Tra le iniziative solidaristiche messe in campo dal Grande Oriente d’Italia negli ultimi mesi il restauro della nuova ala del Museo del Risorgimento di Genova, dove saranno conservate alcune tra le bandiere più preziose definite patrimonio nazionale, che è stata inaugurata il 17 marzo scorso data dell’Unità nazionale, nell’ambito delle Giornate Mazziniane, e la donazione di 13 kit di pronto intervento ai volontari delle 13 pubbliche assistenze che fanno capo all’Anpas, l’associazione di volontari che nel giorno della tragedia del crollo del ponte Morandi , il 14 agosto del 2018, costata la vita a 43 persone, è scesa in campo prontamente per prestare la sua opera.
L’opera di restauro, realizzata nell’ambito dell’Art Bonus, resa possibile grazie alla stretta collaborazione col museo e la sua direttrice Raffaella Pont, è stata presentataa al Palacongressi di Rimini dal giornalista Giuseppe Sciortino, la mattina del 7 aprile, ultima giornata della Gran Loggia 2019, insieme al presidente del Collegio Liguria del Goi Carlo Alberto Melani e al tesoriere Battista Raggi.
L’Istituto Mazziniano-Museo del Risorgimento, situato nella casa natale di Giuseppe Mazzini, conserva ed espone un patrimonio storico e artistico ricco e vario, costituito da documenti, dipinti, stampe, armi, uniformi, fotografie, cimeli, bandiere e stendardi, che in parte esulano dalla stretta cronologia del Risorgimento italiano e coprono un arco temporale più ampio, dall’insurrezione di Genova contro gli Austriaci (1746) al secondo conflitto mondiale e alla Liberazione. Per quanto attiene le collezioni tessili, una sezione particolarmente significativa è quella delle raccolte di bandiere e stendardi (1746- 1945) e dei “fazzoletti risorgimentali”.
La raccolta di bandiere si è formata grazie a donazioni al Comune di Genova e consta di 56 unità, tra bandiere di diversi formati, stendardi, labari, drappi. Tra i pezzi più significativi la bandiera della Repubblica di Genova, (1746, seta); la bandiera della Giovine Italia (seta, 1833); Il tricolore Dio e Popolo (lana;1847); la bandiera dei Mille (Napoli, 1860).
Sono presenti inoltre 35 “fazzoletti” di grande formato, realizzati in funzione celebrativa e propagandistica, assai diffusi nella nostra penisola a partire dall’elezione al soglio pontificio nel 1846 di Pio IX. Un secondo gruppo di fazzoletti si riferisce a una delle tappe fondamentali del nostro Risorgimento: l’alleanza tra il Piemonte e la Francia in occasione della seconda Guerra di Indipendenza (1859). Questi fazzoletti erano diffusi specialmente a Genova e venivano esposti alle finestre durante le numerose dimostrazioni popolari. Altri esemplari, spesso finemente ricamati a mano, erano destinati ad essere esibiti nei salotti genovesi.
Nel Museo Risorgimentale, che era la Casa di Mazzini, è custodito anche un prezioso manoscritto: l’originale autografo del Canto degli Italiani, meglio noto come l’Inno di Goffredo Mameli, che è stato trasmesso .
A Rimini è intervenuto anche il presidente dell’Anpas, Associazione Nazionela Pubbliche Assistenze Comitato Regionale Liguria Lorenzo Risso, che ha ringraziato il Grande Oriente per il sostegno.