ll Grande Oriente d’Italia ricorda Achille Ballori, il fratello martire ucciso a colpi di pistola nella serata del 31 ottobre del 1917 all’interno di Palazzo Giustiniani da un folle, spinto a questo insano gesto dal clima fortemente antimassonico che cominciava a soffiare sull’ Italia, alla vigilia della marcia su Roma e dell’ascesa del fascismo, che perseguiterà i liberi muratori, mettendo a ferro e a fuoco le logge fino a sequestrare la sede del Goi.
Personaggio noto nella capitale – fu direttore degli Ospedali Riuniti, consigliere comunale, vicesindaco e assessore nella giunta Nathan Già Gran Maestro Aggiunto, Ballori, che ricopriva la carica di Sovrano Gran Commendatore del Rito Scozzese Antico ed Accettato, in quel momento era candidato unico all’elezione a Gran Maestro come successore di Ettore Ferrari. E i giornali si occuparono molto del suo omicidio. L’assassino Lorenzo D’Ambrosio dichiarò agli inquirenti di non avere “ragione alcuna di speciale antipatia per il Ballori, persona di ottimo cuore e di grande onestà” e che la sua “intenzione era di colpire la Massoneria nelle sue personalità più rappresentative” come Ettore Ferrari ed Ernesto Nathan.
Il 2 ottobre 2019 sono state innalzate a Napoli le colonne della prima loggia intitolata ad Achille Ballori, la n.1538.