Roma 20 maggio 2007 – Ricordo di Ivan Mosca.

Roma 20 maggio 2007 – Ricordo di Ivan Mosca.

Il 25 novembre di due anni fa moriva Ivan Mosca. Novantenne, aveva dedicato gran parte della sua vita alla Massoneria. Con l’incontro intitolato “Ricordo di Ivan Mosca”, in programma il 20 maggio (ore 17:30) a Villa ‘Il Vascello’, il Collegio circoscrizionale dei maestri venerabili del Lazio, d’intesa con il Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia e la loggia “Monte Sion-Har Tzion” (705) di Roma, fondata da Ivan Mosca nel 1969, intende richiamare alla memoria e valorizzare l’opera di uno dei personaggi più rappresentativi del Grande Oriente nel secondo dopoguerra.

Entrato in Massoneria nel 1947, Ivan Mosca privilegiò sempre lo studio della tradizione iniziatica, nei suoi simboli e nei suoi riti, e si dedicò all’istruzione muratoria in tutta Italia, con una serie di “seminari”, ormai parte della storia della nostra Istituzione, che sintetizzò magistralmente nei “Quaderni di Simbologia Muratoria” editi dal Grande Oriente fra il 1977 e il 1981. Primo Gran Maestro Aggiunto dal novembre 1978 al marzo 1982, fu successivamente nominato Gran Maestro Onorario. Nel Rito Scozzese Antico e Accettato fu membro effettivo a vita del Supremo Consiglio e Ispettore Regionale del Lazio per un lungo periodo. Ivan Mosca nacque a Parma, ma visse a Milano e poi a Roma, con numerosi soggiorni a Madrid, Parigi, Barcellona, New York e Tel Aviv. Fu un “nobile viaggiatore” d’altri tempi che si considerava un “pellegrino” sempre attratto dai santuari della sua arte, la pittura, che lo rese famoso in tutto il mondo, e dalla ricerca iniziatica che lo appassionò per oltre 70 anni.

Il 20 maggio ricorderanno la sua figura: Bruno Battisti D’Amario, Massimo Cioni, Bernardino Fioravanti, Francesco Indraccolo e la figlia Wilma Mosca. Le conclusioni saranno del Gran Maestro Gustavo Raffi.

Ingresso libero: Villa ‘Il Vascello’, via di San Pancrazio 8, Roma
Info: biblioteca@grandeoriente.it – tel. 06 5883214

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Roma 20 maggio 2007 – Il pm Woodcock richiede a 103 Prefetture d’Italia gli elenchi dei massoni.

Roma 20 maggio 2007 – Il pm Woodcock richiede a 103 Prefetture d’Italia gli elenchi dei massoni.

La clamorosa notizia viene pubblicata sabato 19 maggio da tutti i quotidiani e il Gran Maestro Raffi replica immediatamente da Torino, dove si trova per un raduno del Collegio di Piemonte-Valle d’Aosta.
Interviene anche l’ufficio del Garante per la Privacy che mette freno alla richiesta.

La Repubblica, 20 maggio 2007

Ieri raduno annuale in Piemonte. La replica del gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di palazzo Giustiniani.

“Woodcock non avrà le liste”.

No della massoneria al pm di Potenza: “C’è la legge sulla privacy”.

TORINO – Grembiuli rossi e bianchi, guanti bianchi che si sfilano. Il tradizionale rito che precede la relazione del Gran Maestro è appena terminato e Henry John Woodcock torna ad essere l’uomo più evocato fra i cinquecento maschi partecipanti al raduno annuale delle 68 logge massoniche di Piemonte e Valle d’Aosta, ieri di casa al Lingotto di Torino. Ma il diritto ufficiale di replica spetta a Gustavo Raffi, avvocato romagnolo e gran Maestro del Grande Oriente d´Italia di Palazzo Giustiniani. Un ricco collare verde e all’occhiello della giacca la spilletta con l’effigie di Giuseppe Mazzini: «Se Woodcock mi dice alcuni nomi e mi chiede se sono iscritti da noi nessun problema. Se però pretende l’elenco dei nostri 18 mila e 500 iscritti allora sono di altro parere. Se ha domande da fare le faccia nella forma dovuta. Sono un cittadino di serie A e in Italia esiste la legge sulla privacy. Venga con un provvedimento o mi faccia domande come persona informata dei fatti».
Un invito a prendere un caffè insieme. La relazione annuale aperta al pubblico comincia così, con un messaggio fra l’ironico e il cordiale: «Sono venuti la Levi Montalcini, il fratello di Prodi, il premio Nobel Rigoberta Menchù. Potrà venire anche lui, immagino. Nel ’93 venne la Digos e andai a Bologna, tranquillissimo». Strano, prosegue il gran maestro, che Woodcock abbia dichiarato che chiederà l’elenco alle prefetture: «Quella legge che imponeva di depositare gli elenchi è stata abrogata dalla legge sulla P2 e a meno che qualche fratello non abbia deciso di consegnarla spontaneamente non è lì che deve chiedere». E guai a parlare di massoneria “deviata”: «Quella che noi rappresentiamo è una massoneria che si è aperta alla società, altamente trasparente. Siamo in vetrina e dunque se si parla di massoneria “coperta” non siamo noi. Questo non vuol dire che non ci possano essere dei mariuoli, ma si possono trovare in ogni famiglia e se ci dicono chi sono da noi escono immediatamente. E con regole anche più severe». Una lobby? Un termine che fa sorridere l’avvocato: «Se lobby vuol dire battersi per la scuola pubblica tutelando la dignità di una categoria sottovalutata come quella degli insegnanti, se vuol dire difendere la laicità, insistere sul ruolo fondamentale della ricerca scientifica allora sì, ma non credo che si intenda questo. Iscriversi alla massoneria oggi – e i numeri sono in crescita – significa trovare uno spazio adogmatico, dove gli uomini si confrontano ricercando valori condivisi». (Sara Strippoli)

La Stampa, 20 maggio 2007

Gustavo Raffi, Gran Maestro di Palazzo Giustiniani, risponde all’inchiesta di Woodcock.

“Non ci sarà una massonopoli”.

“Vuole sapere chi siamo? Venga a prendere un caffè da noi”.

Il nuovo obiettivo del pm più famoso d’Italia è la massoneria. Ma i massoni non ci stanno ad apparire come loschi faccendieri. ieri, all’iniziativa di Henry John Woodcock, che da Potenza ha chiesto a tutti i prefetti d’Italia l’elenco degli iscritti alle logge, hanno replicato con durezza. «Non esiste una massonopoli», dice Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Pala

Taranto 19 maggio 2007 – Convegno su Carducci e Pascoli.

Taranto 19 maggio 2007 – Convegno su Carducci e Pascoli.

“Carducci e Pascoli: il Maestro, l’Apprendista e l’Arte dei Liberi Muratori” è il tema del convegno organizzato il 19 maggio dalla loggia tarantina “Pitagora” (856). L’incontro si svolgerà nei locali della Provincia di Taranto (Via Anfiteatro 4) con inizio alle ore 17.

Dopo i saluti dell’assessore provinciale alla Cultura Giuseppe Vinci e del presidente circoscrizionale della Puglia Arturo Rossano, il maestro venerabile della “Pitagora” Maurizio Maggio presenterà il convegno che ha in programma gli interventi degli storici Roberto Balzani dell’Università di Bologna, che parlerà della presenza di Carducci al Senato nel periodo della gran maestranza Lemmi e del governo Crispi, e Fulvio Conti dell’Università di Firenze che esaminerà il rapporto tra Massoneria e società in Italia fra Otto e Novecento; “Una questione controversa: Pascoli e la Massoneria” è invece il titolo della relazione che sarà tenuta dal critico letterario Marino Biondi, anch’egli dell’ateneo fiorentino.
Chiuderà i lavori Carlo Petrone, Consigliere dell’Ordine nella Giunta del Grande Oriente d’Italia.

Ingresso libero Info: telefax 099 4535971; pitagora856@taxlawyers.it

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Livorno 16 maggio 2007 – Presentazione del libro “Mitra e Compasso”.

Livorno 16 maggio 2007 – Presentazione del libro “Mitra e Compasso”.

Nuova presentazione il 16 maggio del libro di Stefano Bisi “Mitra e Compasso” sulla storia dei rapporti tra Massoneria e Chiesa Cattolica da Clemente XII a Benedetto XVI.

Il capoluogo labronico sarà sede dell’incontro che si svolgerà nei locali della Camera di Commercio (Piazza Grande), con inizio alle ore 17, su iniziativa del Consiglio dei maestri venerabili della città.

Insieme all’autore, interverranno il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi, il presidente della Camera di Commercio Roberto Nardi, il presidente della Banca Monte dei Paschi di Siena Giuseppe Mussari, il Gran Maestro Aggiunto Massimo Bianchi. Ingresso libero.

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Perugia 15 maggio 2007 – Giornata sulla bioetica.

Perugia 15 maggio 2007 – Giornata sulla bioetica.

“La centralità dell’uomo tra ricerca ed etica delle decisioni” è il tema del convegno che il Collegio circoscrizionale dell’Umbria intende realizzare il 15 maggio nella Sala dei Notari del Palazzo Comunale (ore 16,30) alla presenza del Gran Maestro Gustavo Raffi.

Nata con il patrocinio del Comune di Perugia, della Regione Umbria, della Società di Bioetica e dell’International Institute for the Study of Man, l’iniziativa si presenta di altissimo profilo per i qualificati studiosi invitati a dibattere un tema così complesso e di grande attualità nel nostro Paese.

Dopo il saluto del presidente del Collegio Fulvio Bussani, prenderanno la parola: Chiara Tonelli, Ordinario di Genetica dell’Università di Milano (OGM: la ricerca scientifica a favore della vita); Brunetto Chiarelli, Ordinario di Antropologia ed Etnologia dell’Università di Firenze (Le basi biologiche dell’etica e quelle storiche della morale); Massimo Donà, Ordinario di Filosofia Teoretica dell’Università “Vita-Salute San Raffaele” di Milano (Libertà e autonomia dell’Individuo); Giulio Giorello, Ordinario di Filosofia della Scienza dell’Università di Milano (La decisione libera e razionale). Il Gran Maestro Raffi chiuderà i lavori che saranno coordinati da Adolfo Puxeddu, preside della Facoltà di Medicina dell’Università di Perugia e presidente del Comitato Etico della Regione umbra.

In mattinata è previsto a Perugia un altro convegno sulla bioetica, questa volta su iniziativa dell’Associazione Culturale Giordano Bruno. Si tratta del seminario “Libertà della vita, libertà di ricerca nella società della conoscenza” che si svolgerà dalle ore 9 al Teatro Turreno (Piazza Danti 13) ed è destinato a studenti e docenti delle scuole secondarie superiori dell’Umbria. Ai partecipanti saranno rilasciati attestati dei crediti formativi.

Oltre a Giulio Giorello e Chiara Tonelli, in programma come relatori nel convegno del pomeriggio, interverrà lo zoologo Quirico Pirisinu. A conclusione dei lavori sarà proiettato il film “Una scomoda verità”, vincitore dell’Oscar 2007 come miglior documentario, voluto e realizzato dall’ex vicepresidente degli Stati Uniti Al Gore per rappresentare la nuova presa di coscienza globale dei problemi della bioetica, soprattutto dell’ambiente.

La manifestazione, sostenuta in primo luogo dal Collegio Circoscrizionale dell’Umbria, ha ricevuto il patrocinio della Regione Umbria, della Provincia e del Comune di Perugia e della Provincia di Terni.

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Firenze 14 maggio 2007 – Nuovo libro sulla Massoneria a Firenze.

Firenze 14 maggio 2007 – Nuovo libro sulla Massoneria a Firenze.

Sarà in libreria il 10 maggio un nuovo libro sulla Libera Muratoria edito dal Mulino. Si tratta di “La massoneria a Firenze. Dall’età dei Lumi al secondo Novecento” che nasce a cura dello storico Fulvio Conti, già autore e curatore di numerosi studi sull’argomento. Il volume, realizzato su iniziativa del Consiglio dei maestri venerabili di Firenze e del suo presidente Moreno Milighetti in collaborazione con le associazioni Albizi 18 e Fratellanza Fiorentina onlus, mette in luce, attraverso vari saggi, l’influsso massonico nella città sin dalla costituzione, tra il 1731 e il 1732, di quella che viene considerata la prima loggia massonica italiana.

Da allora, con alterne vicende, la Massoneria ha rappresentato un tratto caratterizzante della vita sociale e politica fiorentina. L’Auditorium del Consiglio Regionale della Toscana (via Cavour 4) è la sede prestigiosa che ospiterà il 14 maggio, alle ore 17, la prima presentazione dell’opera che si svolgerà alla presenza di Fulvio Conti e degli altri autori. Dopo l’introduzione del presidente delle logge fiorentine, Moreno Milighetti, interverranno gli storici dell’Università di Firenze Zeffiro Ciuffoletti e Cosimo Ceccuti, quest’ultimo presidente della Fondazione Spadolini-Nuova Antologia, il presidente del Consiglio Regionale toscano Riccardo Nencini e il Gran Maestro Gustavo Raffi.

Coordinerà l’incontro il giornalista Stefano Bisi, autore del libro “Mitra e Compasso” sulla storia dei rapporti tra Massoneria e Chiesa da Clemente XII a Benedetto XVI. Ingresso libero Info: Moreno Milighetti, mmilig@tin.it

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Roma 10 maggio 2007 – Massoneria: Trapani; Gran Maestro Raffi (Goi) “non esaustivo il riferimento a massoneria deviata: lascia spazio a dubbi”.

Roma 10 maggio 2007 – Massoneria: Trapani; Gran Maestro Raffi (Goi) “non esaustivo il riferimento a massoneria deviata: lascia spazio a dubbi”.

“Ritengo non esaustivo il mero riferimento a “massoneria deviata”, che lascia spazi a dubbi ai non addetti ai lavori, che non sanno distinguere “il grano dal loglio”. Il Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani ha condannato e condanna, inesorabilmente e senza appello, le associazioni criminali di stampo mafioso e ogni forma delinquenziale, ogni collusione tra mala politica e malaffare di qualsiasi natura, nonché quanti colludano con costoro per incidere sulla vita pubblica e per inquinare le attività economiche”.

Lo ha dichiarato l’avvocato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani in merito alle notizie su poteri deviati e sui rapporti tra mafia e massoneria deviata nel trapanese.

“Condanna altresì – ha aggiunto il Gran Maestro Raffi – ogni forma associativa che, utilizzando e abusando della denominazione “Massoneria”, persegua fini contrari a quelli professati dalla Libera Muratoria. Di conseguenza il Grande Oriente d’Italia, quale Ente esponenziale, a difesa dei veri e autentici Liberi Muratori, si costituirà parte civile in pregiudizio di quanti verranno inquisiti per i fatti denunciati dalla stampa”.

“In materia di legalità e di osservanza dei valori di democrazia, libertà e di dignità – ha concluso – non ci possono essere transazioni e non possono essere consentiti comportamenti omissivi”.

Silvia Renzi, 338 2366914,
comunicazione e rapporti con la stampa.

Roma 24 aprile 2007 – Presentazione del libro “Mitra e Compasso” all’Università “La Sapienza di Roma”.

Roma 24 aprile 2007 – Presentazione del libro “Mitra e Compasso” all’Università “La Sapienza di Roma”.

Dopo la recentissima presentazione alla Gran Loggia di Rimini, “Mitra e Compasso”, il libro di Stefano Bisi sulla storia dei rapporti tra Massoneria e Chiesa da Clemente XII a Benedetto XVI, sarà ancora all’attenzione del grande pubblico.

Il prossimo appuntamento è previsto il 24 aprile (ore 19) all’Università “La Sapienza” di Roma, presso l’Aula Magna della Facoltà di Scienze della Comunicazione (via Salaria 112). Sarà presente il Gran Maestro Gustavo Raffi.

Oltre all’autore, interverranno i docenti dell’Università di Siena Maurizio Boldrini e Marcello Flores d’Arcais, quest’ultimo assessore alla Cultura del Comune di Siena.

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Lucca 24 aprile 15 maggio e 19 giugno 2007 – Incontri a Lucca: Conversazioni mensili su storia, cultura e pensiero massonico.

Lucca 24 aprile 15 maggio e 19 giugno 2007 – Incontri a Lucca: Conversazioni mensili su storia, cultura e pensiero massonico.

A partire da aprile l’Antico Caffe’ di Simo (Via Fillungo 58) ospita tre incontri aperti al pubblico nell’ambito della rassegna “Conversazioni mensili su storia, cultura e pensiero massonico” curata da Vittorio Vanni in collaborazione con la loggia “Libertas” (1223) di Lucca.

Il primo è in programma il 24 aprile con la conferenza “Garibaldi Massone” dello storico e saggista Gian Piero Caglianone. Il 15 maggio è la volta di “Carducci Massone” con la conversazione dell’italianista dell’Università di Bologna, Marco Veglia. Chiude la rassegna, il 19 giugno, “Percorsi di libertà: la Massoneria a Lucca”, relatori della serata sono gli storici e saggisti Olinto Dini e Roberto Pizzi.

Tutti gli incontri hanno inizio alle ore 20. Info: loggialibertaslucca@virgilio.it

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Rimini 15 aprile 2007 – Massoneria: Gran Loggia 2007, Raffi (Goi) “i Massoni come sentinelle etiche per un nuovo umanesimo”.

Rimini 15 aprile 2007 – Massoneria: Gran Loggia 2007, Raffi (Goi) “i Massoni come sentinelle etiche per un nuovo umanesimo”.

“La Massoneria del Grande Oriente d’Italia si propone l’elaborazione di un progetto di un nuovo umanesimo per il rinascimento dei valori, la sola via per pervenire ad una civiltà della persona edificata sui fondamenti culturali di uguaglianza, libertà, fratellanza, tolleranza: nostri valori, questi, che conducono all’amore gratuito dell’uomo per il proprio simile e che non potranno mai essere acquistati da alcuna società finanziaria”.

Lo ha detto l’avvocato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, chiudendo i lavori della Gran Loggia 2007, la massima assise annuale della maggiore istituzione massonica italiana che ha visto riuniti a Rimini oltre duemila massoni in rappresentanza degli oltre diciottomila iscritti alle 671 Logge del Grande Oriente d’Italia e delegazioni di venticinque Grandi Logge estere.

“La Massoneria – ha detto ancora – configurandosi come ambiente formativo al di là delle diversità delle condizioni culturali, sociali ed economiche, rappresenta un ambito di esistenza e, nel contempo, lo sfondo di valore entro il quale accogliere l’istanza etica, corroborarla con i propri principi, elaborarla in forma di comunicazione significativa e affidarla al confronto culturale”

“Noi, dunque – conclude Raffi – come sentinelle etiche contro trionfanti ideologie del non-pensiero, volte a costruire le condizioni spirituali del futuro; per compiere, spedizioni verso le terre del non-ancora, utopia speranza; non per conquistarle, per esserci, non per integrarvisi, ma per essere ‘altro’ anche nell”altrove'”.

Silvia Renzi, 338 2366914,
comunicazione e rapporti con la stampa.

Rimini 13-14-15 aprile 2007 – Speciale Gran Loggia 2007 – Pedagogia delle Libertà.

Rimini 13-14-15 aprile 2007 – Speciale Gran Loggia 2007 – Pedagogia delle Libertà.

Alla “Pedagogia delle Libertà” è dedicata la Gran Loggia 2007, il tradizionale meeting annuale del Grande Oriente d’Italia, che si svolgerà a Rimini presso il Palacongressi dal 13 al 15 aprile.

Numerose anche quest’anno le iniziative pubbliche che affiancheranno i lavori nel tempio riservati ai delegati.

Per le prenotazioni della cena di gala del 13 aprile e della cena romagnola del 14 aprile si prega di prenotare presso il Convention Bureau di Rimini www.riminiconvention.it

Vai alla Gran Loggia 2007

 

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Rimini 15 aprile 2007 – Tavola Rotonda. Educazione alle Libertà.

Rimini 15 aprile 2007 – Tavola Rotonda. Educazione alle Libertà.

MODERATORE

ANTONIO PANAINO è Preside della Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’Università di Bologna a Ravenna e professore ordinario di Filologia, Storia e Religioni dell’Iran. I suoi interessi scientifici si concentrano sulla storia linguistica e religiosa del mondo iranico e tardo antico, con particolare attenzione per i fenomeni di interazione culturale tra Oriente e Occidente, soprattutto nel campo della mantica astrale e dell’astronomia e astrologia antiche. Autore di diverse monografie e di circa 200 lavori tra articoli, recensioni e studi minori redatti nelle principali lingue europee e orientali. E’ direttore della sezione Emilia-Romagna dell’Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente e direttore scientifico della rivista del Grande Oriente d’Italia “Hiram”.

LUISELLA BATTAGLIA / Libertà di scegliere e dignità della persona

E’ possibile nel nostro paese una bioetica liberale, una bioetica che ponga deliberatamente al suo centro il valore dell’autonomia individuale, che riconosca una netta divisione tra sfera della morale e sfera della legge, che coltivi un autentico pluralismo etico? Nel lontano 1859 John Stuart Mill, uno dei padri del liberalismo, si interrogava, in un testo ormai classico On Liberty, sulla natura e sui limiti del potere che la società poteva esercitare sull’individuo e rispondeva formulando il ‘principio del danno’, secondo cui l’intervento della società è giustificato solo quando la condotta di un individuo è tale da nuocere agli altri e il singolo deve rispondere verso la società solo delle azioni che incidono sulla sfera di attività del prossimo. La società non ha dunque in alcun modo il diritto di definire che cosa sia il ‘bene’, sia fisico che morale di un individuo il quale, di conseguenza, non può essere costretto a fare o non fare qualcosa in base alla pretesa giustificazione che ciò sarebbe meglio per lui, lo renderebbe più felice o il suo agire sarebbe più saggio o più giusto. Ci troveremmo in tal caso in presenza di uno ‘stato etico’ che si prefigge il conseguimento di certi valori a cui la volontà del singolo deve obbedienza, anziché di uno ‘stato di diritto’ che lascia ciascuno libero di definire il proprio piano di vita, sulla base di valori spontaneamente scelti. Da qui l’importanza essenziale di quel principio di autonomia in base al quale “su se stesso, sul suo corpo, sul suo spirito l’individuo è sovrano”. E’ inevitabile oggi la domanda: il nostro è uno stato che può definirsi liberale o siamo ancora, per quanto riguarda le scelte fondamentali della nostra vita, in una condizione di minorità, sotto l’ombra protettiva di un paternalismo che nega la nostra libertà, una sorta di dispotismo illuminato di tipo nuovo, fondato sul potere della tecnologia? La tutela di una sfera di autonomia personale dalle interferenze del potere politico e religioso era la preoccupazione di Mill ed è, o dovrebbe essere, anche la nostra. La sua opera risulta singolarmente attuale se letta alla luce del dibattito cruciale, in ambito bioetico, sulle questioni poste dalle innovazioni scientifiche e tecnologiche e sul loro impatto sulla nostra vita, sulla stessa immagine della nostra umanità. Mill appare schierato a difesa della libertà individuale, sostenitore, diremmo oggi, di un ‘diritto mite’, di una ‘legislazione leggera’ che dia ampio spazio alla coscienza del singolo più che alla responsabilità forzata da parte della legge. “La libertà che sola merita questo nome – si legge in quello che potrebbe chiamarsi un vero e proprio manifesto della società liberale – è la libertà di cercare il nostro bene personale come meglio crediamo, finché non priviamo gli altri del loro o non ne ostacoliamo gli sforzi per procurarselo. Ognuno è custode naturale delle proprie facoltà, sia fi

Rimini 14 aprile 2007 – DICO: Massoneria: Grande Oriente d’Italia, “no a un nuovo braccio di ferro tra la dottrina della fede e la società civile”.

Rimini 14 aprile 2007 – DICO: Massoneria: Grande Oriente d’Italia, “no a un nuovo braccio di ferro tra la dottrina della fede e la società civile”.

“Su un tema così importante come quello dei DICO è indispensabile un confronto sereno e aperto evitando un nuovo braccio di ferro tra la dottrina della fede e la società civile. Questa problematica non può essere affrontata attraverso proclami, scomuniche e richiami alla famiglia naturale senza una riflessione sulla complessità della vita di relazione”.

Lo ha detto l’avvocato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, durante la seconda giornata dei lavori della Gran Loggia 2007 “Pedagogia delle libertà”, in corso di svolgimento a Rimini.

“Si difende, a giusto titolo – ha detto ancora Raffi – proprio la famiglia naturale, che in realtà è il frutto di una complessa evoluzione storica e sociale, mentre non si ricorda che nel nostro paese è diventato drammatico per le donne lavoratrici avere figli, senza strutture adeguate e senza servizi degni di questo nome; si dimentica la problematicità del sistema delle adozioni, oltre al fatto che la possibilità di trovare un lavoro stabile alza sempre di più l’età media dei giovani che entrano finalmente nella dimensione del mondo degli adulti”.

“Abbiamo però anche qualche dubbio sul fatto che la famiglia naturale – ha concluso – una volta costituita secondo il rito concordatario, possa essere sciolta dai tribunali rotali, cancellando giuridicamente anche gli effetti civili, come se nulla fosse mai accaduto. Si danno, in questo modo diverse e fortemente squilibrate a svantaggio della dignità di uno Stato Laico”.

Silvia Renzi, 338 2366914,
comunicazione e rapporti con la stampa.

Rimini 14 aprile 2007 – Eutanasia: Massoneria: Raffi (Goi), “ogni essere umano possa restare padrone della sua vita e della sua morte”.

Rimini 14 aprile 2007 – Eutanasia: Massoneria: Raffi (Goi), “ogni essere umano possa restare padrone della sua vita e della sua morte”.

“Lo Stato laico ha il pieno dovere di rispettare il dolore e, nei casi stabiliti, riconoscere la legittimità da parte del singolo di sottrarvisi, poste determinate condizioni. Una sorta di dittatura morale sul corpo malato viene, invece, spacciata come valore universale, mentre si tratta piuttosto di un’imposizione illiberale di stampo totalitario. Vorremmo che ogni essere umano date certe condizioni ben definibili sul piano scientifico e deontologico, possa restare padrone della sua vita e della sua morte e non giacere come un prigioniero incatenato ad un corpo che è divenuto per lui solo una prigione inaccettabile”.

Lo ha detto l’avvocato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, durante la seconda giornata dei lavori della Gran Loggia 2007 “Pedagogia delle libertà” in corso di svolgimento a Rimini.

“I Massoni – ha detto ancora – non hanno timore di interrogarsi sul tema del dolore e della morte, ma anche di porsi qualche interrogativo nel merito sulla questione del diritto di concludere con dignità il cammino dell’esistenza. La vita è certamente un dono, e rispettiamo coloro che ritengono inaccettabile abbandonarla anzi tempo anche se posti nelle peggiori condizioni. Si tratta di una convinzione che fonda le sue ragioni in motivazioni profonde e serissime, ma tale convinzione dovrebbe legittimamente determinare le scelte di coloro che la professano, e non ricadere come un diktat valido per tutti”.

Raffi ha infine ricordato che “ci sono momenti dell’esistenza – o di un’esistenza che non è più pienamente tale – davanti ai quali lo Stato dovrebbe rispettare la dignità e la libertà di coscienza del cittadino, di chi in particolare patisce in prima persona; momenti in cui il giudizio altrui debba essere sospeso ed in cui le diverse opzioni etiche, religiose, culturali e spirituali abbiano il pieno diritto di coniugarsi nella loro libertà, ma anche nella loro diversità. Non è ammissibile che una sola pretesa verità assoluta possa essere imposta alla comunità civile come l’unico vincolo etico-morale da accettare senza deroghe”.

Silvia Renzi, 338 2366914,
comunicazione e rapporti con la stampa.

Rimini 14 aprile 2007 – Grande Oriente: sottosegretario de Paoli, “Massoneria baluardo della difesa della libertà”. Gran Maestro Raffi, “Grande soddisfazione per questo riconoscimento”.

Rimini 14 aprile 2007 – Grande Oriente: sottosegretario de Paoli, “Massoneria baluardo della difesa della libertà”. Gran Maestro Raffi, “Grande soddisfazione per questo riconoscimento”.

“La Massoneria è stata un baluardo nella difesa della libertà del cittadino pagandone un prezzo durissimo soprattutto durante il fascismo, periodo durante il quale ne era stata decretata la sua messa fuorilegge”.

Lo ha detto agli oltre duemila massoni in rappresentanza degli oltre diciottomila iscritti e alle venticinque delegazioni di altrettante Grandi Logge estere il sottosegretario alle politiche giovanili, Elidio de Paoli, intervenendo a Rimini (“a nome del Governo”) alla Gran Loggia 2007.

“L’apertura al pubblico, ai rappresentanti delle Istituzioni e alla stampa della maggiore della vostra massima assise annuale – ha detto ancora de Paoli, sottolineando anche la sua presenza ufficiale a nome del Governo – rappresenta una straordinaria azione di trasparenza che va valutata molto positivamente.”

“Da parte mia – ha commentato il Gran Maestro Raffi – non posso che esprimere la più viva soddisfazione per il riconoscimento che giunge alla Massoneria del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani da un rappresentante del Governo. Esso si aggiunge alle affermazioni di qualche mese fa dello storico Paolo Prodi che aveva definito il Grande Oriente d’Italia come ‘una delle più importanti agenzie produttrici di etica che abbia creato dal suo seno la storia dell’Occidente’: entrambe le dichiarazioni rappresentano una ulteriore dimostrazione della giustezza della strada da noi intrapresa volta a creare la vera Massoneria di popolo”.

Silvia Renzi, 338 2366914,
comunicazione e rapporti con la stampa.

Rimini 14 aprile 2007 – Tavola Rotonda. Libertà Future.

Rimini 14 aprile 2007 – Tavola Rotonda. Libertà Future.

MODERATORE

ALESSANDRO MELUZZI, psichiatra, psicoterapeuta, insegna Genetica del Comportamento Umano presso l’Università di Siena ed è direttore del Master in Counseling e Psicoterapie Brevi per l’Empowerment dell’Università di San Marino e docente ordinario dello stesso Ateneo. Membro della “Conferenza Nazionale Permanente” per il programma Oms per la formazione psico-sociale dell’operatore della salute.
È presidente di numerose associazioni scientifiche e svolge attività direttore sanitario e di consulente presso varie comunità terapeutiche. Già parlamentare in due legislature, è autore di circa 200 saggi scientifici su riviste italiane ed estere e fa parte del comitato scientifico di “Hiram”, organo ufficiale del Grande Oriente d’Italia. E’ giornalista pubblicista e collabora con numerose testate giornalistiche della carta stampata e televisive.

ANTONIO BALDASSARRE / Il nuovo stato di diritto. Nuove forme di governo

Un discorso sulle “libertà. future” va inquadrato, perché sia realistico, nell’ambito della situazione attuale delle tradizionali libertà individuali. Mai come ora queste ultime sono state tanto insicure e problematiche, perché, se in passato gli attacchi venivano dall’esterno delle democrazie, ora il pericolo viene dall’interno (anche se è rafforzato da cause esterne). Nei secoli passati – dalla fine del Settecento a poco più della metà del Novecento – lo sviluppo delle libertà individuali e del “costituzionalismo” s’è realizzato in un contesto teorico e pratico dominato dal razionalismo. La convinzione che l’essenza umana consistesse nel valore della libertà individuale, eguale per tutti, era bilanciata dalla concezione di un quadro istituzionale stabilito per fornire prestazioni di certezza e di universalità. L’insegnamento che proveniva da Locke o da Madison era freedom under law. In questo senso aveva ragione Mc Illwain a dire che la costituzione (democratica) era la “positivizzazíone del diritto naturale”.
Secondo l’impostazione razionalista classica, il costituzionalismo (liberale) rappresenta il fattore di stabilità che accompagna l’evoluzione del pluralismo sociale e culturale (in origine religioso): nella costituzione, infatti, sono “consacrati” i valori comuni, in cui tutti si riconoscono. Secondo il ‘credo’ madisoniano, reso famoso in Europa da Tocqueville, i valori costituzionali di libertà e di giustizia debbono fungere da “limite” all’onnipotenza della politica e alle prepotenze delle maggioranze. A garanzia di quei valori sono chiamati a operare i giudici, guardiani imparziali del “patto del popolo”.
Questo sistema ha ben funzionato finché sono state vitali due condizioni storiche: il riconoscimento all’interno delle società del potere “direttivo” di determinate élites (sociali/ politiche/culturali) e il monopolio statale dell’autorità politica. Le prime stabilivano, con la loro esemplarità, il “limiti naturali” della libertà oltre i quali c’era la licenza; il secondo possedeva tutte le leve politiche e giuridiche dirette a garantire la certezza giuridica e il rispetto delle regole. Ambedue le condizioni storiche sono venute meno oggi: la prima condizione s’è sgretolata per motivi vari, che hanno favorito l’emergere a livello popolare di una miscela filosofica di “liberazione personale” e di un democraticismo di tipo nazional-popolare. La seconda condizione è venuta meno soprattutto a causa della “globalizzazione”, che, se moltiplica la ricchezza e la distribuisce fra più aree del mondo, accresce però l’insicurezza sia giuridica che politica (crisi della legalità, terrorismo globale, etc.), con un drammatico effetto boomerang sulle libertà individuali anche a livello statale (abbassamento del livello delle garanzie, ottundimento del sentimento favorevole alle

Rimini 13 aprile 2007 – Bagnasco: Raffi (Goi) “solidarietà della Massoneria per gli ignobili attacchi”.

Rimini 13 aprile 2007 – Bagnasco: Raffi (Goi) “solidarietà della Massoneria per gli ignobili attacchi”.

“Esprimo a monsignor Bagnasco tutta la mia personale solidarietà e vicinanza, assieme a quelle dei Massoni tutti, per gli ignobili attacchi e per le inaudite minacce cui è stato oggetto nei giorni scorsi”.

Lo ha detto oggi il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, Gustavo Raffi, aprendo i lavori della Gran Loggia 2007.

“Soprattutto in questo particolare momento – ha detto ancora – si rende necessaria la forza delle idee che si deve contrapporre all’idea della forza: la violenza va condannata e combattuta sempre e comunque anche quando si dissente dal pensiero dell’altro.”

Silvia Renzi, 338 2366914,
comunicazione e rapporti con la stampa.

Rimini 13 aprile 2007 – Massoneria: Cossiga, Grande Loggia Goi 2007, “i Massoni strumento di lotta per le libertà”.

Rimini 13 aprile 2007 – Massoneria: Cossiga, Grande Loggia Goi 2007, “i Massoni strumento di lotta per le libertà”.

“La vostra Fratellanza come strumento di lotta per le libertà”.
Lo scrive il Presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, in un messaggio inviato al Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, Gustavo Raffi, in occasione della Gran Loggia 2007, apertasi oggi a Rimini.

“Non massone, ma di famiglia massonica – scrive Cossiga – da cattolico, da liberale, e da repubblicano ho sempre difeso la vostra Fratellanza come strumento di lotta per la libertà”.

Silvia Renzi, 338 2366914,
comunicazione e rapporti con la stampa.

Rimini 13 aprile 2007 – Massoneria: Gran Loggia 2007; Raffi (Goi) “preoccupati per laicità dello Stato”. “Ogni tema cruciale diventa oggetto di un negoziato tra teologia e mondo laico in un inqualificabile mercato delle libertà”.

Rimini 13 aprile 2007 – Massoneria: Gran Loggia 2007; Raffi (Goi) “preoccupati per laicità dello Stato”. “Ogni tema cruciale diventa oggetto di un negoziato tra teologia e mondo laico in un inqualificabile mercato delle libertà”.

“Esprimiamo tutta la nostra preoccupazione per la laicità dello Stato che si sta profondamente annacquando. Come Massoni ci sentiamo fortemente colpiti dalla inadeguatezza con cui aspetti etici fondamentali per tutta la nostra società vengono trattati: ogni tema cruciale diventa oggetto di negoziato tra teologia e mondo laico, tra proclami da crociata e richiami al dogmatismo religioso e accordi più o meno sottobanco, in un mercato delle libertà che ci appare inqualificabile”.

Lo ha detto l’avvocato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, nel corso della suo intervento pubblico nel corso dei lavori della Gran Loggia 2007 “Pedagogia delle libertà”, apertasi oggi a Rimini alla presenza di oltre duemila massoni e di venticinque delegazioni di Grandi Logge estere.

“Le invettive contro il laicismo e, soprattutto, contro il relativismo di cui la Massoneria sarebbe uno dei principali colpevoli – ha detto ancora Raffi – sono argomentate solo sulla base di una faziosità aprioristica. Il relativismo è, invece, proprio di coloro che non sanno uscire da una cornice ristretta senza che essa sia mai soggetta a discussione e, come invece accade nelle scienze moderne, al criterio di falsificabilità”.

Raffi ha poi ricordato che “il Grande Oriente d’Italia non ha finalità partitiche o interesse nell’azione politica, che deve svolgersi conformemente alle regole democratiche in altri contesti ed in altri ambiti istituzionali”.

“La nostra funzione – ha proseguito – è invece, quella di stimolare la società civile su temi qualificanti, intorno ai quali riteniamo di poter portare un contributo sereno e razionale, in modo da prendere parte al difficile cammino di costruzione di un contesto civile migliore e più giusto”.

Intervenendo infine sui temi della scuola Raffi ha ribadito, ancora una volta, “l’importanza della scuola pubblica e della formazione universitaria, così come dell’educazione permanente degli adulti”.

“Ogni investimento dedicato ai giovani, alla costruzione di una identità forte, matura, attenta ai cambiamenti epocali ed alle sfide della modernità – ha concluso – non può che ritornare in futuro decuplicato nei suoi effetti: il cittadino viene formato a partire dall’asilo, attraverso la serietà e la professionalità di coloro che ne curano la crescita”.

La Gran Loggia proseguirà domani con i Lavori Rituali e con altre iniziative culturali e di approfondimento. Tra queste, la Tavola Rotonda “Libertà future” con gli interventi di Alessandro Meluzi, Giulio Giorello, Antonio Baldassarre, Oscar Giannino e Morriz Grezzi. Chiuderà la giornata il concerto “Stralunato recital – live” di Antonello Ruggiero.

La Gran Loggia si concluderà domenica 15 con l’ultima Tavola Rotonda su “Educazione alla libertà” con gli interventi di Antonio Panaino, Luisella Battaglia, Dino Cofrancesco, Giuseppe Sapadafora.

Silvia Renzi, 338 2366914,
comunicazione e rapporti con la stampa.

Rimini 13 aprile 2007 – Massoneria: Grande Oriente d’Italia a Napolitano, “possibile creare una società più giusta”.

Rimini 13 aprile 2007 – Massoneria: Grande Oriente d’Italia a Napolitano, “possibile creare una società più giusta”.

“La Massoneria italiana rivolge un saluto deferente al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, simbolo dell’unità del Paese. I liberi muratori del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, la più antica e riconosciuta istituzione massonica italiana, riuniti a Rimini in occasione della Gran Loggia 2007, ribadiscono la loro forte e convinta adesione ai valori laici di libertà, di eguaglianza, e tolleranza alla cui affermazione hanno storicamente sempre dato un grande contributo nella costituzione dell’Unità d’Italia”.

E’ quanto sui legge in un telegramma inviato al Presidente della Repubblica dalla Gran Loggia 2007 del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani apertasi oggi a Rimini alla presenza di oltre duemila massoni e di venticinque delegazioni di Grandi Logge estere.

“I Massoni del Grande Oriente d’Italia ribadiscono, ancora una volta – si legge ancora – la più assoluta osservanza della Costituzione repubblicana ed alle Leggi che ad essa si conformano e la più assoluta lealtà verso le Istituzioni democratiche del Paese. Sottolineano come solo con l’affermazione dei valori propri della personalità umana sarà possibile creare una società più giusta, rispettosa delle minoranze e in grado di dare risposte alle esigenze dei più deboli, degli oppressi e degli emarginati certi”.

“Ricordano oggi, infine, a duecento anni dalla nascita – conclude il telegramma – il loro Gran Maestro Giuseppe Garibaldi modello esemplare e massimo artefice della Nazione finalmente liberata dal giogo delle tirannie straniere”.

Silvia Renzi, 338 2366914,
comunicazione e rapporti con la stampa.

Rimini 13 aprile 2007 – Tavola Rotonda. Libertà Civili.

Rimini 13 aprile 2007 – Tavola Rotonda. Libertà Civili.

SERGIO MORAVIA – MODERATORE

SERGIO MORAVIA è professore ordinario di Storia della Filosofia all’Università di Firenze. Studioso di fama internazionale, ha tenuto corsi e lezioni in Francia, Germania e Stati Uniti. Si è occupato di Illuminismo, di storia ed epistemologia delle scienze umane, del pensiero francese contemporaneo e, più recentemente, di filosofia della mente e dell’esistenza. Tra le sue opere principali: “Il tramonto dell’Illuminismo” (1968 e 1986), “La ragione nascosta” (1969); nuova edizione “Ragione strutturale e universi di senso, Saggio su Lévi Strauss” (2005); “La scienza dell’uomo nel Settecento” (1970 e 2000); “Introduzione a Sartre”, (1973 e 2004); “Il pensiero degli idéologues”, (1974); “Filosofia e scienze umane nell’età dei lumi” (1982 e 2000); “L’enigma della mente”, (1986 e 1999) “L’enigma dell’esistenza”, (1996); “L’esistenza ferita”, (1999). Ha curato, insieme a Zeffiro Ciuffoletti, il volume “La Massoneria. La storia, gli uomini, le idee”, (Milano, Oscar Mondatori, 2004 e 2005).

ROBERTO BALZANI / La religione civile
Il tema della religione civile attraversa la cultura classica, riaffiora nell’intensa stagione del Rinascimento italiano e, infine, approda alle società contemporanee, collegandosi ai processi di secolarizzazione e di nazionalizzazione in corso fra XVIII e XIX secolo. A questi processi di massa, e quindi ben distinti dalla «memoria», per lo più letteraria, dell’età classica e umanistica, occorre far riferimento per comprendere le dinamiche delle religione civile nel mondo attuale. In primo luogo, va affermata la distinzione fra «religione civile» e «religione politica», per lo più collegata a un’identità di partito o di movimento; ed, in secondo luogo, bisogna evitare di confondere la «religione civile» con lo «stato etico», altro prodotto della traslazione del sacro nella fase di laicizzazione della società europea. La religione civile non è un surrogato della religione tout court; essa designa, piuttosto, una disponibilità collettiva e diffusa ad andare oltre il proprio interesse e il proprio diritto in nome di un «bene comune» (che nelle liberal-democrazie spesso è identificato dalle carte costituzionali); e trova nell’idea di dovere, espressione di un senso di obbligazione morale senza fondamenti immediatamente utilitaristici, il proprio fondamento antropologico.

ROBERTO BALZANI è professore ordinario di Storia contemporanea presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’Università di Bologna, sede di Ravenna. Fa parte del comitato scientifico dell’Istituto di ricerca “Carlo Cattaneo” di Bologna, del comitato di direzione della rivista “Memoria e Ricerca” e del comitato di redazione di “Contemporanea”. Dal maggio 2005 è membro del consiglio d’amministrazione dell’Istituzione Biblioteca Malatestiana di Cesena. Collabora al Laboratorio interdisciplinare per il patrimonio culturale della Scuola Normale Superiore di Pisa, diretto dal professor Salvatore Settis. È presidente nazionale dell’Associazione Mazziniana Italiana dal 2003. Tra i suoi ultimi lavori, la cura dei “Discorsi parlamentari” di Giosué Carducci (Bologna, Il Mulino, 2004).

ALBERTO MELLONI / La libertà religiosa
Il relatore si sofferma sul modo in cui si sono formati, nella rottura della modernità, i paradigmi apparentemente contrapposti e in realtà fortemente convergenti sulla impossibile coniugazione fra libertà ed esperienza religiosa. In realtà, dal punto di vista storico, il tempo che ha reso queste forzature ideologiche così diffuse e consolidate, è anche quello nel quale il problema di radicare la libertà all’interno dell’esperienza religiosa si è fatto più forte: un intero patrimonio di riflessioni su diritti è tornato alla

Rimini 13-15 aprile 2007 – Gran Loggia 2007

Rimini 13-15 aprile 2007 – Gran Loggia 2007

Globalizzazione, rapidi mutamenti di modelli culturali, di costumi, di comportamenti individuali e collettivi, nuovi razzismi e nuove emergenze planetarie: molte sono le sfide e le emergenze esistenziali che l’uomo di oggi deve prepararsi ad affrontare. È in questo scenario che va considerata la funzione ed il ruolo della pedagogia, per la elaborazione di un nuovo possibile paradigma educativo.
La domanda da porsi oggi è: che tipo di uomo vogliamo per la nostra società?
Educare significa aiutare ciascuno a diventare se stesso; vuol dire formare l’uomo, costituirlo come soggetto autonomo, cosciente e libero, capace di dominare la complessità e di ritrovare, di conseguenza, l’orizzonte di senso; un uomo dotato di autonomia intellettuale e di creatività progettuale, dominatore della complessità, protagonista della sua esistenza.
La Massoneria è portatrice di una propria weltanschauung che contempla il rispetto delle diversità, alimentato e nobilitato dall’adozione dei valori dell’uguaglianza, della fratellanza, della libertà e della tolleranza; ma anche di una propria paideia, per una pedagogia dell’umano.
È laboratorio di idee, motore di proprie elaborazioni e proposte culturali sui grandi temi sui quali la società si interroga. Per questo intende abitare il futuro, concorrendo responsabilmente e produttivamente alla “ricostruzione” dell’uomo, affinché l’esito delle dinamiche presenti nell’attuale momento storico non conduca ad una mesta deriva per la cultura e per la civiltà.
Ciò sarà possibile abbandonando l’etica dell’emergenza e adottando quella della responsabilità: mettere l’uomo al centro rappresenta l’imperativo per combattere la caduta delle evidenze etiche e la disaffezione alla socialità.
Questo è educare alle libertà: essere costruttori di comprensione e di dialogo in un mondo troppe volte trafitto dalla violenza e dall’ingiustizia; ma soprattutto far comprendere la vera grandezza dell’essenza del vivere.

Il Gran Maestro
Gustavo Raffi

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Roma 11 aprile 2007 – Massoneria: Gran Maestro Raffi (Goi), “ricostruire l’uomo per evitare una mesta deriva per la cultura e per la civiltà”. Da venerdì a domenica a Rimini la Gran Loggia 2007, “Pedagogia delle libertà”.

Roma 11 aprile 2007 – Massoneria: Gran Maestro Raffi (Goi), “ricostruire l’uomo per evitare una mesta deriva per la cultura e per la civiltà”. Da venerdì a domenica a Rimini la Gran Loggia 2007, “Pedagogia delle libertà”.

“Globalizzazione, rapidi mutamenti di modelli culturali, di costumi, di comportamenti individuali e collettivi, nuovi razzismi e nuove emergenze planetarie: sono molte le sfide e le emergenze esistenziali che l’uomo di oggi deve prepararsi ad affrontare. E’ in questo scenario che vanno considerati la funzione e il ruolo della pedagogia per la elaborazione di un nuovo paradigma educativo. La Massoneria come laboratorio di idee, motore di proposte culturali sui grandi temi di attualità intende concorrere responsabilmente e produttivamente alla “ricostruzione” dell’uomo, affinché l’esito delle dinamiche presenti nell’attuale momento storico non conduca a una mesta deriva per la cultura e per la civiltà”.

Così l’avvocato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, spiega la scelta di dedicare la Gran Loggia 2007, in programma al Palacongressi di Rimini dal 13 al 15 aprile – al tema “Pedagogia delle Libertà”.
Alla tradizionale assise annuale della maggiore Istituzione liberomuratoria italiana è prevista quest’anno la presenza di circa duemila Massoni e di circa venticinque delegazioni di Grandi Logge di Europa, Stati Uniti e Sud America.

“Una edizione della Gran Loggia di particolare rilievo – aggiunge il Gran Maestro Raffi – perché intende lanciare alla società un messaggio di impegno e di educazione alle libertà, al fine di essere costruttori di comprensione e di dialogo, in un mondo troppe volte trafitto dall’ingiustizia e dalla violenza, e per giungere ad un etica della responsabilità che ponga l’uomo al suo centro e che combatta la disaffezione alla socialità”.

La Gran Loggia 2007 si aprirà venerdì 13 aprile alle ore 9, con un omaggio – nella ricorrenza del Bicentenario della nascita – a Giuseppe Garibaldi, eroe dei due Mondi e Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia: l’inaugurazione di due mostre a lui dedicate: “I Mille di Garibaldi nell’album di Alessandro Pavia” e “Cimeli Garibaldini”.
Altro momento significato, nella stessa mattinata di venerdì, l’inaugurazione della mostra “I Tarocchi, storia, Arte, Magia”, a cura dell’associazione culturale “Le Tarot”.

Sempre nel corso della prima giornata della Gran Loggia sono previsti il convegno di studi “Libertà civili”, con i docenti universitari Sergio Moravia, Roberto Balzani, Alberto Melloni e Claudio Bonvecchio, e alle ore 18, momento ormai tradizionale ma sempre particolarmente atteso, quello dell’allocuzione del Gran Maestro che – come avviene ormai da anni – verrà resa in forma pubblica dopo la sospensione dei Lavori Rituali per consentire l’ingresso nel Tempio delle Autorità e dei rappresentanti delle Istituzioni, del pubblico e della stampa.

I Lavori Rituali proseguiranno per l’intera giornata di sabato 14 aprile in contemporanea con altre iniziative culturali e di approfondimento. Tra queste, la Tavola Rotonda prevista per le ore 17,30 “Libertà future”, con gli interventi di Alessandro Meluzzi, Giulio Giorello, Antonio Baldassarre, Oscar Giannino e Morris Ghezzi. Chiuderà la giornata il concerto “Stralunato recital-live” di Antonella Ruggiero.

La Gran Loggia 2007 si concluderà domenica 15 con l’ultima Tavola Rotonda su “Educazione alla libertà” con gli interventi di Antonio Panaino, Luisella Battaglia, Dino Cofrancesco, Giuseppe Spadafora.

Anche quest’anno in occasione della Gran Loggia 2007 sono previste una serie di iniziative collaterali tra le quali, la Fiera del libro e delle riviste massoniche storiche con una ricca rassegna di pubblicazioni specializzate e una esposizione di quadri, sculture e gioielli di simbologia massonica.

Un apposito spazio, all’interno del Palacongressi, sarà dedicato al volontariato a testimonianza dell’impegno di solidarietà che il

Roma 7 aprile 2007 – Pena di morte: Massoneria; Grande Oriente d’Italia aderisce a Marcia.

Roma 7 aprile 2007 – Pena di morte: Massoneria; Grande Oriente d’Italia aderisce a Marcia.

La Massoneria del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani aderisce alla marcia di Pasqua promossa dall’Associazione Nessuno tocchi Caino, dalla Comunità di sant’Egidio, dal partito Radicale non violento transnazionale e dai radicali italiani, per chiedere una moratoria Onu contro la pena di morte.

“Come Liberi Muratori – afferma il Gran Maestro Gustavo Raffi – intendiamo manifestare il nostro pieno e convinto sostegno ad una battaglia di civiltà che mira a riaffermare la sacralità della vita umana. E’ importante che si rafforzi l’impegno espresso dal Parlamento italiano e dal Governo a presentare la risoluzione per la moratoria universale delle esecuzioni capitali all’assemblea generale dell’Onu in corso, per conquistare così un nuovo diritto umano e civile”.

“La coscienza di ogni Libero Muratore – conclude il Gran Maestro Raffi – da sempre si ribella alla pena di morte, un barbaro strumento che deve, senza indugio, essere bandito da ogni ordinamento giudiziario. Mi auguro che i 52 Paesi che ancora la prevedono modifichino quanto prima il loro, affinché mai più si assista all’ignobile spettacolo di un uomo messo a morte”.

Silvia Renzi, 338 2366914,
comunicazione e rapporti con la stampa.

Roma 5 aprile 2007 – Bicentenario Garibaldi: l’omaggio del Grande Oriente d’Italia al Massone Garibaldi.

Roma 5 aprile 2007 – Bicentenario Garibaldi: l’omaggio del Grande Oriente d’Italia al Massone Garibaldi.

“Garibaldi fu forse il Massone italiano dell’Ottocento più noto e autorevole. La sua adesione alla Massoneria, fu una scelta meditata e vincolante, che egli maturò a metà della sua esistenza e che mantenne in modo consapevole fino alla morte. Un’adesione che divenne ancor più convinta nel 1862, dopo i fatti di Aspromonte, quando gli obiettivi di costruire uno stato laico e democratico e di liberare Roma dal dominio temporale dei Papi si identificano, di fatto, con quelli della Massoneria”.

Così il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, avvocato Gustavo Raffi, traccia la figura di Garibaldi massone che sarà ricordata nel corso della Gran Loggia “Pedagogia delle libertà” in programma a Rimini dal 13 al 15 aprile prossimi.

“Il legame di Garibaldi con l’istituzione liberomuratoria e l’identificazione con i suoi ideali e valori culturali – ha aggiunto il Gran Maestro Raffi – divennero saldissimi nell’ultimo scorcio della vita. Fu, infatti, impegnato nelle file del movimento pacifista e nella battaglia, che vide ovunque i massoni in prima fila, per promuovere la costituzione di organismi di arbitrato a livello internazionale che scongiurassero il ricorso alle guerre. Così come la Massoneria di quegli anni si prodigò per l’affermazione del suffragio universale, per l’emancipazione femminile, per la diffusione dell’istruzione obbligatoria, laica e gratuita e per diffondere in Italia l’idea e la pratica della cremazione”.

Due sono i momenti dedicati a Garibaldi a Rimini durante l’Assise annuale della Massoneria e che inaugurano la serie delle numerose iniziative che saranno organizzate nel corso dell’anno: le mostre “I Mille di Garibaldi” nell’album di Alessandro Pavia e Cimeli Garibaldini, organizzate rispettivamente dal Servizio Biblioteca – in collaborazione con la casa editrice Gangemi – e dall’Archivio storico del Grande Oriente d’Italia.

La prima riproduce, in settantadue pannelli, arricchiti di didascalie esplicative l’intero “Album dei Mille” che venne realizzato dal fotografo ottocentesco Alessandro Pavia con l’intenzione di raccogliere in un unico volume tutti i ritratti dei partecipanti alla spedizione guidata dal generale Garibaldi. (La casa editrice Gangemi ha curato, per conto dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, un’edizione critica di questo album, che ripropone integralmente l’opera conservata presso lo stesso Istituto).

La seconda presenta, oltre a numerose foto di Garibaldi, a lettere autografe del Generale, il cappello e il poncho di Garibaldi che furono depositati presso il Grande Oriente d’Italia.

Alla Gran Loggia 2007 “Pedagogia delle libertà” che ospiterà anche la mostra “Tarocchi, Storia, Arte e Magia, – curata dall’Associazione Culturale “Le Tarot”, sono in programma numerose iniziative culturali aperte al pubblico: dibattiti e tavole rotonde alle quali parteciperanno studiosi, storici, filosofi e sociologi, che esamineranno, tra l’altro, il ruolo della Massoneria rispetto ai grandi temi della società di oggi.

Silvia Renzi, 338 2366914,
comunicazione e rapporti con la stampa.

Rimini 30 marzo 2007 – Grande Oriente d’Italia: “Tarocchi: Storia, Arte e Magia”. Mostra a Rimini dal 13 al 15 aprile in occasione della Gran Loggia 2007 “Pedagogia delle Liberà”.

Rimini 30 marzo 2007 – Grande Oriente d’Italia: “Tarocchi: Storia, Arte e Magia”. Mostra a Rimini dal 13 al 15 aprile in occasione della Gran Loggia 2007 “Pedagogia delle Liberà”.

“Tarocchi: Storia , Arte e Magia” è il titolo della mostra – curata dall’Associazione Culturale “Le Tarot”, organismo di studio e ricerca storica composto da autorevoli personalità del mondo accademico e culturale italiano presieduto da Andrea Vitali, iconologo medievista – che sarà presentata a Rimini dal 13 al 15 aprile, (Palazzo dei Congressi) in occasione della Gran Loggia 2007 del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, la maggiore istituzione massonica italiana.

All’inizio del quattrocento il mazzo dei Tarocchi fu inventato non solo per giocare a carte, ma anche per insegnare ai giocatori i mezzi e gli strumenti per con cui scoprire la volontà divina. Secondo la concezione cosmologica del tempo, legata all’aristotelismo, l’uomo poteva percepire il pensiero divino solo attraverso degli intermediari – che appaiono nei Tarocchi – ad esempio le virtù e gli astri che con il loro moto influenzano la vita sulla Terra

L’esposizione “Tarocchi: Storia , Arte e Magia” sarà articolata in 6 sezioni:

L’Armonia Celeste
Questa sezione indaga – attraverso volumi illustrati e stampe di celebri incisori del Rinascimento, rarissime carte antiche dipinte a mano e carte orientali in avorio – il pensiero tardo medievale riguardante la visione mistica del mondo, dell’universo e la nascita dei Trionfi (Tarocchi) come gioco a sfondo etico e moraleggiante collegato all’Arte della Memoria.

L’Iconografia Allegorica
Le opere facenti parte di questa sezione (stampe antiche e libri a stampa figurati) evidenziano il rapporto iconografico fra le immagini presenti nelle carte dei tarocchi con l’arte religiosa e profana medievale e rinascimentale.

Il Divino Ermete
Questo argomento, attraverso stampe antiche, opere librarie e manoscritti illustrati, evidenzia i rapporti iconografici fra i tarocchi rinascimentali e il pensiero ermetico-neoplatonico che permeò di sé le immagini dei Tarocchi ad iniziare dalla fine del sec. XV.

I Tarocchi e il Gioco
Documentano questa sezione carte antiche dipinte a mano di varie regioni italiane e nazioni europee, libri antichi illustrati e manoscritti sul gioco e le sue regole, incisioni raffiguranti giocatori di carte, manifesti camerali e regi editti, scatole da gioco portacarte e portafiches di grande rarità e bellezza.

Il Libro di Thot ovvero l’interpretazione Esoterica dei Tarocchi
Questa sezione racconta la nascita dei Tarocchi come strumento iniziatico, avvenuta alla fine del Settecento nella Francia Massonica ed Illuministica. L’argomento è illustrato attraverso un grande apparato di carte, incisioni, libri illustrati, manoscritti, ed altri oggetti d’arte, di provenienza massonica.

Tarocchi e Cartomanzia
La Cartomanzia, che nacque in Francia nel XVIII secolo, verrà documentata attraverso le primissime testimonianze raccolte in libri illustrarti, incisioni e carte dipinte a mano.

Alla Gran Loggia 2007 “Pedagogia delle libertà”, oltre alla mostra “Tarocchi, Storia, Arte e Magia, sono previste numerose iniziative culturali aperte al pubblico:dibattiti e tavole rotonde alle quali parteciperanno studiosi, storici, filosofi e sociologi, che esamineranno, tra l’altro, il ruolo della Massoneria rispetto ai grandi temi della società di oggi.

E previsto anche – occasione del Bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi, un omaggio all’eroe nazionale che fu Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia attraverso le mostre “I Mille di Garibaldi nell’album di Alessandro Pavia” e “Cimeli Garibaldini”.

Silvia Renzi, 338 2366914,
comunicazione e rapporti con la stampa.

Cagliari 10 marzo 2007 – “Giornata Mazziniana” dedicata al massone Lando Conti.

Cagliari 10 marzo 2007 – “Giornata Mazziniana” dedicata al massone Lando Conti.

Il 10 marzo, anniversario della morte di Giuseppe Mazzini, la loggia cagliaritana “Lando Conti”, d’intesa con il Collegio circoscrizionale della Sardegna, ha indetto una “Giornata Mazziniana” dedicata al massone Lando Conti, già sindaco di Firenze, che fu barbaramente trucidato dalle Brigate Rosse ventuno anni fa.

Alla manifestazione, patrocinata dal Grande Oriente nazionale, parteciperà il Gran Maestro Gustavo Raffi insieme al figlio di Lando, Lorenzo Conti. Il programma del convegno, che avrà inizio alle 17,30 nella casa massonica di piazza Indipendenza (Palazzo Sanjust), prevede, dopo l’introduzione del presidente circoscrizionale Andrea Allieri, gli interventi dello storico Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione Spadolini-Nuova Antologia, (Lando Conti nel solco Mazziniano); del saggista Marcello Tuveri (Giuseppe Mazzini e la Sardegna); del giornalista Vindice Ribichesu (Massoni mazziniani sardi in epoca risorgimentale); del maestro venerabile della loggia “Lando Conti” di Cagliari, Raffaele Sechi (Il massone Lando Conti).

I lavori, moderati dal giornalista Andrea Frailis dell’emittente locale Videolina, saranno conclusi dal Gran Maestro Raffi.
Chiuderà le celebrazioni lo scoprimento, nella casa massonica, di un’effigie marmorea di Giuseppe Mazzini, opera pregevole di un artista albanese, donata dal Gran Maestro Onorario Bruno Fadda ai suoi fratelli isolani.

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Roma 9 marzo 2007 – Incontri del Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia.

Presentazione del volume
LA MASSONERIA NELLE DUE SICILIE

Secondo l’autore, nel corso del Settecento, a Napoli prima e successivamente nelle maggiore province delle Due Sicilie, venne introdotta—ad opera di mercanti calvinisti francesi—una massoneria speculativa che adottando il sistema dei moderns inglesi, tendeva a sovrapporsi alla preesistente massoneria “operativa”, impersonata da un personaggio quale il famoso Raimondo di Sangro, Principe di Sansevero.

Dalla metà del secolo iniziò dunque un aspro conflitto tra le potenze massoniche estere (Olanda, Inghilterra, Francia, Austria) per il predominio sulla “fratellanza” meridionale, che veniva ad inserirsi nel più antico contrasto fra il “partito austriaco” e “partito spagnolo” che risaliva almeno al 1734, anno della “fondazione del Regno” da parte di Carlo III. In tale contesto che si ripercuoteva sulla vita economica del “regno meridionale” e minacciava di paralizzarne le scelte politiche va dunque inquadrata la scelta operata da un folto gruppo di “fratelli” che vollero sottrarsi ad ogni tentativo egemonico di potenze estere e costituirono una obbedienza indipendente sotto il nome di “Gran Loggia Nazionale” (1774).
La fase successiva vedrà il diffondersi nelle logge prima delle teorie illuministe e roussoiane e poi delle idee rivoluzionarie d’oltralpe: l’epilogo finale sarà la tragica vicenda della Repubblica Napoletana che vide “i massoni meridionali fronteggiarsi gli uni contro gli altri in armi”, come ultima immagine di un secolo di aspirazioni e illusioni.

Introduzione a cura di BERNARDINO FIORAVANTI Bibliotecario del Grande Oriente d’Italia Interverranno GIUSEPPE GALASSO Presidente della Società Napoletana di Storia Patria CARLO RICOTTI Università LUISS “Guido Carli” Roma GUSTAVO RAFFI Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Sarà presente l’Autore.

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Padova 24 febbraio 2007 – Massoneria: a Padova una nuova Loggia del Grande Oriente d’Italia. Cresce il Veneto massonico in linea con il resto del Paese.

Padova 24 febbraio 2007 – Massoneria: a Padova una nuova Loggia del Grande Oriente d’Italia. Cresce il Veneto massonico in linea con il resto del Paese.

Cresce anche in Veneto, e in linea con il trend che si registra in tutto il Paese, la Massoneria del Grande Oriente d’Italia, la più importante Istituzione liberomuratoria italiana, guidata dal 1999, dal Gran Maestro Gustavo Raffi, l’avvocato ravennate artefice della politica dell’apertura e della trasparenza. Sabato prossimo, 24 febbraio, a Padova è infatti prevista la cerimonia rituale per la nascita della nuova loggia massonica “Ekhnaton” che si aggiunge alle altre quattro officine operanti nella città: “La Pace”, “Florence Nightingale”, “Giuseppe Garibaldi” e “Galileo Galilei”.

Alla cerimonia di inaugurazione della nuova loggia – in gergo massonico “innalzamento delle colonne del Tempio” – alla quale parteciperanno anche massoni provenienti oltre che dalla regione, anche da altre città italiane – saranno presenti il Gran Maestro Aggiunto Massimo Bianchi e il Gran Segretario Aggiunto, Antonio Calderisi.

“Oggi la Massoneria – ha sottolineato Bianchi – spiegando il successo che la Massoneria sta registrando in Veneto e in tutto il Paese – costituisce sempre più uno spazio critico e libero per promuovere il confronto e il dialogo. Nella società si avverte un crescente bisogno di Massoneria perché essa propugna i valori fondamentali della dignità, della libertà e del rispetto dell’individuo nella diversità”.

In Veneto le logge del Grande Oriente d’Italia sono quindici: due a Treviso (“Paolo Sarpi” e “Primavera”); tre a Venezia (“Risorgimento”, “L’Union” e “Serenissima”); due a Verona (“Colonia Augusta” e “Carlo Montanari”); due ad Abano Terme (“Pietro D’Abano” e “Maat”); una a Vicenza (“George Washington”) e quattro a Padova.

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Viterbo 23 febbraio 2007 – Presentazione del libro di Anna Maria Isastia e Guido Laj “L’eredità di Nathan. Guido Laj (1880-1948), Pro sindaco di Roma e Gran Maestro”.

Viterbo 23 febbraio 2007 – Presentazione del libro di Anna Maria Isastia e Guido Laj “L’eredità di Nathan. Guido Laj (1880-1948), Pro sindaco di Roma e Gran Maestro”.

La cultura laica e democratica ha inciso sulle vicende politiche del Novecento italiano in alcuni passaggi decisivi per la storia nazionale. Di questa cultura Guido Laj è stato uno degli esponenti di rilievo, specialmente nei primi anni del secondo dopoguerra, periodo in cui fu prosindaco di Roma e Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, come in passato Ernesto Nathan.

In questa duplice veste partecipò da protagonista alla ricostruzione del sistema politico e delle alleanze internazionali del Paese, cercando di promuovere idealità laiche e progressiste. Della sua figura se ne parlerà a Viterbo, il prossimo 23 febbraio (ore 17,30), in occasione della presentazione del libro di Anna Maria Isastia e Guido Laj “L’eredità di Nathan. Guido Laj (1880-1948), Pro sindaco di Roma e Gran Maestro”.

L’incontro, organizzato dal Grande Oriente d’Italia e da Carocci Editore, si svolgerà nella sala conferenza dell’Amministrazione Provinciale di Viterbo (Via Saffi 49) alla presenza degli autori. Interverranno Zeffiro Ciuffoletti e Marco Paolino. La conclusione dei lavori, coordinati da Giuseppe Materni, è stata affidata al Gran Maestro Gustavo Raffi.

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