“La massoneria non dà indirizzi di voto. Ognuno può scegliere come vuole, purchè si vada a votare. Lo dico con una certa sofferenza, perchè lo spettacolo che si vede in giro non è dei migliori, ma proprio per questo occorre che l’opinione pubblica spinga i partiti a tornare quelli che erano una volta”. Gustavo Raffi, numero uno del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani che fino a domani tiene a Rimini la Gran Loggia 2008, risponde così all’ANSA, che lo ha intervistato sulle elezioni imminenti e il rapporto della massoneria con le istituzioni. Ieri, all’apertura dei lavori, i massoni hanno inviato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano un telegramma a sostegno della Costituzione. E poco dopo hanno ricevuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri una targa di apprezzamento del loro operato, consegnata dal sottosegretario Elidio De Paolo. E’ un reciproco riconoscimento fino a qualche anno fa impensabile?
“In realtà – risponde Raffi – il messaggio augurale al Capo dello Stato lo inviamo tutti gli anni, ma questa volta ha avuto maggiore eco. Comunque a conclusione dei nostri lavori facciamo una serie di brindisi e il primo è sempre rivolto al Presidente della Repubblica. Per quanto riguarda la targa è stata una vera sorpresa: mi sembra un riconoscimento della funzione pedagogica della massoneria. Del resto qui abbiamo ospiti esponenti politici e rappresentanti delle istituzioni, di tutti gli schieramenti. Sanno che noi non dettiamo la linea politica a nessuno, ma chiediamo solo coerenza con i nostri principi che sono quelli della rivoluzione francese: libertà , uguaglianza, fratellanza. Ma soprattutto chiediamo ai partiti tolleranza e dialogo. Poi, dentro la Loggia, è fatto divieto di parlare di religione o politica: creerebbe tensioni”.
Ma in realtà qualcuno che si schiera al vostro interno c’è: come il livornese Massimo Bianchi, che si è candidato con i socialisti. “Lo sanno tutti che Bianchi è socialista. E’ stato il vice sindaco di Livorno per tanti anni e, come dicono lì è entrato in Comune in motorino e ne è uscito in motorino… Sono convinto che non tutti i fratelli del suo collegio lo voteranno. Ma ci sono stati altri massoni fra i socialisti, come negli altri partiti. Nessuna sorpresa e nessuna violazione delle nostre regole. I fratelli possono esprimersi come meglio credono, anche in politica”. Cosa chiede la massoneria italiana al nuovo governo e al parlamento che usciranno dalle urne? “Chiediamo solo che si riscoprano i valori che ci stanno a cuore, primo fra tutti il rispetto degli avversari che non devono essere nemici – è la risposta – Il dialogo per operare assieme e non la ricerca dell’egemonia a tutti i costi. Io invito a votare perchè mi sembra assurdo che un comico possa demonizzare i partiti che invece sono il sale della democrazia. Purchè il potere non serva solo a se stesso. Bisogna avere un grande progetto e operare per evitare i ghetti, puntando invece sulla coesistenza. Purtroppo vedo ancora in giro troppi interessi di bottega”.
(ANSA) 5 aprile 2008