Rassegna Stampa
Roma 16 dicembre 2009 – (Adn Kronos) Giornalisti: Raffi (GOI), cordoglio massoneria per morte Bent Parodi.
“I nostri labari oggi hanno un nastro nero: piangiamo un grande Fratello, un uomo di Luce, protagonista di mille battaglie di libertà”.
Così Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia ricorda insieme a tutta la Massoneria di Palazzo Giustiniani il giornalista Ben Parodi Di Belsito, Grande Oratore Aggiunto del Goi, scomparso oggi.
“I suoi scritti – conclude Raffi, stringendosi con profondo affetto al dolore della famiglia e di quanti lo hanno amato – hanno fatto strada al dialogo nel segno dell’umanità. Nel Pantheon del Grande Oriente d’Italia la voce di Bent Parodi di Belsito ci chiamerà ancora a guardare lontano”.
(Adn Kronos) 16-DIC-09
Roma 16 dicembre 2009 – AGI) Giornalisti: morto Bent Parodi, il cordoglio di Raffi (GOI).
“I nostri labari oggi hanno un nastro nero: piangiamo un grande fratello, un uomo di luce, protagonista di mille battaglie di libertà”.
Così Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia ricorda, insieme a tutta la Massoneria di Palazzo Giustiniani, il maestro Bent Parodi di Belsito, Grande Oratore aggiunto, scomparso oggi.
Per Raffi “nel tempio del libero confronto e nella pietra della nostra inquieta ricerca, restano i suoi insegnamenti di vita, i suoi scritti che hanno fatto strada al dialogo, nel segno dell’umanità e della bellezza.
Nel ‘pantheon’ del Grande Oriente d’Italia la voce di Bent Parodi di Belsito ci chiamerà ancora a guardare lontano”.
(AGI) 16 DIC 09
Palermo 16 dicembre 2009 – (ANSA) Giornalisti: Raffi, Massoneria ricorda Ben Parodi di Belsito.
“I nostri labari oggi hanno un nastro nero: piangiamo un grande Fratello, un uomo di Luce, protagonista di mille battaglie di libertà”.
Così Gustavo Raffi, gran maestro del Grande Oriente d’Italia ricorda “insieme a tutta la Massoneria di palazzo Giustiniani il maestro Ben Parodi Di Belsito, grande oratore aggiunto, scomparso oggi”.
“Stringendosi con profondo affetto al dolore della famiglia e di quanti lo hanno amato, Raffi rimarca che nel Tempio del libero confronto – aggiunge – e nella pietra della nostra inquieta ricerca, restano i suoi insegnamenti di vita, i suoi scritti che hanno fatto strada al dialogo, nel segno dell’umanità e della bellezza”.
“Nel Pantheon del Grande Oriente d’Italia – conclude il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – la voce di Bent Parodi di Belsito ci chiamerà ancora a guardare lontano”.
(ANSA) COM-FI/GIU 16 dicembre 2009
Palermo 12 dicembre 2009 – (ANSA) Massoneria: Raffi (GOI), siamo lievito sano società.
“Il Grande Oriente d’Italia è un’istituzione massonica che ogni giorno è ‘lievito sano’ per la società ed esempio di tolleranza e confronto – non solo per i suoi 21 mila iscritti e tra questi migliaia di giovani – ma per l’intera società”.
L’ha detto il gran maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, intervenendo al convegno “Una nuova Primavera”, organizzato dalla catanese “Pergusa”, in collaborazione con il collegio circoscrizionale dei maestri venerabili della Sicilia e della Valle del Simeto.
“Nei nostri templi – ha aggiunto Raffi – non può accedere chi ha, o ha avuto problemi con la giustizia. Siamo portatori di una tradizione di libertà e di democrazia”.
“In un momento così difficile – ha detto ancora – nel quale l’associazione tra liberalismo e mercato sta miseramente naufragando in una crisi senza precedenti, la nostra istituzione é impegnata per riaffermare i propri valori di libertà, di tolleranza e di fraternità”.
“Siamo un’officina di libertà intellettuale e spirituale – ha concluso – una sorta di palestra per spiriti liberi e di questo c’é bisogno in questo momento nel quale il nostro Paese, preda di clericalismo e di integralismi, sembra incapace di intraprendere la politica del dialogo e di riconoscere il valore della laicità come principio regolatore della convivenza e, quindi, garanzia di libertà per le stesse chiese”.
(ANSA) 12 dicembre 2009
Roma 11 dicembre 2009 – (APC Lazio) Alemanno: inviterò gran Maestro Raffi in Campidoglio. Dopo equivoco anagrafe eletti, “nessuna avversione per Massoneria”.
Il Gran Maestro Raffi sarà presto invitato in Campidoglio per chiarire ogni equivoco sull’anagrafe degli eletti, lo assicura il sindaco di Roma Gianni Alemanno, che sottolinea: “Nessuna avversione verso massoneria”.
“Non nutro nessuna avversione nei confronti della Massoneria”, spiega, infatti, il sindaco in una nota, annunciando: “Inviterò presto il Gran Maestro Raffi in Campidoglio per chiarire ogni equivoco e trovare una soluzione che garantisca la massima trasparenza sull’anagrafe degli eletti senza discriminare né offendere nessuna sensibilità e nessuna cultura”.
(APC) Red/Gtu
Roma 11 dicembre 2009 – (Adn Kronos) Massoneria: Raffi (GOI), “orgogliosi di essere portatori di libertà”. Domani a Catania convegno di studi.
“Centralità dell’uomo, importanza di valori come il dialogo, la tolleranza e la laicità, ruolo della Massoneria nel riportare al protagonismo la dimensione spirituale dell’essere umano”.
Sono questi i temi del Convegno di studi, “Una nuova Primavera. Principi, valori e tradizione. Tre pilastri per una realtà sociale, moderna e dinamica”, che la Loggia catanese “Pergusa”, in collaborazione con il Grande Oriente d’Italia, il Collegio circoscrizionale dei maestri venerabili della Sicilia e il Consiglio dei maestri venerabili della Valle del Simeto, ha organizzato a Catania per domani in occasione della presentazione del libro, “Massoneria. Una nuova primavera. Il Gran maestro Gustavo Raffi racconta”.
“Oggi -sottolinea il Gran Maestro Raffi presentando l’iniziativa- abbiamo l’orgoglio di essere Liberi Muratori, portatori di una tradizione di libertà. Per questo motivo la nostra Istituzione, alla quale sempre più si avvicinano le nuove generazioni, cresce in numero e qualità e, allo stesso tempo, la società civile considera la Libera Muratoria come un corpo vivo ed attivo, attento e sensibile ai problemi e ai drammi del presente”.
“La libera Muratoria -aggiunge il numero uno di Palazzo Giustiniani- è un’officina di libertà intellettuale e spirituale, una palestra per spiriti liberi: il massone è l’uomo del dubbio che non è disposto a scendere a compromessi con la propria coscienza. La sua strada non è una facile, la sua è un’etica di frontiera, mai definitiva o appagata, e la Massoneria non può dare garanzie sul traguardo, ma garantisce, invece, che mai vi sarà ritorno sulle posizioni precedenti”.
Raffi sottolinea poi come di questo via sia bisogno oggi in una Italia che, “mai come in questo periodo è preda di clericalismo e di integralismi, incapace di intraprendere la politica del dialogo e di riconoscere il valore della laicità come principio regolatore della convivenza e, quindi, garanzia di libertà per le stesse Chiese”.
Il ricavato della vendita del libro “Massoneria. Una nuova primavera” sarà devoluto alla Associazione “Mani amiche” che opera a favore dei bambini, degli anziani, e di quanti vivono in situazioni di indigenza.
(Sin/Col/Adn Kronos)
Roma 11 dicembre 2009 – (ANSA) A Roma arriva anagrafe eletti, Massoni dovranno svelarsi. Grande Oriente, ci schedano: Alemanno, nessuna avversione.
Il consiglio comunale di Roma ha approvato all’unanimità la delibera di iniziativa consiliare per l’istituzione dell’anagrafe pubblica degli eletti. Il testo approvato è stato emendato dalla maggioranza di centrodestra. Significherà che consiglieri e assessori o le persone nominate nelle società comunali dovranno dichiarare l’appartenenza ad associazioni e organizzazioni, anche quelle massoniche scatenando una violenta reazione del Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Gustavo Raffi che ha parlato di schedature.
“Le facevano i nazisti e gli stalinisti” ha detto Raffi annunciando “le più ampie tutele in tutte le sedi”. Commentando le dichiarazioni di ieri del sindaco Gianni Alemanno, secondo cui “i nominati e gli eletti non possono appartenere a società segrete, a prescindere se siano massoniche o meno” ha sottolineato: “Odorano di zolfo e riecheggiano, amiamo credere per ignoranza (nel senso latino del termine), le nefaste denunce del complotto demo, plutocratico, giudaico, massonico di triste e stucchevole memoria”. Ribadendo che “la massoneria del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani non è una società segreta ma opera alla luce del sole”.
In serata da Londra, dove Alemanno è in visita ufficiale, in una nota ha detto di non avere “alcuna avversione” verso la massoneria e che inviterà presto il Gran Maestro Raffi in Campidoglio “per chiarire ogni equivoco e trovare una soluzione che garantisca la massima trasparenza sull’anagrafe degli eletti senza discriminare né offendere nessuna sensibilità e nessuna cultura”.
Nella seduta del consiglio in particolare sono stati approvati sei dei sette emendamenti presentati: con quelli della maggioranza, primi firmatari Federico Mollicone e Andrea De Priamo, si estende l’anagrafe anche ai nominati cioé i destinatari di incarichi nell’amministrazione comunale e nelle istituzioni culturali oltre che nelle aziende partecipate del Comune di Roma.
Inoltre in base ad un altro emendamento eletti e nominati dovranno dichiarare la propria appartenenza “ad associazioni culturali e sportive, a enti morali, a Onlus, a cooperative sociali, ad associazioni massoniche, a fondazioni e ad ogni altro genere di forma associativa pubblica e privata non coperta dalla privacy”.
L’inserimento delle associazioni massoniche ha creato polemiche e per questo i primi firmatari Mollicone e De Priamo si sono detti “disponibili ad incontrare tutte le associazioni, compreso il Grand’Oriente, che ne facciano richiesta per spiegare che quest’obbligo è esclusivamente conoscitivo”.
“Siamo soddisfatti per l’approvazione della delibera – ha detto il capogruppo del Pd Umberto Marroni – perché la trasparenza è l’elemento fondante di una democrazia partecipativa ed è alla base di un processo teso ad un maggiore coinvolgimento dei cittadini alla vita politica e delle istituzioni”. Il capogruppo del Pdl Dario Rossin ha spiegato che “l’estensione dell’anagrafe anche ad amministratori e nominati é una scelta che va nel segno di una totale nitidezza amministrativa verso i cittadini”.
Leggi il comunicato stampa del Gran Maestro Raffi
Leggi la risposta del Sindaco Alemanno
(ANSA) 11 dicembre 2009
Prato 10 dicembre 2009 – (Adn Kronos) Chiesa: lettera Raffi (GOI) a vescovo di Prato, nessuna trama massonica in città e auspica confronto a tutto campo ma senza paure.
Confronto a tutto campo ma senza paure. In una lettera aperta al vescovo di Prato, mons. Gustavo Simoni, il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Gustavo Raffi respinge le accuse di ‘trame’ massoniche nella città, facendo riferimento a un’intervista nella quale il prelato parlava di “certi poteri e di certe logge”, oltre alla “atrazione per l’esoterico”.
“Vorrei rassicurarla -spiega il numero uno di Palazzo Giustiniani- che non ha nulla da temere dai liberi muratori, uomini onesti e di buoni costumi. Le tenebre non scenderanno sulla città con i cappucci e i grembiuli della Massoneria. I tempi delle prediche alla Savonarola sono passati da lunga pezza. Voglio rassicurarla con un sorriso -scrive Raffi- in qualità di guida della più grande istituzione massonica italiana, il Grande Oriente d’Italia: non abbiamo scelto di colonizzare Prato e non vedrà di notte girare campanelli sotto i suoi portici nè troverà mandragore negli orti della Curia”.
“Confrontiamoci a tutto campo, ma non sulle paure -sottolinea- Confrontiamoci sull’aperto del dialogo, sulle proposte per gli immigrati e i problemi sociali che investono anche Prato come il resto della nostra Nazione. Se poi le ‘ricette’ non arrivano, se la politica o le altre forze sociali e la stessa Chiesa, non riescono a declinare soluzioni, non se la prenda con fantomatici poteri esoterici, altrimenti creiamo ancora più ‘spaesamento’ non solo tra le sue pecore ma anche tra gli uomini e le donne che cercano di guardare al domani con il sale della speranza. Amo credere che nel presepio della sua Diocesi -rimarca Raffi- accanto al volto dell’altro, dei nostri fratelli immigrati, accanto al dolore di chi cerca lavoro e casa, alla sete di giustizia che si alza da ogni angolo della società, da lontano, come Nicodemo nella notte, vi siano anche alcuni dei nostri fratelli massoni, che stimo e ammiro per la loro profonda umanità. Se alzerà lo sguardo, li vedrà in silenzio ma sempre all’opera, a portare la loro parte di pietra e di luce all’unica strada che resta, per noi come per Dio: quella dell’uomo”.
(Red/Ct/Adn Kronos)
Roma 10 dicembre 2009 – (AGI) Massoneria: Raffi, laicità garanzia libertà anche per Chiesa.
L’Italia “mai come in questo periodo è preda di clericalismo e di integralismi, incapace di intraprendere la politica del dialogo e di riconoscere il valore della laicità come principio regolatore della convivenza e, quindi, garanzia di libertà per le stesse Chiese”.
Lo dice il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, alla vigilia del convegno promosso per sabato prossimo a Catania dalla loggia Pergusa in occasione della presentazione del libro: “Massoneria, una nuova primavera. Il Gran Maestro Gustavo Raffi racconta”.
“Oggi – sottolinea Raffi – abbiamo l’orgoglio di essere liberi muratori, portatori di una tradizione di libertà. Per questo motivo la nostra istituzione, alla quale sempre più si avvicinano le nuove generazioni, cresce in numero e qualità e, allo stesso tempo, la società civile considera ormai la Libera Muratoria come un corpo vivo e attivo, attento e sensibile ai problemi e ai drammi del presente. E’ un’officina di libertà intellettuale e spirituale, una sorta di palestra per spiriti liberi: il massone è l’uomo del dubbio che non è disposto a scendere a compromessi con la propria coscienza. Certo, la sua strada non è una strada facile, la sua è un’ etica di frontiera mai definitiva o appagata, e la Massoneria non puo’ dare garanzie sul traguardo, ma garantisce, invece, che mai vi sarà ritorno sulle posizioni precedenti”.
(AGI) 10 DIC 09
Parigi 7 dicembre 2009 – (Adn Kronos) Massoneria: Raffi (GOI), “P2 vecchia storia da palude, ora Fazio mi inviti in TV Dan Brown ha colto alcuni segni dell’istituzione, ma respingiamo con forza equazione con Gelli”.
“Certo giornalismo qualunquista e nalzionalpopolano non perde occasione per passare legna ad anacronistici roghi”.
Non ci sta a ridurre la Massoneria alla P2, il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, che in una intevista da Parigi all’Adn Kronos scuote le testa e con decisione spiega: “Di fronte a Dan Brown, che giustamente parlava dello spirito della Massoneria come di una forza che unisce sotto lo stesso Tempio uomini di diverse fedi e storie nel segno dell’umanità e della tolleranza, Fabio Fazio ieri sera a ‘Che tempo che fa’, senza alcun contradditorio e parlando solo dalla sua parte di vetro, non trovava di meglio da fare che ricondurre la Massoneria italiana alla sola P2, evocando spettri e tristi periodi consegnati a un passato che non può ritornare e di cui siamo stati le prime vittime. Per fare un esempio, sarebbe come parlare di tutta la Chiesa facendo riferimento ai roghi degli eretici e alla caccia alle streghe, o considerare il Pd ricordando di questo partito solo le radici comuniste. Ma gli esempi sarebbero milioni”.
“L’equazione Massoneria uguale P2 e Licio Gelli –rimarca quindi il numero uno di Palazzo Giustiniani- è un’operazione che respingiamo con forza, tanto più che su quel signore di Villa Wanda ormai anche i muri sanno che fu messo alla porta dal Goi con sonore pedate al sedere e con una condanna morale senza appello. Ho ribadito sempre che Gelli sta al Grande Oriente come le Brigate Rosse stanno al Pci. Per questo non accettiamo improvvisate gogne mediatiche, da qualunque parte vengano”.
Quanto all’autore de ‘Il Simbolo perduto’, “l’ho invitato da tempo al Vascello –rivendica Raffi- per un confronto a tutto campo e trasparente, come è nel nostro stile, sulle radici e il messaggio della Massoneria e anche per presentare il suo libro che in molti passaggi riesce a cogliere, da profano, alcuni spunti importanti della nostra scuola di pensiero che va oltre il tempo e le storie: per noi parlano i fatti, non i luoghi comuni di chi rimesta acque di palude”.
“A questo punto –incalza Raffi- se la terza rete Rai ha un sussulto di dignità, mi aspetto di sedere una sera, per pochi minuti, sulla poltrona di Fazio per spiegare agli italiani cosa è davvero la Massoneria e da quali uomini è formata. Se questo invito non dovesse arrivare, a mal partito si troverebbe chi pensa di detenere la verità entrando con delle falsità nelle case della gente e la televisione italiana avrebbe perso un’altra occasione per fare il suo compito: informare e raccontare come stanno le cose”.
“Rispetto alla P2, lo ripetiamo fino alla noia, abbiamo i guanti bianchi e puliti e il volto fermo. Forse, però –fa notare il Gran Maestro Raffi- fa più comodo riusumare le malefatte di un ‘ex materassaio’, come lo definisce il presidente Cossiga, che il lavoro silenziono e operoso di 21.000 persone e coscienze che ogni giorno portano il loro contributo onesto e costruttivo alla società italiana”.
“Ci permettiamo infine, con massonica umiltà e tolleranza, di ricordare al guru Fazio che la foresta che cresce fa meno rumore di un albero che cade, ma alla lunga quella foresta silenziosa è una boccata d’ossigeno per tutti. Nella vita, come nella tv, esiste il confronto e per farlo bisogna essere in due. E pensare che il primo dovere del giornalismo dovrebbe essere quello di verificare fatti e fonti”.
“Nessuno –taglia corto l’avvocato ravennate alla guida del Goi- si stracci le vesti per queste doverose precisazioni: abbiamo un dovere morale di fare chiarezza, come abbiamo sempre fatto, nei confronti di migliaia di giovani che compongono come pietre di senso e di speranza le colonne dei nostri Templi. E costruisc
Udine 29 novembre 2009 – (ANSA) Testamento biologico: Raffi (GOI), aperti al confronto.
“Sulla bioetica come su altri temi che toccano valori e diritti, laicità e vita, la Libera Muratoria non solo è aperta al confronto con la Chiesa e con altre forza sane della società, ma vuole portare il proprio serio contributo di riflessione”: lo ha detto oggi il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, Gustavo Raffi.
Intervenendo a Udine ad un convegno sul testamento biologico, Raffi ha evidenziato la necessità di rispettare la decisione del malato in caso di un possibile accanimento terapeutico. “Non si tratta solo di rifiuto delle cure da parte del paziente – ha precisato – ma di preservare l’integrità psicofisica della persona, la sua emotività e dignità”.
“Le problematiche connesse alla legge – ha aggiunto – devono tener presente un mondo di valori e di convinzioni etiche, filosofiche e religiose che ciascuno ha sulla vita e la morte”. Allo stesso tempo, per il Gran Maestro, “vanno indicate misure concrete di supporto economico ai pazienti in stato vegetativo e alle loro famiglie. Ecco perché – ha concluso – la legge sul testamento biologico non va caricata di connotati ideologici né politici ma deve prendersi ‘cura’, in senso heideggeriano non mistico-disincarnato, dell’uomo e della qualità della sua vita”.
(ANSA) ore 18.07
Udine 24 novembre 2009 – (Adn Kronos) Bioetica: testamento biologico, il 28 novembre convegno al Grande Oriente. Gran Maestro raffi, la vita una sfida per ciascuno di noi.
“Libertà di sapere e di scegliere il proprio destino. Libertà di indicare, in caso di malattia, ‘come’ morire interrompendo le cure senza subire la violenza della nutrizione forzata. Tra diritto ed etica, il dibattito sul testamento biologico deve guardare alla centralità della persona e al suo unico sacrario: la coscienza. Partendo da questo foro interno, il dibattito e il confronto prenda il colpo d’ala per arrivare alla norma necessaria”.
Così il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, torna sul tema del testamento biologico, che definisce “una sfida tutta umana”, presentando il convegno “La vita: una sfida per ciascuno di noi, il testamento biologico”, IV Seminario di studi massonici che si terrà sabato 28 novembre alle 15 a Udine (Palazzo Kechler).
Al Convegno, organizzato dal Grande Oriente d’Italia, dal Collegio Circoscrizionale del Friuli Venezia Giulia e dall’Associazione culturale ‘Galilei’ interverranno Giovanni Maria Cecconi; Enzio Volli, don Paul Renner e Luisella Battaglia. Concluderà i lavori l’intervento del Gran Maestro Raffi.
“Sulla bioetica come su altri temi che toccano valori e diritti, laicità e vita, la Libera Muratoria – spiega Raffi – non solo è aperta al confronto con la Chiesa e con altre forze sane della società, ma vuole portare il proprio serio contributo di riflessione, evidenziando la necessità di rispettare la decisione del malato in caso di un possibile accanimento terapeutico. Non si tratta solo di rifiuto delle cure da parte del paziente – chiarisce il Gran Maestro Raffi – ma di preservare l’integrità psicofisica della persona, la sua emotività e dignità. In gioco non c’è soltanto un corpo da tenere in vita con ogni mezzo, ma una storia da difendere”.
“Le problematiche connesse alla legge – sottolinea quindi Raffi – devono tener presente un mondo di valori e di convinzioni etiche, filosofiche e religiose che ciascuno ha sulla vita e la morte. Perchè un diritto è tale anche se a esercitarlo è una sola persona”.
Allo stesso tempo, per il Gran Maestro, “vanno indicate misure concrete di supporto economico ai pazienti in stato vegetativo e alle loro famiglie. Ecco perchè – rimarca Raffi – la legge sul testamento biologico non va caricata di connotati ideologici nè politici ma deve prendersi ‘cura’, in senso heideggeriano non mistico-disincarnato, dell’uomo e della qualità della sua vita”.
“I liberi muratori, che sono e restano sempre uomini del dubbio, sostengono ancora una volta la libertà della ricerca scientifica contro ogni intolleranza e oscurantismo – conclude Raffi – invitando allo stesso tempo a evitare la spettacolarizzazione del dolore altrui e la demagogia di chi evoca roghi o scomuniche. Nel necessario dialogo, si tenga la barra dritta su un punto di partenza che è anche l’unico punto di arrivo: l’uomo e il suo bene”.
(Adn Kronos)
Roma 24 novembre 2009 – (AGI) Biotestamento: Raffi (GOI), libertà di sapere e di scegliere.
“Libertà di sapere e di scegliere il proprio destino”. La Massoneria italiana entra nel confronto sul testamento biologico e rivendica la “libertà di indicare, in caso di malattia, come morire, interrompendo le cure senza subire la violenza della nutrizione forzata”.
Nel presentare il convegno “La vita: una sfida per ciascuno di noi, il testamento biologico”, quarto seminario di studi massonici che si terrà sabato 28 novembre a Udine presso il Palazzo Kechler, il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia (GOI), Gustavo Raffi, nota: “Tra diritto ed etica, il dibattito sul testamento biologico deve guardare alla centralità della persona e al suo unico sacrario: la coscienza. E’ una sfida tutta umana e partendo da questo foro interno, il dibattito e il confronto può prendere il colpo d’ala per arrivare alla norma necessaria”. Al convegno organizzato dal GOI, dal Collegio circoscrizionale del Friuli Venezia Giulia e dall’associazione culturale ‘Galilei’ interverranno Giovanni Maria Cecconi, Enzio Volli, don Paul Renner e Luisella Battaglia.
“Sulla bioetica come su altri temi che toccano valori e diritti, laicità e vita la Libera Muratoria – spiega Raffi, che concluderà il convegno – non solo è aperta al confronto con la Chiesa e con altre forza sane della società, ma vuole portare il proprio serio contributo di riflessione, evidenziando la necessità di rispettare la decisione del malato in caso di un possibile accanimento terapeutico. Non si tratta solo di rifiuto delle cure da parte del paziente, ma di preservare l’integrità psicofisica della persona, la sua emotività e dignità. In gioco non c’è soltanto un corpo da tenere in vita con ogni mezzo, ma una storia da difendere”.
Per il Gran Maestro Raffi: “Le problematiche connesse alla legge devono tener presente un mondo di valori e di convinzioni etiche, filosofiche e religiose che ciascuno ha sulla vita e la morte. Perchè un diritto è tale anche se a esercitarlo è una sola persona. Allo stesso tempo vanno indicate misure concrete di supporto economico ai pazienti in stato vegetativo e alle loro famiglie. Ecco perchè la legge sul testamento biologico non va caricata di connotati ideologici nè politici, ma deve prendersi cura, in senso heideggeriano non mistico-disincarnato, dell’uomo e della qualità della sua vita”.
Raffi conclude: “I liberi muratori, che sono e restano sempre uomini del dubbio, sostengono ancora una volta la libertà della ricerca scientifica contro ogni intolleranza e oscurantismo, invitando allo stesso tempo a evitare la spettacolarizzazione del dolore altrui e la demagogia di chi evoca roghi o scomuniche. Nel necessario dialogo, si tenga la barra dritta su un punto di partenza che è anche l’unico punto di arrivo: l’uomo e il suo bene”.
(AGI) 24 NOV 09
Palermo 17 novembre 2009 – (Adn Kronos) Massoneria: Raffi (GOI), nessuna infiltrazione mafiosa nel Grande Oriente nostre mani sono sempre pulite, chi agita spettri rimarrà deluso.
“Le nostre mani sono pulite, come lo sono i nostri guanti rituali. Non temiamo davvero nulla perchè nel Tempio di Palazzo Giustiniani i criminali e i mafiosi non possono entrare”. E’ dura e chiara la presa di posizione di Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, che risponde cosi ad un articolo pubblicato ieri da ‘Il Giornale di Sicilia’, dal titolo “L’accusa della Chiesa: Poca distanza tra boss e massoni”, in cui si registravano da un lato le accuse del Presidente Nazionale del Gris, Giuseppe Ferrari e, dall’altro, le aperture di quest’ultimo al dialogo.
“Respingiamo con sdegno le accuse di contiguità e di sostegno reciproco fra Libera Muratoria e alta criminalità organizzata. Al riguardo la Massoneria di Palazzo Giustiniani diffida formalmente il Presidente del Gris ad uscire dalle denunce generiche ed indiscriminate, dalle ombre che non aiutano a comprendere i fatti, per chiarire invece senza indugi – e assumendosi ogni responsabilità civile e penale – se gli addebiti infamanti riguardino il Grande Oriente d’Italia e, in caso affermativo, a denunciare fatti circostanziati e a fornire nomi e cognomi dei responsabili”.
“Ovviamente – sottolinea ancora il Gran Maestro Raffi – il Grande Oriente d’Italia si riserva fin d’ora di agire giudizialmente a tutela della propria onorabilità. Prendiamo atto con amarezza dei cambiamenti di rotta del vertice del Gris che, dopo anni di proficui confronti pubblici e civili, sembra ora aver optato per il confronto nelle aule di giustizia. Se questo è il terreno del dialogo cui fa riferimento il Presidente del Gris, da uomini liberi e di buoni costumi, noi non ci sottrarremo. Fin d’ora pero’ una cosa sia chiara a tutti: chi profila anacronistici scenari da P2 e chi lancia palle incatenate sulla nostra Istituzione – conclude Raffi – non avrà come risposta il silenzio. Rispetto a una comunione massonica che ogni giorno è lievito sano per la società ed esempio di tolleranza e confronto, rispetto al Grande Oriente dItalia che conta 21.000 persone e tra questi migliaia di giovani, il nostro primo dovere è fare verità. Ed è quello che faremo in tutte le sedi, a schiena dritta come sempre. Chi agita spettri, rimarrà deluso”.
(Red/Pn/Adn Kronos)
Roma 11 novembre 2009 – (Adn Kronos) Massoneria: Raffi (GOI), Dan Brown salga al Vascello per stanare ‘Il Simbolo Perduto’ l’intervista del Gran Maestro Gustavo Raffi all’Adn Kronos.
INVITO DEL GRAN MAESTRO ALLO SCRITTORE AMERICANO, SOLO UN ROMANZO MA E’ BELLO CERCARE INSIEME UN PEZZO DI VERITÀ.
La richiesta è già partita, la risposta non dovrebbe tardare. “Abbiamo invitato Dan Brown per un confronto aperto su ‘Il Simbolo perduto’ e la vera sapienza della Massoneria”. In un’intervista all’Adn Kronos Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia spiega che lo scrittore americano, autore del nuovo romanzo thriller pubblicato in Italia da Mondadori, potrebbe presto salire al Vascello, la villa con squadra e compasso collocata nel verde romano di Porta S. Pancrazio, sede di Palazzo Giustiniani, che con i suoi 21.000 membri è la più grande comunità massonica italiana.
“La nostra – spiega Gustavo Raffi – è sempre una casa di vetro, aperta al dialogo e al confronto con tutti. Siamo uomini del dubbio e sappiamo quanto è bello cercare insieme ad altri un pezzo di verità da portare all’alba. Qualche volta possiamo farlo anche in modo simpatico e questa è una di quelle occasioni”.
“Nel nuovo romanzo di Dan Brown – aggiunge l’avvocato ravennate, al terzo mandato alla guida del Goi – la Massoneria è infatti la spina dorsale della narrazione. La Massoneria americana in primo luogo, anche come ‘pietra’ fisica, ma a essere presa in considerazione è poi in realtà un pezzo dell’itinerario di bellezza vissuto dalla fratellanza universale”.
“Certo – nota Raffi – nelle pagine de ‘Il simbolo perduto’ non mancano inesattezze che balzano subito agli occhi di un iniziato. Ma si tratta ‘solo’ di un romanzo, non di un testo sacro. E tuttavia al di là dell’atmosfera di mistero che nella scenografia dell’avvincente thriller circonda l’istituzione, la traccia percorsa dal testo mostra che il vero segreto è come vivere e soprattutto, l’autore lo ricorda dall’inizio alla fine della narrazione, ‘come morire’.
E poi – rimarca il Gran Maestro del Goi – un dato è chiaro: anche in questo racconto di fantasia i liberi muratori hanno sempre il volto dei solitari cercatori di sapienza”.
“Sono eredi di percorsi di infinito e libero confronto, maestri nell’arte del taglio della pietra e nella pratica della tolleranza. Questo – ricorda il numero uno di Palazzo Giustiniani – è anche il motivo per il quale ogni anno migliaia di giovani bussano alle porte del nostro Tempio per intraprendere il fraterno cammino di chi conosce le fatiche della storia e la verità di quell’Ordo ab chao, l’ordine che viene dal caos, che è anche una spia testuale, quasi un ritornello, del simbolo perduto e alla fine ritrovato”.
NEL THRILLER L’ELOGIO DELLA TOLLERANZA MASSONICA, MA IL CODICE VERO VA CERCATO NELLA VITA.
Per Raffi ha ancora ragione l’autore del thriller di 604 pagine quando ricorda che la Massoneria può essere un dono per la società perché “permette – citazione testuale del libro, spiega il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia – la coesistenza di fedi diverse al suo interno. ‘Un’apertura mentale non da poco’, dirà il protagonista Robert Langdon, professore di simbologia, in un’epoca in cui popoli di culture diverse arrivano a uccidersi per stabilire qual è la definizione migliore di Dio. Ecco perché, aggiungerà il cacciatore di simboli e codici segreti, la tradizione di tolleranza della Massoneria ‘mi sembra assolutamente encomiabile’. Essa accoglie uomini di tutte le razze, di tutti i colori e di tutte le fedi e propugna una fratellanza spirituale che non discrimina in alcun modo”.
“Così massone nel libro è Peter Solomon, il misterioso custode della piramide del mistero, simbolo sempre incompiuto dell’illuminazione, ma lo sono anche altri personaggi che si muovono sotto il sigillo della fenice a due teste con il numero 33 sul p
Roma 9 novembre 2009 – (AGI) Muro Berlino: Raffi (GOI), cogliere il vento della libertà.
“Oltre ogni ‘muro’, si alzino pietre solo per costruire umanità e speranza”. Lo dice Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, in occasione del ventennale della caduta del Muro di Berlino: “Un simbolo che non deve restare solo un ricordo nella bacheca dell’Europa, ma che deve invece fare breccia in altri muri di incomprensione, che ancora dividono i popoli”.
Per Raffi “la storia degli uomini liberi guarda a quel Muro per ricordare alla nostra ricerca che la tolleranza e il dialogo sono valori da conquistare e difendere ogni giorno, dando carne e volto al confronto. Il 9 novembre 1989 crollò un muro per la voglia di migliaia di giovani di guardarsi negli occhi, un muro picconato dalla forza di un’identità che non poteva avere confini nè filo spinato. Si levò un pensiero più forte del cemento per cogliere un vento nuovo e antico: quello della libertà, che soffia sempre dove vuole.
“La Libera muratoria – conclude Raffi – guarda a quel giorno come a un segno posto nel cammino dei popoli, che indica una speranza possibile, abbracciando le differenze degli uomini. E anche oggi, come venti anni fa, c’è da cogliere la musica di un violino che si alza tra le rovine, invitando a costruire la pace. Da Berlino al Tibet la bellezza della verità abbatte i muri e sa farsi sempre strada”.
(AGI) 09 NOV 09
Roma 9 novembre 2009 – (Adn Kronos) Muro Berlino: Raffi (GOI), cogliere il vento della libertà oltre ogni cortina ventennale caduta sia richiamo a tolleranza e dialogo tra i popoli.
“Oltre ogni Muro, si alzino pietre solo per costruire umanità e speranza”. Così Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, parla del ventennale della caduta del Muro di Berlino. “Un simbolo -sottolinea il numero uno di Palazzo Giustiniani- che non deve restare solo un ricordo nella bacheca dell’Europa ma deve invece fare breccia in altri muri di incomprensione che ancora dividono i popoli”.
“La storia degli uomini liberi -rimarca Raffi- guarda a quel Muro per ricordare alla nostra ricerca di senso che la tolleranza e il dialogo sono valori da conquistare e difendere ogni giorno, dando carne e volto al confronto”.
“Il 9 novembre 1989 -sottolinea il Gran Maestro Raffi- crollò un muro che era bombato dalla voglia di migliaia di giovani di guardasi negli occhi, un muro picconato dalla forza di un’identità che non poteva avere confini nè filo spinato. Da quella linea si levò un pensiero più forte del cemento che limita, per cogliere un vento nuovo e antico: quello della libertà, che soffia sempre dove vuole. La Libera Muratoria -aggiunge- guarda a quel simbolo come a un segno posto nel cammino dei popoli che indica una speranza possibile abbracciando le differenze degli uomini. E anche oggi, come venti anni fa, c’è da cogliere la musica di un violino che si alza tra le rovine, invitando a costruire la pace. Da Berlino al Tibet -conclude Raffi- la bellezza della verità abbatte i muri e sa farsi sempre strada”.
(Gdk/Zn/Adn Kronos)
Roma 7 novembre 2009 – (AGI) Massoneria: Raffi, trasparenza e dialogo con società civile.
Trasparenza e dialogo con la società civile e le sue istituzioni, rilancio della laicità non in quanto fondamentalismo laico e presenza attiva sul fronte della solidarietà. Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, traccia il profilo del ruolo attuale della Massoneria italiana in una intervista per il periodico Secreta Magazine.
La Massoneria, spiega Raffi, “ha una serie di scopi per così dire permanenti”, da una lato lo sviluppo di una “ricerca interiore, che non si piega ai diktat dell’intolleranza e del fondamentalismo”, dall’altro lato “esistono dei compiti storici da riposizionare a seconda delle epoche. Oggi siamo in una fase storica di grande angoscia, di spaesamento, dove i fenomeni della globalizazzione e della multiculturalità provocano contraddizioni e controversie. La Massoneria rivendica il suo ruolo di motore critico, di spazio dialogante e non conformista, capace di unire piuttosto che di dividere. L’esistenza di uno spazio laico e critico è fondamentale nella costruzione di un cittadino realmente attore del mondo che cambia. La Libera muratoria si propone così come realtà portatrice di valori costruttivi, mossa da una tolleranza attiva e volta a costruire una società più giusta”.
Il Gran Maestro Raffi sottolinea: “Non siamo né una Chiesa né un partito e, quindi, non abbiamo degli ordini di scuderia o una linea da seguire. Lavoriamo nel rispetto della multiculturalità, della multireligiosità e della libertà di coscienza. Troppo spesso in in passato i massoni si sono distinti in un gioco al ribasso, oppure nel rivivere l’atmosfera del piccolo carbonaro, Ciò è stato di grande nocumento a tutta la Massoneria, ma questa cultura è cambiata e, giocoforza, è cambiata anche la risposta esterna, con il consolidamento dell’opera di trasparenza e di dialogo con la società civile e le sue istituzioni. Molta attenzione viene rivolta alla dimensione della solidarietà, molto cara a noi massoni”, a partire dal concreto impegno del GOI dopo il terremoto in Abruzzo.
La laicità, infine, e qui Raffi non ha dubbi: “Non va intesa come fondamentalismo laico, ma come libertà di coscienza e di pensiero, in un paese che ha manifestato su questi problemi un’immaturità incredibile. Non intendiamo ingaggiare polemiche gratuite con nessuno, ma ribadiamo la necessità di difendere la prospettiva di una società aperta e non confessionale, dove ciascuno sia libero di ispirarsi alla propria teologia o filosofia senza imporla in modo esclusivo agli altri. Vogliamo costruire un dialogo fecondo e aperto, favorire il confronto e non l’aggressione reciproca”.
(AGI) 7 NOV 09
L’Aquila 6 novembre 2009 – (PrimaDaNoi.it) Dopo il terremoto anche la massoneria aquilana torna a riunirsi.
Alla presenza del Gran Maestro, Gustavo Raffi, si terrà una celebrazione per la ripresa dei lavori massonici. L’appuntamento è alle 18 ma l’evento non è pubblico.
Risorge a l’Aquila anche la Massoneria del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani dopo il tragico terremoto dell’aprile scorso.
Per sabato 7 novembre, infatti, è in programma a Villa Feronia (località Gignano) – con la partecipazione del Gran Maestro Gustavo Raffi, di numerosi Dignitari e di massoni provenienti da tutta Italia – una solenne celebrazione rituale per la ripresa dei lavori della Loggia “Guglia D’Abruzzo”.
I Liberi Muratori aquilani potranno quindi nuovamente tornare a riunirsi nella nuova Casa Massonica della città, situata in via Aldo Moro che sostituisce quella precedente, andata distrutta dal terremoto. «I Massoni aquilani», ha detto il Gran Maestro Raffi, «possono tornare ad essere ancora più vicini alla vita della città che ha bisogno delle energie di tutti nella difficile e delicata fase della ricostruzione».
Raffi ha poi ricordato che «i Liberi Muratori sono storicamente animati dal desiderio di aiutare concretamente chi soffre, rispettando la dignità di ciascuno in quanto partecipe di uno stesso destino, al di fuori delle vicende contingenti che lo costringono a chiedere aiuto».
«Nella sua progettualità – ha concluso il Gran Maestro – il Massone intende ricostruire un mondo a misura d’uomo che ancori nelle sue fondamenta i valori della solidarietà, dell’uguaglianza, della libertà e della tolleranza, che costituiscono i principi regolatori della civile convivenza».
(PrimaDaNoi.it) 6 NOV 09
Roma 6 novembre 2009 – (AGI) Terremoto: GOI, domani riparte attività massoneria a L’Aquila.
Riparte a l’Aquila l’attività della Massoneria del Grande Oriente d’Italia, dopo il tragico terremoto dell’aprile scorso. Domani, alla presenza del Gran Maestro, Gustavo Raffi, è in programma a Villa Feronia una solenne celebrazione rituale per la ripresa dei lavori della loggia ‘Guglia D’Abruzzo’.
I liberi muratori aquilani potranno nuovamente tornare a riunirsi nella nuova Casa massonica della città, in via Aldo Moro, che sostituisce quella andata distrutta dal terremoto.
“Finalmente – ha detto il Gran Maestro Raffi – i massoni aquilani possono tornare a essere ancora più vicini alla vita della città, che ha bisogno delle energie di tutti nella difficile e delicata fase della ricostruzione”.
Raffi ricorda che “i liberi muratori sono storicamente animati dal desiderio di aiutare concretamente chi soffre, rispettando la dignità di ciascuno in quanto partecipe di uno stesso destino, al di fuori delle vicende contingenti che lo costringono a chiedere aiuto. Nella sua progettualità il massone intende ricostruire un mondo a misura d’uomo che ancori nelle sue fondamenta i valori della solidarietà, dell’uguaglianza, della libertà e della tolleranza, che costituiscono i principi regolatori della civile convivenza”.
(AGI) 06 NOV 09