Roma 4 novembree 2010 – (AGI) 4 novembre: Raffi (Massoneria), per unire esempio e non proclami.

Roma 4 novembree 2010 – (AGI) 4 novembre: Raffi (Massoneria), per unire esempio e non proclami.

“L’Italia di domani si costruisce non con i proclami, ma attraverso l’esempio delle persone che si misurano sempre con i problemi reali”. Lo dice Gustavo Raffi, Gran maestro del Grande Oriente d’Italia, in occasione della Festa del 4 novembre, e aggiunge: “La festa dell’Unità nazionale e giornata delle Forze armate costituisca una rinnovata tavola di pace e di democrazia per l’Italia che vuole costruire il proprio futuro. Un evento importante nel percorso della nostra nazione che si avvia a vivere con rinnovata energia e pensieri di costruzione sociale il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia”.

“Il sogno dei padri risorgimentali – dice ancora Raffi – si realizzò pienamente con il ‘bollettino’ di Vittorio Veneto e l’Italia, da semplice espressione geografica, come l’aveva definita il principe di Metternich, divenne Nazione. Esprimiamo gratitudine alle Forze armate, presidio delle libere istituzioni, ricordando quanti, fedeli alla nostra bandiera, sacrificarono la loro vita alla patria e agli ideali di libertà. Insieme a tutte le coscienze libere del nostro Paese, ci impegniamo soprattutto nelle celebrazioni del centocinquantenario, a trasmettere alle nuove generazioni la memoria degli eventi che hanno caratterizzato la storia italiana, perchè venga rinnovata da parte di tutti piena fedeltà alla Carta costituzionale, nella ricorrenza del 62esimo della sua promulgazione”.

Il Gran maestro del Goi conclude: “Oltre al valore delle nostre Forze Armate, impegnate in fondamentali compiti di peace-keeping in ogni parte del mondo desideriamo rivolgere un pensiero a tutti coloro che sul territorio ogni giorno, senza la luce dei riflettori, svolgono un lavoro difficile per garantire la sicurezza in numerose realtà, dal mantenimento dell’ordine pubblico al soccorso contro le calamità naturali”.

(AGI) 4 NOV 10

Roma 3 novembre 2010 – (ANSA) Italia 150: Napolitano, il Risorgimento è Storia di Eroi. Celebriamolo senza complessi né cedimenti.

Roma 3 novembre 2010 – (ANSA) Italia 150: Napolitano, il Risorgimento è Storia di Eroi. Celebriamolo senza complessi né cedimenti.

La storia del Risorgimento è una storia di eroi, di persone che hanno sacrificato la loro vita per l’ideale unitario, ha ricordato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, inaugurando al Vittoriano la mostra “Gioventù ribelle”.
“Dobbiamo celebrare i 150 anni dell’Unità – ha aggiunto – senza complessi e senza cedimenti, superando gli effetti di quell’orrore per la retorica, che non deve certo essere rimpianto, ma che ha finito per farci buttare via troppe cose. E ad esempio ha diffuso una riluttanza a parlare di eroi”.

“Ma cos’è il Risorgimento – ha proseguito – se non una storia di eroi. Cos’è stato Goffredo Mameli se non un eroe? Altri protagonisti che hanno sacrificato la loro vita per l’ideale dell’Italia unita. Altri paesi sono più attenti del nostro a non deprimere il loro patrimonio storico, ad esempio, la Scuola Normale Superiore di Parigi ha recentemente dedicato una giornata di studi a ‘Cavour europeo’.

Dunque liberiamoci dai nostri complessi e facciamo attenzione anche a certi cedimenti, ad esempio all’uso sterilmente polemico nel Risorgimento e del movimento unitario con l’occhio al presente. Mi riferisco a teorie come quelle del Risorgimento inteso come rivoluzione fallita, oppure alla tesi storicamente falsa del brigantaggio meridionale, descritto come reazione al processo unitario nazionale. Il brigantaggio c’era già prima, molti anni prima, ed è stato un fenomeno di rivolta sociale contro l’autoritarismo e l’oppressione borbonica. Invece di riconoscere tutto ciò affiora invece un nostalgismo borbonico”.

Napolitano ha invitato a fare attenzione a queste ed altre ricostruzioni semplicistiche del movimento risorgimentale. “Naturalmente anche nel movimento unitario che ha fatto l’Italia – ha detto ci sono stati errori e ce ne sono stati altri poi dopo l’Unità, gravi insufficienze, incapacità di realizzare gli ideali indicati. Ma non mettiamo errori e responsabilità delle classi dirigenti sulle spalle di eroi come Goffredo Mameli. Parlo di errori che si sono ripetuti per decenni, come la mancata risposta all’arretratezza del Mezzogiorno”.

Napolitano ha concluso il suo intervento a braccio e fuori programma ricordando che “la grandezza del processo unitario è data dalla molteplicità delle sue componenti e che la grandezza di Cavour consiste nella capacità di farle confluire in un progetto”.

(ANSA) 3 NOV 10

Bruxelles 15 ottobre 2010 – (Adnkronos) Ue: Raffi (GOI), creare osservatorio contro povertà ed esclusione sociale. La proposta del Gran Maestro della massoneria a Bruxelles con i vertici dell’unione.

Bruxelles 15 ottobre 2010 – (Adnkronos) Ue: Raffi (GOI), creare osservatorio contro povertà ed esclusione sociale. La proposta del Gran Maestro della massoneria a Bruxelles con i vertici dell’unione.

“Un forum permanente delle associazioni umanistiche sulla povertà e l’esclusione sociale, che si riunisca con cadenza annuale e a turno, nei diversi paesi membri dell’Unione Europea. Un osservatorio che si affianchi agli altri organismi già pensati dall’Unione per le politiche attive di contrasto a questi fenomeni diffusi e abbia come compito quello di contribuire, con idee e proposte concrete di gruppi umanistici e laici, ad indicare soluzioni possibili”. E’ la proposta avanzata oggi dal Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, nel suo intervento al Meeting con i rappresentanti delle associazioni umanistiche non confessionali sul tema ‘Combattere la povertà e l’esclusione sociale. Un imperativo per la governance europea’, che si è tenuto al Parlamento europeo alla presenza del presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, del presidente del Parlamento Ue, Jezry Buzek e dal presidente del Consiglio europeo, Herman von Rompuy.

Per la Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani “l’Europa dell’euro viene dopo l’Europa dell’anima, ha sottolineato Raffi. Lotta alla povertà deve significare restituire dignità alle persone, nei diversi ambiti del loro vissuto. L’apporto della libero-muratoria alla storia europea non si declina tanto in soluzioni pratiche ai problemi contingenti quanto nella sua capacità, consolidata nei secoli, di mettere gli uomini che avvicinano l’Istituzione nelle condizioni di camminare sul sentiero della conoscenza e di lavorare la propria pietra grezza per divenire parte dell’unico tempio dell’umanità. La Massoneria – ha aggiunto l’avvocato ravennate alla guida della piu’ antica Obbedienza massonica italiana – si candida ad essere un’agenzia per il risveglio della responsabilità e della consapevolezza di ciascuno. La consapevolezza di essere uomini e fratelli, accomunati da un unico destino”.

“Non dobbiamo dimenticare – ha aggiunto- che oltre a quella materiale esiste un’altra povertà, non meno pericolosa e insidiosa è quella culturale e spirituale, che affligge tutto il mondo e troppo spesso dimentichiamo. Il disagio spesso assume i connotati della crisi di identità che, insieme al bisogno materiale, puo’ essere causa di scontri fratricidi, di totali incomprensioni e insensata violenza. A questa ‘nuova poverta” bisogna porre rimedio prima che diventi un laboratorio permanente di odio Ed esclusione sociale. Perché – ha concluso Raffi – come la storia ci ha insegnato, dall’ignoranza e dalla superstizione si sviluppa il peggio dell’umanita”‘.

(AdnKronos) 15 OTT 2010

Bruxelles 15 ottobre 2010 – (ANSA) Ue: Raffi (GOI), creare forum su povertà.

Bruxelles 15 ottobre 2010 – (ANSA) Ue: Raffi (GOI), creare forum su povertà.

Creare un forum permanente delle associazioni umanistiche sulla povertà e l’esclusione sociale, che si riunisca ogni anno e a turno nei diversi Paesi membri dell’Ue: è la proposta avanzata oggi dal Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, nel corso dell’incontro dei rappresentanti delle associazioni umanistiche e non confessionali con i presidenti delle istituzioni europee.

Raffi ha proposto la creazione di “un osservatorio che si affianchi agli altri organismi già pensati e proposti dall’Unione per le politiche attive di contrasto alle povertà” e che “abbia il compito di contribuire, con idee e proposte di gruppi umanisti e laici, ad indicare le soluzioni possibili”.
“Non dobbiamo dimenticare – ha aggiunto – che oltre alla povertà materiale, ne esiste un’altra non meno pericolosa, quella culturale e spirituale”.

Con Raffi, all’incontro, hanno preso parte molti altri rappresentanti europei della massoneria che hanno ammesso, di fronte alle domande dei giornalisti, la chiusura alle donne da parte di molte delle loro organizzazioni.

(ANSA) 15 OTT 10

Bruxelles 15 ottobre 2010 – (ANSA) Ue: massoni a Bruxelles; Barroso e Van Rompuy, non iscritti.

Bruxelles 15 ottobre 2010 – (ANSA) Ue: massoni a Bruxelles; Barroso e Van Rompuy, non iscritti.

Con tanti massoni riuniti a Bruxelles con i presidenti delle istituzioni europee, la domanda era quasi d’obbligo: siete iscritti a qualcuna di queste associazioni?, ha chiesto un giornalista nel corso della conferenza stampa di oggi a Bruxelles dopo l’incontro dei presidenti della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy, e del Parlamento europeo, Jerzy Buzek, con le organizzazioni filosofiche e non confessionali, tra cui molti gran maestri del Grande Oriente.

“Non sono membro di nessuna di queste associazioni”, ma “rispetto la libertà di ciascuno a dire oppure no se appartiene a queste organizzazioni che sotto la dittatura, come è accaduto nel mio paese, in Portogallo, sono state perseguitate”, ha affermato il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso.

Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente del Consiglio Ue, Herman van Rompuy che ha risposto: “Non sono membro di queste associazioni, ma non importa esserlo per averne rispetto”.

(ANSA) 15 OTT 10

Bruxelles 15 ottobre 2010 – (ANSA) Ue: riunione Atei e Massoni; Barroso, rispetto libertà.

Bruxelles 15 ottobre 2010 – (ANSA) Ue: riunione Atei e Massoni; Barroso, rispetto libertà.

“Non sono membro di nessuna di queste associazioni”, ma “rispetto la libertà di ciascuno a dire oppure no se appartiene a queste organizzazioni che sotto la dittatura, come è accaduto nel mio paese, in Portogallo, sono state perseguitate”. Il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, al primo incontro con i rappresentanti di una trentina organizzazioni filosofiche e nonconfessionali, tra cui numerosi rappresentanti della massoneria, compreso Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente-Palazzo Giustiniani, ha evidenziato l’importanza della libertà di ciascuno di scegliere di appartenere ad un’associazione.

Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente del Consiglio Ue,Herman van Rompuy che, alle domande dei giornalisti, ha risposto: “Non sono membro di queste associazioni, ma non importa esserlo per averne rispetto”. Il confronto con le organizzazioni filosofiche e non confessionali – il primo di questo genere – segue quello già avuto da Barroso, Van Rompuy e dal presidente dell’europarlamento Jerzy Busek, anch’egli presente oggi, con le comunità religiose. La loro convocazione formale è dettata dall’articolo 17 del Trattato di Lisbona.

Argomento della discussione di oggi la lotta contro la povertà e l’esclusione sociale. Con Barroso, Buzek e Van Rompuy, per circa due ore, si sono confrontati rappresentanti di associazioni laiche e umaniste, ma anche molti esponenti della massoneria. Tanti i Gran Maestri del Grande Oriente presenti, oltre a Gustavo Raffi, anche i rappresentanti di Belgio, Francia, Romania, Grecia, Lussemburgo e Portogallo. “Si è trovato un largo consenso per iscrivere tra le priorità la lotta contro la povertà e l’esclusione sociale da affrontare non solo dal punto di vista economico e sociale ma anche dal punto di vista etico”, ha rilevato Barroso.

(ANSA) 15 OTT 10

Bruxelles 15 ottobre 2010 – (Adnkronos) Ue: Barroso, non sono massone, si rispetti privacy e libertà ognuno. Incontro con organizzazioni laiche e massoniche, presente Gran Maestro Raffi.

Bruxelles 15 ottobre 2010 – (Adnkronos) Ue: Barroso, non sono massone, si rispetti privacy e libertà ognuno. Incontro con organizzazioni laiche e massoniche, presente Gran Maestro Raffi.

“Non sono membro di nessuna di queste organizzazioni, e nessuno mi ha invitato a farne parte”. E’ così che ha risposto il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso a chi gli chiedeva se facesse parte di qualche gruppo massonico, in occasione del primo incontro tenutosi oggi a Bruxelles tra i presidenti delle istituzioni Ue e i rappresentanti delle organizzazioni filosofiche non confessionali”. Che, di fatto, sono per oltre la metà massoni.

Tra i 30 ospiti di palazzo Berlaymont, infatti, ben 17 erano presenti in rappresentanza delle logge massoniche europee, tra cui il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Gustavo Raffi, accompagnato da Antonio Panaino, direttore scientifico della rivista ufficiale della massoneria del Grande Oriente. Al centro del dibattito, la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, a cui è dedicato l’anno europeo 2010 e su cui era già avvenuto nei mesi scorsi un confronto tra l’Ue e i rappresentanti delle confessioni religiose.

Barroso ha quindi rivendicato la libertà di ognuno a rivelare o meno la propria appartenenza alla massoneria o a gruppi simili. “E’ diritto di ogni persona dire o meno se è membro o no di una di queste organizzazioni, perché durante certi periodi storici come la dittatura, che ho conosciuto nel mio paese (Portogallo, ndr), l’appartenenza era proibita e punita con il carcere”, ha affermato “senza scherzare” il presidente della Commissione.

Anche il presidente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy ha chiesto “rispetto” per le organizzazioni laiche e massoniche, di cui ha negato di fare parte. “In nome della trasparenza, neanche io ne sono membro”, ha affermato Van Rompuy, aggiungendo che “anche nell’incontro precedente con i leader religiosi, nessuno di noi era hindu o sikh, ma non c’e’ bisogno di esserlo per averne rispetto”.

Oltre a Raffi, erano presenti a Bruxelles i rappresentanti del Grande Oriente di Belgio, Francia, Lussemburgo, Germania, Romania, Grecia e Portogallo. Tra le associazioni laiche, invece, l’Osservatorio internazionale per la laicità, l’Associazione europea per il libero pensiero, il Centro di azione laica e la Federazione umanista europea. “La nostra partecipazione a questo incontro dimostra che la massoneria ha diritto di cittadinanza nell’Ue e nel mondo”, ha affermato Raffi. Il dovere di dichiarare l’appartenenza a una loggia massonica, ha poi tenuto a ricordare il Gran Maestro del Grande Oriente, è solo dei massimi rappresentanti, non di tutti gli affiliati. “La massoneria è stata segreta quando i tempi lo imposero, e non bisogna confondere la forma organizzativa con l’ideologia”, ha ammonito Raffi.

Davanti a Barroso, Van Rompuy e al presidente dell’Europarlamento Jerzy Buzek, il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia ha lanciato la proposta di un “forum permanente delle associazioni umanistiche sulla povertà e l’esclusione sociale, che si riunisca con cadenza annuale e a turno nei diversi paesi membri dell’Ue” e che “si affianchi agli altri organismi già pensati da Bruxelles per le politiche attive di contrasto a questi fenomeni” con il compito di “contribuire, con idee e proposte concrete di gruppi umanistici e laici, ad indicare soluzioni possibili”.

(AdnKronos) 15 OTT 2010

Bruxelles 14 ottobre 2010 – (ANSA) Ue: Bruxelles invita atei e massoni, anche Gran Maestro Raffi.

Bruxelles 14 ottobre 2010 – (ANSA) Ue: Bruxelles invita atei e massoni, anche Gran Maestro Raffi.

Dopo l’incontro con le comunità religiose, domani quello con le organizzazioni filosofiche e non confessionali, compreso i rappresentanti della massoneria europea: la convocazione è della Commissione europea, in base all’articolo 17 del Trattato di Lisbona che introduce l’idea di un dialogo formale le istituzioni europee e le chiese, le comunità religiose, ma anche le organizzazioni filosofiche e non confessionali.
“L’iniziativa non riunisce solo massoni, ma anche altre organizzazioni come quelle umaniste e di azione laica”, ha precisato un portavoce dell’esecutivo interrogato dai giornalisti sull’incontro che si terrà domani.

Trenta in tutto i partecipanti, tra cui Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente-Palazzo Giustiniani. “Bisogna costruire il futuro: per un’Europa dei popoli, non dei banchieri. Perchè l’Europa dell’euro viene dopo l’Europa dell’anima”, scrive Raffi sul sito del Grande Oriente annunciando l’intervento al meeting della Commissione europea. Ma all’incontro ci saranno anche rappresentanti della massoneria di Belgio, Francia, Romania, Grecia, Lussemburgo, Portogallo. Con loro il presidente della Federazione umanista europea e quello del Centro di azione laica, cosi’ come il presidente dell’Osservatorio internazionale per la laicità.

(ANSA) 14 OTT 10

Roma 13 ottobre 2010 – (Adnkronos) Biblioteca del GOI presenta seminario ‘La Società teofisica in Italia’.

Roma 13 ottobre 2010 – (Adnkronos) Biblioteca del GOI presenta seminario ‘La Società teofisica in Italia’.

Il servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia organizza sabato alle ore 16 presso la villa ‘Il Vascellò, in via di San Pancrazio 8, a Roma, il seminario ‘La Società Teosofica in Italià con una comunicazione introduttiva del professore Marco Pasi (Università di Amsterdam) autore del saggio ‘Teosofia e antroposofia nell’Italia del primo Novecentò, contenuto nell’Annale 25 della Storia d’Italia Einaudi sull’esoterismo.

La relazione documenta il ruolo della società teosofica nella vita culturale e nella ricerca esoterica in Italia e le concordanze tra società teosofica e massoneria. Sarà presente Antonio Girardi, segretario generale della sezione italiana della Società Teosofica.

(AdnKronos) 13 OTT 2010

Roma 7 ottobre 2010 – (Adnkronos) Massoneria: Biblioteca del GOI presenta ‘Le Iniziazioni e l’Iniziazione Massonica’.

Roma 7 ottobre 2010 – (Adnkronos) Massoneria: Biblioteca del GOI presenta ‘Le Iniziazioni e l’Iniziazione Massonica’.

Il servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia presenta il volume “Le iniziazioni e l’iniziazione massonica” di Irène Mainguy (Edizioni Mediterranee), una sintesi documentale delle pratiche iniziatiche diffuse presso tutte le civiltà e dei loro rapporti con l’iniziazione massonica.

Alla presentazione, sabato alle 18.30 nella Biblioteca di Villa Il Vascello, in via di San Pancrazio 8 a Roma, interverranno l’autrice, Gustavo Raffi e Claudio Bonvecchio.

(AdnKronos) 7 OTT 2010

Ancona 1 ottobre 2010 – (Il Resto del Carlino) Gabrielli, tanto rumore per nulla.

Ancona 1 ottobre 2010 – (Il Resto del Carlino) Gabrielli, tanto rumore per nulla.

Tanto rumore per nulla. Ezio Gabrielli, l’ex assessore che a causa del suo «outing» sull’adesione alla massoneria venne prima fatto fuori dalla giunta Gramillano e successivamente collocato dal Pd tra coloro che son sospesi, è stato «reintegrato» nelle file del Partito democratico. Tecnicamente, la decisione presa dalla commissione provinciale di garanzia del Pd, parla di revoca della sospensione. Il che significa che Gabrielli rientra a tutti gli effetti nei ranghi del partito.

Ma allora c’è da chiedersi cosa può essere successo dallo scorso mese di giugno, quando il caso Gabrielli venne ripreso sulle prime pagine di molti quotidiani nazionali. In quell’occasione la commissione di garanzia, riunitasi per sciogliere la querelle sugli iscritti alla massoneria, stabilì che per verificare che le associazioni non abbiano un vincolo di segretezza c’è l’obbligo di dichiarare l’iscrizione, altrimenti l’iscritto al Pd è «momentaneamente sospeso». Una decisione arrivata al termine di una riunione nella sede nazionale del partito convocata proprio per esaminare il caso Gabrielli. Ciò per permettere una verifica di coerenza tra le diverse appartenenze.

«La mancata produzione – sostiene la delibera della commissione di garanzia – dello statuto e/o una dichiarazione mendace o reticente sono causa del venir meno dell’impegno assunto dall’iscritto/a e quindi del presupposto del vincolo associativo contratto con il partito».
Gabrielli venne messo a bagnomaria, ma nel frattempo l’ex assessore ha prodotto tutti i documenti richiesti e la sospensione è stata revocata. Una domanda: alla luce di tutto questo, valeva proprio la pena cacciarlo dalla Giunta?

(Il Resto del Carlino) 1 OTT 10

Ancona 1 ottobre 2010 – (ANSA) PD: revocata sospensione ex assessore Ancona. Aveva rivelato affiliazione massoneria e costretto a dimettersi.

Ancona 1 ottobre 2010 – (ANSA) PD: revocata sospensione ex assessore Ancona. Aveva rivelato affiliazione massoneria e costretto a dimettersi.

La commissione provinciale di garanzia del Pd di Ancona ha revocato la sospensione dal partito dell’ex assessore al Comune del capoluogo marchigiano Ezio Gabrielli, che aveva dichiarato di essere affiliato alla massoneria.

Un outing – fatto durante il funerale di un parente, anche lui affiliato – che era costato a Gabrielli la delega al porto e alle aziende (era stato costretto a dimettersi) e l’estromissione temporanea dal partito. Il suo caso, insieme ad altri, era stato anche vagliato dalla commissione nazionale di garanzia, presieduta da Luigi Berlinguer, che si era pronunciata a favore della riammissione se Gabrielli avesse dimostrato che la sua loggia di appartenenza non era segreta e non aveva fini contrari al codice etico e allo statuto del Pd, rinviando la decisione ai garanti a livello territoriale.

I quali hanno deciso a maggioranza – secondo quanto riportano alcuni giornali locali – per la revoca della sospensione. “Gabrielli ha presentato tutta la documentazione – spiega il presidente della commissione provinciale di garanzia Ferdinando Avenali, compreso lo statuto della loggia ‘Monina’, che non è risultato in contrasto con lo statuto del Pd e che, anzi, “contiene parecchi riferimenti alla Costituzione”. La decisione dei garanti provinciali chiude definitivamente la questione. “Se qualcuno non è soddisfatto può rivolgersi alla commissione nazionale” aggiunge Avenali, sottolineando che “al di là delle opinioni, si tratta di seguire delle regole che noi ci siamo dati”.

(ANSA) 1 OTT 10

Roma 28 settembre 2010 – (Adnkronos) Massoneria: Raffi (GOI), Berlusconi, Verdini, Letta e Carboni non sono iscritti.

Roma 28 settembre 2010 – (Adnkronos) Massoneria: Raffi (GOI), Berlusconi, Verdini, Letta e Carboni non sono iscritti.

“Il Grande Oriente d’Italia non si occupa né di politica, né di religione, osservando i principi fondamentali delle massonerie regolari del mondo. Non è quindi né di destra, né di centro, né di sinistra e, pertanto, non detta linee politiche”. E’ quanto dichiara il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, in riferimento all’articolo apparso su “Il Fatto quotidiano” del 28/9/2010, sotto il titolo ‘Silvio il venerabile’, sottotitolo “in un libro un capo massone rivela: alla sua loggia ne fanno parte Previti e molti leader Pdl” ed altri articoli a corredo.

“Il Grande Oriente d’Italia -sottolinea Raffi- la cui dirigenza, nelle varie istanze, è pubblica, si è espresso e si esprime esclusivamente sui grandi temi che attengono la liberta’ e la dignità dell’Uomo ed in particolare, sulla scuola pubblica, la libertà di ricerca scientifica e sul dialogo, nel rispetto dell’alterità, come si puo’ evincere dalle pubbliche manifestazioni e da quanto viene riportato dal proprio sito ufficiale www.grandeoriente.it. Gli Onorevoli Berlusconi, Verdini, Letta e tale Carboni non sono iscritti al Grande Oriente”.

Il Grande Oriente “non ha strutture riservate e logge coperte: ha espresso reiteratamente e pubblicamente la condanna senza appello del gellismo e, comunque, della P2. Gli elenchi degli iscritti sono a disposizione dell’ Autorità Giudiziaria in qualsiasi momento. Dall’esame degli elenchi degli ultimi 30 anni – prosegue il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – non risulta l’iscrizione dell’On. Previti che, diversamente, a seguito della condanna riportata, sarebbe stato immediatamente prima sospeso poi espulso”. Raffi ha già dato mandato ai propri legali di procedere nei confronti de “Il fatto quotidiano”, ritenendo “diffamatorio l’accostamento del proprio nome a personaggi che, a torto o a ragione, risultano inquisiti o semplicemente coinvolti nell’inchiesta P3, la c.d. “cricca” . Delle sue dichiarazioni risponderà nelle sedi giudiziarie il sig. Gioele Magaldi, che non ha mai rivestito cariche apicali neppure a livello regionale, essendo stato Maestro Venerabile per un solo anno, in quanto non rieletto”

(AdnKronos) 28 SET 2010

Roma 28 settembre 2010 – (AGI) Massoneria: Raffi, Berlusconi e esponenti PDL non iscritti al GOI.

Roma 28 settembre 2010 – (AGI) Massoneria: Raffi, Berlusconi e esponenti PDL non iscritti al GOI.

“Il Grande Oriente d’Italia non si occupa né di politica, né di religione, osservando i principi fondamentali delle Massonerie regolari del mondo”.
Lo dice in una nota il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, in riferimento a informazioni di stampa e precisa: “Gli onorevoli Berlusconi, Verdini, Letta e tale Carboni non sono iscritti al GOI. Il Grande Oriente non ha strutture riservate e logge coperte, ha espresso reiteratamente e pubblicamente la condanna senza appello del gellismo e, comunque, della P2. Gli elenchi degli iscritti sono a disposizione dell’ autorità giudiziaria in qualsiasi momento”.

Raffi sottolinea ancora: la Massoneria “non è quindi né di destra, né di centro, né di sinistra e, pertanto, non detta linee politiche. Il Grande Oriente d’Italia la cui dirigenza, nelle varie istanze, è pubblica, si è espresso e si esprime esclusivamente sui grandi temi che attengono la libertà e la dignità dell’uomo e, in particolare, sulla scuola pubblica e la libertà di ricerca scientifica”.

Inoltre, “dall’esame degli elenchi degli ultimi 30 anni – precisa il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – non risulta l’iscrizione dell’onorevole Previti, il quale in ogni caso, a seguito della condanna riportata, sarebbe stato immediatamente prima sospeso e poi espulso”.

(AGI) 28 SET 10

Roma 23 settembre 2010 – (Il Tempo) Financial Times e Herald Tribune «Una nuova tempesta sul Papa».

Roma 23 settembre 2010 – (Il Tempo) Financial Times e Herald Tribune «Una nuova tempesta sul Papa».

Le indagini della Procura di Roma sui vertici dello Ior per presunta violazione delle norme anti-riciclaggio finiscono in apertura di prima del Financial Times, l’autorevole quotidiano finanziario della City, mentre l’Herald Tribune dedica alla vicenda la spalla sempre della prima pagina e parla di possibile nuova «tempesta» sul pontificato di Benedetto XVI. Accanto all’articolo firmato dalla corrispondente da Roma Guy Dinmore, il Financial Times pubblica una fotografia del presidente della banca vaticana Ettore Gotti Tedeschi, indagato dai magistrati assieme al direttore generale Paolo Cipriani. Il quotidiano riporta la cronaca della vicenda mentre un articolo in terza pagina dedicato alle reazioni della Santa Sede sottolinea come il Vaticano si sia «prontamente schierato a difesa dei suoi banchieri». «L’Italia sequestra 30 milioni dalla banca del Vaticano» è invece il titolo dell’International Herald Tribune (l’edizione globale del New York Times).

Nell’articolo si sottolinea come quella in corso sia «la prima indagine di rilievo che coinvolga lo Ior dai primi anni ’80»: era quella l’epoca in cui ai vertici dell’Istituto Opere di Religione c’era monsignor Paul Marcinkus, il «banchiere di Dio» travolto dall’inchiesta giudiziaria sul crack del Banco Ambrosiano guidato da Roberto Calvi, trovato impiccato nel giugno 1982 sotto il ponte dei Frati neri a Londra. Entrambi i giornali ventilano l’ipotesi che dietro l’inchiesta ci sia molto di più.

La fantapolitica si è messa in moto e in alcuni ambienti è stata tirata in ballo anche la Massoneria. Così ieri è arrivata una precisazione dell’avvocato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani. La Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani «è una scuola di pensiero e di vita e non si occupa di alta finanza. Non attentiamo allo Ior o a Ettore Gotti Tedeschi per colpire Ratzinger. Non si gettino ombre sulla nostra Istituzione».

E in risposta a alcune ricostruzioni della stampa che parlavano di strategie sotterranee di matrice massonica volte a colpire il Pontefice, Raffi avverte: «È un gioco della torre che non ci interessa affatto. Non c’è alcun cappuccio o grembiule dietro il Cupolone e le sue finanze. E quel banchiere che la stampa germanica continua a definire mister Arrogance – prosegue Raffi in trasparente riferimento a Alessandro Profumo – non ha alcun rapporto con la nostra istituzione. Se la Chiesa deve scegliere tra Dio e mammona, come dicono i testi evangelici, è un fatto loro. Noi – conclude il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – serviamo un solo padrone: la libertà».

(Il Tempo) 23 SET 10

Roma 22 settembre 2010 – (Adnkronos) Ior: Raffi, GOI non si occupa di banche ed alta finanza.

Roma 22 settembre 2010 – (Adnkronos) Ior: Raffi, GOI non si occupa di banche ed alta finanza.

Nessun attentato ai danni di Ettore Gotti Tedeschi e dello Ior per colpire il Papa. Nessun rapporto con l’ex amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo. Il Grande Oriente d’Italia, per voce del Gran Maestro Gustavo Raffi, replica all’articolo di oggi de ‘La Repubblica’, firmato Alberto Statera e dal titolo “Quel banchiere voluto dal Papa per scacciare le ombre dello Ior”. “Si tranquillizzi l’amico e gran giornalista Alberto Statera e con lui ‘la Repubblica’ e i suoi lettori -afferma Raffi- il Grande Oriente d’Italia non si occupa di banche e alta finanza. La Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani è una scuola di pensiero e di vita. E la laicita’ è un’altra cosa. Non si gettino ombre, noi non attentiamo perciò a Ettore Gotti Tedeschi o allo Ior, per colpire Ratzinger, come scrive nell’articolo, sia pure con un punto interrogativo”.

“E’ un gioco della torre -precisa Raffi- che non ci interessa affatto. Non c’è alcun cappuccio o grembiule dietro il Cupolone e le sue finanze -prosegue il Gran Maestro- e quel banchiere che la stampa germanica continua a definire ‘mister Arrogance’ non ha alcun rapporto con la nostra istituzione. Se la Chiesa deve scegliere ‘tra Dio e mammona’, come dicono i testi evangelici, è un fatto loro. Noi serviamo un solo ‘padrone’: la libertà”.

(AdnKronos) 22 SET 2010

Roma 22 settembre 2010 – (APCom) Massoneria: Non siamo dietro Cupolone, non gettare ombra. Raffi (Goi): Non attentiamo a Gotti Tedeschi per colpire Ratzinger.

Roma 22 settembre 2010 – (APCom) Massoneria: Non siamo dietro Cupolone, non gettare ombra. Raffi (Goi): Non attentiamo a Gotti Tedeschi per colpire Ratzinger.

La Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani “è una scuola di pensiero e di vita e non si occupa di alta finanza. Non attentiamo allo Ior o a Ettore Gotti Tedeschi per colpire Ratzinger. Non si gettino ombre sulla nostra Istituzione”. Lo dichiara in una nota l’avvocato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, in riferimento ad alcune notizie di stampa circa un ruolo che avrebbe svolto la massoneria nella vicenda che ha portato la procura di Roma ad aprire un fascicolo sullo Ior.

“E’ un gioco della torre – continua Raffi – che non ci interessa affatto. Non c’è alcun cappuccio o grembiule dietro il Cupolone e le sue finanze. E quel banchiere che la stampa germanica continua a definire ‘mister Arrogance’ – prosegue Raffi in trasparente riferimento a Alessandro Profumo – non ha alcun rapporto con la nostra istituzione. Se la Chiesa deve scegliere ‘tra Dio e mammona’, come dicono i testi evangelici, è un fatto loro. Noi – conclude il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – serviamo un solo ‘padrone’: la libertà”.

(APCom) 22 SET 10

Livorno 21 settembre 2010 – (La Nazione) Un massone che seppe coniugare i principi con l’azione.

Livorno 21 settembre 2010 – (La Nazione) Un massone che seppe coniugare i principi con l’azione.

«Un Massone che seppe coniugare i principi con l’azione; un grande promotore di libertà; un grande educatore; un uomo coerente mai disposto a transigere sui valori. Fu Gran Maestro e per noi Liberi Muratori è un grande onore averlo annoverato nel Grande Oriente. Il sogno garibaldino, ossia l’idea di una società civile libera e democratica, conserva ancora una grande attualità e rappresenta un obiettivo che incarna gli ideali massonici».

Così il Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente, Massimo Bianchi, a poche ore dall’inaugurazione dell’anno massonico delle logge livornesi dedicata proprio alla memoria di Garibaldi. E oggi alle 17,30 la Massoneria livornese, presente con i labari delle logge della città, deporrà, una corona al monumento a Giuseppe Garibaldi (nell’ominima piazza) che nel 1882 le stesse logge donarono a Livorno.

Le iniziative proseguiranno, alle ore 18, con la presentazione del saggio di Vittorio Gnocchini «Logge e Massoni in Toscana dal 1737 al 1925» che si terrà nella Sala Consiliare della Camera di Commercio. Parteciperanno Gian Mario Cazzaniga, docente di filosofia morale all’Università degli Studi di Pisa e lo stesso Gran Maestro Aggiunto Bianchi. Alla cerimonia in Camera di Commercio sarà presente l’autore.

(La Nazione) 21 SET 2010

Roma 21 settembre 2010 – (Il Tempo) La prima volta di Bertone tra massoni e Radicali.

Roma 21 settembre 2010 – (Il Tempo) La prima volta di Bertone tra massoni e Radicali.

Il segretario di Stato Vaticano a Porta Pia cita il “beato” Pio IX e viene contestato. Ma questo 20 settembre 2010, prima volta di un rappresentante della Chiesa cattolica a Porta Pia, non vuole essere palcoscenico di polemiche.

Quando Giorgio Napolitano sale i pochi scalini per deporre una corona di fiori sul monumento che ricorda i caduti di Porta Pia, il segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone si ferma qualche metro indietro. Stretto tra il sottosegretario Gianni Letta e il governatore del Lazio Renata Polverini osserva in silenzio. Poi gli porgono il microfono e legge poche righe che si «trasformano» in preghiera. Parla di Roma, «indiscussa capitale dello Stato italiano» e «centro al quale guarda tutta la Chiesa cattolica», e fa sua l’invocazione di Papa Pio IX: «Gran Dio, benedite l’Italia!» Riferimento non casuale e quantomai provocatorio visto che si tratta del Pontefice in carica 140 anni fa.

E infatti dalla folla qualcuno grida: «Viva Garibaldi! Abbasso Pio IX!». Ma questo 20 settembre 2010, prima volta di un rappresentante della Chiesa cattolica a Porta Pia, non vuole essere palcoscenico di polemiche. Anche se fa un certo effetto vedere Bertone sfilare sotto la targa che si trova nel cortile d’ingresso del museo storico dei bersaglieri. Quella in cui, in maniera altrettanto provocatoria, si parla di «religione della Patria» e «santità del dovere».

A gettare benzina sul fuoco ci pensano i Radicali guidati da Mario Staderini. Un gruppetto che, appena vede Bertone, comincia a scandire lo slogan «Vaticano e partitocrazia, serve una nuova Porta Pia». Uno di loro agita Il sillabo e dopo, libro di Ernesto Rossi contro l’ingerenza della Chiesa nello Stato laico. Interviene la polizia che sequestra il volume e identifica i presenti. Staderini attacca: «In nome dell’Unità d’Italia si è completata oggi una operazione di revisione storica volta a cancellare il vero significato del XX settembre». Bertone si limita a commentare che «le contestazioni fanno parte della vita».

Ma il sasso è stato gettato nello stagno. Il Gran maestro del Grande Oriente d’Italia Gustavo Raffi, presente a Porta Pia, non ci sta: «Abbiamo partecipato con la coerenza di sempre alle celebrazioni, ma sentire la preghiera di Pio IX è una cosa che fa davvero “breccia” nelle coscienze libere che non possono far passare facili revisionismi di circostanza». L’Unione degli atei e agnostici razionalisti fa sapere che una delegazione, prima della celebrazione della breccia, è stata schedata e allontanata dalla Digos. Mentre Andrea Marini, presidente del Comitato Subiaco 1867 e pronipote del cardinale Giacomo Antonelli, ricorda che a Porta Pia, «tra le tante targhe, ne manca ancora una che ricordi i 19 soldati pontifici caduti in quello scontro». Per qualcuno, a Roma, è ancora il 20 settembre 1870.

(Il Tempo) 21 SET 10

Roma 21 settembre 2010 – (Avvenire) Roma non si discute.

Roma 21 settembre 2010 – (Avvenire) Roma non si discute.

La cosiddetta Questione Romana è ormai morta e sepolta da un bel po’. Ciononostante l’atto compiuto ieri dal cardinale Segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone sa di storia. Non era comunque scontato, infatti, che un successore del cardinale Giacomo Antonelli arrivasse a rendere omaggio alle vittime (di ambo le parti) che caddero sulla Breccia di Porta Pia il 20 settembre di 140 anni fa. Ieri invece è successo. Il più stretto collaboratore del Papa ha assistito alla deposizione della corona di alloro del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e poi ha preso la parola per pronunciare un breve, ma intenso discorso, che alla fine si è sciolto in preghiera. Bertone ha ricordato che «ormai da vari decenni Roma è l’indiscussa capitale dello Stato italiano, il cui prestigio e la cui capacità di attrarre sono mirabilmente accresciuti dall’essere altresì il centro al quale guarda tutta la Chiesa cattolica; anzi, tutta la famiglia dei popoli». E nel momento di preghiera ha invocato che «in quest’Urbe» il Successore di Pietro «possa continuare a svolgere in piena libertà la sua missione universale». «Signore – ha aggiunto – benedici oggi e sempre questa Nazione; assisti e illumina i suoi governanti affinché operino instancabilmente per il bene comune». «Dona l’eterna pace – ha proseguito – a quanti qui caddero e a tutti coloro che, nei secoli, (“e anche in questi giorni” ha aggiunto a braccio con un probabile riferimento al militare ucciso in Afghanistan venerdì, ndr), hanno sacrificato la vita per il bene della Patria e dell’umanità».

Nella sua preghiera Bertone ha anche citato la bella invocazione “Gran Dio, benedite l’Italia!”, pronunciata dal Beato Pio IX nel febbraio 1848. Citazione che, pur risalendo a quando il pontefice godeva ancora di un’aura piuttosto “liberale” (il restauratore Antonelli sarà nominato pro-segretario di stato nel dicembre successivo), ha suscitato i commenti risentiti del Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi. A dire il vero varie logge massoniche avevano portato le loro corone alla Breccia prima della cerimonia col Presidente Napolitano. Ma il tutto si è svolto senza contestazioni. Anzi i labari massonici, che in un primo tempo erano situati subito dietro quelli delle associazioni combattentistiche, successivamente sono emigrati dall’altra parte della strada che costeggia le mura aureliane. Meno garbata invece la minicontestazione inscenata da un microgruppo radicale alla fine della cerimonia di Porta Pia: in quattro (di numero) hanno strillato slogan contro il Vaticano. Il cardinal Bertone, sollecitato dai cronisti, per nulla turbato ha constatato sorridendo che «le contestazioni fanno parte della vita». Il presidente Napolitano poco prima ai giornalisti che gli chiedevano se fosse emozionato, ha risposto: «Sono contento».

Alla crimonia, oltre che a Napolitano e Bertone, hanno preso parte anche il sottosegretario Gianni Letta, il Sindaco Gianni Alemanno, il presidente della Regione Renata Polverini, il presidente della Provincia Nicola Zingaretti, l’ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede Antonio Zanardi Landi e il nunzio apostolico in Italia, l’arcivescovo Giuseppe Bertello.

Successivamente, in Campidoglio, nel corso della cerimonia per la cittadinanza onoraria concessa al presidente Napolitano, Alemanno ha sottolineato il «particolare valore» della presenza di Bertone a Porta Pia, anche se «non si tratta più di rimarginare la ferita storica del conflitto tra Stato italiano e Santa Sede». Napolitano da parte sua ha evidenziato come il gesto di Bertone «riconferma il rispetto della Santa Sede per Roma capitale dello Stato nazionale italiano», e «come oggi, nell’avvicinarci al 150° anniversario della nascita del nostro Stato nazionale, nessuna ombra pesi sull’Unità d’Italia che venga dai rapporti tra laic

Roma 21 settembre 2010 – (Il Sole 24 Ore) Bertone: oggi la riconciliazione tra stato e chiesa.

Roma 21 settembre 2010 – (Il Sole 24 Ore) Bertone: oggi la riconciliazione tra stato e chiesa.

«La nostra presenza a questo avvenimento rappresenta un riconoscimento dell’indiscussa verità di Roma capitale d’Italia anche come sede del successore di Pietro». Con queste parole il segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, ha segnato la sua presenza alle celebrazioni del 140.esimo anniversario della presa di Porta Pia e la fine del potere temporale della Chiesa. Una partecipazione definita ormai da tutti “storica”, e preparata da tempo d’intesa con le autorità italiane e il Comune di Roma. L’avvenimento rappresenta, ha aggiunto il primo ministro della Santa Sede, «la ritrovata libertà del pastore e della Chiesa universale e anche la ritrovata concordia tra la comunità civile e quella ecclesiale che insieme lavorano per il bene del popolo italiano».

Nel breve intervento pronunciato dal cardinale ha chiesto che i governanti «operino instancabilmente per il bene comune», e dal «sacrificio e dal crogiuolo di tribolazioni, di tensione spirituale e morale» che suscitò l’evento della Breccia di Porta Pia «è sorta però una prospettiva nuova, grazie alla quale ormai da vari decenni Roma è l’indiscussa capitale dello Stato italiano, il cui prestigio e la cui capacità di attrarre sono mirabilmente accresciuti dall’essere altresì il centro al quale guarda tutta la Chiesa cattolica, anzi, tutta la famiglia dei popoli».

A conclusione del suo intervento Bertone ha letto una preghiera preparata per le celebrazioni. Nel testo il segretario di Stato prega affinchè il Papa «possa continuare a svolgere in libertà la sua missione universale». Infine parlando di fronte all’Associazione dei Bersaglieri presente, il cardinale ha ricordato anche l’invocazione con cui papa Pio IX, il Pontefice in carica all’epoca della Breccia, benedì l’Italia.

A Porta Pia ieri era presente anche un gruppo di contestatori radicali guidati dal segretario Mario Staderini, che issava lo striscione con scritto “Vaticano e partitocrazia, serve una nuova Porta Pia”: «Le contestazioni fanno parte della vita», ha detto il porporato. Commento duro del Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi: «Sentire la preghiera di Pio IX pronunciata dal cardinale è una cosa che fa davvero breccia nelle coscienze libere che non possono far passare facili revisionismi di circostanza». Il capo della maggiore obbedienza massonica italiana ha aggiunto che dal Vaticano «avremmo tanto voluto sentire, oltre al riferimento a quel papa che si dichiarò prigioniero dello stato italiano, anche una parola per i bersaglieri e gli uomini liberi che entrarono in quelle mura volendo costruire un’Italia unita e diversa».

(Il Sole 24 Ore) 21 SET 10