“Caro on.le Di Pietro, non si agiti, consulti un buon testo, ad esempio il volume della Storia d’Italia – annali 21, edito da Einaudi e intitolato “La Massoneria” e dopo averlo letto venga a prendere un caffè da noi. Un uomo di legge non può discriminare i Massoni del Grande Oriente d’Italia, leali cittadini della Repubblica, che hanno giurato sulla Costituzione, osservano le leggi, pagano le tasse e pretendono di fruire dei diritti riconosciuti agli altri cittadini, Lei compreso. O pensa, invece, che i Liberi Muratori debbano girare con sulla giacca cuciti squadra e compasso, il che – non dovrebbe sfuggirle -, richiamerebbe alla memoria quella Stella di David che i nazisti volevano applicata sugli abiti degli Ebrei? Non ci nascondiamo affatto, non tramiamo, non difendiamo la casta e spesso siamo anche simpatici e genuini come Lei. Per ulteriori informative consulti il sito del Grande Oriente (www.grandeoriente.it). Ad maiora”.
Così Massimo Bianchi, Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d’Italia, replica alle dichiarazioni del leader dell’Idv, Antonio Di Pietro sulla Massoneria.
Silvia Renzi, 338 2366914
comunicazione e rapporti con la stampa
Roma, 1 giugno 2010 (Adnkronos)
Pd: Di Pietro, chi si occupa di cosa pubblica non può stare in massoneria.
“In un paese democratico e libero, sistemi massonici non dovrebbero esistere, perchè per definizione difendono la casta e settori specifici di interesse. Riteniamo che chi si occupa della cosa pubblica deve invece, per definizione, occuparsi di tutti”.
A margine della presentazione della ‘crontromanovra’ dell’Idv, in una conferenza stampa a Montecitorio, Antonio Di Pietro risponde così ai cronisti che gli chiedono un commento sulla vicenda degli iscritti al Pd che risulterebbero aver aderito alla massoneria.