Già duemila anni fa, venivano presi in giro i Cesari, poi toccò anche ai Papi! Tra Arlecchino ed il ’68, il fenomeno divenne più caustico e duro e si è andati avanti, sino a quando, i recenti fatti parigini, hanno portato a chiedersi: “ma ne vale la pena?”. Lasciando a ciascuno la libertà di risposta, siamo indotti a pensare che, la cosiddetta “irriverenza arguta”, che ha attraversato i millenni, diventando libello, entrando nei teatri, dando corpo a maschere, riempiendo le colonne di giornali, è un mezzo di efficace comunicazione. Non ci ha dunque sorpreso, scovare un ‘praticante’ massone, che nel nome del confronto, avvalendosi del suo estro di disegnatore e vignettista, ha pensato bene di creare umorismo e conseguente satira, intorno al mondo della Fratellanza. Sergio Sarri, in penna ‘Fratel Pisquano’, è divenuto così l’illustratore scanzonato e divertente, di questo ‘mondo’, in cui troviamo cappucci, grembiuli, clamidi, guanti bianchi, gabinetti di riflessione, sale dei passi perduti, agapi, gesti e segni criptici e profanamente sconosciuti. (…) Leggi l’articolo del Corriere di Maremma dell’8 settembre 2015