Per gli appassionati e studiosi di storia della Massoneria non è una novità sapere che Winston Churchill, Oscar Wilde, Rudyard Kipling e Arthur Conan Doyle erano massoni. Altrettanto dicasi a proposito di Alexander Fleming ed Edward Jenner, grandissimi scienziati, oppure degli esploratori George Everest ed Edward Shackleton e dei monarchi Edward VIII, Edward VII e George VI. E di tanti altri personaggi che definiscono, con la loro opera, vari aspetti della civiltà moderna. Quelli citati sono solo alcuni dei nomi richiamati recentemente dal Daily Telegraph, celebre testata del Regno Unito, per rendere nota l’iniziativa del londinese Freemasory Library and Museum, struttura bibliotecaria e museale della Gran Loggia Unita d’Inghilterra, di mettere online, sul sito di genealogie Ancestry, l’elenco di 2 milioni di massoni che hanno aderito alla Massoneria inglese dal 1733 al 1923. C’è da perdere la testa, si perdoni l’ironia, da parte di chi va alla caccia di elenchi di massoni e non importa se sono vecchi. Anche il Telegraph non ha perso l’occasione è ha pubblicato la notizia con non poca verve complottista: parla di storia da riscrivere ipotizzando addirittura, letti alcuni nomi, che la vicenda del Titanic, a partire dal naufragio, sia ‘cosa massonica’.
Ma andando oltre, è evidente che gli studi scientifici sulla Massoneria saranno agevolati perché si potranno consultare facilmente fonti che altrimenti sarebbero rimaste all’esame di pochi ricercatori. Si potranno ampliare gli studi di statistica sociale e sociologia politica, come già accaduto in Francia e in Italia per le indagini sulla sociabilité in età moderna, e in più approfondire, come ha commentato Diane Clements, direttrice del Freemasonry Library and Museum, il significativo coinvolgimento dei Liberi Muratori nella società britannica. I corposi elenchi contengono data e luogo di nascita, di residenza, professione, loggia di appartenenza, date di ingresso, di elevazione di grado e di assunzione di cariche all’interno dell’istituzione, insomma una serie di informazioni che documenta la vita, non solo massonica, di ogni iscritto. Si può apprendere, ad esempio, che Churchill entrò nella loggia Studholme all’età di 26 anni, nel 1901, che Oscar Wilde fu iniziato nell’Apollo University Lodge di Cambridge a 20 anni, nel 1875, oppure che il premio Nobel Kipling fu iniziato nel 1886 nella Hope and Perseverance Lodge di Lahore, nel Punjab.
La Gran Loggia Unita d’Inghilterra ha poco più di 212,500 appartenenti e il Duca di Kent è l’attuale Gran Maestro, secondo la tradizione inglese che vuole un membro della famiglia reale al vertice dell’istituzione.
Mi rallegra e mi interessa notevolmente l’iniziativa. Finalmente, dopo tanto parlare o meglio, sparlare, da parte di giornali, riviste, televisione e, chi più ne ha più ne metta … Per la serie tutto fa spettacolo e “vendita” ora ogni libero pensatore amante della realtà delle cose, potrà avere un’idea più chiara. E per “gli altri?” Beh! Come cita un vecchio adagio: ogni bestia fa il verso suo …