Talk show condotto da Massimo Teodori e allocuzione Gran Maestro Raffi
“Il Grande Oriente d’Italia indica una sola via per uscire dal declino e per ridare un futuro ai nostri figli: è la strada del dovere, della responsabilità, del lavoro duro e consapevole. A questo ci esortano, a 150 anni dall’Unità, i grandi e gli umili che hanno fatto il Risorgimento. Senza scorciatoie. Senza furberie. Questo è il tempo della differenza”. Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, presenta così il consueto appuntamento di fine estate, il 17 settembre, a Villa Il Vascello, a Roma, per la ricorrenza dell’Equinozio di Autunno e del XX Settembre nel parco della sede nazionale dell’Obbedienza di Palazzo Giustiniani, che ospiterà i festeggiamenti annuali dell’Ordine prima della ripresa, in autunno, dei lavori delle Logge.
Il programma prevede la mattina di sabato 17, alle 10,30 il talk show ‘Ernesto Nathan e l’Unità d’Italia. Patriottismo, laicismo e buongoverno’, condotto dal politologo Massimo Teodori. Intervengono: Valerio Zanone, presidente Comitato scientifico del GOI per le celebrazioni dell’Unità d’Italia, Nadia Ciani, storica e saggista, Fulvio Conti, Università di Firenze, Franco Ferrarotti, Università di Roma ‘La Sapienza’, Carlo Ricotti, Università Luiss di Roma.
A tracciare le conclusioni sarà il Gran Maestro, Gustavo Raffi. Nel pomeriggio, dalle 18,30, in programma un concerto e il discorso augurale del Gran Maestro di Palazzo Giustiniani, che costituisce il momento più significativo delle celebrazioni.
L’appuntamento del 17 settembre sarà la tappa capitolina della lunga rassegna commemorativa dei 150 anni dell’Unità d’Italia, voluta e realizzata del Grande Oriente, partita a marzo a Palermo e che si concluderà nei primi mesi del 2012 dopo aver attraversato tutto il Paese. “Erano molti anni -scrive il Gran Maestro Raffi nel Manifesto di presentazione dell’evento- che il XX Settembre non cadeva in una stagione così cupa e complicata per il nostro Paese. La crisi economica nazionale e internazionale, il discredito della classe politica, l’egoismo dilagante, soprattutto nei ceti privilegiati, danno il senso di una Nazione alla quale manca una guida credibile e disinteressata”.
“I sacrifici economici e finanziari che ci attendono -rimarca Raffi- dovrebbero essere un atto di giustizia e di responsabilità, in grado di riparare, almeno in parte, alle tante manchevolezze e alle tante occasioni perdute. Ma la classe dirigente italiana non sembra in grado di recepire questa sfida e continua a vivere una triste fiction”.
“In più ci sono i privilegi consolidati -sottolinea il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia- che pure drenano risorse enormi del Paese. Pensiamo ad esempio ai benefici accordati alla Chiesa, ai quali non siamo contrari in linea di principio: ma anche in questo caso, non sarebbe il caso di rivedere leggi e importi, di risparmiare, dando un segnale di sobrietà? Il tempo dell’assalto alle casse pubbliche -conclude Raffi- deve tramontare per tutti”.
(AdnKronos) 13 SET 2011