Ribelli per la verità e operai della speranza: Gustavo Raffi, dal 1999 alla guida del Grande Oriente d’Italia, definisce così i Liberi Muratori nel libro ‘In nome dell’uomo – Dal Risorgimento alla modernità, il ruolo del Grande Oriente nell’Italia unita’, a cura di Gerardo Picardo, con la prefazione del sottosegretario Paolo Peluffo, edito da Mursia. 21.400 Fratelli in tutta Italia, per 757 logge. Uomini del dubbio che sterrano strade all’incontro di culture e fedi diverse, abbracciandole nell’unico Pantheon dell’Umanità. Per loro la Massoneria è la religione della libertà, la cattedrale laica. Hanno un fine: educare una generazione di ribelli, coscienze libere contro il pensiero unico e il conformismo. Da anni hanno spalancato le porte di Villa il Vascello, sede nazionale dell’Ordine, e si confrontano ogni giorno a viso aperto sui grandi temi della laicità e delle scelte condivise.
Molti patrioti italiani, liberali o democratici, furono massoni e la Massoneria diede un contributo fondamentale alla rivoluzione nazionale. Una tesi sempre bistrattata dalla storiografia tradizionale che oggi torna alla ribalta grazie alle ricerche condotte negli archivi rimasti al Grande Oriente d’Italia dalla devastazione del periodo fascista. Il Gran Maestro, Gustavo Raffi, accompagna il lettore in un viaggio dal Risorgimento ai giorni nostri, da Cavour a Internet per una nuova visione della storia italiana riletta attraverso le vicende della più antica comunione massonica del nostro Paese.
(AdnKronos) 10 DIC 2011