Incompatibili tra loro, eppure
in dialogo. Venerdì a
Milano, negli spazi della
Fondazione culturale Ambrosianeum,
si troveranno di
fronte Stefano Bisi e Monsignor
Mauro Delpini. Il primo
è Gran Maestro del Grande
Oriente d’Italia – la principale
obbedienza massonica del
Paese – e il secondo è Arcivescovo
di Milano: logge e
Chiesa in un confronto pubblico
su un tema che si perde
indietro nei secoli e che ancora
oggi è lontano dall’essere esaurito,
ovvero il rapporto,
appunto, tra massoneria e
cattolicesimo. In una giornata
di seminari, Delpini introdurrà
i lavori che vedranno,
tra l’altro, un intervento di Bisi
dal titolo impegnativo: “La
Massoneria tra Ratzinger e
Bergoglio”. Prevista anche una
sessione dedicata ai “pronunciamenti
della Chiesa
sulla Massoneria”, dei quali è
bene avere qualche nozione:
giusto l’anno scorso il Dicastero
per la Dottrina della Fede
del Vaticano ha chiarito –
con numerosi riferimenti alla
“letteratura” ecclesiastica –
che Chiesa e Massoneria restano
incompatibili e dunque
il buon fedele non può essere
iscritto ad alcuna obbedienza,
che come noto cercala Luce
per tutt’altra via rispetto
alla fede. Il tema però divide e
vive di contraddizioni, al
punto che si ripresenta ciclicamente.
Da qui l’evento di
venerdì a Milano: “Un importante
momento di dialogo