Roma 20 settembre 2010 – (Corriere Sera) L’anniversario di Porta Pia: protesta radicale.

Roma 20 settembre 2010 – (Corriere Sera) L’anniversario di Porta Pia: protesta radicale.

È il giorno delle celebrazioni, della cittadinanza onoraria al presidente Giorgio Napolitano, dei 140 anni di Roma Capitale listati a lutto per la morte di Alessandro Romani.
Ma sarà anche una giornata storica: stamattina, a Porta Pia per ricordare la breccia del 20 settembre 1870, ci sarà anche il segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone, che leggerà una preghiera/intervento che secondo gli addetti ai lavori «dovrebbe chiudere le polemiche su quella data». Una visita, quella di Bertone, che crea anche qualche apprensione.

I Radicali già ieri hanno manifestato con un autobus (ribattezzato il «pullman della laicità») con sui lati le scritte «No Vatican» e «No Taliban», e che è passato per San Pietro suonando la fanfara dei bersaglieri. Questa mattina, per l’arrivo di Bertone, il partito di Marco Pannella è pronto al bis. Operazione top secret, stavolta: «Ma qualcosa dice Sergio Rovasio, uno degli organizzatori faremo, proprio mentre parlerà Bertone. Che ci sia il Vaticano a Porta Pia fa cadere i capelli…».
Mario Staderini, segretario italiano, aggiunge: «Il sindaco Alemanno, moderno zuavo, ha ridotto a simbolo nazionalista un evento che segnò l’inizio di una nuova libertà di coscienza e di religione».

Anche il Grande Oriente d’Italia si prepara: «Saremo a Porta Pia dice il Gran Maestro Gustavo Raffi con la nostra storia e i nostri progetti». Raffi, nei giorni scorsi, è andato giù pesante: «La partecipazione di gerarchie ecclesiastiche è uno scempio che va fermato: è come se al 25 aprile andassero anche i repubblichini. E a noi Alemanno ci ha invitato solo dopo un nostro comunicato».

(Corriere della Sera) 20 SET 2010

Roma 20 settembre 2010 – (Il Velino) Porta Pia, la “conversione” vaticana che non convince gli storici.

Roma 20 settembre 2010 – (Il Velino) Porta Pia, la “conversione” vaticana che non convince gli storici.

Sarà pure una definitiva “riconciliazione”, come l’ha definita il cardinale Tarcisio Bertone, ma la presa di posizione con cui la Chiesa ha ammesso il valore storico dell’unificazione italiana e della Breccia di Porta Pia non convince gli storici. Forse perchè sembrano eccessivi i 140 anni attesi per mutare opinione sulla presa di Roma e troppo vicine le celebrazioni del 150esimo dell’Unità, fatto sta che diversi studiosi tendono a leggere nelle parole del segretario di Stato vaticano un obiettivo rivolto più all’attualità che non al semplice riconoscimento storico.

“Il discorso di Bertone è essenzialmente politico – afferma al VELINO Piero Craveri, docente di Storia contemporanea all’università Suor Orsola Benincasa di Napoli -. In un momento in cui l’Unità continua in qualche modo a essere messa in forse, la Santa Sede ha voluto dare un’indicazione sulla sua posizione con un segnale dalla forte carica simbolica che esula da Porta Pia per riaffermare il suo primato sulla società”.

Insomma, per Craveri si tratta di “un atto tutt’altro che disinteressato”: “D’altronde i rapporti sono cambiati da anni – aggiunge – e il fatto che il Vaticano abbia mandato un suo rappresentante solo adesso alle celebrazioni non è certo un caso”. Ma come mai parole così importanti sulla storia d’Italia giungono solo adesso da Oltretevere?
“Perchè evidentemente solo ora le forze più conservatrici e vagamente nostalgiche del Papa Re sono tramontate del tutto e sono state ridotte al silenzio – dichiara al VELINO lo storico Carlo Ghisalberti, ordinario di Storia contemporanea alla Sapienza di Roma -. Ma penso sarebbe stato opportuno che argomentazioni simili venissero esplicitate qualche decennio fa”.

Secondo Franco Della Peruta, decano della cattedra Storia del Risorgimento alla Statale di Milano e presidente dell’Istituto lombardo di storia contemporanea, le ragioni di un’ammissione così tardiva sono invece legate “a motivi di visibilità e anche a un pizzico di opportunismo”: “I 150 anni dell’Unità saranno un evento mediatico e quindi per la Chiesa è bene esserci e partecipare attivamente, piuttosto che fare la figura degli esclusi. Pur essendo un riconoscimento dovuto, in ogni caso, meglio tardi che mai”.

(Il Velino) 20 SET 2010

Roma 17 settembre 2010 – (Adnkronos) Unità d’Italia: GOI, a Roma convegno sui 150 anni a Villa il Vascello.

Roma 17 settembre 2010 – (Adnkronos) Unità d’Italia: GOI, a Roma convegno sui 150 anni a Villa il Vascello.

“Unità d’Italia, dopo 150 anni per restare insieme” è il tema del convegno di studi organizzato per domani a Roma, a Villa Il Vascello (ore 10,30, via di San Pancrazio, 8) dal Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, in occasione delle ricorrenze del XX Settembre e dell’equinozio d’autunno, data che segna la ripresa dei lavori delle logge.

Risorgimento cavouriano e risorgimento alternativo dei democratici e dei repubblicani; il complesso rapporto tra cattolicesimo e movimento risorgimentale; i fattori costitutivi dell’identità nazionale nei 150 anni della storia unitaria; la tradizione laica nell’unità d’Italia: sono questi i temi sui quali si confronteranno, moderati da Valerio Zanone, Lucio Villari, Santi Fedele, Giorgio Rebuffa e Massimo Teodori.

Nel pomeriggio, alle ore 17. 30, sempre nello scenario di Villa Il Vascello, si terrà lo spettacolo “Intervista a Giosué Carducci”, di Marco Poli, ideata, interpretata e diretta da Emanuele Montagna che farà rivivere in carne ed ossa la figura di Carducci, dando al Poeta la possibilità di parlare magicamente a tutto campo del passato, del presente, del futuro. In serata, alle ore 18,30 circa, dopo la proiezione di un brano del film ‘Casa Ricordi’ (1954) di Carmine Gallione, prevista la tradizionale allocuzione del Gran Maestro Raffi sugli impegni e sulle iniziative della massima Istituzione massonica italiana nei prossimi mesi.

(AdnKronos) 17 SET 2010

Roma 16 settembre 2010 – (La Gazzetta del Sud) “Spettacolo con intervista immaginaria a Carducci”.

Roma 16 settembre 2010 – (La Gazzetta del Sud) “Spettacolo con intervista immaginaria a Carducci”.

I regnanti di Casa Savoia, Giuseppe Garibaldi, Giuseppe Mazzini, Ugo Bassi, i due eroi massoni Zamboni e De Rolandiis, Luigi Einaudi: sono questi solo alcuni dei personaggi dell'”Intervista a Giosuè Carducci” di Marco Poli, ideata, interpretata e diretta da Emanuele Montagna.

Lo spettacolo che farà rivivere “in carne e ossa” il grande poeta Nobel per la letteratura si terrà sabato prossimo alle ore 17.30 a Villa “Il Vascello” in occasione delle celebrazioni del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani per le ricorrenze del XX Settembre e dell’Equinozio d’autunno, data che segna la ripresa dei lavori massonici.
Su questi temi il Grande Oriente d’Italia ha chiamato al confronto storici e studiosi che nella mattina di sabato, alle ore 10.30, parteciperanno al convegno sul tema “Unità d’Italia, dopo 150 anni per restare insieme”.
Moderati da Valerio Zanone interverranno Lucio Villari (“Il risorgimento cavouriano e il risorgimento alternativo dei democratici e dei repubblicani”), Santi Fedele (“Una d’arme, di lingua, d’altare”: i cattolici, il Risorgimento, l’Italia unita), Giorgio Rebuffa (“I fattori costitutivi dell’identità nazionale nei 150 anni della storia unitaria”), Massimo Teodori (“La tradizione laica nell’unità d’Italia”).

Sempre sabato, alle 18.30 dopo l’intervista immaginaria a Carducci verrà proiettato un brano del film “Casa Ricordi” (1954) di Carmine Gallone.

(La Gazzetta del Sud) 16 SET 2010

Roma 13 settembre 2010 – (APCom) Unità d’Italia: Roma in festa per i 140 anni da Capitale.

Roma 13 settembre 2010 – (APCom) Unità d’Italia: Roma in festa per i 140 anni da Capitale.

Centoquarant’anni da Capitale: Roma si prepara ai festeggiamenti per l’anniversario della breccia di Porta Pia, trenta metri di squarcio che permisero ai Bersaglieri del generale Raffaele Cadorna di entrare in città e porre fine al potere temporale dei papi. Ricchissimo, quest’anno, il cartellone degli avvenimenti organizzati dal Comune, grazie all’impegno di molti ministeri e aziende private e alla collaborazione della Presidenza della Repubblica.

Si comincia sabato 18 settembre, con una serie di incontri culturali dedicati allo studio e all’approfondimento storico-politico sull’ultima Roma pontificia e sul significato di 140 da capitale d’Italia. Domenica 19, invece, spazio ai cittadini, con mostre concerti, spettacoli teatrali, aperture straordinarie di luoghi simbolo della città e manifestazioni culturali concentrate lungo Viale XX settembre, quello che da porta Pia conduce in direzione del Quirinale e quindi del centro storico.

Domenica 20, infine, pagina ‘istituzionale’, con il passaggio da Comune di Roma a Roma Capitale e visita di stato del presidente della Repubblica, turista a Roma per un giorno.

(APCom) 13 SET 10

Roma 10 settembre 2010 – (AGI) Venezia Cinema: Squittieri, film di Martone è un falso storico.

Roma 10 settembre 2010 – (AGI) Venezia Cinema: Squittieri, film di Martone è un falso storico.

“Il film di Martone, ‘Noi credevamo’ è un falso storico. La falsità ideologica continua a prevalere sull’obiettività della storia, che viene fatta a pezzi: in questo modo si distrugge l’identità”.

Lo ha detto all’Agi il regista Pasquale Squitieri, prima della proiezione del film/work in progress di Giuseppe Tornatore ‘L’ultimo gattopardo’ in sala grande.

“Il problema che in questo Paese si continua a vivere sui falsi storici. Subito dopo l’unità, per ‘reprimere il brigantaggio’ nel Sud furono massacrate decine di migliaia di persone. Parlo per esempio delle strade di Casalduni e di Pontelandolfo, in Basilicata e nel Cilento. Il film di Martone non ci racconta praticamente nulla di tutto questo, dimentica come del resto fanno libri di storia, dai testi delle medie a quelli delle università, la Brigata ungherese. Martone la vede ‘da sinistra’ ma io ricordo che Lenin disse che ‘I fatti sono testardi’: e i fatti sono le stragi, la distruzione dell’industria, delle campagne, la colonizzazione del Mezzogiorno”.

Per il regista che nel 1999 firmò ‘Gli ultimi briganti’, “il problema non fu tanto Garibaldi ma la massoneria: è della massoneria il progetto dell’unità d’Italia, cosi’ come quello della rivoluzione francese. Il progetto della massoneria è al centro della storia europea”.

(AGI) 10 SET 10

Roma 8 settembre 2010 – (ANSA) Roberto Castelli, globalizzazione nasce da massoneria.

Roma 8 settembre 2010 – (ANSA) Roberto Castelli, globalizzazione nasce da massoneria.

“Il cardinale Tettamanzi dichiara che non dobbiamo diventare localisti in un mondo globalizzato. Ricordo che la globalizzazione non è nè una categoria dello spirito nè un dato ontologico, ma una ideologia che nasce dal pensiero massonico e oggi ha trovato una realizzazione sempre più piena”.

Lo afferma in una dichiarazione il viceministro della lega Nord alle infrastrutture Roberto Castelli.

“E’ pertanto legittimo, a mio avviso, combatterla, atteso che – aggiunge Castelli – i guai che sta portando, in termini di tessuto economico e sociale in un Paese come l’Italia, sono sotto gli occhi di tutti. Ciò non significa chiudersi in se stessi, non significa non accettare le sfide della modernità, bensì rifiutare – conclude – quello che da troppi viene venduto come il vitello d’oro”.

(ANSA) 8 SET 10

Palermo 8 settembre 2010 – (Italpress) Russo “Massoneria in policlinico Messina? Procura informata”.

Palermo 8 settembre 2010 – (Italpress) Russo “Massoneria in policlinico Messina? Procura informata”.

“Ho convocato il dirigente generale del Policlinico di Messina, Giuseppe Pecoraro, su quanto denunciato alla stampa in merito ai condizionamenti massonici, ho chiesto puntuali relazioni sulla situazione al Policlinico di Messina, ho ricevuto l’assicurazione che sono state già denunciate in Procura tutte le cose sui cui era necessaria un’indagine della magistratura e ho avuto puntuali assicurazioni che non c’era alcun condizionamento nella governance dell’azienda ospedaliero-universitaria”.

Lo dice l’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo, che torna così sul “caso Messina”.

“Ho ricordato a Pecoraro che se non dovesse sentirsi in grado di garantire una direzione scevra da condizionamenti, avrebbe il dovere di farsi da parte – ha aggiunto Russo. – Avute queste garanzie, ho dato il mio pieno sostegno all’azione di rinnovamento intrapresa alla direzione del Policlinico”.

(Italpress) 8 SET 10

Roma 9 settembre 2010 – (Adnkronos) Unità d’Italia: convegno e iniziative del Grande Oriente d’Italia.

Roma 9 settembre 2010 – (Adnkronos) Unità d’Italia: convegno e iniziative del Grande Oriente d’Italia.

Il Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani celebra con una serie di iniziative il XX Settembre e l’Equinozio di Autunno, data quest’ultima che segna la ripresa dei lavori massonici. Il programma degli eventi, come fa sapere lo stesso Goi, prevede un convegno studi dal titolo “Unità d’Italia dopo 150 anni, per restare insieme”, che si terrà sabato 18 settembre alle ore 10.30 a Villa ‘Il Vascello’, in via di San Pancrazio 8, a Roma.

Al convegno studi interverranno Valerio Zanone, Lucio Villari, Santi Fedele, Giorgio Rebuffa, Massimo Teodori e le conclusioni saranno affidate a Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.

Sempre a Villa ‘Il Vascello’, nello stesso pomeriggio si terrà “Intervista a Giosuè Carducci”, di Marco Poli, spettacolo ideato, interpretato e diretto da Emanuele Montagna cui seguirà un brano del film “Casa Ricordi” (1954); al termine, alle 18.30 circa, il Gran Maestro Gustavo Raffi pronuncerà la tradizionale allocuzione sugli impegni e sulle iniziative della Istituzione nei prossimi mesi.

(AdnKronos) 9 SET 2010

Catanzaro 7 settembre 2010 – (La Gazzetta del Sud) Contro il malcostume dilagante serve una ribellione delle coscienze.

Catanzaro 7 settembre 2010 – (La Gazzetta del Sud) Contro il malcostume dilagante serve una ribellione delle coscienze.

“Fiducia negli italiani, nella certezza che riusciranno a dare un colpo di reni, lo hanno sempre dato anche nei momenti storici in cui tutto sembrava perduto. Per ora ci sono delle minoranze, auspico, credo e desidero che ci sia la realizzazione di questo nostro sogno e aspirazione: un’Italia che respiri il senso dell’ideale che spinse una minoranza a realizzarla. Un processo ancora incompiuto quello dell’unificazione, per cui penso si debbano eliminare quelle infrastrutture che hanno paralizzato e ci hanno portato indietro, ma auspico che ci sia uno sforzo collettivo per andare avanti. La massoneria ha sempre segnato un’apertura verso la modernità, verso il futuro”.

È il messaggio positivo riguardo il consolidamento dell’unità nazionale che rassegna il Gran Maestro Gustavo Raffi del Grande Oriente d’Italia, a conclusione dell’annuale incontro ospitato a Soveria Mannelli e che ha avuto per tema “I 150 anni. Italia e Massoneria: etica e tolleranza per un confronto storico”, organizzato dalla loggia “La Sila – Dionisio Ponzio” numero 363 di Decollatura.

E sull’ancora mancato aggregamento tra mezzogiorno e settentrione d’Italia, Raffi aggiunge “non amo fare distinzioni tra nord, centro e sud: si è tutti italiani. Se mai la differenza è tra cittadini italiani onesti e corrotti che ci sono in ogni parte d’Italia. I problema è invece pensare a quella parte d’Italia che oggi fatica ad esprimersi. Comprendere il mancato superamento del divario tra nord e sud, svegliando il pensiero di un’altra possibile ripartenza, perché sono sempre i filoni di pensiero che costruiscono la storia italiana. La massoneria intesa come collante delle forze democratiche sempre litigiose tra loro. Ma soprattutto deve esserci una ribellione delle coscienze e che l’acquiescenza al malcostume non diventi rassegnazione”.

Il Gran Maestro Raffi è stato ricevuto al Comune nella “Sala della Libertà” dal sindaco Leonardo Sirianni che ha fatto omaggio di un annullo filatelico di una speciale cartolina fatto realizzare per ricordare i 150 anni della spedizione dei Mille.

(La Gazzetta del Sud) 7 SET 2010

Roma 6 settembre 2010 – (Avanti!) Sionismo e massoneria, i veri nemici di Mussolini.

Roma 6 settembre 2010 – (Avanti!) Sionismo e massoneria, i veri nemici di Mussolini.

di Aldo CHIARLE

Nel 1938 (XVI dell’Era Fascista) la Casa Editrice “Baldini & Castoldi” pubblica un libro di Piero Pellicani, dal titolo “Ecco il diavolo:Israele”. L’autore dedica il libro a Giovanni Preziosi “che da venticinque anni, interpretando il pensiero chiaramente espresso da Mussolini, prima e dopo la marcia su Roma, denuncia in ‘Vita Italiana’ il periodo del cosmopolitismo”.
La prefazione è del segretario nazionale del Partito nazionale fascista (Pnf), Roberto Farinacci e, naturalmente è una invettiva ai dirigenti dell’internazionale giudea, ai banchieri giudei e un inno ai “Protocolli dei Savi Anziani di Sion”. Vi è una forsennata esaltazione di Hitler per le parole da lui scritte del suo libro “Mein Kampf”: “La lotta che l’Italia fascista svolge contro le tre maggiori armi del giudaismo, è ottimo indizio del fatto che – sia pure per vie indirette – a questa velenosa potenza superstatale si possono spezzare i denti. Il divieto della Massoneria, delle società segrete, la soppressione della stampa supernazionale e la demolizione del marxismo internazionale permetteranno col tempo, al governo fascista di servire sempre più gli interessi del popolo italiano senza curarsi delle strida dell’idea mondiale ebraica”.
Il primo capitolo del libro è dedicato alle “profezie ebraiche”; il secondo “alla preparazione della guerra civile”. Si parla degli ebrei e del fascismo, con frasi roboanti che saranno categoricamente smentite dalla storia degli anni successivi. È scritto nel capitolo che: “Non c’è alcuno che non sappia collegare il pericolo giallo al pericolo ebraico, nel senso di comprendere che le potenze occulte si servono dell’Asia come di un esercito di avanguardia per la distruzione della civiltà mediterranea”. Ma furono invece la Germania e l’Italia di Mussolini ad allearsi con il Giappone contro la “civiltà mediterranea”. Il terzo capitolo è dedicato all’Ebraismo e all’Americanismo”, con un violento attacco all’italo americano Fiorello La Guardia, sindaco degli ebrei a New York, al presidente Roosevelt accusato di essere ebreo e massone.
Il quarto capitolo riguarda l'”Ebraismo e l’Anglicanismo”, dall’influenza ebraica nei governi inglesi dal 1917, al significato simbolico della bandiera inglese, alla moneta ebraica “il penny” con assurdità linguistiche stupefacenti, sino ad affermare che il linguaggio dell’inglese deriva dall’idioma ebraico. Del V capitolo (dedicato all’Italia e alla Massoneria) parleremo più approfonditamente tra poche righe. Il VI capitolo è tutto concentrato sulle “Influenze ebraiche in Italia”, dalle comunità israelitiche, alla conversione degli ebrei, a come gli ebrei italiani intendono il nazionalismo e come l’Internazionale Socialista è opera ebraica. Il VII capitolo, infine, è dedicato agli “Ebrei e alla conquista di Roma”.
Ma eccoci, come promesso, al capitolo V: “Ebraismo, Massoneria: falsa democrazia”. Naturalmente si inizia dalla guerra civile in Spagna. Ed ecco il testo: “In ‘Regime Fascista’ (Cremona 13-6-1937) si leggeva che il giornale spagnolo ‘Abc’ ha confessato: ‘La massoneria spagnola è interamente a fianco del Fronte Popolare. Lo testimoniano i massoni che lottano su tutti i nostri fronti e quelli che ricoprono dei posti importanti nella Giunta di Difesa e nell’Esercito. Il giornale spagnolo ‘Dia Grafico’ ha dichiarato: massoni sono coloro che attraverso la stampa, la radio e i discorsi, mantengono vivo il fuoco rivoluzionario. Massoni sono i capi militari; massoni coloro che nelle retrovie preparano la vittoria; massoni sono quelli che all’estero ci aiutano a togliere la neutralità. Non si potrebbe essere più sinceri di così. Ma per quanto si riferisce alla parola ‘neutralità’ si deve intendere quella dell’Italia e della Germania; in altre parole i massoni vorrebbero proprio quello che è stato

Catanzaro 3 settembre 2010 – (La Gazzetta del Sud) Il Gran Maestro Gustavo Raffi interverrà al convegno su massoneria e Unità d’Italia.

Catanzaro 3 settembre 2010 – (La Gazzetta del Sud) Il Gran Maestro Gustavo Raffi interverrà al convegno su massoneria e Unità d’Italia.

Il Gran Maestro Gustavo Raffi interverrà al convegno su massoneria e Unità d’Italia Lamezia Terme. Si parlerà dell’Unità d’Italia ma anche del ruolo avuto dalla massoneria nel corso dell’incontro “I 150 anni; Italia e Massoneria; etica e tolleranza per un confronto storico” che si terrà domani a Soveria Mannelli.

Alla giornata di riflessione, inserita nel cartellone delle manifestazioni “Essere a Soveria” promosse dalla locale amministrazione comunale, prenderà parte il gran maestro della massoneria universale, Comunione italiana, del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani Gustavo Raffi.

Il programma prevede alle ore 10 l’incontro con i giornalisti, nel corso di una conferenza stampa che sarà moderata dal giornalista Sergio Tursi Prato e che si terrà nella sala convegni “Ermanno Critelli” della Rubbettino Editore. Alle 12, invece, il sindaco di Soveria Mannelli Leonardo Sirianni riceverà ufficialmente il gran maestro Raffi nel corso di una cerimonia che si terrà nella “Sala della libertà” del Palazzo Cimino sede municipale. Nel pomeriggio, alle ore 17, è previsto l’avvio dei lavori del convegno, che sarà coordinato da Egidio Laraia della loggia “La Sila Dionisio Ponzio” numero 363 dell’Oriente di Decollatura.

Dopo i saluti istituzionali di Federico Nicotera, maestro venerabile della loggia di Decollatura, del primo cittadino di Soveria Mannelli Leonardo Sirianni e di Antonio Seminario, presidente del collegio circoscrizionale dei maestri venerabili della Calabria, seguiranno gli interventi dei relatori. In particolare, Mario Cosco, già docente all’università Magna Græcia di Catanzaro che relazionerà su “Etica e tolleranza tra memoria e futuro”, Fulvio Conti docente all’università di Firenze che parlerà di “Massoneria nella storia d’Italia dall’Unità ai giorni nostri” e Sergio Moravia, docente all’università di Firenze che relazionerà su “Il pensiero massonico e problemi sociali e spirituali del nostro tempo”.

Per rafforzare questo processo di osmosi e di confronto costante con la società civile e con le Istituzioni a vari livelli, anche nell’ambito della trasparenza e di apertura al mondo profano che la gran maestranza Raffi sta portando avanti nel corso di questi anni, le due manifestazioni saranno riprese integralmente e mandate in onda, sull’emittente interregionale “Telitalia”.

(La Gazzetta del Sud) 3 SET 2010

Roma 2 settembre 2010 – (Adnkronos) Serve oggi un nuovo ‘Risorgimento della ragione’.

Roma 2 settembre 2010 – (Adnkronos) Serve oggi un nuovo ‘Risorgimento della ragione’.

“Un ponte per superare l’incompiuto e pensare una nuova idea di Italia. Questo il senso del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Tra riflessione storica e nuove ragioni di impegno condiviso, questo anniversario chiede alle coscienze libere di farsi carico di una storia profonda, proiettandola sul domani”. Così Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, parla al’ADNKRONOS delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

“Serve oggi un nuovo ‘Risorgimento della ragione’ -spiega l’avvocato ravennate alla guida di Palazzo Giustiniani- Ci sono tante questioni da affrontare guardando avanti e cogliendo un patrimonio di valori unitari e di sfide aperte. Perciò occorre porre pietre di costruzione per superare quelle che il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha definito ‘le incompiutezze dell’opera di edificazione dello Stato unitario’. Questo -rimarca Raffi- è anche un invito a leggere l’intero di una storia e non solo di una parte”.

“Sono convinto -sottolinea ancora il Gran Maestro del Goi- che questo anniversario possa rappresentare un ‘nuovo innesco’ capace di metterci in sintonia con i problemi reali del paese, superando il cortile delle polemiche e l’egoismo del particolare. Serve, come sempre, il coraggio di sfidare gli elefanti, ovvero le rendite di posizione di chi non ha intenzione di porsi in discussione. Ma occorre anche essere capaci di vedere l’unità nella diversità e multiculturalità dei nostri giorni, e costruire vie per il dialogo: questo vuol dire far strada all’Italia responsabile”.

“In questa topologia del 150° anniversario -sottolinea Raffi- intesa come spazio che raccoglie tutte le voci e le storie al di là della barriere cronologiche, stanno assieme il Gran Maestro massone Giuseppe Garibaldi, il pensiero di Mazzini e il sogno e il dolore di un Sud che è rimasto ancora il primo dovere della politica interna di questo paese. Le celebrazioni del centocinquantenario -ribadisce il Gran Maestro- non possono perciò ridursi a sterile nostalgia: esse hanno senso perchè l’Italia ha bisogno di una nuova e più forte coscienza unitaria”.

“Se questa nostra bella Italia -aggiunge- culla di cultura e di arte, ha un senso, lo ha come paese che crede e scommette sui giovani e sul loro pensiero”. Per la Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani, “la sfida è lottare la visione gattopardesca di abitare sempre il paese degli accomodamenti. Ma significa anche trovare antidoti etici, modelli e prassi per sconfiggere il virus della decomposizione, che affligge molte terre ed energie”.

“Svegliare il sentimento nazionale -sottolinea- vuol dire riscoprire un insieme di valori, di norme e simboli che sono parte di noi, dandoci forza per combattere quello che gli studiosi chiamano il fenomeno della de-istituzionalizzazione. Significa anche riscoprire la bellezza di coltivare un progetto per un’Italia diversa e vera, che non ha paura dell’agorà e del confronto. E’ L’Italia che amiamo -conclude Raffi- non è quella del pensiero sottratto ma del ‘nomos’ del cambiamento di mondo. Quello che più ci intriga, quello per cui vale la pena lottare: un ‘Nuovo Risorgimento’ della ragione e delle coscienze”.

(AdnKronos) 2 SET 2010

Messina 2 settembre 2010 – (La Gazzetta del Sud) Quel “sistema” di potere che blocca la città.

Messina 2 settembre 2010 – (La Gazzetta del Sud) Quel “sistema” di potere che blocca la città.

La Facoltà di Medicina: «Durante la bufera, il “comandante” non deve abbandonarsi a generiche accuse».

Mauro Cucè
L’ombra del sistema clientelare-massonico di nuovo sulla città. A distanza di un anno e mezzo dalla denuncia dell’arcivescovo Calogero La Piana che squassò le coscienze di una città intera, provocando reazioni di diversa natura, Messina torna a confrontarsi con una verità che a molti fa male e che affonda le proprie radici nella storia. Questa volta a gettare il macigno nello stagno è stato il direttore generale del Policlinico, Giuseppe Pecoraro, che martedì ha parlato apertamente di un clima di “fratellanza” che caratterizza tutta la città. Non solo la sanità, sia ben chiaro.
«So di non essere uno gradito, l’ho capito in questi due anni e mezzo – ha detto Pecoraro –. Abbiamo dato vita a provvedimenti storici per questa struttura, ma in tanti mi hanno avvicinato e in maniera subdola hanno provato a convincermi del contrario. Nessuno mi ha minacciato, sia chiaro, ma intimidazioni sotto traccia, ammiccamenti e cose similari, queste sì». E ancora. «In questi anni ho stretto tante mani e troppe volte mi sono sentito passare il dito sul polso, un gesto per capire se io sono affiliato alla massoneria. Qui le cose funzionano così, il meccanismo è ben rodato e non lo scopro certo io. Chi non ci sta viene respinto».
Dichiarazioni pesanti, che inevitabilmente ieri hanno provocato una pioggia di reazioni. A cominciare da quelle di Gustavo Raffi, gran maestro del Grande Oriente d’Italia che ieri ha sparato contro Pecoraro. «Vedere l’ombra della massoneria nel reparto ginecologia del Policlinico di Messina è sicuramente dovuto a un colpo di sole estivo o a stress post-ferie. Affermare che lì comandano i massoni – aggiunge – che magari si aggirano nei reparti con tanto di cappuccio e camice bianco, è una boutade che francamente fa sorridere e ricorda il vecchio vizio di chi, per combattere gli elefanti dell’inefficienza, cerca capri espiatori nelle facili trame di misteri e baroni».
Per Raffi «invece di vedere cosa accade in sala parto, il manager lamenta anche di essere stato “toccato” sul polso con un segno di riconoscimento massonico e senza essersi sottoposto a visita ortopedica, imputa a questo le disfunzioni di una struttura sanitaria che, senza esprimere giudizi nel merito, forse merita miglior coordinamento. «Rassicuriamo il direttore Pecoraro – conclude con una frecciata al veleno – nessun fratello è implicato nella paradossale vicenda accaduta nell’unità di Ostetricia e ginecologia».
A dire il vero, l’analisi di Pecoraro era più ampia e riguardava i meccanismi che governano la città e non si riferiva alla Massoneria ufficiale, ma al sistema massonico-clientelare che impedisce lo sviluppo. Esattamente come fece La Piana.
Delle affermazioni di Pecoraro ieri si è discusso anche durante l’Assemblea della Facoltà di Medicina e Chirurgia, convocata urgentemente ieri pomeriggio (numeri discordanti sulle presenze). «ll recente deprecabile episodio ha scatenato commenti e reazioni da parte di politici, media e figure istituzionali – si legge nella nota inviata dal preside Emanuele Scribano – sui quali la Facoltà, riunitasi in forma assembleare, intende esprimere alcune valutazioni: si registra come, a fronte di una sentita e condivisa partecipazione da parte del Ministro della Salute ai disagi della famiglia Molonia, lo stesso abbia esorbitato nell’affermazione dell’esistenza di un “humus” favorevole alla crescita dei più deprecabili comportamenti umani e professionali. Tali affermazioni risultano offensive per la parte sana del popolo meridionale, laboriosa, rispettosa delle istituzioni e ingiustamente criminalizzata. Il suddetto riferimento appare ancora più grave se rivolto indiscriminatamente a tutte le figure prof

San Marino 20 agosto 2010 – (San Marino Notizie) Il Vescovo di San Marino Montefeltro sulla massoneria.

San Marino 20 agosto 2010 – (San Marino Notizie) Il Vescovo di San Marino Montefeltro sulla massoneria.

Lettera ai fedeli di Mons. Luigi Negri, Vescovo di San Marino Montefeltro, a proposito della massoneria, a seguito della manifestazione “Alchimia Alchimie che si tiene a San Leo dal 21 al 26 agosto”.

“Le istituzioni, anche quelle locali, non debbono abbracciare e identificarsi con una posizione culturale, ma devono mettere le condizioni perché le varie posizioni culturali presenti in questo contesto possano adeguatamente esprimersi. Questo non accade con Alchimia Alchimie, perché il nesso esplicito fra l’Amministrazione comunale e l’associazione che promuove queste iniziative è fuori discussione; in questo caso, quindi, l’Amministrazione comunale di San Leo finisce per proporre con l’autorevolezza delle istituzioni una posizione culturale che sarà anche molto diffusa ma non è né quella maggioritaria, né quella che ha la maggiore influenza positiva sulla vita della società”.

Vedi lettera Mons. Luigi Negri, Vescovo della Diocesi San Marino Montefeltro

Messaggio del Vescovo di San Marino Montefeltro, Mons. Luigi Negri, sull’iniziativa Alchimia Alchimie 2010 in programma a San Leo dal 21 al 26 agosto.

Ho potuto prendere visione soltanto negli ultimi giorni del programma della manifestazione Alchimia Alchimie che si tiene a San Leo dal 21 al 26 agosto. Ho lavorato oltre 50 anni della mia vita perché nel nostro paese potesse attuarsi una vera pluralità di posizioni culturali, nel rispetto reciproco, senza nessuna egemonia e senza nessuna discriminazione. La mia prima reazione è pertanto che coloro che aderiscono ad un’impostazione massonica della vita, o sono interessati ad essa, possano partecipare a questo momento che è certamente un momento espressivo di tale cultura e di tale sensibilità. Mi auguro anche che le varie iniziative di carattere culturale tese a chiarire il rapporto fra Chiesa e massoneria siano condotte con rigore scientifico, quindi, senza livori ideologici e senza irenismi di maniera.
La Chiesa e la massoneria sono di per sé assolutamente inconciliabili, come ribadito dal documento a firma del Cardinale Ratzinger del 26 novembre 1983. Per altro, introducendo l’ultimo volume dell’amica Angela Pellicciari, dedicato ai Papi e alla massoneria, io ho formulato la cosa in termini che sono radicali ma assolutamente obiettivi. La massoneria nasce con questa inimicizia verso la Chiesa e pertanto persegue la realizzazione di questa nimicizia con la distruzione della Chiesa e della civiltà cristiana e con la sostituzione ad essa di una cultura e di una civiltà sostanzialmente ateistiche, anche quando si fa riferimento all’Architetto dell’universo.
Questa inconciliabilità, che mi preme richiamare come Vescovo di questa Diocesi particolare, non intende realizzare una posizione da parte della Chiesa di San Marino-Montefeltro di esclusione nei confronti di coloro che aderiscono o sono interessati alla posizione massonica, ma intende mettere le condizioni perché il confronto e il dialogo possano avvenire in termini oggettivi e reciprocamente rispettosi.
La mia preoccupazione è, comunque, un’altra e l’avevo già sottolineata in altri momenti: le istituzioni, anche quelle locali, non debbono abbracciare e identificarsi con una posizione culturale, ma devono mettere le condizioni perché le varie posizioni culturali presenti in questo contesto possano adeguatamente esprimersi.
Questo non accade con Alchimia Alchimie, perché il nesso esplicito fra l’Amministrazione comunale e l’associazione che promuove queste iniziative è fuori discussione; in questo caso, quindi, l’ Amministrazione comunale di San Leo finisce per proporre con l’autorevolezza delle istituzioni una posizione culturale che sarà anche molto diffusa ma non è né quella maggioritaria, né quella che ha la maggiore influenza positiva sulla vita della soci

Rimini 19 agosto 2010 – (Il Resto del Carlino) San Leo, spettacoli e magia nel segno di Cagliostro.

Rimini 19 agosto 2010 – (Il Resto del Carlino) San Leo, spettacoli e magia nel segno di Cagliostro.

Il centro del Montefeltro da sabato 21 a giovedì 26 sarà la capitale italiana dell’esoterismo, magia e medicina alternativa.

Spettacoli, magia, convegni dedicati alla massoneria: è la sesta edizione di “Alchimialchimie”, la manifestazione che San Leo dedica a Giuseppe Balsamo conte di Cagliostro e all’esoterismo in generale. Spettacoli di ogni genere, musica, danza e magia, caratterizzeranno il centro del Montefeltro per sei giorni.

Ci saranno anche mercatini di medicina alternativa e alimentazione naturale.Fra i temi delle conferenze e convegni in programma, alcuni sono dedicati alla massoneria e all’Unità d’Italia. Saranno presenti fra gli altri il Gran maestro aggiunto della Gran Loggia d’Italia di Palazzo Vitelleschi, Marco Galeazzi, e Antonio Calderisi del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani.

Il 25 in piazza Dante un grande banchetto per gustare i piatti della tradizione locale, in una cena allestita in onore del conte di Cagliostro. Giovedì 26 invece l’incendio della fortezza, spettacolo di fuochi d’artificio con musica scritta per l’occasione.

All’interno della fortezza, tre le mostre: `Antimassoneria, dall’avvento del fascismo ai giorni nostri’, a cura della Gran Loggia d’Italia; `I guardiani dello spirito’, curata da Giacomo Maria Prati e Paolo Lesino; `Alchimia della ragione’, esposizione di Gio Urbinati. Sabato 21, domenica 22 e giovedi’ 26 il costo del biglietto sarà di 5 euro, incluso l’ingresso alla fortezza, mentre negli altri giorni l’entrata è gratuita. Ampi parcheggi e servizi di navetta per il centro storico saranno a disposizione degli ospiti.

(Il Resto del Carlino) 19 AGO 10

Roma 19 agosto 2010 – (ANSA) Nel 2010 boom per il Gran Maestro del GOI nella trasmissione in 1/2 ora dell’Annunziata.

Roma 19 agosto 2010 – (ANSA) Nel 2010 boom per il Gran Maestro del GOI nella trasmissione in 1/2 ora dell’Annunziata.

Conto alla rovescia per Lucia Annunziata che torna domenica 19 settembre alle 14.30 su Raitre con In 1/2 ora: spazio dedicato alla politica e all’attualità con un format ormai più che collaudato come dimostrano i dati d’ascolto della passata stagione tormentata dalla temporanea cancellazione dei talk show nell’ultimo mese prima delle elezioni.

Per la giornalista – che scelse di non andare in onda – la media è stata di 1.313.000 spettatori con uno share dell’8%, nonostante la concorrenza dei grandi eventi sportivi. Piccola ma significativa rivoluzione per il programma: aumentano le puntate, 40 in tutto per una presenza televisiva continuativa di undici mesi su 12 e, soprattutto, arrivano sei speciali in seconda serata.

“Con questi spin off – spiega Lucia Annunziata all’ANSA – vogliamo riscrivere l’alfabeto politico italiano in un momento in cui tutto sta cambiando”. Una sorta di abecedario che accompagni il telespettatore nell’intricato labirinto dei fatti di Stato e delle istituzioni, da B come bipolarismo a R come riforme. La Annunziata guarda e si ispira a un illustre precedente, quello rappresentato da La notte della Repubblica, titolo dell’inchiesta televisiva con la quale nel 1989 Sergio Zavoli fece luce sugli anni di piombo. Esperienza che rimane – a ventuno anni di distanza – tra le più riuscite del giornalismo d’inchiesta capace di utilizzare e valorizzare le potenzialità del mezzo televisivo senza rimanerne ostaggio.

“Il mondo politico – spiega la giornalista – sta collassando. Noi vogliamo raccontare quello che sta accadendo dall’interno ma anche dall’esterno dei Palazzi del potere e delle istituzioni, collocandoci dalla parte cittadini e interpretando il loro punto di vista”. Anche il tradizionale ‘faccia a faccia’ sarà ritoccato, come già sperimentato in passato nelle puntate dedicate al terremoto ad Haiti, con ospite Bertolaso (il 24 gennaio) e a Bettino Craxi, con la figlia Stefania (il 3 gennaio): alla classica intervista si mescoleranno video esclusivi e brevi reportage.

Ma le aspirazioni di sfondare il muro di ascolti tra l’otto e il nove per cento lasciano un pò il tempo che trovano: “Noi abbiamo raggiunto un traguardo importante, ci siamo radicati ma è difficile che i nostri dati d’ascolto possano ulteriormente impennarsi anche rispetto alla media di rete che è del 10% circa. Il nostro programma, in onda la domenica, se la deve vedere con lo sport, le grandi dirette e la sfida è davvero difficile”.

E, nonostante l’agguerrita concorrenza soprattutto dei Gran Premi di Formula 1, Lucia Annunziata in più di una occasione è riuscita ad andare oltre il 10%: la puntata con Gianfranco Fini – in onda il 25 aprile 2009 – ha fatto registrare il top dell’Auditel con il 12.01%. Bene anche quella con Renato Brunetta – trasmessa l’11 ottobre del 2009 – che totalizzò il 10.21%. Se l’é cavata alla grande Antonio Di Pietro con il 10.80% il 14 febbraio del 2009. Nel 2010 boom per il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Gustavo Raffi, ospite della puntata del 13 giugno: per lui il 9.50%.

(ANSA) 19 AGO 10