“Un pezzo di storia d’Italia con la Massoneria italiana (che i libri di storia non riportano)” è il tema che è stato al centro dell’incontro che si è tenuto domenica 11 ottobre nella “Sala Tabarin” del Cinema Centrale (Via Giacomo Matteotti 107) di Sanremo, a cura della Camera “Oppidum Matutianum” del Rito Simbolico Italiano. Un incontro, al quale hanno preso parte il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Stefano Bisi e il Gran Maestro Aggiunto Santi Fedele, e che ha riscosso un enorme successo di pubblico, che , anche attraverso le domande che sono state rivolte ai relatori, ha espresso forte interesse sulla Libera Muratoria e sul ruolo che ha avuto nella crescita del nostro paese attraverso l’impegno sociale e culturale dei suoi esponenti. Un’occasione per spazzar via vecchi luoghi comuni, generati da disinformazione e pregiudizio. “Se ci conosci non ci eviti”, ha ribadito con una battuta il Gran Maestro, spiegando che il Goi è un’istituzione al passo con i tempi, trasparente, aperta alla società e vicina alle fasce più deboli. Di altissimo profilo anche l’intervento del professor Fedele, ordinario di Storia Contemporanea all’Università di Messina, che ha raccontato “Come nasce il primo Grande Oriente Italiano” . Poi ha preso la parola l’avvocato Giovanni Cecconi, presidente del Rito Simbolico Italiano, che ha illustrato il contributo delle Logge di Rito Simbolico.
Intervista di Giorgia Gaudino per Riviera24.it