Appuntamento il 26 giugno per festeggiare il Solstizio d’estate nella magica atmosfera dell’Abbazia di San Galgano. La nota manifestazione è ormai giunta alla decima edizione a cura delle logge senesi “Arbia” (138), “Montaperti” (722), “Salomone” (758), “Agostino Fantastici” (1472), con il patrocinio del Collegio circoscrizionale della Toscana. La tornata in grado di apprendista avrà luogo nel tempio allestito all’interno dello storico sito sotto il cielo stellato.Terrà il maglietto la “Montaperti” (722) di Siena e interverrà il Gran Maestro Stefano Bisi. L’orazione sarà tenuta dal Gran Segretario Michele Pietrangeli. La tornata rituale sarà interrotta per consentire a familiari e amici di assistere all’evento. Seguirà l’agape bianca. L’Abbazia, iniziata verso il 1220 ma consacrata solo nel 1268, segna l’inizio dell’arte gotica in Toscana. Andata in rovina dopo il ‘500, nel 1924 venne restaurata da Gino Chierici ma solo allo scopo di rallentarne l’inarrestabile degrado: il risultato è che adesso non appare affatto come un rudere ma bensì come un’originale struttura lasciata volutamente incompiuta.Le proporzioni, i materiali, l’assenza del tetto, il rosone vuoto, il silenzio, il cielo a vista avvolgono e stordiscono. Ed è proprio la mancanza del tetto, crollato nel 1768, che esalta l’articolazione e l’eleganza architettonica delle linee che si slanciano verso il cielo aperto come un inno alla spiritualità, accomunando in questo l’Abbazia a quelle di Melrose e di Kelso in Scozia, a quella di Cashel in Irlanda e a quella di Eldena in Germania.