Milano 20 aprile 2011 – Museo del Risorgimento: La Vera Luce della Massoneria.

Milano 20 aprile 2011 – Museo del Risorgimento: La Vera Luce della Massoneria.

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Nuovo appuntamento del ciclo d’incontri ‘All’Oriente d’Italia. Unità, Massoneria e saperi tradizionali’. La manifestazione si svolge in collaborazione con il Grande Oriente d’Italia.

La Vera Luce. I principi filosofici della Massoneria speculativa è il tema del nuovo incontro della rassegna ‘All’Oriente d’Italia. Unità, Massoneria e saperi tradizionali’ in programma al Museo del Risorgimento di Milano dal 28 marzo al 25 maggio con la collaborazione del Grande Oriente d’Italia. Nel nuovo appuntamento, previsto domani, mercoledì 20 aprile (ore 18), la discussione raggiungerà il piano delle idee per dare una lettura filosofica del ‘sapere’ liberomuratorio, o meglio, dei principi su cui si basa il metodo di lavoro che il massone applica lungo la sua esperienza.
Due accademici dell’Università di Milano, il filosofo Davide Bigalli e il sociologo Morris Ghezzi, Gran Maestro Onorario e Grande Oratore del Grande Oriente d’Italia, affronteranno il tema spiegando i contenuti della Libera Muratoria speculativa, evoluzione moderna della Massoneria operativa, che esprime la volontà dell’uomo di ricercare il significato della propria esistenza oltre pregiudizi e dogmatismi di ogni genere, cercando, nel suo percorso – come spiegherà Ghezzi – la Luce della conoscenza attraverso il suo senso critico e la sua capacità di dubitare sempre e di tutto. Secondo i massoni moderni, mettere liberamente in discussione ogni credenza e affermazione, consente di uscire dalle tenebre dell’ignoranza e di cercare sempre nuove e più ampie verità.

Questa ricerca è indice di civiltà e, di fatto, ha dato i propri frutti. Ne sono esempio le conquiste della scienza, l’acquisizione delle libertà democratiche, la nascita di forme istituzionali avanzate in termine di diritto e tutto ciò abbia concorso alla costruzione del mondo moderno e contemporaneo. Ma i suoi risultati sono in divenire, emergono dalla continua lotta culturale tra Luce e Tenebre, e oggi ci troviamo a discuterne la qualità, a volte non più valida, di fronte all’insorgere di vecchi e nuovi idoli che rigettano l’uomo nel buio della ragione e nella precarietà dello spirito. Secondo Ghezzi, solo vivendo nel segno delle libertà umane si potrà raggiungere la Vera Luce, quella della Libera Muratoria che da secoli si muove per conquistare la conoscenza e per raccogliere la scintilla di fuoco che Prometeo ha regalato alla stirpe umana.

Il prossimo incontro della rassegna ‘All’Oriente d’Italia. Unità, Massoneria e saperi tradizionali’ è previsto l’11 maggio con il politologo Giorgio Galli e lo storico Ivano Granata, entrambi dell’Università di Milano, che affronteranno il tema Massoneria e fascismo. La Libera Muratoria fra esilio e clandestinità.

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Roma 19 aprile 2011 – Il 5 per mille “Aiutiamo chi Aiuta”.

Roma 19 aprile 2011 – Il 5 per mille “Aiutiamo chi Aiuta”.

Fratelli del Grande Oriente d’Italia di ogni circoscrizione sono impegnati in realtà associative che operano nel campo del volontariato, dell’assistenza, della utilità sociale. Tutti noi ne conosciamo qualcuna, ne apprezziamo il lavoro, ma spesso ignoriamo le difficoltà economiche e la penuria di mezzi. Vi sollecitiamo a cogliere l’opportunità di aiutarle destinando la quota del 5 per mille dell’imposta che grava sul vostro reddito.

Segnaliamo alcune di queste realtà, sicuramente non tutte quelle che di fatto operano e ce ne scusiamo. Il nostro elenco è il risultato di indicazioni pervenute in questi giorni e potremo aumentarlo solo attraverso altre comunicazioni.

CALABRIA

LA FENICE ONLUS
Via A. Frangipane 2 – 88100 Catanzaro

È una associazione che non ha fini di lucro. Si propone finalità di solidarietà sociale e di dare sostegno a persone disagiate per motivi fisici, psichici, economici e familiari con la promozione, l’aumento e il supporto di attività di crescita civile, economica e culturale in paesi in via di sviluppo. Intende favorire progetti socio-sanitari per migliorare la vita in aree geografiche depresse e aiutare le popolazioni interessate a prendere coscienza delle proprie potenzialità.

La Fenice Onlus
Codice Fiscale 97059660791

CAMPANIA-LUCANIA

ASSOCIAZIONE CIRCOLO CULTURALE CARLO DARWIN
Galleria Umberto I 27 – 80132 Napoli – Telefono 081 5524858

E’ un’associazione apolitica e non religiosa, senza finalità di lucro che persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale e la realizzazione di iniziative culturali, soprattutto a carattere pedagogico e di sensibilizzazione verso i grandi temi. Sostiene le attività e l’impegno della Massoneria napoletana e della circoscrizione campano-lucana.

Associazione Circolo Culturale Carlo Darwin
Codice Fiscale 94132560635

EMILIA ROMAGNA

ASSOCIAZIONE DON BOSCO 3A
Via Formellino 109 – 48018 Faenza (RA)

L’Associazione Don Bosco 3 A destina tutte le sue entrate a favore del Movimento “Operazione Mato Grosso” in America Latina, si è iscritta tra le associazioni che possono beneficiare di tale opportunità.

Associazione Don Bosco 3A ONLUS
Codice fiscale 80001120148
scinosalvatore@hotmail.com

ASSOCIAZIONE PICCOLO MONDO
Via Versari 80 – 47023 Cesena – telefax 0547 303242

Questa associazione nasce a Cesena nel 1996 per cercare di alleviare, nella popolazione infantile bielorussa, le conseguenze del disastro nucleare di Chernobyl. Per due periodi l’anno permette di accogliere gruppi di minori da Minsk (e successivamente da Pinsk, Divin, Yastrebel, Kobrin….) in nuclei famigliari accoglienti – e preparati – affiancati da accompagnatori madrilingua. Il ruolo di queste figure “genitoriali” e parentali viene offerto ai minori bielorussi e ai loro accompagnatori come modelli sani cui ispirarsi, figure sulle quali poter contare, alle quali confidare disagi, problematiche legate al loro vissuto. Perciò l’accoglienza ripetuta dello stesso minore, nella stessa famiglia, è un punto di forza della filosofia che ispira e sostiene l’associazione dopo anni di risultati positivi: i minori accolti acquistano considerazione di sé e autostima, sicurezza, trovano equilibrio ca

19 aprile 2011 – L’irredentismo e l’Associazione «In Pro dell’Italia Irredenta». I Comitati di Calabria e Sicilia.

19 aprile 2011 – L’irredentismo e l’Associazione «In Pro dell’Italia Irredenta». I Comitati di Calabria e Sicilia.

Soveria Mannelli, Rubettino, 2010, pp. 142 , € 12,00

Luigi Chiara (a cura di)
L’ascesa e il successivo declino dell’Associazione «In Pro dell’Italia Irredenta», fondata il 21 maggio del 1877 dal repubblicano di origini napoletane Matteo Renato Imbriani, se rappresenta il tentativo degli ambienti democratici di rilanciare e risolvere la questione dei confini nazionali e, dunque, anche dei rapporti con l’Austria, indica pure tutti i limiti e le contraddizioni delle diverse anime della «Sinistra» italiana negli anni delicati cimpresi tra l’avvento di Depretis e quello di Crispi, condizionando i rapporti tra il «centro» e le «periferie» del sistema politico nazionale.

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19 aprile 2011 – Donne del Risorgimento.

19 aprile 2011 – Donne del Risorgimento.

E. Doni, C. Galimberti, M. Grosso, L. Levi, D. Maraini, M.S. Palieri, L. Rotondo, F. Sancin, M. Serri, F. Tagliaventi, S. Tagliaventi, C. Valentini

Bologna, il Mulino, pp. 280, 2011, € 24,00

Collana “Biblioteca storica”.

Quando si parla del Risorgimento le donne dove sono? La memoria di quelle, non poche, che lo animarono è pressoché cancellata. Eppure si trattò spesso di figure di grande notorietà, poi celebrate da statue e lapidi. Queste pagine presentano al lettore alcune di quelle protagoniste dimenticate: quattordici profili narrativi restituiscono la vicenda biografica e l’azione politica di altrettante donne, da Colomba Antonietti a Clara Maffei, da Sara Nathan ad Anita Garibaldi, dalla nobile Cristina Trivulzio di Belgiojoso a Peppa “la cannoniera”, da Enrichetta Caracciolo ad Antonietta De Pace. Ripercorrendo insieme il racconto della vita di lavandaie e giornaliste, aristocratiche e massaie, italiane e straniere, il libro riconosce in queste “donne del Risorgimento” anche una comune disposizione, in senso proto-femminista, che le portò volta a volta a impegnarsi in battaglie sociali, a lottare contro la prostituzione, a prendere le armi vestite da uomini, accanto agli uomini.

Le autrici del volume fanno parte di Controparola, un gruppo di giornaliste e scrittrici nato nel 1992 per iniziativa di Dacia Maraini. Come opere collettive hanno pubblicato anche “Piccole italiane” (Anabasi, 1994), “Il Novecento delle italiane” (Editori Riuniti, 2001), “Amorosi assassini” (Laterza, 2008).

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19 aprile 2011 – Gli stati italiani prima dell’Unità.

19 aprile 2011 – Gli stati italiani prima dell’Unità.

Una storia istituzionale

Bologna, il Mulino, pp. 216, 2011, € 10,40

Collana “Universale Paperbacks il Mulino”.

Il volume fornisce una ricostruzione storica delle istituzioni politiche presenti nei vari stati della penisola tra la fine del Settecento e l’Unità d’Italia. L’attenzione al mutamento delle forme istituzionali (apparati statali, amministrazioni locali, rappresentanze di corpo o territoriali) offre la possibilità di indagare le peculiarità della transizione italiana dall’antico regime allo stato di diritto ottocentesco. Ne esce tratteggiata l'”infanzia” di quel forte policentrismo a timbro municipalista o generalmente localista che ha poi rappresentato uno dei tratti della storia italiana unitaria, fino ai giorni nostri. Ma si ricostruiscono anche le prime fasi di sperimentazione del modello liberale che costituì il punto d’approdo della vicenda risorgimentale.

Marco Meriggi insegna Storia delle istituzioni politiche nella Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Napoli “Federico II”. Con il Mulino ha pubblicato anche “Amministrazione e classi sociali nel Lombardo-Veneto 1814-1848” (1983).

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19 aprile 2011 – Le logge massoniche e il seme dell’identità nazionale.

19 aprile 2011 – Le logge massoniche e il seme dell’identità nazionale.

“L’aratro e il solco. Le logge massoniche e il seme dell’identità nazionale in un più fertile Mediterraneo”.

Sarà Giuseppe Continiello (Università di Cagliari) in rappresentanza dell’Associazione Asproni, a parlare della Massoneria nel convegno dal titolo “L’unità d’Italia vista dal sud del Mediterraneo” in programma a Tunisi il prossimo 19 aprile.. Il convegno organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi (Ministero degli Affari Esteri) vedrà la partecipazione di studiosi appartenenti alle diverse Università del Mediterraneo, dell’On. Franco Frattini Ministro degli Affari Esteri e del Prof Giuliano Amato Presidente del Comitato per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

Giuseppe Continiello nella sua relazione affronterà il tema della proliferazione delle Logge in Tunisia, la cui stragrande maggioranza era all’obbedienza del Grande Oriente d’Italia, e il rapporto tra l’Istituzione massonica e il contesto storico, culturale e nazionale in cui essa operò. I documenti a disposizione consentono di inserire la Massoneria italiana in Tunisia nell’ambito della storia delle forme associative più importanti del Paese nord africano e nei processi di formazione e di ridefinizione delle sue élites. Queste, favorite dalle possibilità offerte dalla Massoneria di avviare importanti processi di socializzazione, poterono diffondere progetti politici diversi e strategie culturali di consenso o di opposizione al potere. Si può, pertanto, affermare che la sua storia si confuse con le vicende politiche e culturali del particolare contesto in cui essa operò come forma di socialità e importante agente del processo di politicizzazione. In un Paese nel quale la presenza straniera fu da sempre ingente e integrata nei luoghi chiave del processo decisionale, la Massoneria permise alle élites locali e agli esponenti della collettività italiana di avvicinare i propri confini per rafforzare il potere dello Stato e favorire il commercio e lo scambio. Oltre a soddisfare le istanze proprie dell’Ordine, una Loggia all’estero assolveva, poi, altri due compiti addizionali e non meno importanti: manteneva un cordone ombelicale con la Madre Patria e costituiva un punto di incontro fra esuli.

L’associazione Giorgio Asproni di Cagliari (presidente Idimo Corte), da tempo segue la tematiche legate allo scambio culturale tra i Paesi del Mediterraneo. Nel 2009 era stata Silvia Finzi docente dell’Università di Tunisi a parlare della Massoneria in un convegno dal titolo “Il Mediterraneo che unisce” organizzato a Cagliari in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi

 

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Padova 21 aprile 2011 – Scolpire gli Eroi. La scultura al servizio della memoria.

Padova 21 aprile 2011 – Scolpire gli Eroi. La scultura al servizio della memoria.

Padova, Palazzo della Ragione
21 aprile 2011 – 26 giugno 2011

Esposizione promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Unità Tecnica di Missione per le celebrazioni del Centocinquantenario e dal Comune di Padova.
A cura di Cristina Beltrami e Giovanni C. F. Villa.

Padova, Palazzo della Ragione
Mercoledì 20 aprile, ore 11

Presentazione
La mostra propone una storia del Risorgimento narrata attraverso circa ottanta bozzetti originali, molti di dimensioni rilevanti, dei più importanti monumenti italiani: dal Vittorio Alfieri di Antonio Canova al Duca d’Aosta di Arturo Martini, Eugenio Baroni e Publio Morbiducci, passando per Pietro Tenerani, Ettore Ximenes, Ettore Ferrari, Ercole Rosa, Leonardo Bistolfi, Giuseppe Grandi, Mario Rutelli, Odoardo Tabacchi, Emilio Zocchi, Francesco Barzaghi, Pietro Bordini, Luigi Borro, Enrico Butti, Davide Calandra, Pietro Canonica, Guglielmo Michieli, Eugenio Pellini.
Tra i cento monumenti che l’Unità Tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per i 150 dell’Unità d’Italia ha deciso di restaurare in Italia, ben 4 sono concentrati a Padova, città che ospita anche la grande mostra “Scolpire gli Eroi. La scultura al servizio della memoria” che sarà inaugurata il prossimo 20 aprile in Palazzo della Ragione.

Ed è proprio in concomitanza con l’inaugurazione di questa grande esposizione che saranno presentati ufficialmente i restauri dei monumenti padovani dedicati a Giuseppe Mazzini, Vittorio Emanuele II, Giuseppe Garibaldi e a Camillo Benso conte di Cavour.
Gli interventi di restauro sono stati finanziati dall’Unità Tecnica di Missione per i 150 anni dell’Unità d’Italia, diretta dal dottor Giancarlo Bravi, in collaborazione con il Comune di Padova. Responsabile del Procedimento per l’UTM è l’architetto Beatrice Cuccioletta; per il Comune di Padova: il Capo Settore Edilizia Pubblica, architetto Luigino Gennaro, l’architetto Giovanni Lo Bosco, funzionario operativo e l’architetto Laura Giberti, direttore dei lavori.
Il primo cantiere è stato attivato sul complesso monumentale bronzeo dedicato a Giuseppe Mazzini collocato al centro della piazza dedicata allo stesso Mazzini. Il monumento, opera dello scultore Giovanni Rizzo, venne inaugurato il 15 marzo del 1903. Il secondo cantiere è stato aperto intorno al monumento a Vittorio Emanuele, attualmente collocato di fronte al Palazzo Esedra, in Città-Giardino. L’opera, in pietra, venne seguita da Odoardo Tabacchi nel 1882 per la Loggia della Gran Guardia da dove venne più tardi rimossa. Anche il monumento lapideo di Giuseppe Garibaldi è nel tempo trasmigrato: dalla piazza lui dedicata, l’antica Piazza dei Noli, all’attuale collocazione all’ingresso dei giardini pubblici dell’Arena Romana. A realizzarlo, in marmo di Carrara e basamento in granito rosa, fu Ambrogio Borghi. Il monumento garibaldino venne inaugurato il 3 giugno 1886.
Infine il monumento a Cavour nella centralissima piazza a lui dedicata. Il monumento, opera in bronzo di Enrico Chiaradia, venne inaugurato il 20 settembre del 1888.
Gli interventi di restauro, pur nella specificità dei manufatti e dei materiali, hanno seguito una metodologia sostanzialmente omogenea. Alla fase di analisi, è seguito un intervento che, per le parti bronzee, è consistito nella eliminazione dei depositi e delle incrostazioni, nella stesura di patine o sostanze anticorrosione e antiossidazione seguite da applicazioni di cera microcristallina. Là dove necessario si è proceduto alla sostituzione delle staffe e delle componenti ferrose degradate. In parallelo si è effettuato un intervento sulle parti lapidee, anche in questo caso procedendo, dopo un esame dello status quo, alla eliminazione dei depositi superficiali con tecniche non invasive, quindi al

Milano 13 aprile 2011 – Risorgimento e Massoneria. Dalla Repubblica Romana alla “Decima Crociata”.

Milano 13 aprile 2011 – Risorgimento e Massoneria. Dalla Repubblica Romana alla “Decima Crociata”.

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Quarto incontro al museo del Risorgimento della rassegna ‘All’Oriente d’Italia. Unità, Massoneria e saperi tradizionali’. La manifestazione si svolge in collaborazione con il Grande Oriente d’Italia.

Quanto la Libera Muratoria italiana abbia influito nel processo unitario del nostro Paese è grande oggetto di discussione e gli storici Marco Cuzzi, dell’Università di Milano, e Anna Maria Isastia, dell’Università La Sapienza di Roma, ne discuteranno il 13 aprile (ore 18) nell’ambito del quarto incontro della rassegna “All’Oriente d’Italia, Unità, Massoneria e Saperi tradizionali”, in programma dal 28 marzo al 25 maggio al Museo del Risorgimento di Milano. Il ciclo d’incontri si svolge in collaborazione con il Grande Oriente d’Italia e il patrocinio dell’ateneo milanese, dipartimento di filosofia, presentando gli ambiti di sviluppo della materia liberomuratoria: filosofia, storia, architettura, simbologia e addirittura cinema costituiscono la trama in cui s’intrecciano fatti, uomini e idee dell’Italia moderna, rigorosamente targati “Massoneria”.

Risorgimento e Massoneria. Dalla Repubblica Romana alla “Decima Crociata” è il tema del quarto appuntamento che esaminerà l’apporto latomistico nell’Italia a cavallo dell’unità. La pubblicistica reazionaria e tradizionalista alimentò, all’indomani dell’unificazione, la leggenda del grande complotto, con il Risorgimento nazionale opera esclusiva della Massoneria. Anna Maria Isastia, studiosa di storia massonica, spiegherà l’arbitrarietà di queste posizioni, ancora in auge nella storiografia revisionista di matrice clericale e neoborbonica, per fare chiarezza sul ruolo concreto avuto dal Grande Oriente d’Italia, da singole logge e autonomi esponenti nella costruzione dell’Italia moderna. Fu un ruolo importante, in fieri a ridosso dell’unificazione, che si tradusse nella seconda metà dell’Ottocento in un vero e proprio ‘progetto massonico’, così lo definisce la storica, in cui risulta evidente l’elaborazione di un’identità condivisa per avvicinare gli italiani alla nazionalizzazione, al sentimento di appartenenza a un unico Stato, e alla conquista delle libertà democratiche. Ecco perciò la nascita di programmi pedagogici a sostegno della scuola, della formazione dei giovani, dell’istruzione per gli adulti; della creazione e diffusione dell’associazionismo laico, fino ad allora sconosciuto, con forme inedite di aggregazione a scopo ricreativo e culturale estese a tutta la popolazione. Si assiste alla mobilitazione di medici igienisti a favore della secolarizzazione dei cimiteri e della diffusione della cremazione in Italia; all’intervento per l’introduzione del divorzio. Infine, con la ‘monumentalizzazione’ del paese, parte l’impulso alla elaborazione della memoria del Risorgimento, altro dato distintivo – poco considerato – dell’impegno della Massoneria nell’Italia liberale, che ha determinato, in risposta a un’esigenza pedagogica, più che artistica, a ‘costruire’ gli italiani.

Il 20 aprile – sempre alle ore 18 – è previsto un altro incontro al Museo del Risorgimento con due accademici dell’Università di Milano, il filosofo Davide Bigalli e il sociologo Morris Ghezzi, quest’ultimo Gran Maestro Onorario e Grande Oratore del Grande Oriente d’Italia, che affronteranno il tema “La Vera Luce. I principi filosofici della Massoneria speculativa”.

leggi il programma dal 28 marzo al 25 maggio

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Roma 10 aprile 2011 – “Hightlights” dalla Gran Loggia di Rimini 2011.

Roma 10 aprile 2011 – “Hightlights” dalla Gran Loggia di Rimini 2011.

E’ on-line sul nostro sito, a cura dell’Area Comunicazione, un segmento video realizzato con le “Hightlights” dell’ultima Gran Loggia di Rimini 2011. Al suo interno, oltre ai momenti salienti, anche immagini di spettacoli ed intrattenimenti tenuti a Lavori Rituali Terminati e con il libro della Legge Sacra Tenuto Chiuso.

Per vedere il video vai su GoiTv sezione Videoteca.

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Bologna 16 aprile 2011 – Convegno “Massoneria e Risorgimento: da Bologna per l’Italia”.

Bologna 16 aprile 2011 – Convegno “Massoneria e Risorgimento: da Bologna per l’Italia”.

A Bologna, 16 Aprile 2011 presso l’Hotel Carlton, via Montebello, 8, per il ciclo di iniziative inserite nel programma ufficiale delle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia promosse del GOI, si terrà il Convegno “Massoneria e Risorgimento: da Bologna per l’Italia”.

L’evento, aperto al pubblico, è stato patrocinato dalla Provincia di Bologna, dall’Università di Bologna e dal Collegio dei Maestri Venerabili dell’Emilia Romagna. Al termine delle relazioni il Coro del Collegium Musicum Almae Matris dell’Università di Bologna presenterà un repertorio di Canti risorgimentali.
Conclusioni saranno del Gran Maestro Gustavo Raffi.

 

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Per vedere e scaricare il Convegno, cliccare qui

 

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Milano 6 aprile 2011 – Occulta Philosophia. La Massoneria e i Saperi tradizionali.

Milano 6 aprile 2011 – Occulta Philosophia. La Massoneria e i Saperi tradizionali.

Per il ciclo di incontri “All’Oriente d’Italia. Unità, Massoneria e SaperiTradizionali”, mercoledì 6 aprile, presso il Museo del Risorgimento di Milano, alle ore 18, Marco Pasi (Università di Amsterdam) e Massimo Rizzardini (Università degli Studi di Milano) parleranno della tradizione filosofica che dall’età rinascimentale sino alla contemporaneità lega la cosiddetta sapienza italica all’esercizio dei saperi esperiti entro la Libera Muratoria speculativa.
In questa prospettiva,gli interventi seguiranno un percorso cronologico e tematico che partirà dal nucleo ermetico del Rinascimento (Rizzardini), in particolare dal pensiero di Giordano Bruno – che di quell’antica sapienza rappresenta una delle forme più alte e una delle lezioni oggi più conosciute – sino al neopitagorismo dei primi anni del ‘900 (Pasi)con l’influenza esercitata da esso sul neopaganesimo e sulla cospicua confluenza dei percorsi esoterici fin de siècle.
Il richiamo al discorso bruniano apre dunque lo scenario dell’egizianesimo e della sua eredità sapienziale, che specialmente nella fervida rete massonica dell’illuminismo europeo troverà con esiti paradossali un ambiguo e controverso interprete in Giuseppe Balsamo, il Conte di Cagliostro, figura ai limiti della leggenda, singolare coacervo di ciarlataneria, magia, antirazionalismo e vivace intraprendenza italica.
Cagliostro ebbe modo di incontrarsi ad Aix-en-Provence con un altro personaggio “archetipico” (e massone), Giacomo Casanova, ma nonostante il suo passaggio napoletano non ci sono invece notizie di un suo contatto con Raimondo de Sangro, principe di San Severo, sperimentatore di scienze pratiche e nobile esponente di un certo illuminismo borbonico.
La sua cappella, oggi adibita a Museo, mostra i resti dell’originale percorso labirintico e le tappe di una “via crucis” iniziatica che fa di questo monumentale edificio uno dei primi templi massonici della storia italiana. Se nell’intervento di Rizzardini gli elementi per una ricostruzione dell’antico patrimonio di saperi e di una sua riformulazione nella tradizione della Libera Muratoria finiscono con il sovrapporre lo sfondo mitico alla ricerca storica, con Pasi, accanto alla lezione bruniana, il tema rinascimentale delle Accademie di segreti, dell’alchimia e del magismo si coniuga con la ripresa che di queste dottrine avviene, nel trionfo del sincretismo europeo tardo ottocentesco, con il diffondersi della Teosofia e degli esoterismi europei (e non soltanto), ovvero di imponenti forme di resistenza anti-positivista e di produzioni intellettuali agenti, in misura differente, nella cultura e nell’arte del periodo.
Nel rituale massonico la rielaborazione del mito e delle sue declinazioni conoscerà una stagione originale e intensa, che precederà l’avvento del fascismo e della sua attività persecutoria, fino alla ripresa post-bellica.

L’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Massimiliano Finazzer Flory, porterà i suoi saluti a questo terzo appuntamento e introdurrà lo svolgimento dei lavori.

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Rimini 3 aprile 2011 – La Gran Loggia elegge Giuseppe Abramo Gran Maestro Onorario del GOI

Rimini 3 aprile 2011 – La Gran Loggia elegge Giuseppe Abramo Gran Maestro Onorario del GOI

La Gran Loggia del Grande Oriente d’Italia, riunita a Rimini, con l’orgoglio e la commozione di più di mille Fratelli riuniti solennemente nel Tempio, ha eletto per acclamazione Giuseppe Abramo ‘Gran Maestro Onorario’ del GOI.
Laureato in Giurisprudenza presso l’università degli Studi ‘La Sapienza’ di Roma, Abramo è dirigente bancario in pensione. Gran Segretario della Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani, nel suo lungo e fedele servizio all’Ordine il Fratello Pino Abramo, punto di riferimento per tutta l’Obbedienza e maestro di umiltà operosa, ha ricoperto numerosi incarichi ed è stato eletto per due volte Maestro Venerabile della Loggia romana ‘Monte Sion’ di cui è uno dei fondatori.
Studioso di Sacra Scrittura, Cabala e pensiero ebraico, ha pubblicato numerosi contributi scientifici, tra i quali il libro Il Cantico dei Cantici e la Tradizione Cabalistica. Trascendenza e immanenza nell’unione fra maschile e femminile (Bastogi Editrice). E’ relatore in importanti convegni internazionali.

Rimini 3 aprile 2011

Rimini 3 aprile 2011 – Unità d’Italia: Raffi (GOI), è tempo di costruire un nuovo patto di fratellanza per il nostro Paese

Rimini 3 aprile 2011 – Unità d’Italia: Raffi (GOI), è tempo di costruire un nuovo patto di fratellanza per il nostro Paese

Vogliamo contribuire a un nuovo Risorgimento dello spirito, la rivoluzione della speranza parte dai giovani e dalla cultura

“All’Italia serve una robusta cura di responsabilità per combattere l’evidenza scandalosa della precarietà e del soffrire quotidiano. Il messaggio che viene dalla Gran Loggia è quello di pensare più in profondo, di volare alto rispetto alle polemiche da cortile e ai progetti di corto respiro: è tempo di costruire un nuovo patto di fratellanza per il nostro Paese”. Così Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, al termine della Gran Loggia che si è tenuta dal 1 al 3 aprile a Rimini, sotto il titolo ‘Dopo 150 anni, per restare insieme’, e dedicata alle celebrazioni per l’Unità d’Italia. “Gli uomini del dubbio – rimarca l’avvocato ravennate alla guida della Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani – rinnovano la scelta di dedizione all’Italia e al libero pensiero. Gli italiani devono riscoprire la nostalgia delle grandi sfide e lottare con coraggio contro una crisi economica ma anche etica, senza cedere terreno alla delega e al pessimismo. Per noi il confine non è limite ma è luogo di confronto: vogliamo vivere l’Italia vera, guardare al futuro ed essere protagonisti di un pensiero nuovo, che sia in grado di farsi parola nella società portando contributi e proposte”.

“In questi tre giorni – aggiunge il Gran Maestro del GOI – abbiamo mostrato il volto vero della Massoneria: quello della gente per bene che fa una scelta di vita vivendo il messaggio di una scuola di pensiero che forma ribelli di libertà. Persone libere, che non si nascondono e a schiena dritta portano avanti, con passione e ragione, la sfida del cambiamento. Anche oggi, come ai tempi di quel Risorgimento che ci è orizzonte morale, la rivoluzione della speranza parte dai giovani e dalla cultura”. “Per una nuova estetica della Nazione – sottolinea Raffi – occorre formare coscienze libere. Perciò vogliamo contribuire ?d un nuovo Risorgimento dello spirito e alla promozione di un senso di fiducia nelle prospettive future. E’ necessaria maggiore sensibilità ai temi civili e ai problemi della bioetica, così come servono risposte vere per combattere disoccupazione e ingiustizie sociali, per rilanciare scuola e ricerca”.

“Continuiamo a lavorare senza sosta – assicura Raffi – alla costruzione di quella Religione Civile che può garantire la libertà di coscienza di ciascuno e fondare nuove basi per un mondo sempre più travagliato, in modo da sanare gli errori del passato e permettere veramente, dopo 150 anni di storia, a noi e ai nostri figli, di dirci senza indugi ‘Fratelli e Sorelle d’Italia’ e costruttori d’Europa. Lo faremo insieme. Da Liberi Muratori, nel cantiere del Futuro”.

Rimini 3 aprile 2011

Roma 3 maggio 2011 – Legalità: Raffi (GOI), basta con le ‘sparate elettorali’. Il senatore Lumia esca dall’equivoco e chiarisca a chi si riferisce

Roma 3 maggio 2011 – Legalità: Raffi (GOI), basta con le ‘sparate elettorali’. Il senatore Lumia esca dall’equivoco e chiarisca a chi si riferisce

“Basta con le ‘sparate elettorali’. Per fare verità non servono luoghi comuni e accuse generiche, ma fatti e circostanze precise: il senatore Lumia esca dall’equivoco portando le eventuali prove ai magistrati e chiarendo una volta per tutte se si riferisce alle Gran Logge regolari e ufficiali, e segnatamente al Grande Oriente d’Italia, oppure a pseudomassonerie che nulla hanno a che fare con le vere Obbedienze, assumendosene le responsabilità. Troverà sempre in noi i più convinti sostenitori della legalità”. Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, replica così al senatore del Pd, Giuseppe Lumia, componente della commissione parlamentare Antimafia, che partecipando a Reggio Calabria al corteo della Gerbera gialla 2011, ha sostenuto che “il rapporto mafia-politica, mafia-imprese, mafia-massoneria sono i tre pilastri su cui poggia oggi la ‘ndrangheta”.

“Visto che da decenni si ha la decenza di bollare certi fenomeni quantomeno come ‘massoneria deviata’ – rimarca Raffi – è necessario fare assoluta chiarezza. Lumia, che è anche membro della commissione Antimafia, dovrebbe supportare queste sue affermazioni con prove concrete o tacere”. “Il Grande Oriente d’Italia – spiega il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – è erede della Massoneria di Garibaldi e di Meuccio Ruini, padre della Costituzione repubblicana. Nella trasparenza che contraddistingue l’Istituzione, denunciamo ancora una volta l’abuso del termine ‘massoneria’, accostato puntualmente e in maniera superficiale se non strumentalmente comoda ai peggiori misfatti mafiosi, tanto dai media quanto da esponenti politici”.

“Ma le chiacchiere stanno a zero – taglia corto Raffi – basta con accostamenti a ‘cappucci’ che tramano nell’ombra e massoni che fanno da quinta a romanzi criminali. Dire le cose come stanno, e circostanziarle, è il primo dovere nei confronti delle vittime delle violenze. Non lanciare accuse facili – conclude Raffi – è anche una questione di estetica e di educazione per i giovani, che devono avere il diritto alla libertà e alla verità”.

Roma, Villa il Vascello, 3 maggio 2011

Rimini 2 aprile 2011 – Massoneria: Nedo Fiano, sopravvissuto all’inferno di Auschwitz, eletto Gran Maestro Onorario del GOI

Rimini 2 aprile 2011 – Massoneria: Nedo Fiano, sopravvissuto all’inferno di Auschwitz, eletto Gran Maestro Onorario del GOI

Ottantasei anni, 45 di Massoneria. Una vita di lotte per la libertà contro la follia nazifascista e ogni totalitarismo. Nel secondo giorno dei suoi lavori, la Gran Loggia del Grande Oriente d’Italia, riunita a Rimini, con l’orgoglio e la commozione di più di mille Fratelli riuniti solennemente nel Tempio, ha eletto per acclamazione Nedo Fiano ‘Gran Maestro Onorario’ del GOI. Con lui sono stati eletti Gran Maestri Onorari anche Giuseppe Abramo, Gran Segretario della Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani ed esperto di studi ebraici, e Santi Fedele, docente di Storia Contemporanea presso l’Università di Messina.

“E’ stato un momento di grande commozione”, spiega Fiano, che nel ringraziare tutti i Fratelli Liberi Muratori lancia un messaggio forte ai giovani e agli studenti: “Cercate di ricordare cosa è accaduto e preparatevi a difendere il vostro diritto e il diritto degli altri”. Nedo Fiano, dirigente d’azienda, scrittore e ricercatore economico, è uno dei sopravvissuti all’inferno di Auschwitz e uno dei più attivi testimoni contemporanei dell’Olocausto nazista. Dopo la promulgazione delle leggi razziali fasciste nel 1938, Fiano dovette abbandonare la scuola a 13 anni perché di religione ebraica. Proseguì gli studi presso una piccola scuola organizzata autonomamente all’interno della comunità ebraica fiorentina. Il 6 febbraio 1944 venne arrestato dalla polizia fascista e rinchiuso nel carcere di Firenze; successivamente fu trasferito al campo di transito di Fossoli insieme con altri undici membri della sua famiglia.

L’11 maggio 1944 venne deportato, insieme a tutti i suoi familiari arrestati, presso il campo di concentramento di Auschwitz, dove arrivò il 23 maggio. La sua matricola di prigioniero era A5405. L’11 aprile 1945 venne liberato dalle forze americane nel campo di concentramento di Buchenwald, dove era stato trasferito dai nazisti in fuga. Fu l’unico superstite della sua famiglia alla tragedia della Shoah. Nel libro ‘A 5405. Il coraggio di vivere’, ha raccontato la sua esperienza di deportato. Sul suo braccio è stato impresso a fuoco il marchio con il numero assegnatogli nel campo di stermonio, ma il suo cuore e la sua libertà sono stati più forti della follia del filo spinato e della negazione dell’umanità.

Rimini 2 aprile 2011

Rimini 2 aprile 2011 – Santi Fedele eletto Gran Maestro Onorario del GOI

Rimini 2 aprile 2011 – Santi Fedele eletto Gran Maestro Onorario del GOI

Santi Fedele, professore ordinario di Storia contemporanea all’Università di Messina, ricopre attualmente l’incarico di Direttore del Dipartimento di Studi sulla civiltà moderna ed è delegato del Rettore per il Consorzio interuniversitario “Nettuno” e per il Centro di eccellenza delle Scuole di dottorato. Fa parte del Comitato scientifico della Fondazione di Studi Storici “Filippo Turati” di Firenze, della Fondazione “Giuseppe Emanuele e Vera Modigliani” di Roma, della Fondazione “Giacomo Mancini” di Cosenza e del Centro internazionale di studi garibaldini di Marsala. È Direttore dell’Istituto di Studi storici “Gaetano Salvemini” di Messina. Fa parte del Comitato scientifico delle riviste “Incontri Mediterranei”, “Hiram” e “Rivista storica dell’anarchismo”.

Tra le pubblicazioni principali: Storia della Concentrazione antifascista 1927/1934, prefazione di Nicola Tranfaglia, Milano, Feltrinelli, 1976; I repubblicani di fronte al fascismo (1919-1926), introduzione di Giovanni Spadolini, Firenze, Le Monnier, 1983; I repubblicani in esilio nella lotta contro il fascismo (1926-1940), Firenze, Le Monnier, 1989: Il retaggio dell’esilio. Saggi sul fuoruscitismo antifascista, Soveria Mannelli, Rubbettino 2000; Il liberalsocialismo meridionale (1935-1942), Messina, Edas, 2002; La Massoneria italiana nell’esilio e nella clandestinità 1927/1939, Milano, FrancoAngeli, 2005; Luigi Fabbri, Un libertario contro il bolscevismo e il fascismo, Pisa, BFS, 2006, Alessandro Tedeschi Gran Maestro dell’esilio, Bologna, il Mulino, 2008.

Rimini 2 aprile 2011