Una leggenda (o realtà) che sfida il tempo. E’ quella dei Rosacroce, l’Ordine iniziatico ritenuto depositario di antichi segreti che hanno attraversato i secoli. L’Associazione Culturale Mont Blanc 1197 di Saint Vincent, con il patrocinio del Comune e della Biblioteca Comunale di Verrès, organizza per dokani a Verrès, presso la Sala convegni Le Murasse, con inizio alle 15,30, il convegno-dibattito dal titolo ‘I Rosacroce: ancora oggi … un enigma’. Relatori: Claudio Bonvecchio, Università degli Studi dell’Insubria; Morris Ghezzi, Università degli Studi di Milano; Elio Jucci, Università degli Studi di Pavia. A moderare i lavori, David Pavoncello, dell’Associazione Mont Blanc.
All’inizio del XVII secolo si diffonde, ovunque in Europa, una leggenda: circa duecento anni prima, Christian Rosenkreuz (da cui Rosa Croce), un pellegrino tedesco di ritorno dalla Terra Santa e grande esperto di ogni scienza esoterica, fondò un Ordine iniziatico. Il suo simbolo era la rosa inscritta in una croce. L’Ordine, elitario ed estintosi subito dopo la morte del suo fondatore, sarebbe rinato proprio nel XVII secolo: un momento storico di particolare tensione sociale e di grandi mutamenti in campo politico, scientifico e filosofico.
Lo scopo dei Rosa+Croce era quello di trasformare, positivamente, gli uomini e la società in virtù delle conoscenze segrete in loro possesso. Quanto di vero e quanto di solo immaginato ci fosse in questa leggenda è, ancora, tutto da dimostrare. Nel XVIII secolo, la leggenda rosacruciana venne ripresa in ambito massonico che ne rivendicò l’eredità simbolica e le finalità operative.
(AdnKronos) 04 MAG 2012