Roma 20 febbraio 2007 – Presentazione del libro di Jean-Michel Mathonière “Il compasso e il serpente. Simbolismo del Compagnonaggio”.

Roma 20 febbraio 2007 – Presentazione del libro di Jean-Michel Mathonière “Il compasso e il serpente. Simbolismo del Compagnonaggio”.

Un saggio sulla ricerca delle radici storiche del compagnonaggio sarà presentato il 20 febbraio (ore 20,30) presso la Libreria ASEQ di Roma (via dei Sediari, 10) a cura delle Edizioni Mediterranee. Si tratta del libro di Jean-Michel Mathonière “Il compasso e il serpente. Simbolismo del Compagnonaggio”, edito da Arkeios, che riassume vari studi sulle radici storiche dei compagnonaggi di tagliapietre, con un’attenzione particolare all’iconografia e al simbolismo del loro blasone e della loro emblematica.

Dal loro esame risulta che i Compagnoni tagliapietre sono gli eredi diretti dei costruttori di cattedrali del XIII secolo e forse, come pretenderebbero alcune loro leggende, di un passato ancora più lontano. L’appellativo di ‘Arte regia’, da loro espresso e applicato da tempo alla tradizione massonica, trae indubbiamente origine dall’ottavo libro dei Proverbi attribuito a Salomone, nel quale è contenuto gran parte del substrato simbolico della tradizione iniziatica dei costruttori.

Relatore della serata sarà il Bibliotecario del Grande Oriente d’Italia, Dino Fioravanti, specialista in materia, che ha dotato la Biblioteca di Villa ‘Il Vascello’ di un’accurata raccolta di testi su questa antica iniziazione di mestiere.

Info: Libreria ASEQ (06 6868400; aseq@libero.it)

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Bologna 17 febbraio 2007 – Convegno a Bologna sul tema “Carducci Massone”.

Bologna 17 febbraio 2007 – Convegno a Bologna sul tema “Carducci Massone”.

Sabato 17 Febbraio 2007 presso Sala Senatoriale di Palazzo Ratta in Via Castiglione 24 a Bologna si terrà un Pubblico Convegno sul tema Carducci Massone.

Programma:

Ore 09:00 Saluto del Presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili dell’Emilia Romagna Gianfranco Morrone. Introduzione del M. V. della Loggia Giosuè Carducci all’Oriente di Bologna Alberto Mario Bargossi.
Ore 09:20 Prof Emilio Pasquini, Ordinario di Letteratura Italiana all’Università di Bologna “Carducci Laico”.
Ore 09:50 Prof Umberto Carpi, già Ordinario di Letteratura Italiana all’Università di Pisa “Carducci e la Rivoluzione Francese”.
Ore 10:20 Prof Aldo A. Mola, storico “La Massoneria per Carducci”.
Ore 10:50 Break
Ore 11:00 Premiazioni: consegna di una Borsa di Studio alla dottoressa Giovanna Cordicella borsista della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna consegna di un premio alla dottoressa Sofia Gallo Preside del Liceo Classico Galvani e di un premio ad uno studente del Liceo Classico Galvani di Bologna
Ore 11:20 Prof Marco Veglia, ricercatore presso la Facoltà di Lettere e Filosofia all’Università di Bologna “La vita massonica di Giosuè Carducci dal 1866 al 1868”
Ore 11:50 Prof Roberto Balzani, Università di Bologna “Carducci Crispino”
Ore 12:20 Prof Angelo Scavone Presidente della Società Dante Alighieri di Bologna “Carducci e la Dante Alighieri”
Ore 12:50 Conclusioni del Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Palazzo Giustiniani Avv. Gustavo Raffi.

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Bologna 17 febbraio 2007 – Centenario Carducci: Grande Oriente d’Italia; a Bologna, sabato 17 convegno di studi, “Carducci Massone”, con il Gran Maestro Gustavo Raffi.

Bologna 17 febbraio 2007 – Centenario Carducci: Grande Oriente d’Italia; a Bologna, sabato 17 convegno di studi, “Carducci Massone”, con il Gran Maestro Gustavo Raffi.

Prendono il via da Bologna le iniziative che saranno organizzate, nel corso del 2007, dalla Massoneria del Grande Oriente d’Italia per celebrare il centenario della morte di Giosuè Carducci, premio Nobel, una delle figure più importanti della letteratura italiana legate alla Libera Muratoria. Carducci aderì alla Massoneria nel 1862 con l’iscrizione alla loggia “Galvani” di Bologna e fu tra i fondatori, nel 1866, della loggia “Felsinea” nella quale ricoprì l’incarico di segretario.

Libertà, uguaglianza, fratellanza, indipendenza, progresso, laicità, principi cardine del pensiero massonico sono presenti in diverse sue opere, anche se il poeta ebbe con l’Istituzione un rapporto non privo di conflittualità, legato soprattutto alle vicende della formazione dello stato unitario italiano che lo portarono ad “affievolire” le sue idee libertarie e repubblicane.

Ed è proprio un’analisi “a tutto campo” sul rapporto tra il poeta e la Massoneria quella che propone la loggia bolognese “Giosuè Carducci” con il Convegno di studi “Carducci Massone” – organizzato in collaborazione con il Collegio Circoscrizionale dell’Emilia Romagna – in programma sabato 17 febbraio presso la Sala Senatoriale di Palazzo Ratta (Via Castiglione 24). Aprirà i lavori, alle ore 9, il saluto del presidente del Collegio dell’Emilia Romagna, Gianfranco Morrone e, dopo l’introduzione di Alberto Maria Bargossi, maestro Venerabile della loggia organizzatrice, seguiranno gli interventi di Emilio Pasquini, dell’Università di Bologna (“Carducci laico”); di Umberto Carpi, dell’Università di Pisa (“Carducci e la Rivoluzione francese”) e dello storico Aldo Mola (“La Massoneria per Carducci”). Seguiranno le relazioni di Marco Veglia, dell’Università di Bologna, (“La vita massonica di Giosuè Carducci dal 1866 al 1868”), di Roberto Balzani, dello stesso ateneo, (“Carducci Crispino”) e di Angelo Scavone, presidente della Società Dante Alighieri di Bologna (“Carducci e la Dante Alighieri”).

Le conclusioni sono affidate al Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi. Nel corso del convegno saranno consegnati i premi ai vincitori dei due concorsi banditi dalla loggia “Giosuè Carducci”: si tratta della dottoressa Giovanna Cordibella, borsista alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna, della dottoressa Sofia Gallo, Preside del Liceo classico Galvani, e di uno studente dello stesso Istituto.

Silvia Renzi, 338 2366914,
comunicazione e rapporti con la stampa.

Roma 10 febbraio 2007 – Foibe: Massoneria; Gran Maestro Raffi (Goi) “contro le pulizie etniche prevalgano le ragioni del pluralismo culturale, religioso, etnico”.

Roma 10 febbraio 2007 – Foibe: Massoneria; Gran Maestro Raffi (Goi) “contro le pulizie etniche prevalgano le ragioni del pluralismo culturale, religioso, etnico”.

“Una tragedia nazionale che fa parte della nostra storia e che tutti noi dobbiamo ricordare senza ipocrisie – ora che tutti sanno, anche quelli che volevano l’oblio – con serenità di giudizio, ma, soprattutto, con profondo rispetto per le migliaia di connazionali, vittime di un’atroce pulizia etnica, fomentata da una ideologia nazional-comunista, oggi seppellita dalla storia”.

Lo ha detto il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Gustavo Raffi in occasione della Giornata Nazionale del Ricordo.

“Proprio il rispetto dovuto a queste vittime – ha aggiunto – ci impone un ruolo attivo che va oltre il dovere di perpetuare la memoria di questa umana tragedia: dobbiamo infatti adoperarci affinché sulle barbarie fondate su cupi nazionalismi, sugli odi etnici e religiosi prevalgano le ragioni del dialogo, della pacifica convivenza e del rispetto dei diritti umani”.

“Solo il pluralismo culturale, etnico e religioso, – ha concluso il Gran Maestro – per l’affermazione del quale la Massoneria del Grande Oriente d’Italia conduce da sempre una infaticabile battaglia, può essere garanzia contro le conseguenze devastanti del fanatismo, dell’intolleranza e dell’integralismo”.

Silvia Renzi, 338 2366914,
comunicazione e rapporti con la stampa.

Livorno 1 febbraio 2007 – “La Massoneria a Livorno. Dal Settecento alla Repubblica”.

Livorno 1 febbraio 2007 – “La Massoneria a Livorno. Dal Settecento alla Repubblica”.

Lo sviluppo civile e democratico di Livorno, il suo spirito cosmopolita e la sua vivacità culturale sono strettamente legati alla nascita e alla crescita della Massoneria. La costituzione della prima loggia in città viene fatta risalire verso il 1730 e da allora le sorti dell’Istituzione sono state tra le più propizie in Italia in un continuo evolversi con le vicende livornesi.

Con il saggio “La Massoneria a Livorno. Dal Settecento alla Repubblica”, curato per il Mulino dallo storico Fulvio Conti, studiosi di diversa formazione hanno descritto oltre due secoli di storia massonica attraverso fonti ancora inedite, evidenziando i fattori che hanno consentito alla Massoneria di diventare uno degli elementi distintivi dell’identità cittadina. Non a caso il volume è stato pubblicato con il patrocinio del Comune e della Provincia di Livorno e il sostegno finanziario di importanti istituti locali.

La sua presentazione è prevista il 1° febbraio, alle ore 17, nella sala consiliare della Camera di Commercio (piazza Civica) alla presenza del curatore e degli altri sette autori (Filippo Sani, Fabio Bertini, Alessandro Volpi, Donatella Cherubini, Liana Elda Funaro, Angelo Gaudio e Marco Di Giovanni).

I lavori saranno aperti dal saluto del presidente della Camera di Commercio Roberto Nardo e proseguiranno con gli interventi del sindaco di Livorno Alessadro Cosimi, che ha firmato la presentazione del libro, il filosofo Gian Mario Cazzaniga, dell’Università di Pisa, curatore del monumentale volume degli Annali della Storia d’Italia di Einaudi dedicato alla Massoneria, degli storici Ivan Tognerini, dell’università di Siena, e lo stesso Fulvio Conti che è docente di Storia Contemporanea all’Università di Firenze e autore, sempre con il Mulino, del libro “Storia della Massoneria italiana. Dal Risorgimento al Fascismo”, del quale è uscita nel 2006 una nuova edizione.
Presiederà l’incontro il gran maestro aggiunto Massimo Bianchi.

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Siena 27 gennaio 2007 – “Per il bene dell’Umanità”.

Siena 27 gennaio 2007 – “Per il bene dell’Umanità”.

Il Collegio circoscrizionale della Toscana ha in programma per il 27 gennaio una tavola rotonda dal titolo “Per il bene dell’Umanità”.

L’incontrò si svolgerà a Siena, nell’aula magna storica dell’Università (via Banchi di Sotto, ore 17), per mettere a confronto, com’è espresso nel sottotitolo del convegno, fedi religiose e pensieri laici per la realizzazione di un mondo più umano.

Coordinati dal sociologo Vinicio Serino, dell’Università di Siena, porteranno contributi i giuristi Enzo Balocchi, dell’ateneo senese, e Antonio Baldassarre, presidente emerito della Corte Costituzionale, lo psichiatra e psicoterapeuta Alessandro Meluzzi, il Gran Maestro Gustavo Raffi.

Per informazioni:
Collegio circoscrizionale della Toscana, tel. 055 2340543 – fax 055 2341233.

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Roma 26 gennaio 2007 – Giornata Memoria: Massoneria, Gran Maestro Raffi, Goi, “monito per impedire nuovi crimini contro l’Umanità”.

Roma 26 gennaio 2007 – Giornata Memoria: Massoneria, Gran Maestro Raffi, Goi, “monito per impedire nuovi crimini contro l’Umanità”.

“La memoria della Shoah – riferimento costante per coloro che lottano per impedire che vengano perpetrati nuovi crimini contro l’Umanità – sia sempre più un monito a difendere con estremo vigore l’uguaglianza, le libertà civili, la solidarietà, la partecipazione; serva a ricordare a tutti che la lotta per la libertà e contro l’odio non è mai finita. Occorre promuovere un’opera pedagogica per conservare la memoria di quella indegna stagione di barbarie contro il popolo ebraico per impedire che l’umanità, un’altra volta, venga travolta da una simile ondata di totalitarismi, dogmatismi e razzismi e, soprattutto, per consegnare alle nuove generazioni un mondo migliore di quello in cui ora viviamo”.

E’ questo uno dei passaggi del messaggio inviato dal Gran Maestro Gustavo Raffi al presidente dell’UCEI, Renzo Gattegna, e al Rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, in occasione della Giornata della Memoria.

“Celebrare questa giornata – continua il messaggio – che mai deve essere svilita dalla retorica – vuol dire, allora, ricordare che ancora oggi nel mondo vengono commessi eccidi etnici e religiosi che coinvolgono intere popolazioni di fronte ai quali la comunità internazionale non può rimanere indifferente, accadde allora quando troppi non vollero vedere e sapere”.

“La Libera Muratoria – conclude il Gran Maestro Raffi – erede dei principi universali di fratellanza, uguaglianza e solidarietà, ancora una volta esprime con convinzione la sua ferma posizione contro ogni barbarie, contro ogni intolleranza, contro ogni forma di oppressione e discriminazione e contro ogni manifestazione volta a umiliare e a distruggere la dignità dell’Uomo”.

Silvia Renzi, 338 2366914,
comunicazione e rapporti con la stampa.

Bologna 21 gennaio 2007 – “Il Tempio di Salomone luogo d’incontro fra diversità di pensiero”.

Bologna 21 gennaio 2007 – “Il Tempio di Salomone luogo d’incontro fra diversità di pensiero”.

“Il Tempio di Salomone luogo
d’incontro fra diversità di pensiero”
sarà il tema affrontato
il 21 gennaio (ore 18) nella Sinagoga di Bologna dal Grande Oriente
d’Italia e dalla Comunità Ebraica bolognese che ha organizzato
l’evento con il Collegio circoscrizionale dei maestri venerabili
dell’Emilia Romagna.

Sono previsti gli interventi del Gran Segretario Giuseppe Abramo,
studioso di tradizioni esoteriche, del consigliere dell’Ordine
Claudio Bonvecchio, ordinario di Filosofia delle Scienze Sociali
presso l’Università dell’Insubria di Varese, e del Rabbino Capo di
Bologna Alberto Sermoneta.

Apriranno i lavori i saluti del presidente della Comunità Ebraica
bolognese Guido Ottolenghi, del presidente circoscrizionale
Gianfranco Morrone e del Gran Maestro Gustavo Raffi.

Per informazioni e inviti: goibo@tin.it

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Bologna 17 gennaio 2007 – Massoneria ed Ebraismo: “incontro” a Bologna tra il Grande Oriente d’Italia e la Comunità ebraica.

Bologna 17 gennaio 2007 – Massoneria ed Ebraismo: “incontro” a Bologna tra il Grande Oriente d’Italia e la Comunità ebraica.

E’ la prima volta che accade: il Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili dell’Emilia Romagna del Grande Oriente d’Italia e la Comunità ebraica di Bologna hanno promosso un Convegno sul tema “Il Tempio di Salomone, luogo di incontro fra diversità di pensiero”.

E l’eccezionalità e la portata dell’evento è anche testimoniata dal luogo che, alle 18 di domenica prossima 21 gennaio, lo ospiterà: la Sinagoga della città, in Via Mario Finzi. Due culture quella massonica e quella ebraica, che hanno indubbiamente molteplici punti di contatto, si apriranno dunque al confronto non rifuggendo anche dai temi della più stretta attualità.

Il programma prevede, in apertura, i saluti del Presidente della Comunità ebraica di Bologna, dottor Guido Ottolenghi, del Presidente del Collegio Circoscrizionale dell’Emilia Romagna, professor Gianfranco Morrone e del Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, avvocato Gustavo Raffi. Le relazioni saranno tenute dal dottor Giuseppe Abramo, studioso di tradizioni esoteriche e Gran Segretario del Grande Oriente d’Italia, dal professor Claudio Bonvecchio, ordinario di Filosofia delle Scienze Sociali presso l’Università dell’Insubria di Varese e dal dottor Alberto Sermoneta, Rabbino Capo di Bologna.

Silvia Renzi, 338 2366914,
comunicazione e rapporti con la stampa.

Gallipoli 13-14 gennaio 2007 – Gallipoli: sabato 13 si inaugura, con il Gran Maestro Raffi, la nuova, prestigiosa sede del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani.

Gallipoli 13-14 gennaio 2007 – Gallipoli: sabato 13 si inaugura, con il Gran Maestro Raffi, la nuova, prestigiosa sede del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani.

La Massoneria del Grande Oriente d’Italia si è dotata, a Gallipoli, di una nuova e prestigiosa sede. Ad inaugurarla, sabato 13 gennaio alle ore 19, con una cerimonia rituale, sarà il Gran Maestro Gustavo Raffi, in occasione delle celebrazioni del 140esimo anniversario di fondazione della Loggia cittadina “Tommaso Briganti”. Situata in Via Gabriele D’Annunzio, 7, la nuova sede – che si sviluppa su 300 mq e che ospita, tra l’altro, un Tempio per i lavori di Loggia, una Biblioteca con importanti opere di carattere massonico e di cultura generale – sarà destinata, in coerenza con la politica di apertura alla società civile che da tempo viene perseguita dal Grande Oriente d’Italia, anche a conferenze, dibattiti ed incontri aperti al pubblico. E il primo degli incontri culturali organizzati nella nuova Casa Massonica di Gallipoli – previsto per domenica 14 gennaio alle ore 10,30 – approfondirà il tema “La Massoneria salentina ieri ed oggi” con interventi dello storico Mario De Marco e dello stesso Gran Maestro Gustavo Raffi.

“La Massoneria, culla storica del pensiero laico e della libertà intellettuale – ha detto il Gran Maestro – costituisce un punto di riferimento per un dialogo libero da ogni condizionamento dottrinario o metafisico. Nella sua progettualità intende ricostruire una visione del mondo a misura d’uomo che abbia nei valori della tolleranza, dell’uguaglianza, della solidarietà e della libertà i principi regolatori dei rapporti tra gli uomini”.

“Il riconoscimento di ogni diversità – ha aggiunto – è uno dei principi cardini del nostro modo di rapportarci al mondo. Il Libero Muratore – come naturale conseguenza del primato che egli attribuisce alla persona umana, alla sua dignità e alla sua libertà – tende a ricercare negli uomini quegli elementi comuni atti ad unirli anziché enfatizzare le loro differenze storiche, culturali, razziali”.

La Massoneria in Terra d’Otranto ha radici antiche che risalgono al diciottesimo secolo.
Nel Salento leccese, ad Alezio, a Gallipoli, a Campi e a Casarano, nonché a Lecce, sono state trovate tracce inequivocabili dell’attività massonica: proprio Gallipoli, porto e meta di commerci internazionali, fu un importante centro di idee liberomuratorie, sempre contrastate dalla Chiesa che aveva instaurato con i Borboni un legame solido per la conservazione dello status quo. Soltanto agli inizi del diciannovesimo secolo, in età napoleonica e murattiana, la Massoneria si diffonde in Terra d’Otranto per opera di Giuseppe Libertini, fondatore di numerose Logge nell’arco Ionico Salentino.
Legato da profonda amicizia a Giuseppe Mazzini, a lui si deve la nascita, nel 1864 a Lecce, della Loggia “Mario Pagano” e, due anni dopo, nel 1866, della Loggia “Tommaso Briganti” a Gallipoli. Officine che, sia pure con alterne vicende, sopravvissero sino a quando le leggi fasciste inibirono ogni attività associativa e, in particolare quella massonica.

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Catania 16 dicembre 2006 – Gran Maestro Raffi “un testimone dei valori della Libera Muratoria, impegnato fino all’ultimo contro ogni ingiustizia”.

Catania 16 dicembre 2006 – Gran Maestro Raffi “un testimone dei valori della Libera Muratoria, impegnato fino all’ultimo contro ogni ingiustizia”.

Il Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani commemorerà sabato prossimo, 16 dicembre, con una cerimonia funebre rituale, la figura di Francesco Landolina, Gran Maestro Onorario e storico della Massoneria, morto lo scorso 3 dicembre, pochi mesi dopo aver compiuto 104 anni. Francesco Landolina era il Massone più anziano al mondo e proprio per festeggiarlo lo scorso 2 settembre, giorno del suo compleanno, il Grande Oriente d’Italia aveva organizzato una manifestazione pubblica, in occasione della quale era stato presentato il suo ultimo saggio “Logge siciliane tra ‘700 e ‘800”.

“Un uomo libero e buono – così ne ricorda la figura il Gran Maestro Gustavo Raffi – studioso illustre, testimone dei valori e dei principi della Libera Muratoria, sempre aperto alle sfide del futuro ed impegnato, fino all’ultimo, contro ogni ingiustizia. Rappresentava, con i suoi 87 anni di appartenenza alla Libera Muratoria, la memoria vivente di fatti e personaggi della storia massonica che hanno onorato il nostro Paese”.

Sono numerose le opere di Landolina sulla storia della Massoneria. Tra queste: “Grafici e genealogia” (1949); “Le frange in Italia”; “Il Rito Filosofico italiano” (1976); “Considerazioni di Lord d’Hamouster”, primo Gran Maestro di Francia (1976); “I primi cinque anni della Libera Muratoria in Sicilia” (1979); “Storia cronologica del Grande Oriente d’Egitto sedente in Alessandria professante in rito di Memphis, quello Scozzese e altri riti” (1985); “Cenni storici sulla Libera Muratoria operativa e origine dei grandi eletti scozzesi” (1989); “Per una storia della Massoneria italiana in età napoleonica: i documenti di Lanciano” (2002). “Logge siciliane tra ‘700 e ‘800” è la sua ultima opera.

Nel corso della sua lunga vita aveva raccolto documenti e cimeli, che testimoniano la storia del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani. Gran parte di questi, da lui donati al Grande Oriente d’Italia, sono attualmente custoditi dal Servizio Biblioteca dell’Istituzione con il nome di “Fondo Landolina”.
Alla commemorazione di Francesco Landolina, che si terrà nella Casa massonica di Catania, parteciperà il Gran Maestro Gustavo Raffi.

Silvia Renzi, 338 2366914,
comunicazione e rapporti con la stampa.

Roma fino al 15 dicembre 2006 – Incontri del Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia. Esposizione dei volumi di José Antonio Ferrer Benimeli.

Il Servizio Biblioteca del Grande
Oriente d’Italia in occasione della conferenza del Professor José
Antonio Ferrer Benimeli ha organizzato presso la propria sede
un’iniziativa che tende a far conoscere i suoi lavori, parte
rilevante del fondo in lingua spagnola posseduto dalla biblioteca
che si è provveduto a catalogare per renderne disponibile la
fruizione.

La mostra rimarrà aperta fino a Venerdì 15 Dicembre con i seguenti
orari:
Lunedì – Venerdì 10:00 – 13:00 e 14:00 – 18:00

VILLA MEDICI DEL VASCELLO Via di San Pancrazio, 8 00152 Roma Tel.
06 5883214 e-mail: biblioteca.goi@libero.it

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Roma 15 dicembre 2006 – Incontri del Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia. Presentazione dell’opera “I Magi Evangelici” di Antonio Panaino.

Roma 15 dicembre 2006 – Incontri del Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia. Presentazione dell’opera “I Magi Evangelici” di Antonio Panaino.

Roma, Villa il Vascello, 15 dicembre 2006, ore 18:30
Presentazione dell’opera

I MAGI EVANGELICI
Storia e simbologia tra Oriente e Occidente
di Antonio Panaino
Longo Editore, Ravenna, 2004

Intervengono
Gherardo Gnoli, presidente dell’Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente
Pietro Mander, assirologo dell’Università di Napoli “L’Orientale”
Antonio Panaino, iranista dell’Università di Bologna – Sede di Ravenna
Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia

Il saggio propone una circostanziata indagine sul significato storico-religioso, ideologico e simbolico dei Magi in Matteo, 2, 1-12 e sulla complessa elaborazione del ciclo dei Magi evangelici, anche attraverso l’esame delle fonti apocrife posteriori e della letteratura patristica. L’autore ha inoltre analizzato il profondo messaggio interculturale proposto dal Cristianesimo primitivo mediante la sottile evocazione, senza altri confronti nei Vangeli, di una categoria sacerdotale, forse estranea al mondo giudaico e associabile a un culto iranico mazdaico da tempo in attesa del “Salvatore-Rinnovatore” del mondo, ovvero del figlio di Zara?uštra, che nascerà da una vergine e verrà a resuscitare i morti alla fine dei tempi. Tali riferimenti vengono vagliati alla luce dell’intricata situazione politica di Israele tra I secolo a.C. e I secolo d.C.

Antonio Panaino, preside della Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’Università di Bologna a Ravenna, è professore ordinario di Filologia, Storia e Religioni dell’Iran. I suoi interessi scientifici si concentrano sulla storia linguistica e religiosa del mondo iranico e tardo antico, con particolare attenzione per i fenomeni di interazione culturale tra Oriente e Occidente, soprattutto nel campo della mantica astrale e dell’astronomia e astrologia antiche. Autore di diverse monografie e di circa 200 lavori tra articoli, recensioni e studi minori redatti nelle principali lingue europee e orientali. E’ direttore della sezione Emilia-Romagna dell’Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente e direttore scientifico della rivista del Grande Oriente d’Italia “Hiram”.

Per informazioni: biblioteca@grandeoriente.it

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Roma 14 dicembre 2006 – Olocausto: Conferenza; Massoneria, Gran Maestro Raffi “negazionismo fa presagire futuro fosco per convivenza tra popoli”.

Roma 14 dicembre 2006 – Olocausto: Conferenza; Massoneria, Gran Maestro Raffi “negazionismo fa presagire futuro fosco per convivenza tra popoli”.

“La Conferenza di Teheran sull’Olocausto ha richiamato in vita, in modo prepotente, i fantasmi del nazismo e la tragedia della persecuzione antiebraica. Le tesi negazioniste usate strumentalmente dal presidente iraniano Ahmadinejad per minacciare l’esistenza stessa dello Stato di Israele fanno presagire un futuro fosco per la già difficile convivenza pacifica dei popoli. E’ infatti drammaticamente pericoloso continuare a negare ciò che la testimonianza di tante vittime e la documentazione storica hanno dimostrato per sempre, così come lo è minacciare l’esistenza di uno Stato sovrano”.

Lo ha dichiarato il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi.

“Imparare a conoscersi e reciprocamente rispettarsi nelle diversità – ha aggiunto – costruire forme di convivenza tra i popoli, anche tra quelli che da anni si combattono per rivendicare il diritto all’esistenza rappresenta l’unica possibilità per evitare nuove catastrofi. La tradizione massonica insegna a costruire propria questa convivenza: nelle Logge lavorano insieme uomini di diverse razze, provenienze, saperi, religioni. Ogni Loggia è un laboratorio dove interagiscono le diverse identità, mettendo al centro della ricerca l’uomo ed i suoi valori”.

“Non è un caso, infatti – ha concluso il Gran Maestro Raffi – che le dittature, di ogni colore, così come gli Stati etici abbiano sempre messo al bando la Massoneria. I Liberi Muratori, come sempre, stanno dalla parte della democrazia. E, con la sola forza della ragione e delle idee di libertà, convinti assertori della dignità umana, stanno dalla parte degli studenti universitari dell’Iran che sono scesi in piazza per protestare e chiedere diritti e democrazia. Non è negando le atrocità del passato che si risolvono i problemi di oggi; è anzi studiandole e riconoscendole che si può evitare che accadano di nuovo”.

Silvia Renzi, 338 2366914,
comunicazione e rapporti con la stampa.

Roma 14 dicembre 2006 – Welby: Massoneria, Gran Maestro Raffi “il valore della vita va concepito insieme a quello della morte”.

Roma 14 dicembre 2006 – Welby: Massoneria, Gran Maestro Raffi “il valore della vita va concepito insieme a quello della morte”.

“Il valore della vita non può essere concepito se non insieme a quello della morte, che ogni vivente è destinato ad affrontare. La richiesta avanzata da Piergiorgio Welby, di poter scegliere di morire interrompendo le cure che attualmente gli vengono somministrate, ma che non hanno alcun fine se non quello di tenerlo artificialmente in vita, richiede e merita rispetto e comprensione. In questo caso, se ai medici spetta di scegliere e somministrare le cure necessarie, al malato spetta il diritto di decidere di accettarle o rifiutarle. Sono, infatti, decisioni che rientrano nell’ambito della vita dell’uomo e della sua dignità, e che non possono essere demandate a soggetti esterni o a teologie”.

Lo ha dichiarato il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, intervenendo sul caso Welby e, più in generale, nel dibattito sulla eutanasia.

“Ogni e qualsiasi riflessione di ordine etico e morale – ha aggiunto – non può che inchinarsi alla libertà del singolo, a quello che proprio la teologia ha definito “libero arbitrio”. Il “caso Welby” obbliga tutti a riflettere sui veri valori che devono improntare la nostra vita e sulla necessità di dotarsi degli strumenti teorici e pratici per affrontare questioni di simile importanza”.

“Il dramma umano che vive in queste ore Piergiorgio Welby – ha concluso il Gran Maestro Raffi – chiede ad ognuno di rimettere l’uomo al centro di ogni riflessione critica, di ogni decisione e di ogni intervento. La dignità di vivere va quindi estesa a quella di morire: atto supremo di conoscenza e di consapevolezza al quale ogni Libero Muratore cerca di prepararsi per tempo”.

Silvia Renzi, 338 2366914,
comunicazione e rapporti con la stampa.

Siena 6 dicembre 2006 – Presentazione del libro “Mitra e Compasso” di Stefano Bisi.

Siena 6 dicembre 2006 – Presentazione del libro “Mitra e Compasso” di Stefano Bisi.

Il rapporto tra la Massoneria e la Chiesa cattolica ha appassionato molti storici e riveste una grande attualità per le ricorrenti discussioni sul tema della laicità dello Stato. Come nel passato le esternazioni delle gerarchie ecclesiastiche su argomenti che riguardano la vita civile italiana suscitano forti reazioni da parte di esponenti di area laica.

Il giornalista Stefano Bisi ha analizzato questi rapporti nel libro “Mitra e Compasso”. Storia dei rapporti tra Massoneria e Chiesa da Clemente XII a Benedetto XVI” (Protagon Editori) partendo dalla prima scomunica papale del 1738 fino ad arrivare all’attualità, con le prese di posizione della Congregazione per la dottrina della fede, gli scontri sull’insegnamento della religione nelle scuole, la partecipazione al voto referendario, le accuse di analogie tra Massoneria e associazioni criminali di alcuni vescovi.

Il volume sarà presentato il 6 dicembre, alle ore 18, presso l’Aula Magna Storica dell’Università degli Studi di Siena (Via Banchi di Sotto, 55), alla presenza dell’autore e di illustri relatori. Moderati dal giornalista Rai Paolo Maccherini, interverranno: Silvano Focardi, Rettore dell’Università di Siena; Antonio Cardini, preside della Facoltà di Scienze Politiche dello stesso ateneo; Franco Ceccuzzi, parlamentare Ds; don Giuseppe Acampa, economo della Curia Arcivescovile di Siena; Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.

Stefano Bisi, senese, è giornalista professionista. Dopo aver diretto le emittenti Televideosiena e Antenna Radio Esse, attualmente è capo redattore del quotidiano “Corriere di Siena”. Massone dal 1982, è consigliere dell’Ordine del Grande Oriente d’Italia.

Per informazioni: 348 9020618 / 339 8493570

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Roma 5 dicembre 2006 – Incontri del Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia. Presentazione dell’opera Bibliografía de la Masonería.

Roma, Villa il Vascello, 5 dicembre
2006, ore 18:30

Presentazione dell’opera

BIBLIOGRAFÍA DE LA MASONERÍA
di José Antonio Ferrer Benimeli e Susana Cuartero Escobés
Fundación Universitaria Española, Madrid, 2004

Intervengono
Josè Antonio Ferrer Benimeli, presidente del Centro di Studi
Storici della Massoneria Spagnola di Saragozza
Fulvio Conti, storico dell’Università di Firenze
Marco Novarino, storico dell’Università di Torino
Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia

La Massoneria e le sue molteplici implicazioni con la storia, la
politica, la religione, la letteratura, la musica, il teatro, per
non parlare degli altri aspetti più intimi come il simbolismo, i
rituali, il suo percorso iniziatico, stanno interessando una sempre
più vasta parte di pubblico, cancellando l’oscurantismo, la paura e
l’ignoranza che la caratterizzavano fino a poco tempo fa. La
finalità di questa bibliografia è di offrire un aiuto nel compito,
spesso ingrato, di revisione storica. Come si indicava nella prima
edizione, l’opera non pretende di essere esaustiva, ma solamente di
fornire un sommario orientamento storico-critico nel complesso ed
interessante campo della massoneria.

Come tutte le bibliografie anche questa è un corpo vivo, che senza
la sua attualizzazione perderebbe valore. La nuova edizione
rassegna circa 20 mila opere che possono facilmente essere
localizzate, non solo nelle biblioteche massoniche, come quella
della Gran Loggia Unita d’Inghilterra a Londra, del Grande Oriente
di Francia a Parigi, del Grande Oriente dei Paesi Bassi all’Aja,
della Gran Loggia di Scozia a Edinburgo, o quella del Deutsches
Freimaurer Museum di Bayreuth, ma anche nei principali archivi e
biblioteche nazionali europee nei cui fondi sono a disposizione del
lettore.

José A. Ferrer Benimeli, è Ordinario di Storia Contemporanea
all’Università di Saragozza e primo titolare della Cattedra
“Théodore Verhaegen” (1983) alla Libera Università di Bruxelles.
Specialista in Storia della Massoneria Spagnola e Ispanoamericana,
i suoi studi sono incentrati sul XVIII secolo, in particolare
sull’espulsione e l’estinzione della congregazione dei gesuiti,
l’Inquisizione e la politica riformista dell’Illuminismo. Ha
pubblicato 43 libri e curato altri 20, partecipando a 200 convegni
internazionali. E’ membro corrispondente della Reale Accademia di
Storia Spagnola.

Per informazioni: biblioteca@grandeoriente.it

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Parigi 28-30 novembre 2006 – Il Grande Oriente d’Italia alla Conferenza mondiale delle Grandi Logge. Presenti a Parigi circa cento delegazioni in rappresentanza di oltre sette milioni di massoni.

Parigi 28-30 novembre 2006 – Il Grande Oriente d’Italia alla Conferenza mondiale delle Grandi Logge. Presenti a Parigi circa cento delegazioni in rappresentanza di oltre sette milioni di massoni.

“La Massoneria ha oggi il compito di riaffermare la centralità della laicità nella società contemporanea, una laicità che non si sostituisce alle religioni e che non sacralizza la politica, ma che difende la priorità dell’essere umano e si fa interprete del tempo presente. Una Massoneria viva e feconda, deve continuare a proporre valori di pace e di tolleranza, e offrirsi come luogo di incontro interculturale e multiculturale. Non può essere ripiegata su se stessa e sulle sue dinamiche interne, come un corpo estraneo alla società civile, altrimenti rischia di ritrovarsi marginalizzata come un contenitore incomprensibile o sterile”.

Lo ha detto il Gran Maestro Gustavo Raffi intervenendo a Parigi alla VIII Conferenza mondiale delle Gran Logge regolari alla quale hanno partecipato oltre oltre cento delegazioni in rappresentanza delle Gran Logge che riuniscono nel mondo circa sette milioni di massoni.

Silvia Renzi, 338 2366914,
comunicazione e rapporti con la stampa.

Roma 4 ottobre 2006 – Massoneria: intercettazioni Telecom; Cipriani non è iscritto al Grande Oriente d’Italia.

Roma 4 ottobre 2006 – Massoneria: intercettazioni Telecom; Cipriani non è iscritto al Grande Oriente d’Italia.

“Nei momenti di crisi del nostro Paese, assistiamo alla riproposizione di un fenomeno di malcostume volto ad accreditare genericamente la presenza dei massoni nei misteri d’Italia; la tecnica usata è sempre la stessa: non si specifica mai a quale istituzione massonica costoro appartengano, se si tratti di responsabilità collettive o individuali, e ciò al precipuo fine di evitare di incorrere in responsabilità civili e penali, che verrebbero inevitabilmente ravvisate se il riferimento riguardasse il Grande Oriente d’Italia”.

Lo ha dichiarato Giuseppe Abramo, Gran Segretario del Grande Oriente d’Italia, la più antica organizzazione massonica esistente nel nostro Paese in riferimento all’articolo dello scrittore Alfio Caruso pubblicato oggi sul quotidiano La Stampa che attribuisce a tale Cipriani Emanuele, coinvolto nell’ “affaire” delle intercettazioni, la qualità di massone.

“Anche nel nostro Paese – ha aggiunto il Gran Segretario Abramo – come esistono tante chiese, esistono tante massonerie, talché occorre specificare a quale ente si faccia riferimento, posto che nella nostra legislazione non esistono norme che tutelino il diritto alla denominazione massoneria in esclusiva. Colpire nel mucchio, persegue, pertanto, il duplice obiettivo di criminalizzare una formazione sociale e di non essere perseguiti come sarebbe avvenuto nel caso in cui il Cipriani fosse stato qualificato come appartenente al Grande Oriente d’Italia. Quale Gran Segretario del Grande Oriente d’Italia posso attestare che quest’ultimo non è membro, non lo è mai stato e mai lo sarà della nostra Istituzione”.

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Roma 20 settembre 2006 – XX Settembre: Raffi, “laicità valore non negoziabile”. Corone a Porta Pia Capo dello Stato, istituzioni e Grande Oriente.

Roma 20 settembre 2006 – XX Settembre: Raffi, “laicità valore non negoziabile”. Corone a Porta Pia Capo dello Stato, istituzioni e Grande Oriente.

“Abbiamo un valore non negoziabile, la laicità”. Così il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani Gustavo Raffi, ha celebrato, questa mattina a Porta Pia, l’anniversario della presa di Roma il 20 settembre 1870.

“La migliore risposta a chi stenta a capire il significato del XX Settembre – ha sottolineato Raffi – cioé la separazione del potere temporale da quello sacrale, è la dichiarazione del presidente della Repubblica Napolitano sulla scuola, come principale educatrice alla tolleranza”.

Il Gran Maestro della più importante istituzione massonica, presente in Italia dal 1805, ha ribadito il valore della corona d’alloro inviata dal Capo dello Stato, come “simbolo di una data storica tanto più alla luce delle pesanti ingerenze di Ruini sulla vita politica italiana”.

“Il XX Settembre – ha aggiunto la delegata del sindaco di Roma alle Politiche della Multietnicità e per la Commissione per la laicità delle istituzioni Franca Eckert Coen – è una data storica perché testimonia il passaggio da uno stato teocratico a un’Italia moderna, in cui viene riconosciuto pari trattamento giuridico a tutte le confessioni religiose”.

“L’apertura del ghetto, dove gli ebrei erano stati rinchiusi per molto tempo – ha continuato Coen – ha simboleggiato l’affermazione della libertà religiosa individuale, sancita dalla Costituzione italiana”.

In rappresentanza delle istituzioni locali, che hanno fatto deporre tre corone d’alloro al monumento insieme a quella inviata dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano, gli assessori regionali del Lazio alla Tutela dei consumatori Mario Michelangeli e agli Affari istituzionali Regino Brachetti, il capogruppo in consiglio regionale di Sr-RnP Donato Robilotta e l’assessore provinciale di Roma all’Agricoltura e Ambiente Sergio Urilli.

Alla commemorazione era presente il deputato Ds Franco Grillini che ha sottolineato “l’importanza di una data come il XX Settembre, auspicando che diventi festa nazionale”.

“Guai ai popoli che dimenticano la propria storia – ha affermato Stefania Craxi – e soprattutto a chi come noi ha una storia risorgimentale di coraggio, libertà e onore”.

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Roma 20 settembre 2006 – Porta Pia : Massoneria, Grande Oriente d’Italia, dedica celebrazioni alla scuola pubblica italiana Gran Maestro Raffi alla breccia di Porta Pia con una delegazione di Liberi Muratori.

Roma 20 settembre 2006 – Porta Pia : Massoneria, Grande Oriente d’Italia, dedica celebrazioni alla scuola pubblica italiana Gran Maestro Raffi alla breccia di Porta Pia con una delegazione di Liberi Muratori.

“Il XX Settembre non significò solo il compimento dell’Unità d’Italia ma anche il trionfo di un punto di vista laico, razionale, tollerante sulle cose del mondo e della politica. Ecco perché La Massoneria del Grande Oriente d’Italia dedica quest’anno le celebrazioni per questo anniversario alla scuola pubblica, nella convinzione che essa sia la scuola del confronto e che costituisca l’unico laboratorio nel quale la società interculturale e multietnica troverà le sue radici”.

“La scuola – ha detto il Gran Maestro Raffi – deve restare immune da fondamentalismi e da logiche imprenditoriali confessionali o di casta: solo in questo modo potrà avere la forza di rispondere alle tante responsabilità – non solo formative, ma anche sociali e civili – che la Nazione le ha attribuito nel corso degli anni”.

“Auguriamo alla scuola pubblica – come si legge nel tradizionale “Manifesto del XX Settembre” diffuso oggi dal Grande Oriente d’Italia – di continuare ad essere quel luogo d’incontro e di formazione che la nostra Costituzione ha disegnato nel lontano 1948, e di conservare il pluralismo ideologico, religioso, culturale, e il rispetto dell’altro, che per noi laici è il sale della vita.
Le auguriamo anche di non vedere troppe risorse stornate a vantaggio d’istituti parificati, in gran parte emanazione della confessione religiosa prevalente nel nostro Paese”
.

Il Gran Maestro Raffi, a capo di una delegazione del Grande Oriente d’Italia, ha deposto, com’è consuetudine, una corona d’alloro a Porta Pia.

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Roma 18 settembre 2006 – Scuola: Massoneria, Gran Maestro Raffi (Goi) “conservi il pluralismo ideologico, religioso, culturale e il rispetto dell’altro”.

Roma 18 settembre 2006 – Scuola: Massoneria, Gran Maestro Raffi (Goi) “conservi il pluralismo ideologico, religioso, culturale e il rispetto dell’altro”.

“Auguriamo alla scuola pubblica di continuare ad essere quel luogo d’incontro e di formazione che la nostra Costituzione ha disegnato nel lontano 1948, e di conservare il pluralismo ideologico, religioso, culturale, e il rispetto dell’altro, che per noi laici è il sale della vita. Le auguriamo anche di non vedere troppe risorse stornate a vantaggio d’istituti parificati, in gran parte emanazione della confessione religiosa prevalente nel nostro Paese”.

Lo ha dichiarato il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, in occasione dell’apertura dell’anno scolastico 2006/2007.

“La scuola – ha aggiunto il Gran Maestro – resti immune da fondamentalismi e da logiche imprenditoriali confessionali o di casta: solo in questo modo potrà avere la forza di rispondere alle tante responsabilità – non solo formative, ma anche sociali e civili – che la Nazione le ha attribuito nel corso degli anni”.

Raffi ha ricordato, infine, che proprio alla scuola pubblica la Massoneria del Grande Oriente d’Italia dedica quest’anno le celebrazioni per il XX Settembre “nella convinzione – ha detto – che essa sia la scuola del confronto e che costituisca l’unico laboratorio nel quale la società interculturale e multietnica troverà le sue radici”.

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Roma 16 settembre 2006 – Massoneria: due mila invitati all’Equinozio d’Autunno.

Roma 16 settembre 2006 – Massoneria: due mila invitati all’Equinozio d’Autunno.

Quattrocento persone presenti questa mattina alla tavola rotonda (aperta al pubblico) sulla laicità e 2 mila all’appuntamento del pomeriggio per soli invitati che si concluderà con l’allocuzione di Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani. In altre parole, Gran Maestro della Massoneria.

Sono questi i numeri dei partecipanti all'”Equinozio d’autunno”, la celebrazione che segna ogni anno la riapertura dei lavori massonici dopo la pausa estiva. Gli invitati a “numero chiuso” per l’Equinozio d’Autunno (che si svolge sul Gianicolo a Roma nella sede del Grande Oriente d’Italia di Villa “Il Vascello” con vista sulla cupola di San Pietro) sono principalmente i rappresentanti, accompagnati dalle loro consorti, dei 18 mila iscritti al Grande Oriente.
Tutti – ci tengono a sottolineare – in abito scuro. Niente grembiulini, se qualcuno avesse voglia di ironizzare.

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Roma 16 settembre 2006 – Massoneria: Paolo Prodi, “può ancora essere importante”.

Roma 16 settembre 2006 – Massoneria: Paolo Prodi, “può ancora essere importante”.

Secondo lo storico Paolo Prodi, la Massoneria può essere ancora importante: è quanto scrive nell’intervento inviato alla tavola rotonda “La questione laica nell’Italia di oggi”, organizzata dal Grande Oriente d’Italia in occasione delle celebrazioni per l’Equinozio d’Autunno.

“Se la Massoneria – spiega Paolo Prodi – contribuirà a mantenere il dualismo con il potere respingendone la sacralità e producendo norme che rappresentino un punto di riferimento per le coscienze individuali che, praticanti una chiesa o no, non possono essere lasciate sole di fronte alle nuove religioni politiche od economiche secolarizzate, la sua funzione potrà essere importante anche nella nuova epoca che ora si apre”.

Aggiunge Paolo Prodi: “Ecco perché ritengo importante che il tema della laicità sia trattato proprio nella sede del Grande Oriente d’Italia: una delle più importanti agenzie produttrici di ‘etica’ che abbia creato dal suo seno la storia dell’Occidente”.

“Anche oggi esistono forti pressioni – dice ancora ancora lo storico – che tendono a strumentalizzare la risposta religiosa alle ansie del nostro tempo nelle più diverse direzioni; queste pressioni diventano sempre più forti, anche da parte di uomini di formazione laica, non credenti, in proporzione alla mancanza di risposte politiche alla crisi della politica”.

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Roma 16 settembre 2006 – Massoneria: Raffi (Grande Oriente d’Italia), “laicità spazio per tutti”.

Roma 16 settembre 2006 – Massoneria: Raffi (Grande Oriente d’Italia), “laicità spazio per tutti”.

La laicità è uno spazio a disposizione di tutti: intorno a questa affermazione si è sviluppato l’intervento svolto oggi a Roma da Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, in occasione delle celebrazioni dell’Equinozio d’Autunno.

“Per noi – ha detto Raffi – la laicità è uno spazio di tutti, condiviso e sicuro, garantito e garantista; uno spazio al servizio dei cittadini, ma anche delle Chiese e delle comunità religiose. E l’unica palestra possibile per educare alla laicità è la scuola pubblica: luogo d’incontro e di formazione che la nostra Costituzione ha disegnato nel lontano 1948. La formazione assume così un ruolo fondamentale, in uno Stato laico che salvaguardi le differenze e impedisca che una visione fondamentalista della propria verità pretenda di legittimare l’oppressione o l’eliminazione dell’altro”.

“Solo una società laica ed aperta – ha detto ancora il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia – può mettere a frutto il contributo critico delle teologie, dei valori religiosi e comunitari, opponendosi alla pretesa di uniformare e subordinare le leggi dello Stato ad una visione teologale esclusiva, quello ‘Stato Etico’ che pretenderebbe di imporre la propria infallibilità, la propria indiscutibile autorevolezza”.

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Roma 20 giugno 2006 – Massoneria: Gran Maestro Raffi a Monsignor Bregantini “no ad accuse indiscriminate contro la Massoneria, subito un pubblico confronto per difendere l’onore dei Liberi Muratori”.

Roma 20 giugno 2006 – Massoneria: Gran Maestro Raffi a Monsignor Bregantini “no ad accuse indiscriminate contro la Massoneria, subito un pubblico confronto per difendere l’onore dei Liberi Muratori”.

“Con profondo stupore e disappunto, ho appreso che in occasione dei corsi della Scuola di formazione all’impegno sociale e politico “don Giorgio Pratesi”, organizzati dalla Sua Diocesi, sono state profferite, quantomeno da uno dei relatori, dichiarazioni gratuite e tendenziose su inesistenti legami e commistioni tra la grande criminalità organizzata e la Massoneria.
Stigmatizzo, sopratutto, il fatto che tali dichiarazioni siano volutamente generiche, in quanto omettono scientemente nomi, circostanze e ogni riferimento a determinate istituzioni massoniche, facendo di tutta l’erba un fascio, senza neppure utilizzare l’éscamotage della distinzione tra la Massoneria ufficiale e regolare ed eventuali fenomeni deviati e devianti. E ciò al chiaro fine di aggirare responsabilità civili e penali. Al riguardo mi riservo di verificare l’opportunità di adire le vie legali, in quanto tali dichiarazioni si palesano estremamente lesive della onorabilità della Istituzione Massonica regolare del Grande Oriente d’Italia”
.

E’ questo uno dei passi della lettera inviata dall’avvocato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani a Monsignor Giancarlo Bregantini dopo il Seminario su “Intrecci tra ndrangheta e massonerie coperte” organizzato dalla Diocesi di Locri-Gerace.

“Mi dolgo, altresì, – continua la lettera – per le affermazioni da Lei rese su fantomatiche aspirazioni a ruoli egemonici e devianti, che la Massoneria non persegue e che sono estranei ai suoi fini. Desidero rammentarLe, in ogni caso, che, in occasione dell’incontro di marzo, accettai di tenere riservati i nostri colloqui e di non insistere nella richiesta, peraltro, da Lei accettata, di misurarci in un pubblico confronto, contando sulla rispettiva stima e considerazione e sull’impegno, allora preso, a combattere, ognuno per la sua parte, i fenomeni della criminalità organizzata”.

Nella sua lettera il Gran Maestro Raffi ricorda, poi, l’impegno preso reciprocamente a non proseguire nelle passate polemiche, nella certezza che ogni fraintendimento fosse stato definitivamente chiarito e, quello specifico di Monsignor Bregantini “a non tenere lezioni dei corsi della Scuola di formazione su presunti ed infamanti collegamenti tra la Libera Muratoria e la ‘ndrangheta e la mafia”.

Dopo aver anche ricordato la solidarietà subito espressa dal Grande Oriente d’Italia a nome di tutti i Liberi Muratori in occasione dei gravi atti vandalici perpetrati nei confronti di cooperative promosse dal vescovo, la lettera si conclude con la richiesta a Monsignor Bregantini, tenuto conto di quanto accaduto, di “un immediato e pubblico confronto per difendere l’onore dei Liberi Muratori del Grande Oriente d’Italia”.

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Rimini 31 marzo 2006 – Gran Maestro Raffi “no alle pesanti ingerenze della Cei nella campagnia elettorale”. “laicità è strumento di salvaguardia per tutti anche per le Chiese e le comunità religiose”.

Rimini 31 marzo 2006 – Gran Maestro Raffi “no alle pesanti ingerenze della Cei nella campagnia elettorale”. “laicità è strumento di salvaguardia per tutti anche per le Chiese e le comunità religiose”.

“Non possiamo assistere silenti alle pesanti ingerenze del Presidente della Conferenza Episcopale italiana che, con l’appello al voto, ha inteso orientare quello dei cattolici, fissando il criterio per decidere per chi votare, anche se non ha indicato nomi e cognomi e partiti. Non critichiamo il fatto che l’alto prelato abbia ribadito posizioni che la Chiesa sostiene da tempo sulla procreazione, l’aborto, le questioni di fine vita, i diritti delle coppie non sposate, perché ha il diritto di manifestarle, ma ciò che è grave è che le abbia riproposte nel corso di una campagna elettorale: questo suona come chiamata alle armi o come richiesta di un impegno futuro a tradurre in leggi principi religiosi da parte di quelle forze politiche e/o di coloro che intendono beneficiare del voto confessionale. Maggiori sensibilità e cautela avrebbero dovuto consigliare il silenzio e il rispetto dell’autonomia politica dei cittadini cattolici e, soprattutto, l’astenersi dal favorire politici subalterni”.

Lo ha detto Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, all’apertura della Gran Loggia 2006 che ha iniziato oggi i lavori a Rimini e che reca il titolo “Laicità è Libertà”.

“La laicità – ha aggiunto il Gran Maestro Raffi – va intesa come spazio di tutti, condiviso e sicuro, garantito e garantista, e non come una sorta di terra di nessuno, posta tra due linee di trincea, dove tutto può accadere con inaudita violenza. E’, e resta, al servizio non solo dei cittadini, ma anche e soprattutto delle Chiese e delle comunità religiose, attraverso la neutralità dello Stato la laicità rimane uno strumento di salvaguardia per tutti ed impedisce che una visione fondamentalista della propria verità si tramuti in un argomento per legittimare l’oppressione o l’eliminazione dell’altro. Parliamo di laicità e non di laicismo fondamentalista, né di estromissione delle religioni dalla scenario sociale e culturale della postmodernità.
La nostra concezione della laicità si oppone apertamente ad ogni riesumazione dello Stato Etico, in qualsivoglia versione, iper-razionalista, materialista o confessionale. In una società aperta, il contributo critico delle teologie, dei valori religiosi e comunitari, rappresenta senza dubbio una risorsa importante, giacché nessuno vuole cancellare la storia e la tradizione dei diversi paesi. Allo stesso tempo, però, la pretesa di uniformare e subordinare le leggi dello Stato ad una visione teologale esclusiva costituisce un pericolo molto serio ed alquanto evidente”.

I Lavori della Gran Loggia proseguiranno per l’intera giornata di sabato 1 aprile in contemporanea con altre iniziative culturali e di approfondimento. Tra queste, la Tavola Rotonda prevista per le ore 17,30 “Laicità, Costituzione e Società civile”.
La Gran Loggia 2006 sarà anche l’occasione per celebrare l’anno mozartiano: nella stessa giornata di sabato 1 aprile, infatti, è previsto, alle ore 20,30, sempre al Palacongressi di Rimini, un concerto di Salvatore Accardo che, al violino, eseguirà musiche del grande compositore che come è noto aderì alla Massoneria. La Gran Loggia 2005 si concluderà domenica 2 aprile con il ricevimento e il saluto dei Corpi Rituali e delle Grandi Logge estere e con l’ultima Tavola Rotonda (alle ore 10,30) su “Laicità e interculturalismo massonico”.

Silvia Renzi, 338 2366914,
comunicazione e rapporti con la stampa.

Rimini 30 marzo 2006 – Trenta delegazioni estere alla Gran Loggia. Gran Maestro Raffi: “ribadire e difendere i diritti dell’uomo dagli attacchi degli intolleranti, dei faziosi, dei fanatici”.

Rimini 30 marzo 2006 – Trenta delegazioni estere alla Gran Loggia. Gran Maestro Raffi: “ribadire e difendere i diritti dell’uomo dagli attacchi degli intolleranti, dei faziosi, dei fanatici”.

Sono oltre trenta le delegazioni estere che saranno presenti alla Gran Loggia del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, “Laicità è Libertà”, che prende il via domani venerdì 31 marzo al Palacongressi di Rimini alla presenza di oltre mille massoni in rappresentanza degli oltre 17mila iscritti e delle 640 Logge sparse in tutta Italia.
Da segnalare la presenza di massoni rappresentanti della Cina e del Congo, di numerosi Stati del Nord America e, per quanto riguarda l’Europa, tra gli altri, di Spagna, Belgio, Svizzera, Germania, Repubblica Ceca, Bosnia, Slovenia, Croazia.

“L’impegno di ciascun massone e della Massoneria come istituzione – dice il Gran Maestro Gustavo Raffi – è quello di praticare quotidianamente i valori della solidarietà, della tolleranza e della libertà per la costruzione del “Tempio dell’umanità”, ossia di una società più giusta in cui ogni uomo possa sentirsi cittadino fra cittadini, libero tra i liberi. Per realizzare questo progetto occorre che i diritti dell’uomo siano ribaditi e difesi ogni giorno dagli attacchi degli intolleranti, dei fanatici e dei faziosi”.

Raffi spiega poi che “il multiculturalismo deve costituire occasione di dialogo e di arricchimento spirituale e non, come purtroppo troppo spesso accade, di scontri e di sopraffazione. L’universalità dei nostri principi ci impone di intendere l’uguaglianza, la solidarietà e la tolleranza riferite a tutti gli uomini al di là della razza, dell’etnia, della religione, e della cultura cui appartengono”.

Ad aprire la Gran Loggia 2006 sarà domani 31 marzo l’inaugurazione della mostra “Architettura e Massoneria. L’esoterismo della costruzione” cui seguirà la prima delle Tavole Rotonde “Laicità come forma della modernità” (ore 10,30) previste nei tre giorni dei lavori.
Nel pomeriggio, alle 15,00, avranno inizio i lavori rituali che saranno sospesi alle ore 18 per l’allocuzione del Gran Maestro che verrà resa in forma pubblica alla presenza di rappresentanti delle Istituzioni, del pubblico e della stampa. I lavori rituali proseguiranno per l’intera giornata di sabato 1 aprile in contemporanea con altre iniziative culturali e di approfondimento. Tra queste, la tavola rotonda prevista per le ore 17,30 “Laicità, Costituzione e società civile”.

La Gran Loggia 2006 si concluderà domenica 3 aprile con il ricevimento e il saluto dei Corpi Rituali e delle Grandi Logge estere e con l’ultima Tavola Rotonda su “Laicità e interculturalismo massonico” (ore 10,30).

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Firenze 10 febbraio 2006 – Ventesimo anniversario dell’omicidio di Lando Conti, sindaco e massone.

Firenze 10 febbraio 2006 – Ventesimo anniversario dell’omicidio di Lando Conti, sindaco e massone.

Il 10 febbraio 1986 il sindaco di Firenze Lando Conti veniva assassinato dalle Brigate Rosse e il ricordo di quel sacrificio è ancora intenso. Dopo due decenni il “Comitato per le celebrazioni del ventesimo anniversario della scomparsa di Lando Conti”, costituito su iniziativa della loggia fiorentina proprio a lui intitolata in omaggio alla sua appartenenza al Grande Oriente d’Italia, si propone di ricordare, nel corso dell’anno, il suo impegno culturale, civile e politico.

Il pomeriggio del 10 febbraio il gran maestro aggiunto Massimo Bianchi e il presidente del Collegio dei maestri venerabili della Toscana, Arturo Pacinotti, parteciperanno alla proiezione, in anteprima, del documentario, prodotto da Rai International, “Lando Conti: il Sindaco del sorriso”.

L’iniziativa, che si avvale del patrocinio dell’amministrazione comunale, si svolgerà nell’Auditorium della sede Rai di Firenze alla presenza di illustri esponenti del mondo culturale e politico. “Lando Conti, Sindaco del dialogo e del rigore” è invece il titolo della cerimonia commemorativa che si terrà il giorno successivo (ore 10,30) nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.

Affiancheranno il sindaco Leonardo Dominici nel ricordo, il vice ministro per l’Ambiente Francesco Nucara, il gran maestro Gustavo Raffi, lo storico Roberto Balzani e il presidente nazionale dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane Maurizio Zaffi. Rientrano nel programma celebrativo dei prossimi mesi un convegno sul movimento cooperativo dalla metà dell’Ottocento ad oggi, una tavola rotonda dedicata a Lando Conti libero pensatore e moderno amministratore e un convegno sulle più emblematiche figure del repubblicanesimo fiorentino dalla scomparsa di Mazzini agli anni ’80 del Novecento.

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Catania 5 febbraio 2006 – Catania, nuova prestigiosa sede del Grande Oriente d’Italia. Gran Maestro Raffi: “ancora più vicini alla vita culturale e sociale della città”.

Catania 5 febbraio 2006 – Catania, nuova prestigiosa sede del Grande Oriente d’Italia. Gran Maestro Raffi: “ancora più vicini alla vita culturale e sociale della città”.

La Massoneria catanese del Grande Oriente d’Italia dispone di una nuova e prestigiosa sede. Ad inaugurarla, domenica 5 febbraio, sarà il gran maestro Gustavo Raffi. Situata in un palazzo d’epoca in via Madden 153, crocevia tra il centro storico e il quartiere finanziario della città, la sede si sviluppa su 200 mq: ospita due Templi per i lavori di Loggia; una Biblioteca con importanti opere di carattere massonico e di cultura generale; la “Sala dei Labari” che sarà destinata a conferenze, dibattiti ed incontri aperti al pubblico.

Tra i progetti anche la realizzazione di un Museo storico, con cimeli che testimonino l’impegno della Massoneria catanese nella storia della città e della Regione.

“Con la nuova sede di Catania – ha detto il gran maestro – il Grande Oriente d’Italia si pone l’obiettivo di essere ancora più vicino alla vita culturale e sociale della città. La Massoneria, culla storica del pensiero laico e della libertà intellettuale, costituisce, infatti, un punto di riferimento per un dialogo libero da ogni condizionamento dottrinario o metafisico. Nella sua progettualità intende ricostruire una visione del mondo a misura d’uomo che abbia nei valori della tolleranza, dell’uguaglianza, della solidarietà e della libertà i principi regolatori dei rapporti tra gli uomini”.

“Il riconoscimento di ogni diversità – ha aggiunto – è uno dei principi cardini del nostro modo di rapportarci al mondo. Il confine, quella linea simbolica di demarcazione che i gruppi hanno sempre tracciato per mantenersi separati, nella prospettiva massonica assume un significato opposto: luogo di incontro, di contatto, di comunicazione. Da questo punto di vista potremmo affermare che il Libero Muratore ha una intrinseca “vocazione” ad essere ponte, a ricercare negli uomini quegli elementi comuni atti ad unirli anziché enfatizzare le loro differenze storiche, culturali, razziali. È una naturale conseguenza del primato che noi attribuiamo alla persona umana, alla sua dignità e alla sua libertà”.

Silvia Renzi, 338 2366914,
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