“L’aspirazione alla pace di per sè, senza il supporto di Istituzioni internazionali adeguate, non realizza un ordine mondiale stabile e tanto meno le condizioni di una ‘pace possibile'”.
Lo ha dichiarato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, in occasione dell’anniversario della prima riunione dell’Assemblea Generale dell’Onu, tenutasi a Londra il 10 gennaio del 1946.
“Purtroppo l’Onu è attualmente in crisi – aggiunge – paralizzato non solo da un anacronistico diritto di veto, attribuito ai singoli membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, anomalia politica che ne inibisce il buon funzionamento, ma soprattutto dalla carenza di quei poteri e strumenti che possono farle assumere un ruolo attivo e funzionale al perseguimento e alla realizzazione in concreto dei grandi princìpi e valori che la stessa Carta delle Nazioni Unite afferma”.
“Il diritto internazionale e l’Onu non possono essere, infatti, modellati sulla presunzione utopica che si possa prescindere dal fatto che gli Stati siano o meno coerenti nella loro azione con i princìpi fondanti dell’Ente e che rispettino, in particolare, i diritti umani. Come Liberi Muratori sentiamo il dovere di rammentare ai governanti l’importanza centrale della costruzione di processi di pace – continua Raffi – che potrà essere assicurata solo rinunziando ai propri interessi particolari, dotando l’Onu di quei poteri e di quegli strumenti di cui oggi è carente”.
(Adn Kronos) 10 GEN 08