Roma 29 agosto 2011 – (Il Corriere della Sera) l’Ici no, ma la Chiesa qualcosa deve fare di A. Melloni.

Roma 29 agosto 2011 – (Il Corriere della Sera) l’Ici no, ma la Chiesa qualcosa deve fare di A. Melloni.

 

Farebbero malissimo i vescovi a sottovalutare la richiesta che arriva da più parti e che riguarda i «sacrifici» che anche la Chiesa dovrebbe fare nell’ indomabile montare della crisi. È ovvio che in molti casi queste istanze nascondono la stessa faciloneria che ha convinto milioni di italiani che il problema dei debiti sovrani dipenda in Italia dai privilegi dei politici che esistono e sono odiosi ma non sono certo il cuore della cosa. E dunque potrebbe essere fortissima la tentazione di respingere al mittente tali istanze con argomenti tecnicamente e giuridicamente solidi. Sui patroni basterebbe ammiccare ai sindaci e agli uffici scolastici per far sì che il calendario delle lezioni reintroduca dalla finestra festività che così verranno sottratte solo ai ceti operai e impiegatizi che non possono permettersi i ponti. Sulle festività che il concordato blinda ci si potrebbe limitare a richiamare la indisponibilità del tema (è la Repubblica che ha deciso insieme alla Santa Sede di mettere sotto l’ ombrello di un trattato internazionale le feste dei dogmi di Pio IX e di Pio XII anziché il triduo pasquale: per cui, se ne ha voglia, porti la politica al Papa una legge con allegato il trattato sul triduo di Hans Urs von Balthasar). Sull’ 8 per mille, materia decisa dal concordato Casaroli-Craxi, i vescovi potrebbero ricordare agli smemorati radicali che gli accordi di Villa Madama prevedevano un riesame in commissione paritetica (nell’ infondato timore che la quota stabilita non colmasse la «congrua») e che non è stato un ukaze Cei a impedirlo. Così pure sulle esenzioni Ici i vescovi potrebbero legittimamente rimandare ad una più attenta lettura all’ elenco delle Onlus fra le quali (con esiti insostenibili dal punto di vista costituzionale) si chiede di discriminare quelle che hanno «fini di religione», declinati nella libertà della loro espressione. Così facendo, però, verrebbero meno a quel dovere evocato dal presidente Napolitano nella sua orazione civica di Rimini, e che è una chiamata in attesa di reclute: porsi cioè al livello delle sfide che il Paese non può non affrontare.

E qui i vescovi potrebbero cogliere in istanze vulnerabili o populiste una occasione. Il sistema dell’ 8 per mille, infatti, era stato inventato da grandi ecclesiastici (Casaroli, Silvestrini, Nicora) per dare alla Chiesa italiana, e non alla Santa Sede, una sua autonomia, specialmente rispetto alla politica: e quel sistema aveva una implicazione di parificazione fra Chiese e religioni che non è stato implementato dallo Stato che ne aveva il dovere. Se il miliardo e passa di entrate non basta a proteggere la Chiesa da una politica delle blandizie la questione, allora, è ancora più grande. Il denaro dato alla Cei, infatti, è stato speso (quasi sempre) bene: ha rimesso in sesto un patrimonio che il Fondo edifici di culto del ministero degli Interni non poteva mantenere; ha finanziato tanta solidarietà. Non mancano le ombre: ha certo foraggiato sacche di interessi e comprato consensi in vendita, ha dato fiducia a mezze tacche della finanza o della cultura, ha coperto operazioni meschine (d’ altronde, come spiegava un grande cardinale italiano, in fatto di denaro «i preti delinquenti si fidano sempre di delinquenti, perché sono anche loro delinquenti; i preti buoni si fidano dei delinquenti perché sono buoni»). Ma non è lo Stato che può dar lezioni di rigore, se non segna un punto e a capo per tutti. Quel denaro però ha eroso qualcosa di assai più profondo per la Chiesa italiana: e cioè la sua fede nella povertà come via necessaria della Chiesa, secondo il limpido dettato della costituzione conciliare Lumen Gentium 8. Perché – come ha insegnato l’ emersione dei crimini di pedofilia – ogni consiglio evangelico può essere vissuto in modo estrinseco o profondo: e come la superficialità esalta le turpitudini, l

Roma 29 agosto 2011 – (Dagospia) Quelli di “Avvenire” devono aver letto troppi libri di Dan Brown.

Roma 29 agosto 2011 – (Dagospia) Quelli di “Avvenire” devono aver letto troppi libri di Dan Brown.

Finalmente risplende la verità. Ici. 8 per mille, esenzioni lecite o illecite? La spiegazione è semplice. Contro la Chiesa è in atto un complotto, anzi l’aggressione di un serpente a due teste. L’una è radicale, l’altra è massonica. Così tutto è chiaro e i fedeli cattolici, fra i quali pure abbondano interrogativi in proposito, stiano tranquilli. I nemici della Chiesa cercano un “bersaglio da additare all’odio popolare” (…continua)

(Dagospia) 29 AGO 2011

Rome 29 août 2011 – (La-Croix.com) L’Eglise italienne est appelée à contribuer au plan de rigueur.

Rome 29 août 2011 – (La-Croix.com) L’Eglise italienne est appelée à contribuer au plan de rigueur.

Régulièrement accusée par les mouvements laïques de bénéficier de privilèges fiscaux importants, l’Église italienne a réagi avec vigueur.

Que reproche-t-on à l’Église italienne ?
Le 19 août, alors que le débat parlementaire battait son plein en Italie sur les mesures d’austérité préconisées par le gouvernement de Silvio Berlusconi, Mario Staderini, secrétaire du Parti radical (gauche), choisit d’ouvrir, avec force, les dossiers des exemptions fiscales dont jouit l’Église italienne : « Le salut de l’Italie passe par la contribution de l’Église », lâcha-t-il (…continua)

(La-Croix.com) 29 AGO 2011

Roma 28 agosto 2011 – (Il Fatto Quotidiano) Avvenire contro radicali e massoni.

Roma 28 agosto 2011 – (Il Fatto Quotidiano) Avvenire contro radicali e massoni.

Finalmente risplende la verità. Ici. 8 per mille, esenzioni lecite o illecite? La spiegazione è semplice. Contro la Chiesa è in atto un complotto, anzi l’aggressione di un serpente a due teste. L’una è radicale, l’altra è massonica. Così tutto è chiaro e i fedeli cattolici, fra i quali pure abbondano interrogativi in proposito, stiano tranquilli (…continua)

(Il Fatto Quotidiano) 28 AGO 2011

Ferrara 27 agosto 2011 – (Estense.com) Massoneria, a Ferrara quattro logge in attività.

Ferrara 27 agosto 2011 – (Estense.com) Massoneria, a Ferrara quattro logge in attività.

Dalla più antica a quella, tutta femminile, costituita nel 2010. Segnali di apertura dalla ‘Giordano Bruno’ Se da una parte il Movimento 5 Stelle ha presentato, per voce del consigliere Giovanni Favia, un’interrogazione sulle logge massoniche nel tentativo di far uscire allo scoperto chi ricopre un incarico pubblico – “chi ricopre un incarico pubblico dichiari le proprie appartenenze”, afferma Favia nella sua `operazione trasparenza’ – dall’altra gli appartenenti alle logge, in regione come nel Ferrarese, difficilmente acconsentiranno a rendere pubblico il proprio nome in associazione alla massoneria, la cui caratteristica è storicamente legata alla segretezza.

Questo nonostante proprio a Ferrara la massoneria non manifesti più quella forza e influenza che altrove invece esercita ancora. Nella nostra provincia gli appartenenti alle logge massoniche sono infatti stimati in un centinaio di persone, suddivise nelle quattro logge ancora in attività. La più anziana, in quanto fondata nel 1945, è intitolata a “Girolamo Savonarola”, mentre di più recente costituzione sono le logge “Giordano Bruno” (1973) e “Meuccio Ruini” fondata nel 2006 a Cento. Ancora più recente, del 2010, la costituzione di una loggia femminile, il Capitolo Osiride, delle “Stelle d’Oriente”.

Fra queste la più attiva è forse la loggia “Giordano Bruno”, che si identifica come la numero 852 affiliata al Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani. Attiva anche in termini di quella `trasparenza’ chiesta dal Movimento 5 Stelle, dato che, quantomeno, alcune basilari informazioni su di essa sono state inserite in un sito internet consultabile da chiunque. Sito che contiene anche una breve storia della loggia “Giordano Bruno” e, più in generale, della massoneria estense. Così si scopre che furono 8 i massoni ferraresi a fondare la loggia 852, divenuti oggi una cinquantina.

Ma chi sono i massoni ferraresi? Alla domanda proprio sul sito della “Giordano Bruno” si dà una parziale risposta. Niente nomi, ovviamente, ma alcuni preziosi indizi: “A questa domanda – si legge infatti nel capitolo del sito dedicato alla “Ferrara Massonica” – si può ancora incappare in un certo riserbo (anche se ormai il concetto di segretezza della vecchia massoneria è stato del tutto superato, e sono sempre più frequenti le manifestazioni ed i convegni in cui i “liberi muratori” si manifestano apertamente e pubblicamente; gli stessi massoni ferraresi non si nascondono affatto: alla porta del loro tempio, c’è una vistosa ed esplicita targhetta…). Più semplice, comunque, è ottenere una risposta esauriente ad un altro quesito: cosa sono i massoni? Ci viene detto che sono principalmente “cercatori” o meglio “esploratori” delle più antiche fonti del sapere e della spiritualità. E’ del tutto falso che la Massoneria rifiuti ed osteggi la religione. E quella cattolica in particolare. Anzi, ad ogni “iniziato” è espressamente richiesto di avere un credo od un fondamento religioso. Probabilmente ciò che differenzia i massoni dai cattolici più osservanti è unicamente il fatto di sentire il forte bisogno di andare oltre ai dogmi e ricercare in antichi percorsi sapienziali ed iniziatici le radici più autentiche della propria fede”.

Come si potrà notare, dunque, non sono indicati né i nomi dei “liberi muratori” né tantomento il luogo in cui si troverebbe il loro “tempio”. Si ritrovano invece molti nomi di massoni ferraresi ormai passati alla storia. Fra questi Ercole Tancredi Mosti, Ugo Bassi e, in tempi più recenti, Arnaldo Ferraguti (primo illustratore del libro “Cuore” ), Giulio Gatti Casazza e il centese Giuseppe Borgatti. Scorrendo questa pagina di storia massonica ferrarese il sito della “Giordano Bruno” fornisce ancora altri interessanti indizi sugli appartenenti. “Personaggi della massoneria ferrarese – è scritto –

Rimini 27 agosto 2011 – (Il Resto del Carlino) Chiese chiuse per massoni dal prete.

Rimini 27 agosto 2011 – (Il Resto del Carlino) Chiese chiuse per massoni dal prete.

San Leo festeggia con Alchimia Alchimie e Cagliostro, ma le sue chiese restano chiuse al pubblico. La decisione è stata presa da don Andrea Bosio giovedì scorso. Il parrocco di Pietracuta è responsabile anche dei luoghi di culto del centro leontino. Gli ingressi ai gioielli storici del borgo, Pieve e Cattedrale, rimarranno sbarrati fino a questa sera, quando si concluderà la manifestazione. Stessa cosa per il convento di Sant’Igne a pochi chilometri dall’ingresso della città. Le porte si apriranno solo per le messe.

Per i turisti quindi nessuna possibilità di visitare questi splendidi monumenti. Perché questa scelta? Don Andrea inizialmente parla di un problema organizzativo: Per questo weekend ci mancava un custode che potesse controllare le chiese dalla mattina alla sera. Vista l’alta affluenza di pubblico e soprattutto la delicatezza dei luoghi, abbiamo preferito lasciarli chiusi. Negli anni passati c’era gente che entrava con cani anche di grossa taglia, con cibi e bevande. Erano successi anche degli atti vandalici. Non volevamo correre nuovamente il rischio di lasciare aperte le chiese fino a tardi e vederle ‘sfregiate’. Sono luoghi turistici, ma prima di tutto di fede. Alla base della chiusura però, c’è anche qualcos’altro: un gesto del parroco per opporsi ad alcuni incontri in programma ad Alchimia Alchimie. Durante queste giornate – confida don Andrea – sono stati organizzati dei cicli di conferenze dalle due logge massoniche nazionali Gran Loggia d’Italia e Grande Oriente d’Italia. Ritengo inopportuno che queste entità operino in Alchimia Alchimie.

I principi della massoneria sono inconciliabili da sempre con quelli della fede cattolica e del catechismo cristiano. D’accordo con la scelta del parroco di Pietracuta è il vescovo della diocesi San Marino Montefeltro, Monsignor Luigi Negri. Che era già intervenuto lo scorso anno con una lettera di protesta nei confronti dell’evento. Sono totalmente favorevole alla scelta presa in modo del tutto autonomo da don Andrea Bosio dichiara monsignor Negri : la manifestazione continua a proporre eventi organizzati dalle due massonerie.Non metto in discussione il diritto di farlo, ma questa collaborazione tra Comune e queste due entità, è un po’ imbarazzante.

(Il Resto del Carlino) 27 AGO 2011

Roma 27 agosto 2011 – (Paperblog) “Complotto massonico”: per evadere la chiesa evade dalla realtà.

Roma 27 agosto 2011 – (Paperblog) “Complotto massonico”: per evadere la chiesa evade dalla realtà.

Era un po’ che ci facevano mancare il caro vecchio complotto ordito dalla demoplutocraziagiudaicomassonica. Per fortuna a regalarci una nostalgica madeleine del pregiudizio e dell’ignoranza c’è l’Avvenire, che denuncia la manina della massoneria dietro alla infame macchinazione mediatica che vorrebbe far credere che “la Chiesa Cattolica sia il ‘grande evasore fiscale’ d’Italia”, una menzogna basata su “fonti nebulose o non controllabili, stime approssimative, abili omissioni”.

Solo chi è senza peccato può scagliare la prima pietra e il quotidiano cattolico rivendica la trasparenza integra e l’autorevolezza indiscutibile del monito lanciato dal presidente della Cei Angelo Bagnasco affinché siano compiute “scelte giuste e utili per la preziosa risorsa famiglia e contro la sottrazione di risorse operata da chi evade le tasse”.
“Un appello – secondo l’Avvenire – che sembra essere stato ben compreso da quanti, in Parlamento e nel Governo, lavorano per un’equa correzione della manovra-bis d’agosto.”

E che sarebbe stato giustamente interpretato come un richiamo all’equità da tutti salvo che dai soliti malintenzionati che non ne hanno compreso i nobili intenti a difesa delle famiglie. Animati da un esprit maltournè i massoni senza dio e senza valori avrebbero discaro” questo vasto convenire, e non per piccole convenienze, su problemi veri della nostra società nazionale posti in primo piano dai cattolici (gente che dell’Italia vera sa qualcosina…). O forse” – continua – “il problema è che non si deve far arrivare in primo piano la famiglia, quei quasi 15 milioni di nuclei di persone sposate e, spesso, con figli a carico che non riescono a ottenere il riconoscimento sancito in Costituzione e una cittadinanza fiscale piena? O, ancora, il problema è che non ci si deve neanche azzardare a porre la questione dell’evasione fiscale?”.

Impuniti di straordinaria potenza a pensare che la menzogna, la manipolazione e il preconcetto siano un peccato veniale non punibile nemmeno dalle autorità divine. E d’altra parte ne erano convinti anche i Crociati. Così in una volta sola la voce ufficiale dei cattolici, ma ci auguriamo non della comunità dei credenti, reclama il diritto monopolistico e proprietario a rappresentare e garantire gli interessi delle famiglie. Riconferma che le vere famiglia, ça va sans dire, sono quelle sposate. E che l’evasione fiscale è un abbietto crimine ma solo se viene commesso dai “laici”, bestemmiatori e probabilmente viventi more uxorio.

A parte che questo identikit mi fa venire in mente un sacco di gente ben collocata nella classe dirigente del paese, cattolici della domenica e delle feste consacrate. A parte che ai ricchi se non passano dalla cruna dell’ago sono riservati dalle gerarchie ecclesiastiche archi di trionfo, indulgente e passaporti per il paradiso se non pagano le tasse ma elargiscono copiose e caritatevoli donazioni. A parte che la chiesa non dovrebbe osare di parlare di cittadinanza fiscale se sostiene governi e leggi inique che negano la piena cittadinanza a chi non si uniforma alla sua etica di stato. A parte che all’Avvenire non piacciono i massoni del grande oriente e si capisce, ma invece trovano gradite e affini altre logge ben presenti nella nostra storia e nella nostra cronaca. A parte tutte queste considerazioni resta il tema di fondo: congelare per almeno tre anni l’8 per mille e l’imposizione di tasse su tutti gli edifici non destinati al culto contribuirebbe non poco al conseguimento di quei “saldi” e a dare un connotato di equità non proprio marginale e non solo simbolico alla manovra. Da bugiardi inguaribili vorranno farci pensare che credere alle loro menzogne sulla loro carità pelosa valga come un’indulgenza: la tassazione penalizzerebbe “mense dei poveri, case di accoglienza, oratori, ostelli, scuole,

Roma 20 agosto 2011 – (Il Fatto Quotidiano) Tagliamo i privilegi fiscali della Chiesa. Radicali e massoni replicano a Bagnasco.

Roma 20 agosto 2011 – (Il Fatto Quotidiano) Tagliamo i privilegi fiscali della Chiesa. Radicali e massoni replicano a Bagnasco.

Staderini: “Da quale pulpito, paghino l’Ici e l’Ires sulle attività commerciali”. Il Gran Maestro Raffi, del Grande Oriente d’Italia chiede il congelamento dell’8 per mille fino al pareggio di bilancio

Chi di voi è senza peccato… Rischia di ritorcersi contro la Chiesa l’appello del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, contro l’evasione fiscale. In Italia raggiunge una cifra “impressionante” (…continua)

(Il Fatto Quotidiano) 20 AGO 2011

Roma 19 agosto 2011 – (ASCA) Manovra bis: Raffi (GOI), Stato abolisca esenzione ICI per beni Chiesa.

Roma 19 agosto 2011 – (ASCA) Manovra bis: Raffi (GOI), Stato abolisca esenzione ICI per beni Chiesa.

“In un tempo di grave crisi economica, in cui si chiedono lacrime e sangue ai pensionati e ai più deboli”, è “giusto che lo Stato abolisca le esenzioni dell’Ici per i beni immobili della Chiesa non destinati al culto e di tutti gli altri enti che si avvantaggino di tale esenzione, così come è opportuno congelare per tre anni l’8 per mille fino al raggiungimento del pareggio di bilancio, come fissato nella manovra, destinando le risorse alla ripresa economica dello Stato”.

E’ quanto afferma Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia che chiede “responsabilità e concreta solidarietà”, perché “tutti devono dare il proprio contributo per salvare il Paese dal rischio default. Dai politici ai calciatori, non sono più ammesse esenzioni feudali né privilegi di casta che hanno il sapore di un autentico insulto alla povertà e a milioni di italiani che lottano quotidianamente per far fronte a difficoltà di ogni tipo”.

“Non siamo certo nostalgici delle leggi Siccardi – aggiunge Raffi – che abolirono i privilegi del clero né presi da furore giacobino, ma chiediamo giustizia ed equità sociale. Chi ha di più, apra i cordoni della borsa e dia l’esempio”. “La Libera Muratoria – conclude Raffi – è dalla parte di chi si rimbocca la maniche per far uscire il Paese dalle secche dell’egoismo e dell’indifferenza. Rilanciamo con forza il bisogno di un nuovo Patto di Fratellanza che abbia davvero a cuore il destino dei giovani e delle famiglie, dei lavoratori e delle imprese. Dal tunnel della crisi e dalla minaccia delle speculazioni internazionali – conclude Raffi – si può uscire solo camminando in cordata verso un’unica direzione: il bene dell’Italia”.

(ASCA) 19 AGO 2011

Roma 19 agosto 2011 – (ANSA) Manovra: Grande Oriente; Chiesa paghi ICI, congelare 8 x mille.

Roma 19 agosto 2011 – (ANSA) Manovra: Grande Oriente; Chiesa paghi ICI, congelare 8 x mille.

Lo Stato cancelli l’esenzione Ici per i beni immobili della Chiesa non destinati al culto. E si congeli per tre anni l’8 per mille, fino al raggiungimento del pareggio di bilancio. E’ la richiesta che arriva al Grande Oriente d’Italia attraverso il Gran Maestro Gustavo Raffi. “In un tempo di grave crisi economica, in cui si chiedono lacrime e sangue ai pensionati e ai più deboli, serve responsabilità e concreta solidarietà – afferma Raffi in una nota -: tutti devono dare il proprio contributo per salvare il Paese dal rischio default. Dai politici ai calciatori, non sono più ammesse esenzioni feudali né privilegi di casta che hanno il sapore di un autentico insulto alla povertà e a milioni di italiani che lottano quotidianamente per far fronte a difficoltà di ogni tipo”.

“E’ giusto – spiega Raffi – che lo Stato abolisca le esenzioni dell’Ici per i beni immobili della Chiesa non destinati al culto e di tutti gli altri enti che si avvantaggino di tale esenzione, così come è opportuno congelare per tre anni l’8 per mille fino al raggiungimento del pareggio di bilancio, come fissato nella manovra, destinando le risorse alla ripresa economica dello Stato. Non siamo certo nostalgici delle leggi Siccardi che abolirono i privilegi del clero né presi da furore giacobino – sottolinea Raffi -, ma chiediamo giustizia ed equità sociale. Chi ha di più, apra i cordoni della borsa e dia l’esempio”.

(ANSA) 19 AGO 2011

Roma 19 agosto 2011 – (TGCom) Crisi, Cei: evasione impressionante. Bagnasco: famiglia centro della società.

Roma 19 agosto 2011 – (TGCom) Crisi, Cei: evasione impressionante. Bagnasco: famiglia centro della società.

Le cifre dell’evasione fiscale in Italia “sono impressionanti”. La manovra deve tener conto della famiglia, “ganglio vitale della società”, le missioni all’estero non possono essere valutate soltanto per i costi, pur importanti. Lo ha detto il presidente della Cei, Angelo Bagnasco a Madrid. Un “punto centrale” nella manovra, ha aggiunto, deve essere proprio la famiglia: “se non è al centro della politica generale, la società non avanza”.

Goi: “Anche la Chiesa paghi l’Ici”

Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, in risposta alle parole del presidente della Cei Angelo Bagnasco, ha dichiarato che tutti devono contribuire alla ripresa del Paese, compresa la Chiesa.
“In un tempo di grave crisi economica”, ha spiegato Raffi, “in cui si chiedono lacrime e sangue ai pensionati e ai più deboli, serve responsabilità e concreta solidarietà: tutti devono dare il proprio contributo per salvare il Paese dal rischio default. Dai politici ai calciatori, non sono più ammesse esenzioni feudali né privilegi di casta che hanno il sapore di un autentico insulto alla povertà e a milioni di italiani che lottano quotidianamente per far fronte a difficoltà di ogni tipo”. Raffi ritiene che lo Stato debba abolire l’esenzione dell’Ici per la Chiesa e il congelamento dell’8 per mille.
“E’ giusto”, spiega Raffi, “che lo Stato abolisca le esenzioni dell’Ici per i beni immobili della Chiesa non destinati al culto e di tutti gli altri enti che si avvantaggino di tale esenzione, così come è opportuno congelare per tre anni l’8 per mille fino al raggiungimento del pareggio di bilancio, come fissato nella manovra, destinando le risorse alla ripresa economica dello Stato”. Per Raffi è questione di giustizia ed equità sociale: “Non siamo certo nostalgici delle leggi Siccardi che abolirono i privilegi del clero né presi da furore giacobino, ma chiediamo giustizia ed equità sociale. Chi ha di più, apra i cordoni della borsa e dia l’esempio”. “La Libera Muratoria”, ha rimarcato il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani, “è dalla parte di chi si rimbocca la maniche per far uscire il Paese dalle secche dell’egoismo e dell’indifferenza. Rilanciamo con forza il bisogno di un nuovo Patto di Fratellanza che abbia davvero a cuore il destino dei giovani e delle famiglie, dei lavoratori e delle imprese”. “Dal tunnel della crisi e dalla minaccia delle speculazioni internazionali”, ha concluso Raffi, “si può uscire solo camminando in cordata verso un’unica direzione: il bene dell’Italia”.

(TGCom) 19 AGO 2011

Roma 19 agosto 2011 – (Adnkronos) Manovra: GOI, cancellare esenzione ICI immobili Chiesa non destinati a Culto. Congelare per 3 anni l’8 per mille fino al pareggio di bilancio.

Roma 19 agosto 2011 – (Adnkronos) Manovra: GOI, cancellare esenzione ICI immobili Chiesa non destinati a Culto. Congelare per 3 anni l’8 per mille fino al pareggio di bilancio.

“In un tempo di grave crisi economica, in cui si chiedono lacrime e sangue ai pensionati e ai più deboli, serve responsabilità e concreta solidarietà: tutti devono dare il proprio contributo per salvare il Paese dal rischio default. Dai politici ai calciatori, non sono più ammesse esenzioni feudali né privilegi di casta che hanno il sapore di un autentico insulto alla povertà e a milioni di italiani che lottano quotidianamente per far fronte a difficoltà di ogni tipo”.

E’ quanto afferma Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia. “E’ giusto – spiega Raffi – che lo Stato abolisca le esenzioni dell’Ici per i beni immobili della Chiesa non destinati al culto e di tutti gli altri enti che si avvantaggino di tale esenzione, così come è opportuno congelare per tre anni l’8 per mille fino al raggiungimento del pareggio di bilancio, come fissato nella manovra, destinando le risorse alla ripresa economica dello Stato. Non siamo certo nostalgici delle leggi Siccardi che abolirono i privilegi del clero né presi da furore giacobino, ma chiediamo giustizia ed equità sociale. Chi ha di più, apra i cordoni della borsa e dia l’esempio”.

“La Libera Muratoria – rimarca il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – è dalla parte di chi si rimbocca la maniche per far uscire il Paese dalle secche dell’egoismo e dell’indifferenza. Rilanciamo con forza il bisogno di un nuovo Patto di Fratellanza che abbia davvero a cuore il destino dei giovani e delle famiglie, dei lavoratori e delle imprese. Dal tunnel della crisi e dalla minaccia delle speculazioni internazionali – conclude Raffi – si può uscire solo camminando in cordata verso un’unica direzione: il bene dell’Italia”.

(AdnKronos) 19 AGO 2011

Roma 7 agosto 2011 – (Adnkronos) Dal Graal dei Templari all’oro dei nazisti, caccia ai tesori nascosti.

Roma 7 agosto 2011 – (Adnkronos) Dal Graal dei Templari all’oro dei nazisti, caccia ai tesori nascosti.

Nella cappella scozzese di Rosslyn 5 bauli con i segreti dei Cavalieri del Tempio

Antichi rituali insieme a libri di una sapienza perduta. Lingotti o pietre preziose indicati in mappe segrete che si tenta di decrittare con la moderna tecnologia: in Europa si accende la caccia ai tesori nascosti. Sono le ricchezze accumulate dai Cavalieri Templari in fuga da Filippo il Bello, che portano ricercatori e storici nella verde Scozia. O il tesoro dei nazisti, che riposerebbe nelle acque del lago Stolp, nel Brandeburgo. Ma cosa avrebbero portato via i Cavalieri del Tempio dal porto de la Rochelle? Oro e gioielli o i testi di una conoscenza esoterica che racchiuderebbe segreti sconvolgenti? “Il vero Graal è la gnosi, i rotoli scoperti dai 9 Cavalieri scavando sotto il tempio di Salomone”, spiega all’Adnkronos Paolo Corallini, membro del Clain Sinclair, precettore della precettoria iatliana dello Scottish Knights Templars e membro del Grande Oriente d’Italia – Palazzo Giustiniani. “Il mistero – aggiunge – porta alla Cappella di Rosslyn dove sono custodite diverse casse metalliche, almeno 5, nelle quali stando ai documenti antichi in possesso del Clan che da secoli è il custode della sapienza templare, sarebbero contenute antiche pergamene. Una di queste casse – rimarca Corallini – è già stata dissotterrata dalla cripta della cappella di Rosslyn e il contenuto è ora al vaglio degli esperti del Clan e degli studiosi. I documenti si riferiscono ad antiche costruzioni sacre e a segreti di geometria, protetti per secoli dal Tempio. Su questo viene mantenuto per ora un grande riserbo in attesa delle verifiche scientifiche. Nei rotoli –rivela – si parla anche dell’esodo di antiche famiglie ebraiche costrette ad emigrare in Europa a causa delle persecuzioni”.

A Rosslyn, ha di recente annunciato Sir Ian Sinclair, archivista e storico del Clan Sinclair, c’è una misteriosa pietra rossa avvolta da una forte energia, all’interno della cripta inferiore della Cappella scozzese. “Sotto la pietra rossa – ha spiegato Lord Sinclair – potrebbe nascondersi una pergamena, in un involucro ligneo, forse sigillata con la pece. Qualcosa di molto importante che potrebbe dare molte risposte” anche sugli ultimi segreti sull’Ordine del Tempio, dopo la condanna al rogo del gran Maestro Jacques de Molay, nel 1314. Sullo sfondo, altri importanti rinvenimenti, tra cui i resti di un Cavaliere Templare, nella Cumbria, che promettono clamorose rivelazioni insieme a registri segreti.

Alla ‘caccia al tesoro’ sono legati tre momenti importanti della carriera di divulgatore scientifico di Alessandro Cecchi Paone: “Un galeone, una tomba a Petra e il tesoro del Titanic. Ho iniziato cosi’ 25 anni fa – spiega all’Adnkronos il giornalista – il primo documentario che mandai in onda fu quello sul tesoro di Atocha. Poi il primo servizio esterno della ‘Macchina del Tempo’, fu realizzato a Petra, alla tomba del tesoro, dove Steven Spielberg nel film ‘Alla ricerca del’arca’ ipotizzava la presenza del Graal. E poi lo speciale sul Titanic”. Ma la passione per il mistero non è un fatto che riguarda solo la sua carriera. “Tutti – spiega Cecchi Paone – siamo stati educati con quel libro meraviglioso che è ‘L’isola del tesoro’, siamo cresciuti sognando mappe e avventure e ci portiamo per tutta la vita l’idea che da qualche parte c’è qualcosa di nascosto che può risolvere la vita sia perché fa diventare ricchi sia perché rivela il senso della vita. Il Graal è un oggetto mitico ma è soprattutto il simbolo di moltissime verità e di cose di carattere salvifico. Ora per ‘Avatar’ su Class tv msnbc che andrà in onda il 27 settembre (digitale terrestre canale 27), stiamo preparando una trasmissione dedicata agli ultimi risultati sulla ricerca dei tesori templari nascosti in Scozia e custoditi dal clan Sinclair. Te

Catanzaro 30 luglio 2011 – (AGI) ‘Ndrangheta: Massoneria, Grande Oriente sospende indagato.

Catanzaro 30 luglio 2011 – (AGI) ‘Ndrangheta: Massoneria, Grande Oriente sospende indagato.

“Esprimiamo fiducia nel lavoro della magistratura, ribadendo anche in questa circostanza l’assoluta estraneità ai fatti del Grande Oriente d’Italia. Domenico Macrì è stato immediatamente sospeso dall’Istituzione, in attesa che possa chiarire nelle sedi competenti le imputazioni a suo carico nell’ambito dell’inchiesta sull’operazione ‘Decollo Money'”. E’ quanto afferma Antonio Seminario, presidente del Collegio dei Maestri Venerabili della Calabria. “La vicenda di cronaca – rimarca Seminario – non getta ombre sul Grande Oriente d’Italia-Palazzo Giustiniani, che crede nella legalità e ha fatto della trasparenza una questione di vita e di impegno per il riscatto del territorio. Ricordiamo che di recente, a Reggio Calabria, il Gran Maestro Gustavo Raffi ha lanciato un forte appello per spezzare le catene della ‘ndrangheta e della criminalità. E’ questo – conclude il presidente del Collegio dei Maestri Venerabili della Calabria – il percorso che seguiamo da sempre, e la nostra scelta di giustizia sociale. Non si torna indietro”.

(AGI) 30 LUG 2011