Grosseto Nostra e la Loggia “Randolfo Pacciardi” n. 1339 di Giuncarico (Antica Valle del Bruna) presentano martedì 30 ottobre, presso il Caffè Carducci, a Grosseto il libro “L’orgoglio della memoria. Viaggio nella Livorno liberomuratoria”, di Massimo Bianchi, Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d’Italia, edito da Tipheret.
Insieme all’autore, interverranno l’antropologo Paolo Pisani, Roberto Breschi e Luciano Manganelli, Maestro Venerabile della Loggia “Randolfo Pacciardi” n. 1339 di Giuncarico.
“Questo non è un libro di storia – spiega Bianchi – ha come ambizione quella di raccogliere una parte del contributo che i Massoni Livornesi hanno dato alle vicende della loro città. Ogni giorno i livornesi passano da strade e piazze, vedono monumenti e lapidi, frequentano luoghi e istituzioni di cui spesso ignorano il significato”. Il contributo, sottolinea, nasce dalla “volontà di trasmettere una presenza ininterrotta che inizia prima della metà del Settecento, che continua tra il 1821 e il 1859, e anche durante la dittatura fascista nel retrobottega di un locale pubblico dove vennero iniziati alcuni Fratelli. Ci furono massoni esuli all’estero e esuli in Patria, che mantennero viva la libertà”. La stessa toponomastica cittadina è la somma di nomi di tanti Fratelli: si va da da Garibaldi a Cairoli, da Crispi a Ricasoli. Senza dimenticare che Livorno ha dato al GOI due Gran Maestri: Adriamo Lemmi e Alessandro Tedeschi e un presidente del Rito Simbolico italiano, Carlo Mayer.