Roma 26 febbraio 2012 – (Il Sole 24 Ore) Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, aderisce al Manifesto per una Costituente della Cultura del Sole 24 Ore

Roma 26 febbraio 2012 – (Il Sole 24 Ore) Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, aderisce al Manifesto per una Costituente della Cultura del Sole 24 Ore

Niente cultura, niente sviluppo

Occorre una vera rivoluzione copernicana nel rapporto tra sviluppo e cultura. Da “giacimenti di un passato glorioso”, ora considerati ingombranti beni improduttivi da mantenere, i beni culturali e l’intera sfera della conoscenza devono tornare a essere determinanti per il consolidamento di una sfera pubblica democratica, per la crescita reale e per la rinascita dell’occupazione.
Cultura e ricerca sono due capisaldi della nostra Carta fondamentale. Le riflessioni programmantiche che proponiamo qui cercano di mettere a punto alcuni elementi «Per una costituente della cultura». L’articolo 9 della Costituzione «promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione». Sono temi saldamente intrecciati tra loro. Perché ciò sia chiaro, il discorso deve farsi strettamente economico. Niente cultura, niente sviluppo. Dove per “cultura” deve intendersi una concezione allargata che implichi educazione, istruzione, ricerca scientifica, conoscenza. E per “sviluppo” non una nozione meramente economicistica, incentrata sull’aumento del Pil, che si è rivelato un indicatore alquanto imperfetto del benessere collettivo e ha indotto, per fare solo un esempio, la commissione mista Cnel-Istat a includere cultura e tutela del paesaggio e dell’ambiente tra i parametri da considerare.
La crisi dei mercati e la recessione in corso, se da un lato ci impartiscono una dura lezione sul rapporto tra speculazione finanziaria ed economia reale, dall’altro devono indurci a ripensare radicalmente il nostro modello di sviluppo.Se vogliamo davvero ritornare a crescere, se vogliamo ricominciare a costruire un’idea di cultura sopra le macerie che somigliano assai da vicino a quelle da cui è iniziato il risveglio dell’Italia nel secondo dopoguerra, dobbiamo pensare a un’ottica di medio-lungo periodo in cui lo sviluppo passi obbligatoriamente per la valorizzazione dei saperi, delle culture, puntando in questo modo sulla capacità di guidare il cambiamento. La cultura e la ricerca innescano l’innovazione, e dunque creano occupazione, producono progresso e sviluppo. La cultura, in una parola, deve tornare al centro dell’azione di governo. Dell’intero Governo, e non di un solo ministero che di solito ne è la Cenerentola. È una condizione per il futuro dei giovani. Chi pensa alla crescita senza ricerca, senza cultura, senza innovazione, ipotizza per loro un futuro da consumatori disoccupati, e inasprisce uno scontro generazionale senza vie d’uscita.

http://www.ilsole24ore.com

Per adesioni al manifesto per la cultura: fermoposta@ilsole24ore.com

(Il Sole 24 Ore) 26 FEB 2012

 

Oltre mille nuove adesioni al Manifesto [ Scarica file File Formato PDF Size 571.0 Kb ]

Parma 23 febbraio 2012 – (Parma News 24) Ex-Venerabile di Parma racconta la massoneria

Parma 23 febbraio 2012 – (Parma News 24) Ex-Venerabile di Parma racconta la massoneria

“Guardi che se mi chiede qualcosa sulla P2 non le rispondo. Quella sta alla massoneria, come le Brigate Rosse al Pci”. Ma posso scrivere liberamente il suo nome? O ci sono problemi? “Certo che può scriverlo. Ma cosa crede? Guardi che quella del segreto è ormai una cosa obsoleta, apparteneva all’Ottocento, quando se eri massone ti tagliavano la testa. Ora è diverso, siamo nei limiti della legge (…continua)

(Parma News 24) 23 FEB 2012

Roma 13 febbraio 2012 – (Adnkronos) Libri: giovedi’ Villari presenta ‘Notturno Italiano’ nella bilioteca del Grande Oriente

Roma 13 febbraio 2012 – (Adnkronos) Libri: giovedi’ Villari presenta ‘Notturno Italiano’ nella bilioteca del Grande Oriente

Il Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia presenta il volume ‘Notturno italiano’. L’esordio inquieto del Novecento di Lucio Villari (Laterza). L’appuntamento è alle 18,30, alla Biblioteca di Villa Il Vascello (Via di San Pancrazio, 8 zona Gianicolo). Il saggio suggerisce un’attenta lettura dei vent’anni della nostra storia a cavallo tra il tramonto dell’Ottocento e l’alba del Novecento, caratterizzati da inediti fermenti intellettuali e spirituali che hanno decretato il sorgere del tempo moderno.
Interverranno Gustavo Raffi, Lucio Villari, Sergio Toffetti e Marco Politi.
Ingresso libero.

(AdnKronos) 13 FEB 2012

Roma 10 febbraio 2012 – (Adnkronos) Foibe: Raffi (Goi), coscienza popolo italiano non dimentichi orrore

Roma 10 febbraio 2012 – (Adnkronos) Foibe: Raffi (Goi), coscienza popolo italiano non dimentichi orrore

Mai più odio etnico, vigilare contro ogni rigurgito di razzismo

“L’odio etnico ha scritto pagine terribili di violenza. Occorre vigilare contro ogni rigurgito di razzismo, perché quel vento non si è placato e continua a soffiare minaccioso in tante parti del mondo. L’impegno è non dimenticare: occorre sempre promuovere dialogo e conoscenza reciproca, valori di libertà e democrazia, per superare differenze e pregiudizi”. Così il il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, in occasione del Giorno del Ricordo, in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale.

“La memoria del passato -rimarca il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani che il 29 gennaio scorso, a Basovizza ha reso omaggio alle vittime delle Foibe- ci chiede di costruire un presente migliore. Il nostro pensiero va a chi ha subito le tragedie delle foibe e dell’esodo durante e alla fine della seconda guerra mondiale”.

“La coscienza del popolo italiano non deve dimenticare questo dolore -conclude Raffi- ma impegnarsi perché sia possibile una storia di confronto con ogni persoma, oltre le divisioni di pensieri e appartenenze. Un futuro di verità si può costruire. In nome dell’Uomo”.

(AdnKronos) 10 FEB 2012

Trieste 10 febbraio 2012 – (ANSA) Giorno Ricordo: Raffi (Grande Oriente Italia), vigilare

Trieste 10 febbraio 2012 – (ANSA) Giorno Ricordo: Raffi (Grande Oriente Italia), vigilare

“L’odio etnico ha scritto pagine terribili di violenza. Occorre vigilare contro ogni rigurgito di razzismo, perché quel vento non si è placato e continua a soffiare minaccioso in tante parti del mondo. L’impegno è non dimenticare. Occorre sempre promuovere dialogo e conoscenza reciproca, valori di libertà e democrazia, per superare differenze e pregiudizi”. Così il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, in occasione del Giorno del Ricordo, in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale.

“La memoria del passato – rimarca il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani che il 29 gennaio scorso, a Basovizza ha reso omaggio alle vittime delle Foibe – ci chiede di costruire un presente migliore. Il nostro pensiero va a chi ha subito le tragedie delle foibe e dell’esodo durante e alla fine della seconda guerra mondiale. La coscienza del popolo italiano non deve dimenticare questo dolore ma impegnarsi perché sia possibile una storia di confronto con ogni persona, oltre le divisioni di pensieri e appartenenze. Un futuro di verità si può costruire. In nome dell’Uomo”.

(ANSA) 10 FEB 2012

Roma 10 febbraio 2012 – (Libero) Foibe: Raffi (Goi), coscienza popolo italiano non dimentichi orrore

Roma 10 febbraio 2012 – (Libero) Foibe: Raffi (Goi), coscienza popolo italiano non dimentichi orrore

“L’odio etnico ha scritto pagine terribili di violenza. Occorre vigilare contro ogni rigurgito di razzismo, perché quel vento non si è placato e continua a soffiare minaccioso in tante parti del mondo. L’impegno è non dimenticare: occorre sempre promuovere dialogo e conoscenza reciproca, valori di libertà e democrazia, per superare differenze e pregiudizi” (…continua)

(Libero) 10 FEB 2012

Roma 10 febbraio 2012 – (AgenParl) Ricordo: il Gran Maestro Raffi, mai più odio etnico

Roma 10 febbraio 2012 – (AgenParl) Ricordo: il Gran Maestro Raffi, mai più odio etnico

“L’odio etnico ha scritto pagine terribili di violenza. Occorre vigilare contro ogni rigurgito di razzismo, perché quel vento non si è placato e continua a soffiare minaccioso in tante parti del mondo. L’impegno è non dimenticare. Occorre sempre promuovere dialogo e conoscenza reciproca, valori di libertà e democrazia, per superare differenze e pregiudizi” (…continua)

(AgenParl) 10 FEB 2012

Trieste 28 gennaio 2012 – (ANSA) Massoneria: Gran Maestro Raffi, riserva importante per l’Italia

Trieste 28 gennaio 2012 – (ANSA) Massoneria: Gran Maestro Raffi, riserva importante per l’Italia

La Massoneria “è una riserva importante per l’Italia”. Lo ha affermato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, a margine di un convegno organizzato dai massoni a Trieste. “In un momento difficile – ha continuato Raffi – è importante trovare uomini che vogliano soprattutto puntare sulle nuove generazioni educandole a esercitare capacità critica e autocritica. E quindi bisogna soprattutto puntare sulla scuola”.

Secondo Raffi i politici di oggi “non sanno dialogare”. Sulla riservatezza della Massoneria, Raffi ha evidenziato che “si tratta di un diritto, mentre la segretezza in democrazia non ha ragione di esistere. Vero è che la Massoneria fu in certi momenti storici una società segreta, ma per necessità, come lo erano i partiti politici durante il fascismo. Oggi invece – ha concluso – ci poniamo in un ruolo dialettico con la società”.

(ANSA) 28 GEN 2012

Roma 28 gennaio 2012 – (Adnkronos) Unita’ d’Italia: Raffi (GOI), servono messaggi etici e nuovo impegno civile. Problemi reali attendono soluzioni concrete

Roma 28 gennaio 2012 – (Adnkronos) Unita’ d’Italia: Raffi (GOI), servono messaggi etici e nuovo impegno civile. Problemi reali attendono soluzioni concrete

“Basta con il concerto di rane: l’Italia ha bisogno di messaggi etici e nuovo impegno civile. Serve ritrovare la bussola dei valori”. Così il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, al convegno ‘Da Trieste un anelito di libertà tra multiculturalità, multireligiosità e persecuzioni’, che si è tenuto presso il Centro Congressi Stazione Marittima. “Pensare l’Italia – ha proseguito il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – significa porsi con coraggio dinanzi a scenari sempre nuovi. Saper leggere il senso d’incertezza che scorre nelle vene di questo Paese, e in particolare dei suoi giovani. Ci sono troppe intermittenze rispetto a problemi che hanno invece nomi e volti. E attendono soluzioni concrete”. “Le nostre battaglie per la laicità e la libertà – ha proseguito Raffi – ci indicano alla storia come costruttori. Questo siamo. Sempre. Vogliamo contribuire a rimettere in piedi l’Italia, sanando le insufficienze non solo del Risorgimento ma di ampi tratti della storia repubblicana. Servono pensieri lunghi, non miracoli. Basta con le rincorse, bisogna anticipare. Impegno e lotte vere per ritrovare l’Uomo. La Massoneria è una riserva importante per l’Italia”.

Per Raffi, “è la ricerca lo scudo per uscire dalla fatalità della crisi. Bisogna puntare sulla cultura e rilanciare la scuola pubblica. La cittadinanza è esercizio, pensiero e compito. Costruzione di alternative. L’Italia potrà ancora avere un destino se saprà legare tradizione umanistica e innovazione tecnologica, storia e ricerca. Ma ha bisogno di progettualità sociale e nuovi legami di cittadinanza”. “Non servono zone riparate, ma saper leggere la storia, per questo Trieste è per noi una tappa di riconquista sociale e di cittadinanza attiva. Non ci fermiamo. Questo vento ci porta altre sfide. Ci troveranno in piedi – ha concluso il Gran Maestro – per dare ancora una volta carne e storia alla Bellezza che portiamo nel cuore”.

(AdnKronos) 28 GEN 2012

Roma 27 gennaio 2012 – (Adnkronos) Shoah: Raffi (GOI), Ricordare è un dovere contro razzismo e fanatismo

Roma 27 gennaio 2012 – (Adnkronos) Shoah: Raffi (GOI), Ricordare è un dovere contro razzismo e fanatismo

Il Grande Oriente d’Italia a Trieste alla Risiera di San Sabba

“Di fronte all’inferno della Shoah, ricordare è un dovere: occorre tenere alta la testimonianza di quella immane tragedia, rinnovando con forza la lotta contro ogni fanatismo, razzismo e intolleranza”. E’ il monito che Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, lancia dalla risiera di San Sabba a Trieste, nella Giornata della Memoria delle vittime della Shoah e delle persecuzioni nazifasciste.

La massoneria di palazzo Giustiniani, spiega Raffi, “ha scelto questo luogo simbolo della tragedia della Shoah, per ricordare tutti i 23.826 italiani che furono deportati nei lager nazisti per motivi politici. Di questi, 10.129 non tornarono. Il nostro pensiero commosso va alle vittime dell’atroce barbarie nazifascista, ma anche ai tanti uomini e donne che ebbero il coraggio di opporsi alla negazione dell’umanità, pagando con la vita la loro scelta di libertà”.

Il Gran Maestro ribadisce “la condanna ferma e senza appello della follia nazifascista. Dobbiamo continuare a credere che il dialogo e la conoscenza possano vincere contro l’odio e l’intolleranza. Bisogna scrivere un nuovo Patto della memoria tra le generazioni, educando i giovani perché diventino i testimoni dei Testimoni. Negazionismo da una parte e relativismo storico dall’altra, rischiano di affogare la Shoah tra le tragedie del Novecento. Ma nessuna tragedia è uguale all’Olocausto”.

(AdnKronos) 27 GEN 2012

Trieste 27 gennaio 2012 – (ANSA) Giorno Memoria: ‘Grande Oriente’, ricordare è un dovere

Trieste 27 gennaio 2012 – (ANSA) Giorno Memoria: ‘Grande Oriente’, ricordare è un dovere

“Di fronte all’inferno della Shoah, ricordare è un dovere”. Lo ha detto oggi, in occasione della cerimonia alla Risiera di San Sabba, unico campo di sterminio nazista in Italia, Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia. “Il nosto è un impegno senza sosta contro ogni razzismo e intolleranza – ha detto Raffi – perché bisogna scrivere un nuovo Patto della memoria tra le generazioni, educando i giovani perché diventino i testimoni dei Testimoni”.

La Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani ha scelto la Risiera, luogo simbolo della tragedia della Shoah, per ricordare tutti i 23.826 italiani (22.204 uomini e 1.514 donne) che furono deportati nei lager nazisti per motivi politici. Di questi, 10.129 non tornarono. “Il nostro pensiero commosso – ha proseguito Raffi – va alle vittime dell’atroce barbarie nazifascista ma anche ai tanti uomini e donne che ebbero il coraggio di opporsi alla negazione dell’umanità, pagando con la vita la loro scelta di libertà. Da Trieste ribadiamo la condanna ferma e senza appello della follia nazifascista – ha concluso – e rimarchiamo la necessità di tenere viva la memoria dell’Olocausto, ricordando e facendo nostro il grido di Nedo Fiano: ‘Quando non ci saremo più, c’è chi ne approfitterà. Occorre formare coscienze libere per continuare a trasmettere la verità'”.

(ANSA) 27 GEN 2012