Rassegna Stampa
Roma 29 maggio 2010 – (Il Foglio) Grembiuli democratici.
Ecco perché uno dei prossimi piccoli problemi da risolvere per il Pd si chiama massoneria.
Da qualche tempo a questa parte c’è una piccola domanda che gira con insistenza tra i corridoi del Partito democratico. Una domanda che non riguarda né il federalismo, né le intercettazioni né i termini della manovra finanziaria ma che a metà giugno finirà tra gli ordini del giorno della più importante tra le commissioni del Pd: quella di Garanzia. La domanda è semplice: Si può essere allo stesso tempo democratici e pure massoni?.
Il quesito è stato posto qualche mese fa da un esponente del Pd, il signor Ezio Gabrielli, ex assessore al Porto del comune di Ancona, che alla fine della scorsa estate aveva ammesso di essere un massone e aveva detto “di essere orgoglioso di esserlo”.
In seguito a un’insistita richiesta del sindaco della città (“un massone non può essere assessore”, era la tesi del primo cittadino), a novembre, Gabrielli si è dimesso dalla giunta marchigiana e ha iniziato a condurre una sua personalissima battaglia, arrivata ora al vaglio della commissione presieduta da Luigi Berlinguer.
Il senso di questa battaglia lo riassume al Foglio Gabrielli: “La massoneria è una risorsa dell’Italia e anche del Pd. E voglio che questo sia scritto nello statuto”. Un problema mica da poco, dato che tra i tanti punti presenti nel complicatissimo statuto del Pd una cosa è chiara: chiunque faccia parte di un’associazione segreta non può far parte del Pd.
Ecco, sarà così ancora a lungo? Della questione se ne riparlerà nei prossimi giorni quando la commissione avrà il compito di rivedere la norma e decidere definitivamente se la massoneria potrà essere accettata dal Pd, oppure no.
“Avete idea – racconta un noto esponente del Pd – di quanti dirigenti, soprattutto nel centro Italia, perderemo se dovessimo davvero vietare la massoneria? Neanche la chiesa oggi ti scomunica più se sei massone. Perché dovremmo continuare a farlo noi?”.
(Il Foglio) 29 MAG 2010
Roma 16 maggio 2010 – (Adn kronos) Massoneria: Lehner (Pdl), chiedo iscrizione al Grande Oriente d’Italia.
“Visto che continuano le demonizzazioni gratuite della Massoneria, alla quale si deve, fra gli altri meriti, l’Unità d’Italia; visto che, come nei regimi totalitari nazicomunisti, ogni crisi sociale, economica e morale viene attribuita al capro espiatorio massonico, per solidarietà, memoria storica, cultura laica e rispetto della verità, chiedo ufficialmente al gran maestro Gustavo Raffi di voler esaminare la possibilità di una mia iscrizione al Grande Oriente d’Italia”.
Lo afferma, in una nota, il deputato del Pdl, Giancarlo Lehner.
(Adn Kronos) 16 MAG 2010
Roma 15 maggio 2010 – (Adn kronos) Massoneria: Raffi (GOI), Fratelli-Coltelli? Storia vecchia non ci crede più nessuno. Nulla di nascosto, la lezione della comunione è più profonda.
“Fratelli, coltelli? Roba davvero vecchia, non ci crede più nessuno. Si è trattato di una ribollita, neanche ben fatta”. Dopo l’inchiesta di ‘Panorama’ sulla maggiore obbedienza massonica italiana, Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia parla così all’ADNKRONOS di quelle che definisce “accuse infamanti e soprattutto infondate all’Istituzione, smentendo categoricamente contenuti e ‘retroscena’ di una ricostruzione giornalistica non verificata che campeggia sulle pagine di un settimanale”.
“Tanto clamore – sottolinea il numero uno del Vascello – riguarda in realtà cose trite e ritrite, dando fiato ad argomentazioni coperte da anonimato e veicolate attraverso siti internet altrettanto anonimi, peraltro aperti all’estero, che durante la campagna elettorale per la Gran Maestranza non hanno guardato le regole dell’etica”.
“Stando a questi gossip mal riusciti – aggiunge l’avvocato ravennate dal 1999 alla guida di Palazzo Giustiniani – il vero segreto della Massoneria sarebbe rappresentato da un’auto con autista a disposizione del Gran Maestro? Suvvia, siamo seri: la secolare lezione della Massoneria è altra e ben più profonda”.
“Tanto per la cronaca, quale esempio che le accuse fatte sono parole al vento – precisa Palazzo Giustiniani – non ho mai disposto di auto o autisti al mio servizio, cosa che tutti sanno e mi sembra – sorride Raffi – perfino ridicolo rimarcarlo”.
“Ho aperto le porte del Tempio – fa notare Raffi – a tutti coloro che hanno voluto e vogliono confrontarsi con i Fratelli in un cammino di Luce, Sapienza e Bellezza e non c’è nulla di nascosto. Indietro però non si torna, perché il tempo delle catacombe è finito”.
“Alle calunnie volgari – rimarca il Gran Maestro del Goi – si può rispondere solo con il disprezzo e nelle aule di giustizia, quando magari finalmente, se ne avranno il coraggio, si potrà guardare negli occhi chi sparge veleno abbaiando alla luna ed evitando di assumersi responsabilità col rifugiarsi nell’anonimato”.
Perciò, annuncia Raffi, “il Grande Oriente d’Italia si riserva di adire alle vie legali per tutelare in ogni sede l’onorabilità dell’Istituzione e delle persone che la rappresentano. Abbiamo nel cuore una lezione della fratellanza universale: con il fango vecchio non si cementano pietre. Questo è un attacco strumentale portato a segno, ma non riuscito nel suo intento di destabilizzare la comunione, in un momento in cui nel Goi sono in corso le elezioni regionali”.
“Noi – assicura il Gran Maestro – continuiamo nel nostro progetto di ‘Nuova Primavera’, rendendo sempre più il Grande Oriente d’Italia una casa di vetro, in confronto costante con la società, scuola di umanità e laboratorio di idee. Quanto agli altri – taglia corto Raffi – o sono poco credibili: continuino pure a incrociare il microfono con le loro ossessioni. La verità è altra cosa rispetto alle loro urla da cortile e dai teoremi su complotti che non esistono o su gestioni che nulla hanno di grigio. Sappiamo, per dirla con Marguerite Yourcenar, che il tempo è sempre un gran signore e per far verità rispetto all’ennesimo polverone alzato ad arte non temiamo carte bollate né aule di tribunale, pronti sempre al confronto a viso aperto su ogni questione”.
“Come abbiamo detto alla Gran Loggia a Rimini, conclude Raffi, da tempo ci siamo fatti le domande appropriate rispetto al nostro tempo ed abbiamo scelto di volare alto come le aquile, lasciando così ad altri il volare basso: come i polli. Una scelta di vita e un percorso da veri massoni. Iniziati alla forza della Vita”.
(Adn Kronos) 15 MAG 2010
Roma 14 maggio 2010 – (Adn kronos) Massoneria: Raffi, no a ricostruzioni giornalistiche infondate. GOI è una casa di vetro.
“Accuse infamanti e soprattutto infondate. Smentendo categoricamente contenuti e ‘retroscena’ di una ricostruzione giornalistica non verificata che oggi campeggia sulle pagine di un settimanale, il Grande Oriente d’Italia si riserva di adire alle vie legali per tutelare in ogni sede l’onorabilità dell’Istituzione e delle persone che la rappresentano. Con il fango vecchio non si cementano pietre”..
Lo sottolinea in una nota l’avvocato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani.
“Noi continuiamo nel nostro progetto di ‘Nuova Primavera’, rendendo sempre più il Grande Oriente d’Italia una casa di vetro, in confronto costante con la società e laboratorio di idee. Quanto agli altri – prosegue l’avvocato Raffi – sono poco credibili: continuino a incrociare il microfono con le loro ossessioni. Per far verità rispetto all’ennesimo polverone alzato ad arte non temiamo carte bollate nè aule di tribunale, pronti sempre al confronto a viso aperto su ogni questione”.
(Adn Kronos) 14 MAG 2010
Roma 13 maggio 2010 – (AGI) Italia 150: Bianchi (GOI), da ideali Risorgimento no disgregazione.
La Massoneria italiana, protagonista del Risorgimento, conferma il suo impegno in vista del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, prganizzando per sabato 15 maggio a Camogli un convegno di studi su “Simone Schiaffino e il Risorgimento, nel 150esimo anniversario della morte per l’Unità d’Italia”. Schiaffino, uno dei Mille di Garibaldi, alfiere sul campo di battaglia, venne ucciso da una fucilata dei borbonici a Calatafimi.
Massimo Bianchi, Gran Maestro aggiunto del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, osserva: “In un momento storico nel quale, nel nostro Paese, i municipalismi spesso ignorano e vilipendono la sacralità delle libere istituzioni nate dal Risorgimento, il GOI rivendica la grande tradizione unitaria italiana, il senso civile del Risorgimento e la valenza dell’apporto laico, che occorre siano oggi riaffermati in presenza di tentativi di revisionismo antiunitario”.
“Il Risorgimento – aggiunge Bianchi – non rappresenta un’anticaglia sentimentale, ma una storia di sangue e ragione tessuta nel corpo della Nazione. Vanno valorizzati il suo spirito profondo, le sue regole di libertà fondate sulla ragione e sulla laicità della convivenza civile, ideali che possono costituire l’antidoto più efficace contro la disgregazione civile. Non può esistere un Paese senza memoria ed è perciò che la memoria del Risorgimento è un elemento fondamentale. Per la Massoneria è importante ricordare l’impegno dei liberi muratori per legittimare uno Stato che allora nasceva debole e per determinarne la sua modernizzazione”.
(AGI) 13 MAG 10
Roma 12 maggio 2010 – (Adn kronos) Massoneria: GOI nel Tempio di Garibaldi festeggia il decano Chiarle.
“Questa sera a Roma, nella sede della Libera Muratoria, nel Tempio dedicato a Giuseppe Garibaldi, si riuniranno Fratelli da tutta Italia per festeggiare i 65 anni di Lavoro Massonico di Aldo Chiarle, giornalista, socialista, Uomo libero e Libero Muratore”.
Lo annuncia il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, sottolineando come “dalle pagine dell’ “Avanti!”, da innumerevoli anni, Aldo Chiarle racconti il vero volto della Massoneria, i suoi ideali, le sue battaglie e la sua capacità di confronto, seguendone gli intrecci con la storia e la cronaca politica e sociale. Senza compromessi, senza ipocrisie, con un invidiabile spirito caustico: questo il suo carattere e il suo contributo alla Massoneria”.
“Sin da giovanissimo, negli anni della Resistenza, fino ad oggi che è Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia – prosegue Raffi – Chiarle è stato fedele all’unico ideale della libertà di pensiero, con la sua penna che sa raccontare appartenenze. Il suo esempio costituisce un riferimento certo, di vissuto e di sapienza, per i tanti giovani Fratelli della nostra Istituzione, testimoniando i valori profondi che Palazzo Giustiniani, scuola di umanità e libertà, sa trasmettere cogliendo la lezione di una storia profonda che scorre nel tempo degli uomini. Il primato di Aldo Chiarle – dice ancora Raffi – sono infatti le sue idee giovani, cercando con noi una verità da portare all’alba. Gli siamo tutti grati per quello che insegna con il sorriso e il suo bastone da saggio che cammina, come lui, sempre avanti le cose”.
(Adn Kronos) 12 MAG 2010
Roma 12 Maggio 2010 – (Avanti!) “Dare all’umanità sfide di lungo respiro” – di Aldo Chiarle.
Fra tutte le Grandi Logge alle quali ho partecipato – e sono tante, essendo stato iniziato alla Massoneria nel lontano 8 maggio 1945 – forse quella di quest’anno è quella che più mi ha colpito, per la presenza di tanti giovani entusiasti e nelle sedute pubbliche anche per la partecipazione di moltissimi “profani” interessati ai dibattiti che si sono tenuti in tre giorni di attività. Dalla Grande Loggia sono passate poche settimane e mi arrampico al Grande Oriente d’Italia di Villa del Vascello, a Roma, per sentire le impressioni di Gustavo Raffi, che da oltre dieci anni è il Gran Maestro della Massoneria del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani.La sede della Massoneria a Roma è la sede storica della Repubblica Romana; perché proprio al Vascello si è tenuta la battaglia fra l’esercito francese chiamato da Pio IX ed i garibaldini di Giuseppe Garibaldi, conclusasi con la vittoria di Garibaldi, ma dove venne ferito a morte Goffredo Mameli, autore dell’Inno che oggi giustamente è l’Inno nazionale italiano.Domando a Raffi la sua impressione sui lavori della Grande Loggia e la risposta non poteva che essere entusiasticamente favorevole.
Perché alla mia domanda dice: “Abbiamo passato giorni di vero confronto. È la nostra strada guardare negli occhi le cose e lottare perché possano migliorare i giorni e le stagioni dell’Uomo. Con i nostri lavori, gli approfondimenti e i tanti momenti di riflessione che ci hanno visto stare assieme, conoscerci ancora meglio e rinsaldare vecchi doveri, abbiamo ancora una volta arato un campo: quella della nostra capacità di guardare lontano, di indicare al nostro tempo delle linee-guida che come archetipi valgono per quanto volgiamo contribuire a costruire. Non dobbiamo e non vogliamo tornare indietro, non chiudiamo gli occhi, continuiamo a camminare verso una nuova alba”.
“Sta a tutti noi, insieme – continua Raffi -, riuscire a fare della Massoneria un ‘coagulo’ di forze propositive come terreno di partenza con cui misurarsi senza nasconderne provvisorietà e mancanza di pensieri forti. Occorre andare verso quel ‘racconto condiviso’, di cui parlava Oscar Giannino in un passaggio del suo intervento in una tavola rotonda, innervando capacità di ascolto nella società nella quale viviamo da Liberi Muratori, costruttori di umanità. E se Giannino giustamente rimarcava che da qui a poco nello scenario geopolitico ‘il mondo sarà di chi ha fame’, noi crediamo anche che ‘aver fame’ significhi desiderare il cambiamento, essere aperti al nuovo che accadrà anche con il nostro lavoro, disporsi al passaggio della verità che non di rado incrocia il cammino di chi sa scalare montagne per cercare una ragione per lottare ancora. Per noi questo vuol dire anche sentirsi parte di un destino condiviso, di un’avventura unica che cuce la nostra voglia di raccontare la primavera che bussa alle porte del tempo. Forse in questi giorni non avremo dato molte risposte. Di sicuro, però, abbiamo posto buone domande. Quando c’è polvere, aprire una finestra è già un passo giusto. E fa bene”.
“Ora che abbiamo scaldato il nostro cuore – prosegue il Gran Maestro – con la capacità di misurarci sul campo, di saper parlare agli altri, di saper intercettare domande, dobbiamo farci promotori di quella che definisco una responsabilità diffusa, facendoci segno per altre percorrenze perché concretamente sapremo dimostrare che si può cambiare, che c’è gente che ci mette la faccia e ci scommette il cuore. Dopo aver sentito i segni dell’affetto fraterno, siamo più capaci di portare fuori dal Tempio la gioia di vivere un sogno possibile: essere Uomini veri, di lealtà e di coraggio. Uomini che sanno rischiare, inattuali perché quando tutti fanno spallucce, vogliono costruire anche sulle rovine”.
“L’auspicio che si è levato forte
Perugia 9 maggio 2010 – (Corriere dell’Umbria) La svolta della massoneria.
A Perugia il secondo meeting con le logge di tutta Europa tra esoterismo e illuminismo. Gli iscritti: “Basta segretezza. Vogliamo un nuovo ruolo sociale e culturale”.
Fratelli massoni. Sono diciannove le Logge attive a Perugia e ieri alcuni fortunati hanno visitato la casa di via Cavour.
Un nuovo orientamento sociale che punta al miglioramento dell’uomo sotto il profilo culturale. Questa è la nuova posizione della massoneria perugina, che ieri ha aperto al pubblico la sede della nuova Casa massonica di Corso Cavour. Suddivisa in quattro templi, la struttura è luogo di incontro per i fratelli massonici aderenti alle diciannove logge presenti sul territorio.
“La massoneria vuole aprirsi alla società scongiurando quel senso di segretezza che per molti anni ha contrassegnato in maniera inappropriata questa storica organizzazione”.
Ad affermarlo è stato Salem Bunuara, gran maestro e responsabile della casa, che ha tenuto a sottolineare come nelle assemblee dei fratelli “non si discute mai né di politica né di religione”. Questo per creare un’atmosfera cordiale e allontanare le divergenze e per mantenere fede al messaggio della massoneria che “sin dalla sua nascita – ha aggiunto Bunuara – persegue il grande obiettivo di creare e modificare i processi culturali in senso positivo per il bene della società“.
La nuova sede è stata oggetto, negli ultimi anni, di un profondo restauro che ha consentito di recuperare un ambiente di culto. Il tempio principale, infatti, era in precedenza sede di una chiesa del quattrocento di cui sono state mantenute ed evidenziate le scritte sulle volte dedicate alla figura della Maria Vergine. Nella Casa massonica sono presenti altri tre templi, dove appaiono i simboli che caratterizzano l’organizzazione. Il tempio massonico rappresenta il mondo nella sua completezza, dove figurano il cielo stellato, i segni zodiacali e due colonne dove sopra i capitelli sono posti un mappamondo e un cesto di melograni (quest’ultimo inteso come segno di fertilità).
Molto importante per il suo significato è il pavimento a scacchi, simbolo del contrasto infinito tra bene e male e anche del cambiamento dell’uomo, perché, come ha spiegato lo stesso Bunuara, “nessuno può abbracciare il bene se prima non è stato in grado di superare il male”.
Ogni avvenimento che scaturisce dalle sedute delle logge è puntualmente registrato dalla figura del segretario, preceduto da un maestro venerabile a cui fanno seguito il primo e il secondo sorvegliante. La figura dell’oratore, invece, è costantemente impegnata a far osservare le leggi ai fratelli massoni.
Dopo una lunga attesa, durata decenni, la massoneria umbra è riuscita quindi ad avere una sede di proprietà, concludendo così il lungo periodo di peregrinazione iniziato nel 1925. Con la giornata di ieri, dunque, le logge umbre e perugine hanno inaugurato un nuovo percorso che ha la grande ambizione di inserire la massoneria all’interno della società come istituzione vicina ai cittadini caratterizzata da una moderna un’apertura culturale di impronta democratica.
Meeting in mattinata nella Sala dei Notari di palazzo dei Priori la Loggia Quatuor Coronati aveva organizzato il secondo meeting di studi massonici “Illuminismo e massoneria, un percorso non sempre parallelo”.
Dopo i saluti dei “fratelli” provenienti dall’Austria, Croazia, Francia, Germania, Inghilterra, Montenegro Serbia, Spagna, Svizzera e Ungheria, ha preso il via la tavola rotonda tenuta da Santi Fedele, professore di storia contemporanea all’università di Messina, Giambiagio Furiozzi, collega dell’università perugina, Gian Marco Cazzaniga professore di filosofia morale dell’università di Pisa e Antonio Panaino, professore
Perugia 7 maggio 2010 – (Umbrialeft) Illuminismo e esoterismo, da domani la massoneria d’Europa a Perugia. Che è un po’ come Atene per le olimpiadi.
Appuntamento a Perugia, domani per le Massonerie di Inghilterra, Austria, Croazia, Francia , Germania, Serbia, Spagna , Svizzera, Ungheria e Montenegro in occasione del Secondo Seminario Europeo di Studi Massonici organizzato della loggia perugina “Quatuor Coronati” e del suo omonimo Circolo di Corrispondenza aperto a non Massoni.
L’iniziativa – patrocinata dal Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani e che ha come tema “Illuminismo e Massoneria: un percorso non sempre parallelo” – sarà affrontata nel corso di in un Convegno di studi dagli storici Gianbiagio Furiozzi e Santi Fedele e dal filosofo Gian Mario Cazzaniga. I lavori, in programma alle ore 9,30, alla Sala dei Notari, Palazzo Comunale, saranno moderati dallo storico – e direttore della rivista del Grande Oriente d’Italia Hiram – Antonio Panaino; le conclusione affidate a Gran Maestro Gustavo Raffi.
“Nella Massoneria – sottolinea Raffi, presentando il Convegno – convivono due anime: quella illuminista-razionalista e quella spiritualista di natura esoterica-iniziatica. Esse rappresentano il nostro punto di riferimento al quale dobbiamo guardare per dare senso al nostro cammino spirituale e al nostro essere Liberi Muratori”.
“Le logge europee del Settecento e del primo Ottocento – ha aggiunto – sono state, ad esempio, un modello di nuove forme del vivere associato e di tutti gli elementi ideologici costitutivi della modernità occidentale, contribuendo ai processi di costruzione delle identità collettive e della forma politica dello Stato-Nazione. Modernità che tutt’oggi convive, in un rapporto dialettico, con la ricerca, attraverso l’esoterismo, di grandi valori spirituali, rifiutando sempre ogni atteggiamento di natura fideistica e dogmatica”.
Nella stessa giornata di domani e’ prevista, inoltre, l’apertura al pubblico della Casa Massonica di Perugia (alle ore 16, Corso Vannucci, 97) ed una riunione – Tornata, in gergo massonico – alle ore 17,30 riservata ai soli Liberi Muratori.
(Umbrialeft) 7 MAG 10
Cagliari 7 maggio 2010 – (L’Unione Sarda) Logge Europa, domani terzo simposio.
Appuntamento a Cagliari domani (hotel Regina Margherita, ore 17) per il terzo simposio internazionale delle Logge “Europa” che segue quelli del 2009 a Bucarest e del 2008 a Riccione. L’incontro, che si svolge in occasione della Festa dell’Europa, che si celebra domenica 9 maggio, sarà aperto da un rituale riservato ai soli massoni, poi seguirà il convegno.
Moderati dal presidente del Collegio circoscrizionale della Sardegna Andrea Allieri, interverranno lo storico della massoneria Gianfranco Murtas, il Gran Maestro onorario Morris Ghezzi, il segretario esecutivo delle logge Europa, Vladimir Dimitru.
Apre i lavori Armando Serri, maestro venerabile della loggia Europa di Cagliari. Domenica, invece, concerto all’ex Teatro civico, alle 11.
(L’Unione Sarda) 7 MAG 10
Perugia 7 maggio 2010 – (Adn kronos) Massoneria: da tutt’Europaa a Perugia per incontro GOI sull’Illuminismo. Gran Maestro Raffi, “Razionalismo ed Esoterismo, le due anime della libera muratoria.
Appuntamento a Perugia, domani per le Massonerie di Inghilterra, Austria, Croazia, Francia , Germania, Serbia, Spagna , Svizzera, Ungheria e Montenegro in occasione del Secondo Seminario Europeo di Studi Massonici organizzato della loggia perugina “Quatuor Coronati” e del suo omonimo Circolo di Corrispondenza aperto a non Massoni.
L’iniziativa – patrocinata dal Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani e che ha come tema “Illuminismo e Massoneria: un percorso non sempre parallelo” – sarà affrontata nel corso di in un Convegno di studi dagli storici Gianbiagio Furiozzi e Santi Fedele e dal filosofo Gian Mario Cazzaniga.
I lavori, in programma alle ore 9,30, alla Sala dei Notari, Palazzo Comunale, saranno moderati dallo storico – e direttore della rivista del Grande Oriente d’Italia Hiram – Antonio Panaino; le conclusione affidate al Gran Maestro Gustavo Raffi. “Nella Massoneria – sottolinea Raffi, presentando il Convegno – convivono due anime: quella illuminista-razionalista e quella spiritualista di natura esoterica-iniziatica. Esse rappresentano il nostro punto di riferimento al quale dobbiamo guardare per dare senso al nostro cammino spirituale e al nostro essere Liberi Muratori”.
“Le logge europee del Settecento e del primo Ottocento – ha aggiunto – sono state, ad esempio, un modello di nuove forme del vivere associato e di tutti gli elementi ideologici costitutivi della modernità occidentale, contribuendo ai processi di costruzione delle identità collettive e della forma politica dello Stato-Nazione. Modernità che tutt’oggi convive, in un rapporto dialettico, con la ricerca, attraverso l’esoterismo, di grandi valori spirituali, rifiutando sempre ogni atteggiamento di natura fideistica e dogmatica”.
Nella stessa giornata di domani e’ prevista, inoltre, l’apertura al pubblico della Casa Massonica di Perugia (alle ore 16, Corso Vannucci, 97) ed una riunione – Tornata, in gergo massonico – alle ore 17,30 riservata ai soli Liberi Muratori.
(Adn Kronos) 7 MAG 2010
Roma 6 maggio 2010 – (La Gazzetta del Sud) “Raffi: bisogno concreto del nuovo verbo unitario”.
Un vento nuovo di unità per l’Italia si levi dallo scoglio di Quarto. Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, Gustavo Raffi, rilancia «i valori strutturali dell’Unità», per declinarli «nel contesto moderno» e sottolinea: «Dallo scoglio di Quarto, da cui mossero il 5 maggio 1860 i Mille di Garibaldi, si alzi un vento nuovo e un rinnovato, profondo interesse per le celebrazioni del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia. Occorre andare alle radici di quella esperienza, bisogna essere capaci di ascoltare le grandi lezioni degli uomini del Risorgimento non per una sterile e museale celebrazione ma per sentire gli echi vivi di una tradizione che parla all’oggi».
Per il Gran Maestro del GOI, «va recuperata la forza di quel pensiero risorgimentale, che ha saputo costruire la storia cogliendo lo spirito unitario nella nuova Europa dei popoli. La Massoneria segnala il bisogno concreto di un “nuovo innesco”, di un nuovo “verbo” unitario coagulando, come furono capaci di fare i nostri padri, attorno a nuovi interessi e ideali le sfide dell’abitare un comune destino nel Mediterraneo. La partita è troppo grande per perdersi in inutili polemiche. L’Unità d’Italia parla ancora al nostro futuro, al domani della nazione».
Raffi, infine, ricorda: «Garibaldi, mito fondante del Risorgimento e della Repubblica, fu un uomo libero e un massone che nell’Italia dell’Ottocento seppe anticipare i tempi e lottare per la verità di un ideale».
(La Gazzetta del Sud) 6 MAG 2010
Perugia 6 maggio 2010 – (ANSA) Massoneria: Convegno europeo a Perugia sabato prossimo.
A Perugia, sabato prossimo, i rappresentanti delle Massonerie di Inghilterra, Austria, Croazia, Francia , Germania, Serbia, Spagna, Svizzera, Ungheria e Montenegro prenderanno parte al secondo seminario europeo di studi massonici, organizzato dalla loggia perugina “Quatuor Coronati” e dal suo omonimo circolo di corrispondenza aperto a non massoni.
L’iniziativa – riferisce un comunicato degli organizzatori – e’ patrocinata dal Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani ed ha come tema “Illuminismo e Massoneria: un percorso non sempre parallelo”. Ne parleranno gli storici Gianbiagio Furiozzi e Santi Fedele ed il filosofo Gian Mario Cazzaniga. I lavori cominceranno alle 9,30, nella Sala dei Notari e saranno moderati dallo storico e direttore della rivista del Grande Oriente d’Italia Hiram, Antonio Panaino, le conclusione affidate al Gran Maestro Gustavo Raffi.
“Nella Massoneria – sottolinea Raffi, presentando il convegno – convivono due anime: quella illuminista-razionalista e quella spiritualista di natura esoterica-iniziatica. Esse rappresentano il nostro punto di riferimento al quale dobbiamo guardare per dare senso al nostro cammino spirituale e al nostro essere Liberi Muratori”.
Nella stessa giornata di sabato sono previste, inoltre, l’apertura al pubblico, alle 16, della Casa massonica di Perugia (Corso Vannucci, 97) ed una riunione, alle 17,30 riservata ai soli massoni.
(ANSA) 6 MAG 10
Roma 5 maggio 2010 – (9Colonne) Italia 150, Raffi (Massoneria): nuovo innesco per valori nazione.
“Dallo scoglio di Quarto, da cui mossero il 5 maggio 1860 i Mille di Garibaldi, si alzi un vento nuovo e un rinnovato, profondo interesse per le celebrazioni del 150.mo anniversario dell’Unità d’Italia. Occorre andare alle radici di quella esperienza, rimarcando i valori strutturali dell’Unità e declinandoli nel contesto moderno. Bisogna essere capaci di ascoltare le grandi lezioni degli uomini del Risorgimento non per una sterile e museale celebrazione ma per sentire gli echi vivi di una Tradizione che parla all’oggi”.
Lo ha dichiarato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani in occasione del 150.mo anniversario dell’impresa dei Mille che apre le celebrazioni per l’Unità d’Italia.
Per il Gran Maestro, “la Massoneria segnala il bisogno concreto di un ‘nuovo innesco’, di un nuovo ‘verbo’ unitario coagulando, come furono capaci di fare i nostri padri, attorno a nuovi interessi ed ideali, le sfide dell’abitare un comune destino nel Mediterraneo. La partita è troppo grande per perdersi in inutili polemiche. L’Unità d’Italia parla ancora al nostro futuro, al domani della Nazione”.
“Garibaldi, mito fondante del Risorgimento e della Repubblica – conclude Raffi – fu un uomo libero e un massone che nell’Italia dell’Ottocento seppe anticipare i tempi e lottare per la verità di un ideale che doveva farsi carne. Il sogno garibaldino di una società civile libera e democratica, capace di interrogarsi e di fare ponti al dialogo e all’umanità, ci fa ancora strada ed è una indicazione di percorrenza per pensieri liberi e azioni che, oggi come 150 anni fa, vogliono costruire il bene del popolo”.
(9Colonne) 5 maggio 2010
Roma 5 maggio 2010 – (ASCA) 150° Unità, Raffi (Massoneria), sia nuovo innesco per valori nazione.
“Dallo scoglio di Quarto, da cui mossero il 5 maggio 1860 i Mille di Garibaldi, si alzi un vento nuovo e un rinnovato, profondo interesse per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Occorre andare alle radici di quella esperienza, rimarcando i valori strutturali dell’Unità e declinandoli nel contesto moderno. Bisogna essere capaci di ascoltare le grandi lezioni degli uomini del Risorgimento non per una sterile e museale celebrazione ma per sentire gli echi vivi di una Tradizione che parla all’oggi”.
Lo ha dichiarato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, in occasione del 150° anniversario dell’impresa dei Mille che apre le celebrazioni per l’Unità d’Italia.
Per Raffi, “va recuperata perciò la forza di quel pensiero risorgimentale che ha saputo costruire la storia cogliendo lo spirito unitario nella nuova Europa dei popoli. La Massoneria segnala il bisogno concreto di un ‘nuovo innesco’, di un nuovo ‘verbo’ unitario coagulando, come furono capaci di fare i nostri padri, attorno a nuovi interessi ed ideali, le sfide dell’abitare un comune destino nel Mediterraneo. La partita è troppo grande per perdersi in inutili polemiche. L’Unità d’Italia parla ancora al nostro futuro, al domani della Nazione”.
“Garibaldi, mito fondante del Risorgimento e della Repubblica – sottolinea Raffi – fu un uomo libero e un massone che nell’Italia dell’Ottocento seppe anticipare i tempi e lottare per la verità di un ideale che doveva farsi carne. Il sogno garibaldino di una società civile libera e democratica, capace di interrogarsi e di fare ponti al dialogo e all’umanità, ci fa ancora strada ed è una indicazione di percorrenza per pensieri liberi e azioni che, oggi come 150 anni fa, vogliono costruire il bene del popolo”.
(ASCA) 5 maggio 2010
Roma 5 maggio 2010 – (AGI) Italia 150, Raffi (GOI), da scoglio di Quarto nuovo vento Unità.
Un vento nuovo di unità per l’Italia si levi dallo scoglio di Quarto. Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, Gustavo Raffi, rilancia “i valori strutturali dell’Unità”, per declinarli “nel contesto moderno” e sottolinea: “Dallo scoglio di Quarto, da cui mossero il 5 maggio 1860 i Mille di Garibaldi, si alzi un vento nuovo e un rinnovato, profondo interesse per le celebrazioni del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia. Occorre andare alle radici di quella esperienza, bisogna essere capaci di ascoltare le grandi lezioni degli uomini del Risorgimento non per una sterile e museale celebrazione ma per sentire gli echi vivi di una tradizione che parla all’oggi”.
Per il Gran Maestro del GOI, “va recuperata la forza di quel pensiero risorgimentale, che ha saputo costruire la storia cogliendo lo spirito unitario nella nuova Europa dei popoli. La Massoneria segnala il bisogno concreto di un ‘nuovo innesco’, di un nuovo ‘verbo’ unitario coagulando, come furono capaci di fare i nostri padri, attorno a nuovi interessi e ideali le sfide dell’abitare un comune destino nel Mediterraneo. La partita è troppo grande per perdersi in inutili polemiche. L’Unità d’Italia parla ancora al nostro futuro, al domani della nazione”.
Raffi, infine, ricorda: “Garibaldi, mito fondante del Risorgimento e della Repubblica, fu un uomo libero e un massone che nell’Italia dell’Ottocento seppe anticipare i tempi e lottare per la verità di un ideale che doveva farsi carne. Il sogno garibaldino di una società civile libera e democratica, capace di interrogarsi e di fare ponti al dialogo e all’umanità, ci fa ancora strada ed è una indicazione di percorrenza per pensieri liberi e azioni che, oggi come 150 anni fa, vogliono costruire il bene del popolo”.
(AGI) 5 MAG 10
Roma 5 maggio 2010 – (Adn kronos) Unità d’Italia: Raffi (GOI), cogliere ‘nuovo innesco’ per vivere i valori profondi della nazione. Il vento dello scoglio di Quarto insegna libertà e capacità di costruire storie di democrazia.
“Dallo scoglio di Quarto, da cui mossero il 5 maggio 1860 i Mille di Garibaldi, si alzi un vento nuovo e un rinnovato, profondo interesse per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Occorre andare alle radici di quella esperienza, rimarcando i valori strutturali dell’Unità e declinandoli nel contesto moderno. Bisogna essere capaci di ascoltare le grandi lezioni degli uomini del Risorgimento non per una sterile e museale celebrazione ma per sentire gli echi vivi di una Tradizione che parla all’oggi”.
Lo ha dichiarato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani in occasione del 150° anniversario dell’impresa dei Mille che apre le celebrazioni per l’Unità d’Italia.
Per il Gran Maestro, “va recuperata perciò la forza di quel pensiero risorgimentale che ha saputo costruire la storia cogliendo lo spirito unitario nella nuova Europa dei popoli. La Massoneria segnala il bisogno concreto di un ‘nuovo innesco’, di un nuovo ‘verbo’ unitario coagulando, come furono capaci di fare i nostri padri, attorno a nuovi interessi ed ideali, le sfide dell’abitare un comune destino nel Mediterraneo. La partita è troppo grande per perdersi in inutili polemiche. L’Unità d’Italia parla ancora al nostro futuro, al domani della Nazione”.
“Garibaldi, mito fondante del Risorgimento e della Repubblica – sottolinea Raffi – fu un uomo libero e un massone che nell’Italia dell’Ottocento seppe anticipare i tempi e lottare per la verità di un ideale che doveva farsi carne. Il sogno garibaldino di una società civile libera e democratica, capace di interrogarsi e di fare ponti al dialogo e all’umanità, ci fa ancora strada ed è una indicazione di percorrenza per pensieri liberi e azioni che, oggi come 150 anni fa, vogliono costruire il bene del popolo”.
(Adn Kronos) 5 MAG 2010
Roma 5 maggio 2010 – (ANSA) Italia 150: Raffi (Grande Oriente), nuovo innesco unitario.
Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, intervenendo sul 150/o anniversario dell’Unità d’Italia ha affermato che “va recuperata la forza di quel pensiero risorgimentale che ha saputo costruire la storia cogliendo lo spirito unitario nella nuova Europa dei popoli. La Massoneria segnala il bisogno concreto di un ‘nuovo innesco’, di un nuovo ‘verbo’ unitario coagulando, come furono capaci di fare i nostri padri, attorno a nuovi interessi ed ideali, le sfide dell’abitare un comune destino nel Mediterraneo”.
Secondo il Gran Maestro, “la partita è troppo grande per perdersi in inutili polemiche. L’Unità d’Italia parla ancora al nostro futuro, al domani della Nazione”.
“Garibaldi, mito fondante del Risorgimento e della Repubblica – ha continuato – fu un uomo libero e un massone che nell’Italia dell’Ottocento seppe anticipare i tempi e lottare per la verità di un ideale che doveva farsi carne. Il sogno garibaldino di una società civile libera e democratica, capace di interrogarsi e di fare ponti al dialogo e all’umanità, ci fa ancora strada ed è una indicazione di percorrenza per pensieri liberi e azioni che, oggi come 150 anni fa – ha concluso Raffi – vogliono costruire il bene del popolo”.
(ANSA) 5 MAG 10
Roma 28 aprile 2010 – (Avanti!) L’ALDOPARLANTE di Aldo Chiarle.
Rita Montalcini, Premio Nobel della Medicina e senatrice di diritto, ha compiuto centouno anni. Il direttore dell’Avanti! porge a questa illustre scienziata gli auguri più fervidi, anche a nome di questo giornale che le è stato sempre molto vicino, anche per le sue ricerche e per l’annuncio dell’avvio di una sperimentazione di un vaccino terapeutico contro l’Alzheimer. Alla insigne professoressa sono arrivati anche gli auguri del Grande Oriente d’Italia, presso la cui sede la scienziata è stata ospite graditissima.
L’avvocato Gustavo Raffi, Gran Maestro della Massoneria del Grande Oriente d’Italia in un telegramma le ha formulato gli auguri per il compleanno, aggiungendo: “Mai come oggi la sua incessante opera di scienziata e la sua battaglia per la libertà della ricerca rappresentano per tutti un esempio di come una vita intera possa essere completamente dedicata con passione e impegno, al progresso della umanità. Le auguro – ha concluso Raffi – buon lavoro e successo per le sue ricerche e per la sua battaglia tesa a valorizzare i giovani talenti di cui il Paese nostro ha enorme bisogno”.
(Avanti!) 28 APR 2010
Roma 23 aprile 2010 – (Adn kronos) Unità d’Italia: Raffi (GOI), dimissioni da comitato siano salutari contro rimozione. ‘C’è un moto revisionista della Lega Nord ma anche di settori cattolici’.
“Mi auguro che le dimissioni dal comitato siano un atto di protesta che si traduca in un benefico effetto salutare”.
Gustavo Raffi, gran maestro massonico del Grande Oriente d’Italia, appoggia i componenti del comitato dei garanti per la celebrazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia che hanno rassegnato le loro dimissioni, dopo la scelta del presidente del comitato Carlo Azeglio Ciampi, motivata però da ragioni di salute legate all’età.
“Assistiamo a un fenomeno di rimozione storica – lamenta Raffi – che si traduce quasi in un timore di professare valori nazionali e in particolare di evidenziare il valore del Risorgimento che culminò nell’Unità d’Italia. Un evento che si vuol far passare in sordina. E’ un moto che non riguarda solo la Lega Nord, ma – accusa l’esponente della massoneria – anche alcuni settori del mondo cattolico. L’esercizio critico è giusto che riguardi gli storici, ma quando si vuole demolire la stessa Storia nazionale, allora il discorso cambia”.
(Adn Kronos) 23 APR 2010