“Siete i benvenuti a Palazzo dei Normanni . Non sono massone e nessuno della mia famiglia lo è, ma sono un liberale vero e considero la nostra legge sulla Massoneria una legge inutile. Nel mio ruolo di presidente, però, non ho potuto far altro che assistere al dibattito parlamentare e lasciarlo svolgersi naturalmente. Ho apprezzato lo sforzo di chi si è battuto contro questa legge. Penso che saremo davvero liberi soltanto quando in tanti dichiareranno di appartenere alla Massoneria”. Con queste parole il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gianfranco Micciché ha dato il via al convegno “Liberi di associarsi”, organizzato dal Grande Oriente d’Italia per discutere dell’obbligo introdotto dal parlamentino dell’Isola che impone agli amministratori pubblici del territorio di dichiarare la propria appartenenza alla Libera Muratoria. Un convegno, aperto dall’Inno di Mameli, che si è tenuto il 9 gennaio nella Sala Mattarella della sede dell’Ars alla presenza del Gran Maestro Stefano Bisi che ha chiuso i lavori ai quali hanno portato i contributi il presidente del Collegio Circoscrizionale della Sicilia Antonino Recca, l’avvocato Andrea Pruiti Ciarello e gli onorevoli Eleonora Lo Curto e Antonio Catafalmo, i due deputati, rispettivamente dell’Udc e di Fratelli d’Italia, che dopo aver avversato la legge in aula durante il dibattito, si sono dichiarati pronti a ricorrere alla Consulta per incostituzionalità della norma, entrata in vigore il 4 ottobre scorso e che hanno definito subdola, liberticida e cattiva.
“Sapevo bene, nel momento in cui ho concesso la sala per questo convegno che si sarebbero scatenate le polemiche. E’ un tema controverso che, secondo me, è giusto che venga affrontato liberamente proprio in questo Palazzo dei Normanni”, ha precisato Miccichè ricordando che se alcune frange della società sono del parere che i nomi dei politici iscritti alle logge massoniche vadano fatti, il Grande Oriente ritiene la norma siciliana una mostruosità giuridica. “Si tratta –ha sottolineato- di opinioni divergenti che da anni dilaniano l’Italia. Troppe volte si è parlato di Massoneria deviata, di logge segrete; polemiche che hanno spaccato il Paese, come il sequestro degli elenchi degli iscritti alle logge della Sicilia e della Calabria, ordinato circa due anni fa dalla commissione nazionale Antimafia. D’altronde, non si possono neanche nascondere gli effetti nefasti della loggia P2 e dei misteri che ancora aleggiano sui delitti più eclatanti della storia della nostra Repubblica”. “Pertanto auspico -ha concluso- un sereno e proficuo confronto nella speranza che possano cadere antichi pregiudizi”.
“Non si capisce perché si vogliano individuare soltanto gli amministratori pubblici massoni e non, per esempio, anche quelli iscritti ad altre forme di associazioni. La Massoneria lotta per la libertà, l’uguaglianza e la fratellanza fra tutti gli uomini, è una fiamma di libertà in questa nostra amata patria che come disse Mario Calvino, padre dello scrittore Italo, tutela il libero pensiero e cerca di fare il bene dell’umanità”, ha replicato Il Gran Maestro Stefano Bisi. “Non accettiamo e respingiamo –ha detto- chi vuole associarci alla mafia e alle associazioni malavitose. Io credo che il Grande Oriente d’Italia sia un antidoto alla mafia, perché cerchiamo sempre di rispettare il pensiero degli altri. Chi ci associa alla mafia ragiona con il pregiudizio. Il pregiudizio della non conoscenza”.
Poi tornando sulla legge approvata dall’Ars ha aggiunto: “Mi pare ci sia un intento persecutorio. A cosa serve, a colpirci meglio? Chi ha intrapreso questa iniziativa non ci conosce e dovrebbe poter capire quello che facciamo ogni giorno. Se ci fosse questa volontà di comprendere probabilmente questa legge non sarebbe stata presentata“. Bisi si è soffermato anche sull’iter che ha portato al varo della norma : “Mi stupisce che l’Assemblea Regionale – ha osservato- non abbia accolto i suggerimenti tecnici emersi che sconsigliavano di individuare una specifica associazione“.
Tanta la risonanza che l’evento ha avuto sui media. Ecco una breve rassegna
RAI – Il Grande Oriente a Palazzo dei Normanni contro la legge sulla massoneria
LIVESICILIA – I massoni a Palazzo dei Normanni: “Ora basta, non siamo criminali”
- https://livesicilia.it/2019/01/09/i-massoni-a-palazzo-dei-normanni-ora-basta-non-siamo-criminali_1025905/
- https://livesicilia.it/2019/01/09/il-convegno-della-massoneria-siciliana-allars-foto_1025960/
- https://livesicilia.it/video/massoneria-linno-nazionale-allars-video/
REPUBBLICA – Palermo, il Grande Oriente si riunisce all’Ars: “Norma mostruosa”
GIORNALE DI SICILIA – Legge sulla Massoneria all’Ars, Bisi: “Mostruosa, viola i diritti umani”
TRM – La massoneria entra all’Ars, obbligo di dichiararsi ritenuto “liberticida”
STRETTO WEB – Massoneria, parla il Gran Maestro Bisi: “Massoni in Sicilia colpiti da una legge che viola i diritti umani”
ILSICILIA – All’Ars l’orgoglio massonico. Intervista al Gran Maestro Bisi
NUOVOSUD – Massoneria, all’Ars il convegno Liberi di associarsi: duro attacco alla legge Fava
L’OPINIONE – Convegno della Massoneria all’Ars, Micciché: “Scelta di libertà”.
infatti , mi sembra una cosa indegna !
Se Miccichè è un “liberale vero” siamo messi molto male…