Roma 3 maggio 2011 – Legalità: Raffi (GOI), basta con le ‘sparate elettorali’. Il senatore Lumia esca dall’equivoco e chiarisca a chi si riferisce

“Basta con le ‘sparate elettorali’. Per fare verità non servono luoghi comuni e accuse generiche, ma fatti e circostanze precise: il senatore Lumia esca dall’equivoco portando le eventuali prove ai magistrati e chiarendo una volta per tutte se si riferisce alle Gran Logge regolari e ufficiali, e segnatamente al Grande Oriente d’Italia, oppure a pseudomassonerie che nulla hanno a che fare con le vere Obbedienze, assumendosene le responsabilità. Troverà sempre in noi i più convinti sostenitori della legalità”. Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, replica così al senatore del Pd, Giuseppe Lumia, componente della commissione parlamentare Antimafia, che partecipando a Reggio Calabria al corteo della Gerbera gialla 2011, ha sostenuto che “il rapporto mafia-politica, mafia-imprese, mafia-massoneria sono i tre pilastri su cui poggia oggi la ‘ndrangheta”.

“Visto che da decenni si ha la decenza di bollare certi fenomeni quantomeno come ‘massoneria deviata’ – rimarca Raffi – è necessario fare assoluta chiarezza. Lumia, che è anche membro della commissione Antimafia, dovrebbe supportare queste sue affermazioni con prove concrete o tacere”. “Il Grande Oriente d’Italia – spiega il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – è erede della Massoneria di Garibaldi e di Meuccio Ruini, padre della Costituzione repubblicana. Nella trasparenza che contraddistingue l’Istituzione, denunciamo ancora una volta l’abuso del termine ‘massoneria’, accostato puntualmente e in maniera superficiale se non strumentalmente comoda ai peggiori misfatti mafiosi, tanto dai media quanto da esponenti politici”.

“Ma le chiacchiere stanno a zero – taglia corto Raffi – basta con accostamenti a ‘cappucci’ che tramano nell’ombra e massoni che fanno da quinta a romanzi criminali. Dire le cose come stanno, e circostanziarle, è il primo dovere nei confronti delle vittime delle violenze. Non lanciare accuse facili – conclude Raffi – è anche una questione di estetica e di educazione per i giovani, che devono avere il diritto alla libertà e alla verità”.

Roma, Villa il Vascello, 3 maggio 2011



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *