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ROMA – Massoneria e massoni sono il nuovo nemico-bersaglio del Movimento 5 Stelle e del suo leader Luigi Di Maio. Giggino Di Maio ha infatti annunciato che intende fare causa ai candidati massoni M5s che non hanno detto di essere massoni. Prima li ha definiti “il meglio del meglio”. Ora, secondo lui infatti questa vicenda ha causato un danno di immagine al movimento. Intanto ha infilato 4 errori di grammatica in sole 3 righe.
Stefano Bisi, gran maestro del Grande Oriente d’Italia, ribatte:“Innanzitutto rispondo che sono seriamente preoccupato per la tenuta della democrazia nella nostra nazione. Quando si prendono delle posizioni del genere e si comincia a discriminare scatenando una vera e propria caccia all’uomo nei confronti di categorie di cittadini solo perché fanno parte di un’associazione iniziatica assolutamente legale e legittima qual è la Massoneria, e nel nostro caso il Grande Oriente d’Italia, si commette un evidente abuso e si sconfina nella più bieca e strumentale criminalizzazione di persone libere e con valori forti che certi movimenti populisti probabilmente non hanno e cavalcano solo per fini politici. Ogni partito, ogni associazione può essere libera di accettare o non avere al proprio interno chi vuole ma se un candidato è considerato bravo non può diventare impresentabile se si scopre che è massone. Non si possono creare delle assurde barriere che fanno solo male alla democrazia”
E sulla denuncia?
“I fratelli che l’onorevole Di Maio ha dichiarato di voler denunciare sono liberi di agire e sapranno legalmente come comportarsi. Io credo che il danno all’immagine il movimento e Di Maio in particolare che aspira alla carica di presidente del Consiglio e quindi dovrebbe rappresentare tutti i cittadini se lo sia fatto operando una discriminazione del genere.
“I liberi muratori sono cittadini come gli altri ed hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri degli altri. L’altro aspetto a mio avviso grave è che addirittura il candidato premier faccia una sorta di crociata invitando le altre forze politiche a escludere i massoni che mette fra gli impresentabili.
“Credo che il leader pentastellato farebbe bene a procedere ad un utile e riflessivo ripasso della Storia. Forse non sa, o nessuno glielo ha detto, che se oggi lui è libero di fare politica lo deve alla lotta per la libertà che è stata fatta dai massoni. La Costituzione come diceva Piero Calamandrei è costata centomila morti ed è stata redatta anche da Meuccio Ruini, massone del Grande Oriente d’Italia”
Stefano Bisi ha appena scritto un libro, “Massofobia”, in cui racconta la vicenda del sequestro degli elenchi dei massoni in seguito all’indagine portata avanti dalla Commissione Antimafia presieduta da Rosy Bindi. La presentazione è prevista il primo marzo alle 19, nella sede del Vascello, a Roma. Nel 1949, Garibaldi, che era massone, dal Vascello sostenne per lungo tempo l’assalto dei francesi di Napoleone III. Era la fine della Repubblica Romana. Da parte italiana poche centinaia di studenti e volontari, dall’altra i marines francesi con armi ultramoderne.
“Presenterò il libro nel giorno che abbiamo chiamato il giorno della Fierezza Massonica. Invito tutti a leggerlo, perché in Italia e dentro quella Commissione che ha abusato dei propri poteri ci sono tanti esponenti colpiti da questa sindrome. È delittuoso associare solo con teoremi la mafia alla massoneria. Così come è discriminatorio chiedere e sequestrare gli elenchi. La relazione finale e’ stata inquietante.. Noi aspettiamo con fiducia che si esprima la Corte Europea dei diritti dell’uomo a cui abbiamo fatto ricorso”
Cosa vuol dire oggi essere massoni?
“Vuol dire essere liberi di conoscere che è il tema della nostra Gran Loggia che si aprirà il prossimo 6 aprile a Rimini e lavorare per migliorare noi stessi e l’Umanità. Gli uomini liberi fanno ancora paura, perché combattono i regimi e le derive estremiste. Ricordo che solo Gramsci nel 1925 intuì quello che da lì a poco sarebbe successo e difese la Massoneria. Oggi penso che tutte le forze libere e laiche farebbero bene a prendere posizione e vigilare perché il Fascismo abolì la Massoneria e tutti i diritti. Anche la commissione antimafia ha scritto che certe leggi contro la Massoneria sarebbero da applicare anche oggi. C’è da rabbrividire, ma noi siamo le sentinelle della libertà dell’uomo e tuteleremo il nostro alto ruolo democratico e la nostra storica esistenza a favore della società”