca
19 aprile 2011 – L’irredentismo e l’Associazione «In Pro dell’Italia Irredenta». I Comitati di Calabria e Sicilia.
Soveria Mannelli, Rubettino, 2010, pp. 142 , € 12,00
Luigi Chiara (a cura di)
L’ascesa e il successivo declino dell’Associazione «In Pro dell’Italia Irredenta», fondata il 21 maggio del 1877 dal repubblicano di origini napoletane Matteo Renato Imbriani, se rappresenta il tentativo degli ambienti democratici di rilanciare e risolvere la questione dei confini nazionali e, dunque, anche dei rapporti con l’Austria, indica pure tutti i limiti e le contraddizioni delle diverse anime della «Sinistra» italiana negli anni delicati cimpresi tra l’avvento di Depretis e quello di Crispi, condizionando i rapporti tra il «centro» e le «periferie» del sistema politico nazionale.
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19 aprile 2011 – Donne del Risorgimento.
E. Doni, C. Galimberti, M. Grosso, L. Levi, D. Maraini, M.S. Palieri, L. Rotondo, F. Sancin, M. Serri, F. Tagliaventi, S. Tagliaventi, C. Valentini
Bologna, il Mulino, pp. 280, 2011, € 24,00
Collana “Biblioteca storica”.
Quando si parla del Risorgimento le donne dove sono? La memoria di quelle, non poche, che lo animarono è pressoché cancellata. Eppure si trattò spesso di figure di grande notorietà, poi celebrate da statue e lapidi. Queste pagine presentano al lettore alcune di quelle protagoniste dimenticate: quattordici profili narrativi restituiscono la vicenda biografica e l’azione politica di altrettante donne, da Colomba Antonietti a Clara Maffei, da Sara Nathan ad Anita Garibaldi, dalla nobile Cristina Trivulzio di Belgiojoso a Peppa “la cannoniera”, da Enrichetta Caracciolo ad Antonietta De Pace. Ripercorrendo insieme il racconto della vita di lavandaie e giornaliste, aristocratiche e massaie, italiane e straniere, il libro riconosce in queste “donne del Risorgimento” anche una comune disposizione, in senso proto-femminista, che le portò volta a volta a impegnarsi in battaglie sociali, a lottare contro la prostituzione, a prendere le armi vestite da uomini, accanto agli uomini.
Le autrici del volume fanno parte di Controparola, un gruppo di giornaliste e scrittrici nato nel 1992 per iniziativa di Dacia Maraini. Come opere collettive hanno pubblicato anche “Piccole italiane” (Anabasi, 1994), “Il Novecento delle italiane” (Editori Riuniti, 2001), “Amorosi assassini” (Laterza, 2008).
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19 aprile 2011 – Gli stati italiani prima dell’Unità.
Una storia istituzionale
Bologna, il Mulino, pp. 216, 2011, € 10,40
Collana “Universale Paperbacks il Mulino”.
Il volume fornisce una ricostruzione storica delle istituzioni politiche presenti nei vari stati della penisola tra la fine del Settecento e l’Unità d’Italia. L’attenzione al mutamento delle forme istituzionali (apparati statali, amministrazioni locali, rappresentanze di corpo o territoriali) offre la possibilità di indagare le peculiarità della transizione italiana dall’antico regime allo stato di diritto ottocentesco. Ne esce tratteggiata l'”infanzia” di quel forte policentrismo a timbro municipalista o generalmente localista che ha poi rappresentato uno dei tratti della storia italiana unitaria, fino ai giorni nostri. Ma si ricostruiscono anche le prime fasi di sperimentazione del modello liberale che costituì il punto d’approdo della vicenda risorgimentale.
Marco Meriggi insegna Storia delle istituzioni politiche nella Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Napoli “Federico II”. Con il Mulino ha pubblicato anche “Amministrazione e classi sociali nel Lombardo-Veneto 1814-1848” (1983).
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19 aprile 2011 – Le logge massoniche e il seme dell’identità nazionale.
“L’aratro e il solco. Le logge massoniche e il seme dell’identità nazionale in un più fertile Mediterraneo”.
Sarà Giuseppe Continiello (Università di Cagliari) in rappresentanza dell’Associazione Asproni, a parlare della Massoneria nel convegno dal titolo “L’unità d’Italia vista dal sud del Mediterraneo” in programma a Tunisi il prossimo 19 aprile.. Il convegno organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi (Ministero degli Affari Esteri) vedrà la partecipazione di studiosi appartenenti alle diverse Università del Mediterraneo, dell’On. Franco Frattini Ministro degli Affari Esteri e del Prof Giuliano Amato Presidente del Comitato per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
Giuseppe Continiello nella sua relazione affronterà il tema della proliferazione delle Logge in Tunisia, la cui stragrande maggioranza era all’obbedienza del Grande Oriente d’Italia, e il rapporto tra l’Istituzione massonica e il contesto storico, culturale e nazionale in cui essa operò. I documenti a disposizione consentono di inserire la Massoneria italiana in Tunisia nell’ambito della storia delle forme associative più importanti del Paese nord africano e nei processi di formazione e di ridefinizione delle sue élites. Queste, favorite dalle possibilità offerte dalla Massoneria di avviare importanti processi di socializzazione, poterono diffondere progetti politici diversi e strategie culturali di consenso o di opposizione al potere. Si può, pertanto, affermare che la sua storia si confuse con le vicende politiche e culturali del particolare contesto in cui essa operò come forma di socialità e importante agente del processo di politicizzazione. In un Paese nel quale la presenza straniera fu da sempre ingente e integrata nei luoghi chiave del processo decisionale, la Massoneria permise alle élites locali e agli esponenti della collettività italiana di avvicinare i propri confini per rafforzare il potere dello Stato e favorire il commercio e lo scambio. Oltre a soddisfare le istanze proprie dell’Ordine, una Loggia all’estero assolveva, poi, altri due compiti addizionali e non meno importanti: manteneva un cordone ombelicale con la Madre Patria e costituiva un punto di incontro fra esuli.
L’associazione Giorgio Asproni di Cagliari (presidente Idimo Corte), da tempo segue la tematiche legate allo scambio culturale tra i Paesi del Mediterraneo. Nel 2009 era stata Silvia Finzi docente dell’Università di Tunisi a parlare della Massoneria in un convegno dal titolo “Il Mediterraneo che unisce” organizzato a Cagliari in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi
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Padova 21 aprile 2011 – Scolpire gli Eroi. La scultura al servizio della memoria.
Padova, Palazzo della Ragione
21 aprile 2011 – 26 giugno 2011
Esposizione promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Unità Tecnica di Missione per le celebrazioni del Centocinquantenario e dal Comune di Padova.
A cura di Cristina Beltrami e Giovanni C. F. Villa.
Padova, Palazzo della Ragione
Mercoledì 20 aprile, ore 11
Presentazione
La mostra propone una storia del Risorgimento narrata attraverso circa ottanta bozzetti originali, molti di dimensioni rilevanti, dei più importanti monumenti italiani: dal Vittorio Alfieri di Antonio Canova al Duca d’Aosta di Arturo Martini, Eugenio Baroni e Publio Morbiducci, passando per Pietro Tenerani, Ettore Ximenes, Ettore Ferrari, Ercole Rosa, Leonardo Bistolfi, Giuseppe Grandi, Mario Rutelli, Odoardo Tabacchi, Emilio Zocchi, Francesco Barzaghi, Pietro Bordini, Luigi Borro, Enrico Butti, Davide Calandra, Pietro Canonica, Guglielmo Michieli, Eugenio Pellini.
Tra i cento monumenti che l’Unità Tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per i 150 dell’Unità d’Italia ha deciso di restaurare in Italia, ben 4 sono concentrati a Padova, città che ospita anche la grande mostra “Scolpire gli Eroi. La scultura al servizio della memoria” che sarà inaugurata il prossimo 20 aprile in Palazzo della Ragione.
Ed è proprio in concomitanza con l’inaugurazione di questa grande esposizione che saranno presentati ufficialmente i restauri dei monumenti padovani dedicati a Giuseppe Mazzini, Vittorio Emanuele II, Giuseppe Garibaldi e a Camillo Benso conte di Cavour.
Gli interventi di restauro sono stati finanziati dall’Unità Tecnica di Missione per i 150 anni dell’Unità d’Italia, diretta dal dottor Giancarlo Bravi, in collaborazione con il Comune di Padova. Responsabile del Procedimento per l’UTM è l’architetto Beatrice Cuccioletta; per il Comune di Padova: il Capo Settore Edilizia Pubblica, architetto Luigino Gennaro, l’architetto Giovanni Lo Bosco, funzionario operativo e l’architetto Laura Giberti, direttore dei lavori.
Il primo cantiere è stato attivato sul complesso monumentale bronzeo dedicato a Giuseppe Mazzini collocato al centro della piazza dedicata allo stesso Mazzini. Il monumento, opera dello scultore Giovanni Rizzo, venne inaugurato il 15 marzo del 1903. Il secondo cantiere è stato aperto intorno al monumento a Vittorio Emanuele, attualmente collocato di fronte al Palazzo Esedra, in Città-Giardino. L’opera, in pietra, venne seguita da Odoardo Tabacchi nel 1882 per la Loggia della Gran Guardia da dove venne più tardi rimossa. Anche il monumento lapideo di Giuseppe Garibaldi è nel tempo trasmigrato: dalla piazza lui dedicata, l’antica Piazza dei Noli, all’attuale collocazione all’ingresso dei giardini pubblici dell’Arena Romana. A realizzarlo, in marmo di Carrara e basamento in granito rosa, fu Ambrogio Borghi. Il monumento garibaldino venne inaugurato il 3 giugno 1886.
Infine il monumento a Cavour nella centralissima piazza a lui dedicata. Il monumento, opera in bronzo di Enrico Chiaradia, venne inaugurato il 20 settembre del 1888.
Gli interventi di restauro, pur nella specificità dei manufatti e dei materiali, hanno seguito una metodologia sostanzialmente omogenea. Alla fase di analisi, è seguito un intervento che, per le parti bronzee, è consistito nella eliminazione dei depositi e delle incrostazioni, nella stesura di patine o sostanze anticorrosione e antiossidazione seguite da applicazioni di cera microcristallina. Là dove necessario si è proceduto alla sostituzione delle staffe e delle componenti ferrose degradate. In parallelo si è effettuato un intervento sulle parti lapidee, anche in questo caso procedendo, dopo un esame dello status quo, alla eliminazione dei depositi superficiali con tecniche non invasive, quindi al
Milano 13 aprile 2011 – Risorgimento e Massoneria. Dalla Repubblica Romana alla “Decima Crociata”.
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Quarto incontro al museo del Risorgimento della rassegna ‘All’Oriente d’Italia. Unità, Massoneria e saperi tradizionali’. La manifestazione si svolge in collaborazione con il Grande Oriente d’Italia.
Quanto la Libera Muratoria italiana abbia influito nel processo unitario del nostro Paese è grande oggetto di discussione e gli storici Marco Cuzzi, dell’Università di Milano, e Anna Maria Isastia, dell’Università La Sapienza di Roma, ne discuteranno il 13 aprile (ore 18) nell’ambito del quarto incontro della rassegna “All’Oriente d’Italia, Unità, Massoneria e Saperi tradizionali”, in programma dal 28 marzo al 25 maggio al Museo del Risorgimento di Milano. Il ciclo d’incontri si svolge in collaborazione con il Grande Oriente d’Italia e il patrocinio dell’ateneo milanese, dipartimento di filosofia, presentando gli ambiti di sviluppo della materia liberomuratoria: filosofia, storia, architettura, simbologia e addirittura cinema costituiscono la trama in cui s’intrecciano fatti, uomini e idee dell’Italia moderna, rigorosamente targati “Massoneria”.
Risorgimento e Massoneria. Dalla Repubblica Romana alla “Decima Crociata” è il tema del quarto appuntamento che esaminerà l’apporto latomistico nell’Italia a cavallo dell’unità. La pubblicistica reazionaria e tradizionalista alimentò, all’indomani dell’unificazione, la leggenda del grande complotto, con il Risorgimento nazionale opera esclusiva della Massoneria. Anna Maria Isastia, studiosa di storia massonica, spiegherà l’arbitrarietà di queste posizioni, ancora in auge nella storiografia revisionista di matrice clericale e neoborbonica, per fare chiarezza sul ruolo concreto avuto dal Grande Oriente d’Italia, da singole logge e autonomi esponenti nella costruzione dell’Italia moderna. Fu un ruolo importante, in fieri a ridosso dell’unificazione, che si tradusse nella seconda metà dell’Ottocento in un vero e proprio ‘progetto massonico’, così lo definisce la storica, in cui risulta evidente l’elaborazione di un’identità condivisa per avvicinare gli italiani alla nazionalizzazione, al sentimento di appartenenza a un unico Stato, e alla conquista delle libertà democratiche. Ecco perciò la nascita di programmi pedagogici a sostegno della scuola, della formazione dei giovani, dell’istruzione per gli adulti; della creazione e diffusione dell’associazionismo laico, fino ad allora sconosciuto, con forme inedite di aggregazione a scopo ricreativo e culturale estese a tutta la popolazione. Si assiste alla mobilitazione di medici igienisti a favore della secolarizzazione dei cimiteri e della diffusione della cremazione in Italia; all’intervento per l’introduzione del divorzio. Infine, con la ‘monumentalizzazione’ del paese, parte l’impulso alla elaborazione della memoria del Risorgimento, altro dato distintivo – poco considerato – dell’impegno della Massoneria nell’Italia liberale, che ha determinato, in risposta a un’esigenza pedagogica, più che artistica, a ‘costruire’ gli italiani.
Il 20 aprile – sempre alle ore 18 – è previsto un altro incontro al Museo del Risorgimento con due accademici dell’Università di Milano, il filosofo Davide Bigalli e il sociologo Morris Ghezzi, quest’ultimo Gran Maestro Onorario e Grande Oratore del Grande Oriente d’Italia, che affronteranno il tema “La Vera Luce. I principi filosofici della Massoneria speculativa”.
leggi il programma dal 28 marzo al 25 maggio
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Roma 10 aprile 2011 – “Hightlights” dalla Gran Loggia di Rimini 2011.
E’ on-line sul nostro sito, a cura dell’Area Comunicazione, un segmento video realizzato con le “Hightlights” dell’ultima Gran Loggia di Rimini 2011. Al suo interno, oltre ai momenti salienti, anche immagini di spettacoli ed intrattenimenti tenuti a Lavori Rituali Terminati e con il libro della Legge Sacra Tenuto Chiuso.
Per vedere il video vai su GoiTv sezione Videoteca.
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