E’ un solstizio speciale quello che la Comunione ha celebrato quest’anno. Un solstizio che è coinciso con un ritorno concreto oltre che simbolico alla vita dopo il lungo periodo di quarantena al quale siamo stati costretti dall’epidemia di coronavirus. Sabato 20 giugno il sole alle 21, 44 ( Utc) e 23.44 ora italiana ha raggiunto lo zenit, tornando a risplendere alto nel cielo, radioso e benefico, dopo una lunghissima notte, segnata da isolamento, tristezza, paura e angoscia per il futuro, diffondendo intorno a noi luce ed energia, quell’energia necessaria a farci ripartire con impegno e coraggio, come abbiamo sempre fatto, e come hanno fatto quelli che sono venuti prima di noi. Il lavoro, che non si è mai fermato dentro il nostro tempio interiore, ora può riprendere anche nelle officine. E questo ci deve infondere gioia e speranza. Il giorno del solstizio d’estate è il più lungo e ricco di luce dell’anno, un giorno di grande festa nel calendario massonico, come lo è il solstizio d’inverno. In coincidenza di questi due eventi astronomici i liberi muratori celebrano il ritmo ciclico della natura diretto dal sole, il trionfo della vita, e della luce sul buio che alimenta l’ignoranza. E’ la grande festa della conoscenza.
Buon e Felice Solstizio a tutti i fratelli ,
nella massima espressione della luce con il sole allo Zenit , desidero ricordare a me stesso , il dovere del massone , utilizzando le parole del Fr. SGC Leo Taroni : .. L’assunto “Tu sei mio Fratello” ha, deve avere, la propria costante veridicità in ogni istante dei nostri giorni, qualsiasi cosa accada. Un TFA – Vostro Fratello Pasquale Cerofolini – Logia Fenix 127 – GL Simbolica del paraguay – GLSP
…”post tenebras video lucem”…la Luce è vita ed oggi Noi, dopo la notte più buia di sempre, rivediamo la luce dell’alba, la luce degli eletti e rinasciamo a nuova vita…nel sole in un abbraccio senza fine fratelli e sorelle…
Tfa
E’ il passaggio in cui interiorizziamo il massimo della luce e siamo più propensi a guardare dentro il nostro io rischiarato dalla luce che fuga le nostre ombre.