Carissimi fratelli,
ci apprestiamo a vivere un altro dei momenti cruciali del nostro annuale cammino iniziatico scandito dai Lavori rituali e dalle ricorrenze solstiziali ed equinoziali.
L’imminente sopraggiungere del Solstizio d’Inverno ci deve predisporre interiormente alla riflessione sul ciclico ed Eterno simbolismo della luce, dell’oscurità, della morte e della rinascita.
In questo giorno che è il più corto dell’anno, ed in cui la luce raggiunge la sua minima declinazione ed irradiazione, tutto intorno a noi e nella natura sembra sul punto di diventare buio e tetro.
Il Sole durante il Solstizio appare come se si fermasse, nel suo ciclico cammino per dare spazio alla scomparsa della luce a favore delle tenebre.
Ma questo fenomeno dura solo pochi giorni, perché pian piano tornerà a essere splendente e radioso, vitale e invitto come lo definivano gli antichi romani.
Infatti ciò che ha raggiunto il suo massimo può ormai solo decrescere, e ciò che è giunto al suo minimo può invece cominciare a crescere.
A questa momentanea ed apparente mancanza di luce, come una fiammella che si fa sempre più fioca all’interno di una caverna ma non si spegne, noi Massoni guardiamo con la speranza e la certezza che la Luce illuminerà presto il nostro eterno cammino iniziatico.
“Nulla impedirà al Sole di sorgere ancora, nemmeno la notte più buia. Perché oltre la nera cortina della notte c’è un’alba che ci aspetta”. Sono queste le splendide parole della celebre poesia del fratello Khalil Gibran che dobbiamo sempre portare nel nostro cuore. Presto la Luce viva e folgorante tornerà a risplendere su di noi.
Auguro a tutti Voi, anche a nome della Giunta, carissimi Fratelli, un fecondo Solstizio e serene feste natalizie.
Il Gran Maestro Stefano Bisi
contraccambio gli auguri a tutti i Fratelli massoni, nella speranza che Ercole, Venere e Minerva possano aiutarci nel cammino iniziatico
Al Gran Maestro ed ai membri di giunta ricambio un fervido augurio di Buon Natale, e alla Istituzione che amiamo formulo l’augurio di poter lavorare in serenità nel difficile anno che ci attende
Condivido e partecipo con viva attenzione le parole del nostro Gran Maestro. Con i miei più sentiti auguri e Tfa. Pier Giorgio Busato