“Sud alza la voce. Non si può più sbagliare: basta con le politiche dell’assistenzialismo e degli interventi a pioggia, che puntualmente finiscono sempre nel cortile di qualcuno: c’è bisogno di un grande progetto per il riscatto del Mezzogiorno che punti su giovani, cultura, legalità e scuola. Solo così si potrà celebrare davvero l’Unità d’Italia”. E’ quanto ha affermato il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, al convegno ‘Dalla Campania per l’Italia’, che si è tenuto oggi al Teatro di Corte di Palazzo Reale, a Napoli.
“Siamo dalla parte – ha aggiunto il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – di quanti in questi anni hanno conservato un pensiero libero, tenuto controvento. Hanno denunciato malaffare e interessi di parte e non di rado hanno pagato per le loro scelte di coerenza. Il riscatto del Sud è la priorità del Paese, perché significa lotta per il lavoro e per i diritti, per una cultura della libertà che fa strada al cambiamento. Si traduce in scelte concrete perché tutto deve partire da una cultura di fondo che non è quella dei mandolini e dei nuovi Pulcinella ma è il coraggio di strappare i giovani alla droga. E’ la responsabilità – ha sottolineato Raffi – di chi denuncia il racket, di chi si impegna ogni giorno facendo il proprio lavoro, dei maestri che a Scampia mettono i libri sui banchi della scuola pubblica per insegnare ai giovani che la verità non è la violenza, e che si può essere uomini liberi anche se si vive all’Inferno”.
“A Napoli – ha rimarcato Raffi – non devono bruciare i cassonetti ma la rabbia per ciò che ancora non c’è, per ciò che vogliamo costruire. L’unica spazzatura in Campania devono essere i camorristi da consegnare alla patrie galere. La criminalità non può essere ammortizzatore sociale dove il lavoro scarseggia. Al Sud non si può sempre recuperare, bisogna anticipare. Dobbiamo affiancare e sostenere chi spezza le catene della minorità. Chi combatte per la dignità del Sud è nostro Fratello – ha scandito il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia – perché deve tramontare il tempo dei mezzucci e della raccomandazione, per premiare finalmente il merito”.
“Lanciamo un appello alla coesione nazionale – ha concluso Raffi – attraverso un nuovo Patto di Fratellanza tra i cittadini. A Napoli e in Campania, fallito il miraggio del nuovo Rinascimento, venga il tempo di un Nuovo Risorgimento della Ragione. La stagione delle responsabilità condivise per dare risposte vere ai problemi e costruire il futuro. In nome dell’Uomo, per la verità dell’Italia”.
Roma, Villa il Vascello, 8 ottobre 2011