Rassegna Stampa
Roma 2 aprile 2011 – (Adnkronos) Crisi economica: Raffi (GOI), scommettiamo su giovani e cultura.
Lottare contro la fuga dei cervelli e offrire opportunità vere alla ricerca
“Costruiamo su giovani e cultura: noi guardiamo al futuro”. Lo ha affermato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, nella seconda giornata della Gran Loggia di Palazzo Giustiniani, in corso a Rimini.
“La scommessa – spiega Raffi – è puntare sul risveglio delle coscienze, in ultima istanza sulla possibilità di decidere una storia diversa. Siamo in un cantiere aperto ma il nuovo patto di crescita degli italiani passa anche per la valorizzazione della cultura. Percio’ bisogna lottare contro la fuga dei cervelli e offrire opportunità vere alla ricerca”.
(AdnKronos) 02 APR 2011
Rimini 2 aprile 2011 – (Adnkronos) Unità d’Italia: Raffi (GOI), c’è un paese di cui essere fieri.
Ha vinto e vince ancora oggi contro i furbetti e i prepotenti
“Il vero segreto dei massoni è la fratellanza: è questo sentimento che vogliamo portare nel vissuto del paese. Testimoni di unità e di speranza contro le catene delle divisioni. I 150 anni della storia unitaria sono anche un’occasione per riappropriarsi della consapevolezza che c’è stata e c’è un’Italia di cui essere fieri”. Lo ha affermato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, nella seconda giornata della Gran Loggia di Palazzo Giustiniani, in corso a Rimini.
“Un’Italia fatta di uomini e donne che hanno lottato per i diritti di tutti: è questa l’Italia che ha vinto e vince ancora oggi contro i furbetti e i prepotenti -ha sottolineato Raffi- facendo strada alla rivoluzione dell’impegno, all’identità, a una virtù civile che è religione dell’umano e necessario legame tra diritti e doveri. E’ da queste tracce che occorre ripartire, vincendo le resistenze al dialogo”. “Richiamiamo dall’esilio i valori del vivere insieme – è il messaggio del Grande Oriente d’Italia – e costruiamo quell’utopia razionale che si chiama Patria: una realtà che non è conclusione ma inizio di una nuova unità, quella che potrà essere realizzata per riappropriarci delle ragioni che hanno cementato, pietra su pietra, la costruzione dello Stato per rilanciare la scuola pubblica, la giustizia sociale, per dare a ognuno la possibilità di scegliere come vivere e morire. Questa è la nostra storia – conclude Raffi – e vogliamo viverla con passione e ragione. Dopo 150 anni, per restare insieme e costruire il futuro”.
(AdnKronos) 02 APR 2011
Roma 2 aprile 2011 – (ASCA) Immigrati: Raffi (Massoneria), più adeguate risposte umanitarie.
“Prima di essere una Patria, l’Italia è una lezione che racconta civiltà e dialogo nel Mediterraneo dei popoli. In quel mare antico e nostro, sempre più destino, che ci porta altre sfide di umanità da guardare negli occhi. Chi ama la libertà del proprio popolo rispetta anche la libertà degli altri e si impegna per difenderla. Tra i dittatori sanguinari e il popolo che lotta a mani nude per la libertà, i Liberi Muratori stanno dalla seconda parte. Stanno con la speranza contro la morte, con il pensiero contro ogni regime”. Così Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, nel corso della Gran Loggia del GOI, che si chiude domani a Rimini. “E’ nostra speranza -prosegue Raffi, capo della massoneria di Palazzo Giustiniani- che, di fronte agli scenari di guerra che infuocano il Mediterraneo ed il Nord Africa, l’Europa ritrovi la necessaria coesione per superare gli egoismi di parte che la dimensione comunitaria avrebbe dovuto stemperare e che, quindi, più adeguate risposte pacificatorie e gravide di soluzioni umanitarie aprano una nuova fase della storia contemporanea senza ricadere in un nuovo, deleterio quanto impossibile, neocolonialismo”.
(ASCA) 02 APR 2011
Rimini 2 aprile 2011 – (Adnkronos) M.O.: Raffi (GOI), Europa coesa dia risposte di pace a scenari di guerra in Nord Africa “senza ricadere in un nuovo, deleterio quanto impossibile, neocolonialismo.
“E’ nostra speranza che, di fronte agli scenari di guerra che infuocano il Mediterraneo ed il Nord Africa, l’Europa ritrovi la necessaria coesione per superare gli egoismi di parte che la dimensione comunitaria avrebbe dovuto stemperare e che, quindi, più adeguate risposte pacificatorie e gravide di soluzioni umanitarie aprano una nuova fase della storia contemporanea senza ricadere in un nuovo, deleterio quanto impossibile, neocolonialismo”. Così Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, nel corso della Gran Loggia del Goi, che si chiude domani a Rimini. “Chi ama la libertà del proprio popolo rispetta anche la libertà degli altri e si impegna per difenderla. Tra i dittatori sanguinari e il popolo che lotta a mani nude per la libertà, i Liberi Muratori stanno dalla seconda parte. Stanno con la speranza contro la morte, con il pensiero contro ogni regime”, conclude Raffi.
(AdnKronos) 02 APR 2011
Rimini 2 aprile 2011 – (ANSA) Italia 150: massoneria; Raffi, scommettere su giovani e cultura.
La massoneria è pronta a scommettere “sui giovani e sulla cultura”, convinta che ci sia “un Paese di cui essere fieri”. A sostenerlo, nella seconda giornata della ‘Gran Loggia di Palazzo Giustiniani’ in corso a Rimini, è Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, obbedienza massonica che conta più di 21.000 ‘fratelli’ in tutto il Paese. A giudizio di Raffi, “la scommessa è puntare sul risveglio delle coscienze, in ultima istanza sulla possibilità di decidere una storia diversa. Siamo in un cantiere aperto – sottolinea in una nota – ma il nuovo patto di crescita degli italiani passa anche per la valorizzazione della cultura: percio’ bisogna lottare contro la fuga dei cervelli e offrire opportunità vere alla ricerca”. Facendo leva su sentimenti forti come la “fratellanza”: a maggior ragione nel 150/o anniversario dell’Italia Unita. “I 150 anni della storia unitaria – spiega – sono anche un’ occasione per riappropriarsi della consapevolezza che c’è stata e c’è un’Italia di cui essere fieri. Un’Italia fatta di uomini e donne che hanno lottato per i diritti di tutti: è questa l’Italia che ha vinto e vince ancora oggi contro i furbetti e i prepotenti, facendo strada alla rivoluzione dell’impegno, all’identità e a una virtù civile”. Pertanto, osserva il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, “richiamiamo dall’esilio i valori del vivere insieme e costruiamo quell’utopia razionale che si chiama Patria. Una realtà – chiosa – che non è conclusione ma inizio di una nuova unità”.
(ANSA) 02 APR 2011
Rimini 2 aprile 2011 – (Adnkronos) Massoneria: GOI, sopravvissuto ad Auschwitz eletto Gran Maestro Onorario è Nedo Fiano, uguale riconoscimento per Giuseppe Abramo e Santi Fedele.
Ottantasei anni, 45 di Massoneria, una vita di lotte per la libertà contro il nazifascismo e ogni totalitarismo. Nel secondo giorno dei suoi lavori la Gran Loggia del Grande Oriente d’Italia, riunita a Rimini, ha eletto per acclamazione Nedo Fiano ‘Gran Maestro Onorario’ del Goi. Con Fiano sono stati eletti Gran Maestri Onorari anche Giuseppe Abramo, Gran Segretario della Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani ed esperto di studi ebraici, e Santi Fedele, docente di Storia Contemporanea presso l’Università di Messina. “E’ stato un momento di grande commozione”, spiega Fiano, che nel ringraziare tutti i Fratelli Liberi Muratori lancia un messaggio forte ai giovani e agli studenti: “Cercate di ricordare cosa è accaduto e preparatevi a difendere il vostro diritto e il diritto degli altri”. Nedo Fiano, dirigente d’azienda, scrittore e ricercatore economico, è uno dei sopravvissuti all’inferno di Auschwitz e uno dei piu’ attivi testimoni contemporanei dell’Olocausto nazista. Dopo la promulgazione delle leggi razziali fasciste nel 1938, Fiano dovette abbandonare la scuola a 13 anni perchè di religione ebraica.
Fiano proseguì gli studi presso una piccola scuola organizzata autonomamente all’interno della comunità ebraica fiorentina. Il 6 febbraio 1944 venne arrestato dalla polizia fascista e rinchiuso nel carcere di Firenze; successivamente fu trasferito al campo di transito di Fossoli insieme con altri undici membri della sua famiglia. L’11 maggio 1944 venne deportato, insieme a tutti i suoi familiari arrestati, presso il campo di concentramento di Auschwitz, dove arrivo’ il 23 maggio. La sua matricola di prigioniero era A5405. L’11 aprile 1945 Fiano venne liberato dalle forze americane nel campo di concentramento di Buchenwald, dove era stato trasferito dai nazisti in fuga. Fu l’unico superstite della sua famiglia alla tragedia della Shoah. Nel libro ‘A5405. Il coraggio di vivere’, ha raccontato la sua esperienza di deportato.
(AdnKronos) 02 APR 2011
Rimini 2 aprile 2011 – (ANSA) Massoneria: Nedo Fiano Gran Maestro Onorario.
Nedo Fiano, sopravvissuto all’inferno di Auschwitz, è stato eletto per acclamazione Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia. Ottantasei anni, 45 di Massoneria, si è sempre battuto contro la follia nazifascista e ogni totalitarismo. Con lui sono stati eletti Gran Maestri Onorari anche Giuseppe Abramo, Gran Segretario della Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani ed esperto di studi ebraici, e Santi Fedele, docente di Storia Contemporanea all’Università di Messina.
(ANSA) 02 APR 2011
Rovigo 2 aprile 2011 – (La Voce di Rovigo) L’elogiodi Luigi Migliorinialla Massoneria.
Quando ripenso alla mia vita, l’associo, sotto certi profili, al titolo del celebre romanzo di Joseph Roth: “Fuga senza fine”, nel quale – tra l’altro – l’autore afferma: “Non sono nè coraggioso nè curioso di avventure, un vento mi spinge, e non temo di andare a fondo”. Nel mio correre “senza fine”, talvolta in direzioni labirintiche, ho collezionato una serie di “ex”: ad esempio ex cattolico ed ex massone. Un giorno inviai una raccomandata al parroco di Adria, pressappoco del seguente tenore: “Con la presente rassegno le dimissioni da battezzato e quindi da cattolico”; non ebbi risposta e, pertanto, non conosco di preciso le conseguenze di tale mia decisione. Successivamente mi “dimisi” (più esattamente “entrai in sonno”) da massone. Ora, però, sono preso da una specie di “sindrome del ritorno”. Invero, la lettura del bel libro di Papa Benedetto XVI sulla vita di Gesù, mi ha indotto a qualche “vacillamento”, tanto che mia moglie talvolta mi dice: “Temo che un giorno o l’altro tu ti converta”.
I 150 anni dell’Unità d’Italia mi hanno rammentato che furono massoni alcuni degli eroi di quello che considero il periodo più glorioso della storia d’Italia, cioè il Risorgimento: Giuseppe Garibaldi, Nino Bixio, Giuseppe Mazzini, Carlo Pisacane, Aurelio Saffi e Goffredo Mameli (per citarne solo alcuni). Ho sempre molto amato la musica di tutti i tipi: se penso alla lirica rammento i massoni Arrigo Boito ed Amedeus Mozart e tra i tenori miei preferiti vi è l’indimenticabile Tito Schipa, tutti personaggi massoni; massoni della musica sinfonica: Hector Berlioz, Franz Haydn; Franz Liszt, Johann Bach e Franz Schubert. Il jazz non è da meno, cominciando da quello che è stato il suo interprete più noto, cioè il massone Louis Amstrong; la mia canzone preferita, da vari lustri, resta “Smoke gets in your eyes” (fumo negli occhi) nell’interpretazione di Nat King Cole, pure lui massone.
Per me il maestro di tutti i comici (come spesso dichiara Gigi Proietti che ne ha ripreso tutto il repertorio) è stato il massone Ettore Petrolini, uguagliato solo, forse, da Antonio De Curtis detto Totò, anche lui massone. Con tanti precedenti così illustri e, per motivi diversi, vicini al mio cuore, perchè non ho ancora deciso di svegliarmi dal sonno?
Riguardando il mio vecchio rituale dell’apprendista libero muratore, rileggo le parole, cariche di profondo significato, che il maestro venerabile rivolge al “profano”, prima della sua ammissione: “Debbo rivolgervi una domanda alla quale dovrete dare una franca e leale risposta: se ammesso nella nostra istituzione voi trovaste qualcuno che, per partito politico, per fede religiosa o per altro motivo, avete considerato fino ad ora un nemico, siete pronto ad abbracciarlo ed a considerarlo un fratello?”. Stante tale solenne dichiarazione, attendo che qualcuno mi spieghi com’è stato possibile che due massoni come Napoleone Bonaparte ed il Duca di Wellington si siano scontrati nella celeberrima battaglia di Waterloo: come la mettiamo con la loro fratellanza massonica? In attesa che qualcuno mi spieghi, eventualmente con un intervento sulla Voce, quello che per me è tuttora un enigma, per ora continuo a dormire.
(La Voce di Rovigo) 02 APR 2011
Roma 1 aprile 2011 – (Adnkronos) Unità d’Italia: monumento a donna ignota, proposta filosofo Masullo a Gran Loggia GOI.
Manca capacità di unirsi e vergognarsi, serve un confronto senza maschere
Un monumento alla donna ignota, contro ogni sottomissione e silenzio, come segno di impegno per i 150 anni dell’Unità d’Italia. La proposta è del filosofo Aldo Masullo e arriva nella Gran Loggia del Grande Oriente d’Italia, che si è aperta oggi a Rimini sotto il titolo ‘Dopo 150 anni per restare insieme’. Nel talk show ‘L’Italia che non c’è, tra silenzi e ombre’, condotto da Alessandro Cecchi Paone, l’autore de ‘Il Tempo e la grazia’ sottolinea che “mentre si trovano centinaia di uomini illustri cui dedicare monumenti, stranamente se si pensa alle donne è difficile trovare un nome. Non perchè le donne non abbiano dato un grande contributo allo sviluppo e al progresso civile, ma perchè – spiega Masullo – le donne non hanno mai avuto nome. Il loro nome è stato sempre cancellato dalla sopraffazione dell’uomo che non soltanto si è fatto largo nella vita civile, ma si è anche appropriato dei tesori nascosti che il sacrificio e l’intelligenza femminile hanno saputo portare al nostro vissuto”. Nel percorso che resta da compiere per superare l’incompiuto, Masullo sottolinea così il bisogno di “un confronto aperto e di qualità, senza maschere. Bisogna mettere sul tavolo tutte le proprie possibilità e sofferenze, insieme alle speranze e alle lotte” . “All’Italia – mette in chiaro il docente di Filosofia morale – manca la capacità di unirsi dei vari cittadini. E scherzosamente aggiungo che manca anche la capacità di vergognarsi. Perchè non solo bisognerebbe agire bene, ma perlomeno vergognarsi quando si agisce male. E siccome in Italia sia negli individui sia nelle istituzioni, il che è peggio, ci sono molti casi di un’azione che non risponde ai doveri che toccherebbe a ciascuno rispettare, la cosa peggiore è che non soltanto si violano delle norme e dei doveri soprattutto di carattere istituzionale, ma non ci si vergogna”.
“Vico – ricorda Masullo – diceva che il pudore, cioè la vergogna, è quello che dà valore al diritto. Perchè solo quando ci si vergogna è come se si accettasse la giustezza del diritto che ci punisce o del giudice che ci condanna. Noi napoletani – scherza il filosofo – spesso diciamo che è venuto meno anche ‘o ‘scurno’, la vergogna”. “Non appartengo alla Massoneria – spiega ancora Masullo – ma sono venuto con piacere a questo confronto nella Gran Loggia perchè ritengo che in una situazione di estremo smarrimento e dispersione, occorre che tutte le forze vive si uniscano e stabiliscano un dialogo continuo per individuare quali siano le linee di una ripresa della nostra vita civile. Il Risorgimento – fa notare il pensatore partenopeo – significa ‘rigenerazione’, cioè nuova nascita. E’ vero che ogni volta i popoli nascono così come noi ogni volta rinasciamo, ma è pur vero che vi sono delle ‘rinascite’ di particolare significato, perchè vanno al di là di periodi di grave crisi che ci hanno portato vicini alla dissoluzione e alla morte”. “Sono colpito dalla presenza di tanti giovani, di tutti coloro che guardano al futuro con ingenua speranza. E mi rendo conto che noi ‘vecchi’ dobbiamo, con tutti i mezzi, evitare che la loro speranza sia tradita. Perchè tradire la speranza delle giovani generazioni – conclude Masullo – significa distruggere non solo le loro vite ma anche la continuità della civiltà italiana”.
(AdnKronos) 01 APR 2011
Roma 1 aprile 2011 – (ASCA) 150° Unità: Peluffo, da Grande Oriente d’Italia contributo prezioso.
“C’è una grande voglia di celebrare e festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia: senza fasti, ma con il senso di ritrovarsi come comunità. La Massoneria, che ha dato un contributo fondamentale all’Unità d’Italia, sta facendo un lavoro scientifico e prezioso, che ha il patronato del Comitato, e ci sta seguendo in alcuni dei luoghi della memoria, aiutando a riscoprire tanti patrioti che sono stati massoni. I monumenti vengono restaurati e cerchiamo di raccontarli ai giovani, insieme al Grande Oriente d’Italia”.
Così Paolo Peluffo, consigliere della Presidenza del Consiglio dei ministri, intervenendo al talk show ‘L’Italia che non c’è, tra silenzi e ombre’, che ha aperto stamane la Gran Loggia del Grande Oriente d’Italia, a Rimini. “Le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia – sottolinea Peluffo – sono un’occasione per dare una testimonianza e aumentare la coesione nazionale, allontanando i rischi di divisione. Non solo è possibile questo dialogo tra la cultura e la nostra gente – conclude – ma sarebbe colpevole non promuoverlo”.
(ASCA) 01 APR 2011
Roma 1 aprile 2011 – (Adnkronos) Unità d’Italia: Peluffo, da Massoneria contributo fondamentale.
“C’è una grande voglia di celebrare e festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia: senza fasti, ma con il senso di ritrovarsi come comunità. La Massoneria, che ha dato un contributo fondamentale all’Unità d’Italia, sta facendo un lavoro scientifico e prezioso, che ha il patronato del Comitato, e ci sta seguendo in alcuni dei luoghi della memoria, aiutando a riscoprire tanti patrioti che sono stati massoni. I monumenti vengono restaurati e cerchiamo di raccontarli ai giovani, insieme al Grande Oriente d’Italia”.
Così Paolo Peluffo, consigliere della Presidenza del Consiglio dei ministri per i 150 anni dell’Unità d’Italia , intervenendo al talk show ‘L’Italia che non c’è, tra silenzi e ombre’, che ha aperto stamane la Gran Loggia del Grande Oriente d’Italia, a Rimini. “Le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia – sottolinea Peluffo – sono un’occasione per dare una testimonianza e aumentare la coesione nazionale, allontanando i rischi di divisione. Non solo è possibile questo dialogo tra la cultura e la nostra gente – conclude – ma sarebbe colpevole non promuoverlo”.
(AdnKronos) 01 APR 2011
Rimini 1 aprile 2011 – (ANSA) Italia 150: Raffi (GOI), serve libertà e passione civile.
Italia 150: Raffi (GOI), serve libertà e passione civile. ‘I Massoni sono ribelli di libertà, operai della speranza’
“Non è vero che gli italiani sono ‘senza padri’. I fondamenti laici risorgimentali non sono un’istantanea datata 1861 nè un ricordo da seppellire in soffitta, ma un riferimento che scorre oggi in molti pensieri e prassi e si fa programma e azione. Non ci manca la gamba per cogliere le sfide di una storia aperta a nuovi vissuti da costruire: rilanciamo con forza il bisogno di una nuova cultura della dignità e della scuola, dell’educazione e del lavoro, della libertà e della responsabilità sociale che in questo momento storico serve al Paese”. Così Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, nell’Allocuzione pubblica alla Gran Loggia del Goi, che si è aperta a Rimini.
“Chiedersi come celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia – spiega l’avvocato ravennate alla guida dell’Obbedienza che conta più di 21.000 fratelli in tutta Italia – significa anzitutto cominciare a sentirci più italiani e più europei. Il nostro compito è quello di sempre: costruire sulle rovine e far luce ai crocicchi delle scelte. Svegliare i maestri, perchè all’Italia servono esempi e testimoni di umanità concreta. I massoni sono ribelli di libertà: cercano risposte alle grandi questioni, anzitutto insegnando il metodo della tolleranza, della laicità positiva, della costruzione paziente e della decisione necessaria. Non siamo gli anarchi del nulla, ma gli operai della speranza. Ma per avere un’Italia diversa e più giusta bisogna dire basta con i pensieri corti e ricominciare a sperare. Per noi Patria è casa comune: è avere nel petto non il chiodo della disperazione ma il fuoco della speranza e dell’ essere fratelli sotto il tricolore. Significa custodire ed essere fieri di luoghi, di memorie e lingua”. Per Raffi “non servono i patrioti della compassione, quelli che ricordano i 150 anni con retorica e sterile nostalgia, ma i patrioti del coraggio, quelli che vogliono difendere una storia dalla decadenza e impegnarsi ogni giorno per il cambiamento. Abbiamo bisogno dei liberali contro gli omologati, di chi è capace di pensiero e di rischio rispetto a chi se ne sta rintanato ad aspettare che crolli il tetto. Gli italiani veri non devono aver paura di questa sfida di libertà e puntare sui giovani, che sono il nostro futuro. Senza revisionismi nè polemiche, nè coi Savoia nè coi Borbone: i Fratelli del Grande Oriente sono con gli italiani che ieri lottarono e si unirono per appartenere a un’unica Patria e oggi vogliono rinnovare e vivere il patto di fratellanza che costruisce un destino comune e un bisogno profondo di verità”.
(ANSA) 01 APR 2011
Roma 30 marzo 2011 – (Adnkronos) Unità d’Italia: da venerdì a Rimini la Gran Loggia del GOI talk show con Cecchi Paone e Masullo e Allocuzione Pubblica di Raffi.
“Sentinelle di speranza per un nuovo racconto identitario. Apriamo le porte al confronto con la società di cui siamo parte attiva ed energia morale, dando il nostro contributo di pensiero e di azione per costruire un’Italia più giusta e vera”. Così il Gran Maestro Gustavo Raffi, presenta la Gran Loggia del Grande Oriente d’Italia che si terrà dal 1 al 3 aprile al Palacongressi di Rimini.
Tema della più importante assise della Massoneria di Palazzo Giustiniani, che conta oltre 21.000 iscritti, è: ‘Dopo 150 anni per restare insieme’ e nell’anno delle celebrazioni per il centocinquantenario dell’Unità d’Italia vuole essere un luogo di confronto e di impegno condiviso per ripensare una nuova idea di Paese, fondata su responsabilità e progetti.
Si inizia venerdì 1 aprile: alle 10, 30 il Talk Show ‘L’Italia che non c’è, tra silenzi e ombre. L’idea di patria come senso dello stare insieme’. Conduce Alessandro Cecchi Paone. Intervengono: Aldo Masullo, Università di Napoli, Fulvio Conti, Università di Firenze, Paolo Peluffo, Consigliere della presidenza del Consiglio dei ministri. Alle 18 l’evento più importante della Gran Loggia: l’Allocuzione pubblica del Gran Maestro Gustavo Raffi, che traccerà le linee programmatiche con cui la Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani intende contribuire a riscoprire il senso dello stare insieme come italiani.
(AdnKronos) 30 MAR 2011
Roma 29 marzo 2011 – (Adnkronos) Massoneria: venerdì a Rimini Gran Loggia del Grande Oriente d’Italia.
Tema ‘Dopo 150 anni per restare insieme’, talk show con Cecchi Paone
“All’Italia serve un nuovo racconto identitario. Apriamo le porte al confronto con la società di cui siamo parte attiva ed energia morale, dando il nostro contributo di pensiero e di azione per costruire un’Italia più giusta e vera”. Il Gran Maestro Gustavo Raffi, presenta così la Gran Loggia del Grande Oriente d’Italia che si terrà dal 1 al 3 aprile al Palacongressi di Rimini (via della Fiera, 52, www.grandeoriente.it).
Tema della più importante assise della Massoneria di Palazzo Giustiniani è: ‘Dopo 150 anni per restare insieme’ e nell’anno delle celebrazioni per il centocinquantenario dell’Unità d’Italia vuole essere un luogo di confronto e di impegno condiviso per ripensare una nuova idea di Paese, fondata su responsabilità e impegni condivisi. Si inizia venerdì 1 aprile: alle 10, 30 il Talk Show ‘L’Italia che non c’è, tra silenzi e ombre. L’idea di patria come senso dello stare insieme’. Conduce Alessandro Cecchi Paone. Intervengono: Aldo Masullo, Università di Napoli, Fulvio Conti, Università di Firenze, Paolo Peluffo, Consigliere della presidenza del Consiglio dei ministri.
Alle 17.30 Apertura del Tempio a ospiti ed autorità. “Intermezzo teatrale” con Emanuele Montagna – Scuola Teatro Colli, Bologna. A seguire, l’evento più importante della Gran Loggia: l’Allocuzione pubblica del Gran Maestro Raffi, che traccerà le linee programmatiche con cui la Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani intende contribuire a riscoprire il senso dello stare insieme come italiani.
(AdnKronos) 29 MAR 2011
Roma 29 marzo 2011 – (Agenzia Radicale) Compassi e tricolore, i massoni si ritrovano a Rimini per una nuova “Unità d’Italia”.
Nella storia dell’Italia unita ci sono anche loro. I loro nonni, i massoni risorgimentali, l’hanno scritta con la lotta di libertà di uomini come Adriano Lemmi e Giuseppe Garibaldi. Oggi rifiutano di sentire che gli italiani sono un popolo senza padri e perciò si ritrovano per dire a questo Paese perso nei gossip che bisogna guardare avanti e costruire su scuola e ricerca, laicità e politiche giovanili.
La linea la detta il Gran Maestro, Gustavo Raffi, l’avvocato ravennate che ha aperto le porte del tempio ai profani e ai laici, che invita “a un nuovo racconto identitario. Apriamo le porte al confronto con la società di cui siamo parte attiva ed energia morale, dando il nostro contributo di pensiero e di azione per costruire un’Italia più giusta e vera”.
La Gran Loggia del Grande Oriente d’Italia si terrà dal 1 al 3 aprile al Palacongressi di Rimini www.grandeoriente.it). E il tema della più importante assise della Massoneria di Palazzo Giustiniani è: `Dopo 150 anni per restare insieme’ e nell’anno delle celebrazioni per il centocinquantenario dell’Unità d’Italia, scrivono i massoni del GOI, “vuole essere un luogo di confronto e di impegno condiviso per ripensare una nuova idea di Paese, fondata su responsabilità e progetti”.
Il programma dei lavori va dalla riflessione sulle grandi questioni di attualità agli approfondimenti tematici. Sono oltre 21.000 i ‘Fratelli’ della più antica Obbedienza italiana e per i numerosi ospiti che come ogni anno potranno liberamente partecipare agli eventi aperti al pubblico.
Si inizia venerdì 1 aprile: alle 10, 30 il Talk Show `L’Italia che non c’è, tra silenzi e ombre. L’idea di patria come senso dello stare insieme’. Conduce Alessandro Cecchi Paone. Intervengono: Aldo Masullo, Università di Napoli, Fulvio Conti, Università di Firenze, Paolo Peluffo, Consigliere della presidenza del Consiglio dei ministri. Alle 17.30 Apertura del Tempio a ospiti ed autorità.
“Intermezzo teatrale” con Emanuele Montagna – Scuola Teatro Colli, Bologna. A seguire, l’evento più importante della Gran Loggia: l’Allocuzione pubblica del Gran Maestro Raffi, che traccerà le linee programmatiche con cui Palazzo Giustiniani intende contribuire a “riscoprire il senso dello stare insieme come italiani. In questo percorso, la grande scommessa – rimarca Raffi – è la Libertà e il coraggio del pensiero. Costruire sull’incompiuto per un nuovo Risorgimento della Ragione”.
Sabato 2 aprile il programma dei lavori prevede, tra gli altri appuntamenti, alle 17.30 il Talk Show `La pagliuzza dell’altro. Crisi della ragione e intolleranza. Dinanzi alla sfida del separatismo e del multiculturalismo’. Conduce Valerio Zanone, presidente del Comitato scientifico del GOI per le celebrazioni 150°. Intervengono: Sergio Moravia, Università di Firenze; Maurizio Viroli, Università di Princeton; Gian Mario Cazzaniga, Università di Pisa.
(Agenzia Radicale) 29 MAR 2011