“Francesco D’Alessio era un fratello del Grande Oriente d’Italia ed è stato il fondatore dell’Amministrazione Provinciale di Matera. La sua figura si inserisce nel solco della tradizione di tanti massoni impegnati nelle Amministrazioni Pubbliche, penso al sindaco di Roma, Ernesto Nathan, al sindaco di Firenze, Lando Conti ucciso dalle Brigate Rosse, al sindaco Aldo Bucci di Arezzo, e ancora a Guido Monina di Ancona”. Lo ha ricordato con orgoglio il Gran Maestro Stefano Bisi durante l’incontro che si è tenuto nella mattinata del 5 maggio a Matera per celebrare il 90° anniversario dell’istituzione della Provincia e per ricordare la figura e l’opera del parlamentare lucano, originario di Montescaglioso. Un’iinziativa promossa e organizzata dalla loggia “Quinto Orazio Flacco-Orgoglio europeo” n. 1500 e dal Grande Oriente d’Italia.
A introdurre i lavori, coordinati dal giornalista Franco Martina, è stato il maestro venerabile della officina di Matera, Pietro Andrisani. Sono seguiti poi gli interventi dell’ ex sottosegretario Vito De Filippo, del Presidente della Provincia Francesco De Giacomo, dell’avvocato amministrativista Francesco Gallipoli e di Nicola Di Modugno, docente di giustizia amministrativa presso l’università del Sannio di Benevento. I lavori sono stati conclusi dal Gran Maestro, che ha reso omaggio a D’Alessio. illustrando le finalità della Massoneria, che sono quelle di tutelare il libero pensiero e di lavorare al miglioramento dell’umanità. A chiusura della giornata un concerto a Palazzo Viceconte dedicato ai ”Compositori avvocati della Lucania musicale” e organizzato dall’associazione Quinto Orazio Flacco.
( le foto sono prese da www.SassiLive.it
Docente di diritto amministrativo all’Università di Pavia, Francesco D’Alessio fu capace della filosofia morale che regola, secondo ragione, le azioni dell’uomo in quanto cittadino, e di ciò il Professore ne ha bene espresso i concetti della mente con la parola scritta e parlata, nella consapevolezza che la società è l’unione di più individui che aspirano volontariamente al conseguimento di un bene comune. Grazie a lui, alla sua tendenza a seguire ciò che l’intelletto apprende come bene, Matera divenne capoluogo di provincia nel 1927 determinando il miglioramento materiale, intellettuale e morale dei cittadini abitanti in quell’ente territoriale.