“Massoneria e Unità d’Italia. La rinascita della Liberamuratoria nella Torino del 1859” è il titolo del convegno promosso all’Archivio di Stato di Torino, il 23 e 24 ottobre, dal Grande Oriente d’Italia (GOI).
Occasione dell’appuntamento i 150 anni dalla costituzione nell’allora capitale sabauda della loggia Ausonia, primo tassello della rinascita del GOI, dopo la passeggera esperienza in età napoleonica.
Non si tratta – dice Massimo Bianchi, Gran Maestro aggiunto del GOI – di “compiere un mero atto celebrativo, ma di ribadire che molte battaglie che quei liberomuratori combatterono allora devono, oggi, essere portate avanti, seppur con altro spirito e con altri mezzi”.
“Quello dell’Ausonia – ricorda ancora Bianchi – fu infatti l’inizio di un cammino difficile, combattuto giorno per giorno, affinchè gli ideali di libertà, fratellanza e eguaglianza non fossero parole vane, ma costituissero il cemento del nuovo Stato italiano unito e fossero alla base di una società moderna e laica”. Insomma, “l’Unità d’Italia non è un’anticaglia sentimentale, ma una storia di sangue e ragione tessuta nel corpo della Nazione; e men che meno può ridursi, oggi che ci avviciniamo a celebrarne i 150 anni, a battesimo di piazze e sostituzione di targhe. Basta con un Risorgimento marmoreo: si valorizzi, piuttosto, il suo spirito profondo, le sue regole di libertà fondate sulla ragione e sulla laicità della convivenza civile. I valori di quel messaggio risorgimentale possono costituire l’antidoto più efficace contro la disgregazione civile”.
I lavori del convegno prevedono l’interevento di esponenti del mondo massonico e di autorevoli storici quali Gian Mario Cazzaniga, dell’Università di Pisa; Luis P. Martin, dell’Universitè de Pau; Ester De Fort, dell’Università di Torino; di Fulvio Conti, dell’Università di Firenze; Giuseppe Monsagrati, dell’Università di Roma ‘La Sapienza’; Marco Novarino, dell’Università di Torino; Francesca Sofia, dell’Università di Bologna e Fiorenza Tarozzi, dell’Università di Bologna.
(AGI) 21 OTT 09