Pascoli, nasce il portale con 60.000 autografi

I carteggi e gli autografi della produzione poetica e letteraria del poeta Giovanni Pascoli (1855 – 1912), conservati nella casa di Castelvecchio (Barga), vanno on line. Da giovedì 23 gennaio sarà ufficialmente in rete il portale pascoliano (www.pascoli.archivi.beniculturali.it), promosso dalla Soprintendenza Archivistica della Toscana in collaborazione con la Scuola Normale Superiore di Pisa. Il battesimo del portale avverà giovedì prossimo con il convegno “Giovanni Pascoli nello specchio delle sue carte. L’archivio in rete” che si terrà a Pisa nella sede della Scuola Normale.

L’archivio Pascoli, composto di oltre 60.000 documenti, è stato interamente digitalizzato grazie ad un progetto sviluppato e diretto dalla Soprintendenza Archivistica per la Toscana. Si è trattato di un intervento molto complesso che ha richiesto l’intreccio di competenze diverse, sia di tipo archivistico che letterario. La descrizione informatizzata delle carte, collegata alla loro riproduzione digitale, ha prodotto un nuovo e affidabile patrimonio di informazioni che apre grandi possibilità di ricerca e di approfondimento agli studiosi e a quanti vorranno avvicinarsi all’opera e alla figura del poeta. Manoscritti e carteggi pascoliani sono racchiusi nello scrigno di una casa che è documento anch’essa. Si tratta di un felice esempio di integrazione di beni culturali di natura diversa, che si corrispondono in una suggestiva rete di richiami.

Il portale si propone di ricomporre e mettere in relazione, in nome dell’unitaria vocazione a memoria pascoliana, il patrimonio presente a Castelvecchio rendendo disponibili in rete non solo l’archivio ma anche la biblioteca e gli oggetti della casa museo. Il portale intende inoltre fornire strumenti di approfondimento quali una completa bibliografia pascoliana, nonché suggerire percorsi tematici e materiali multimediali, per avvicinare anche i non specialisti alla figura e alla produzione poetica di Giovanni Pascoli.Il poeta e la sorella Maria scelsero di abitare dal 1895 nella casa di Castelvecchio, in provincia di Lucca, tentando di ricostruire quel ‘nido’ familiare distrutto a causa dell’assassinio del padre a San Mauro di Romagna. Alla morte di Giovanni, nel 1912, Maria volle che la casa rimanesse intatta, facendone una sorta di ‘sacrario’ dedicato alla memoria del fratello. Per volontà di Maria tutto il patrimonio pascoliano di Castelvecchio è poi divenuto proprietà del Comune di Barga. Due anni fa il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha ritenuto che il miglior modo di commemorare Giovanni Pascoli nel centenario della sua morte fosse quello di dedicare un intervento importante e duraturo all’archivio pascoliano: da qui ha preso le mosse il progetto di digitalizzazione e informatizzazione dell’archivio Pascoli e di costruzione di un portale pascoliano promosso e sviluppato dalla Soprintendenza Archivistica per la Toscana, in collaborazione, per la parte informatica, con la Scuola Normale Superiore di Pisa. Ora il portale a giorni è pronto per la consultazione in rete. (fonte Adnkronos)



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