“Il Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani condanna ancora una volta e con la massima fermezza ogni forma associativa che, utilizzando del tutto impropriamente e abusando della denominazione ‘Massoneria’, persegua fini contrari a quelli professati dalla Libera Muratoria”.
Lo afferma il Gran Maestro aggiunto della Goi, Massimo Bianchi, commentando le notizie sull’inchiesta del pm di Potenza, Henry John Woodcock, sull’esistenza di logge coperte o segrete costituite a scopi affaristici. Il Goi e’ la maggiore istituzione Libero Muratoria italiana. “Il Grande Oriente d’Italia, nel rigoroso rispetto dei propri principi e delle leggi della Repubblica, non persegue fini affaristici, ne’ di occupazione delle cosa pubblica, ne’ di inquinamento delle attivita’ economiche e, soprattutto, non ha al suo interno logge segrete o coperte -sottolinea Bianchi-. Nessuno tra i 24 nominativi che risulterebbero indagati dal pm di Potenza appartiene al Grande Oriente d’Italia”.
“Come afferma anche il Gran Maestro Raffi -aggiunge Bianchi- la Massoneria che noi rappresentiamo e’ quella che si e’ aperta alla societa’, altamente trasparente e, quando ci si mette in vetrina, non possono esserci dei personaggi strani. Quindi, se il pm Woodcock parla di ‘massoneria deviata’ o ‘coperta’, non ci riguarda, non ha nulla a che fare con noi. In materia di legalita’ e di osservanza dei valori di democrazia, liberta’ e di dignita’ -conclude il gran maestro aggiunto- la nostra istituzione e’ da sempre in prima linea. Quanti parlano di massoneria deviata e di logge coperte non si riferiscono affatto alla Massoneria del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, che – deve essere chiaro – e’ la prima vittima di tali fenomeni illegali”.
(Adn kronos) 6 GIU 2007