Siena, la piramide che celebra la battaglia di Montaperti ideata da un membro della Massoneria/Corriere di Siena

Il 4 settembre 1260 è una data che i senesi hanno nel cuore e nella mente fin da bambini. Ricorda l’epica battaglia di Montaperti che fece l’Arbia colorata in rosso e per mai dimenticare quello che avvenne sulla sommità del colle c’è l’ottocentesca piramide di proprietà del Magistrato delle Contrade come ricorda Gianni Morelli, rettore all’inizio del 2023, grazie al lascito testamentario del conte Guido Chigi Saracini. Proprio il Magistrato ha patrocinato lo studio di Alessandro Leoncini, contradaiolo della Pantera e pignolo cercatore di notizie negli archivi della città, pubblicato dalla casa editrice Il Leccio. Si deve a lui la scoperta dell’ideatore della piramide, Antonio Pantanelli, nato a Siena il 20 luglio del 1828 e iscritto nel 1844 alla facoltà di Giurisprudenza (a quell’epoca era possibile iscriversi all’università a 16 anni). Pantanelli è tra gli studenti che “mentre stavano davanti ai loro docenti in attesa delle domande degli esami o pensando una risposta da fornire ai professori, avranno fatto girare lo sguardo sulle pareti dell’aula soffermandolo anche sugli stucchi massonici di Agostino Fantastici”. Pantanelli aveva coltivato fin dalla gioventù il culto della battaglia combattuta lungo il fiume Arbia. Ricorda Leoncini che “quando era studente di Giurisprudenza aveva visto la piramide luminosa dell’aula dell’università e sicuramente avrà visto anche quella fatta costruire dal massone Mario Bianchi Bandinelli fuori Porta Romana”. Pantanelli era stato esule in Egitto, dove scoprì la massoneria e aveva visitato le piramidi, e a Siena fu tra i fondatori e maestro venerabile della loggia Arbia e, anche questo, non è un caso. Secondo Leoncini gli indizi raccolti “sono abbastanza consistenti e numerosi da farci ipotizzare che sia stato l’entusiasmo di Pantanelli, reduce dalla battaglia di Curtatone e Montanara e idealmente da quella di Montaperti, a ispirare la costruzione sul colle poco distante dall’Arbia, della piccola piramide, riduzione in scala di quella di Giza“.

Ma in quale data fu costruita? Leoncini propone due date per la sua edificazione: il 1860, sesto centenario della battaglia o forse, più probabilmente, il 1865, settimo centenario della nascita di Dante Alighieri che con i suoi celebri versi ha accresciuto la notorietà della stessa. Quella piramide sarebbe stata edificata da Pietro Marchetti, anche lui membro della loggia Arbia e tra i più noti architetti di Siena per aver studiato nel prestigioso studio romano di Francesco Fontana. Alla fine del suo libro Leoncini sostiene che la piramide è frutto dell’entusiasmo patriottico di Antonio Pantanelli, “ingiustamente dimenticato protagonista del nostro Risorgimento“. Potrebbe essere arrivato il tempo per recuperare la sua memoria.



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